Due facce della stessa medaglia al Palermo, quelle di Salvatore Sirigu e di Federico Balzaretti. Sirigu, 22 anni, ha preso il posto da titolare soffiandolo a Rubinho. Il giovane sardo sembrava già un predestinato quando debuttò in Coppa Uefa il 23 novembre 2006 contro il Fenerbahce: “Che orgoglio, avevo esordito qualche giorno prima in Coppa Italia a Marassi contro la Samp a 19 anni. Guidolin mi stupì in Turchia, ricordo due parate su Kezman che prima avevo visto solo in tv”. Sirigu sta ricevendo spesso complimenti, ma quelli piu’ graditi arrivano dal numero uno al mondo: “Quelli di Buffon –si legge sulla Gazzetta dello Sport - un giorno mio fratello Andrea mi dice che Gigi, il mio mito, mi fa i complimenti su Sky. Non ci credevo...”. Per Sirigu la parata piu’ difficile e’ stata “sulla punizione di Diego contro la Juve. Straordinario sentire il boato del pubblico”. Infine sulla concorrenza, sempre leale, con Rubinho: “Non so quanti portieri sarebbero stati disposti a fare la panchina ad un ragazzino. Se lui dovesse decidere di andar via per giocare titolare, lo capirei. Per me Rubens è una persona eccezionale”. Un altro protagonista della risalita rosanero è Balzaretti. Capitan Miccoli l’ha eletto miglior difensore del Palermo del 2009: “Sono orgoglioso e mi fa molto piacere ricevere queste attestazioni di stima dal pubblico e da Fabrizio, che voglio ringraziare pubblicamente – si legge sul Corriere dello Sport - Sono passati due anni e mezzo da quando sono arrivato a Palermo e credo di essere diventato un giocatore sicuramente importante anche se non mi reputo indispensabile. Voglio inoltrare gli elogi anche ai miei compagni perché tutti meritano, un pensiero speciale lo dedico a chi ha meno spazio e dà sempre il massimo quando è chiamato in causa”. Ha un contratto fino al 2011 ed ha tutta l’intenzione di rispettarlo: “Ho già parlato con la società e gli ho dato la mia parola che per un altro non mi muoverò da qui, mi farebbe un immenso piacere poter continuare a difendere i colori rosanero perché qui sto benissimo. Con questa squadra mi sono preso tante soddisfazioni, una su tutte, la vittoria a San Siro contro il Milan, non ci ero mai riuscito prima e ho provato una forte emozione. Questa maglia poi porta bene, tanti giocatori che sono passati da qui sono diventati campioni del mondo, io coltivo questo sogno con serenità anche se sono consapevole che per me adesso non c'è nessun spazio nella rosa di Lippi”. Alla ripresa del campionato ci sara’ la sfida contro la Sampdoria, una gara importante anche in chiave qualificazione alla prossima Europa League: “E' un avversario da non sottovalutare anche perché si è rivelato all'inizio della stagione la rivelazione del campionato e poi ha attaccanti fortissimi come Pazzini e Cassano – spiega Balzaretti - Per noi sarà un banco di prova importante per trovare quella continuità di risultati e prestazioni che ci possa permettere di fare finalmente il salto di qualità e cominciare a guardare con fiducia all'Europa. Non basta aver centrato tre vittorie consecutive perché anche con Zenga eravamo riusciti a fare lo stesso filotto ma poi è arrivato il momento negativo, dobbiamo dimostrare che stiamo maturando”.
lo spazio dell'approfondimento che sta tra l'aggiornamento live ed i quotidiani cartacei.
ARTICOLI DEL GIORNO
- Serie A 2010/2011: Il calendario del Palermo
PALERMO: ROSANERO SU HERNANES
I gol dei rosa con D'Agostino by Gladiator987: Atalanta-Palermo
Televideo Rai
giovedì 31 dicembre 2009
lunedì 28 dicembre 2009
Zamparini: "Nel 2010 voglio crescere"
Il patron rosanero Zamparini torna a parlare di mercato dopo le feste e coglie subito l'occasione per negare l’interesse per il centravanti nerazzurro, David Suazo: "E’ un giocatore che non prenderei mai, l’Inter lo vuole scaricare a qualche squadra, ma non al Palermo. Non lo prenderei per questioni tecniche... Amauri? Se potessi lo riprenderei già domattina. E’ un giocatore che ha fatto il salto di qualità e che ormai percepisce un grosso ingaggio, ecco perchè non verrebbe più a Palermo". Zamparini traccia anche un bilancio del 2009: "Un anno nè positivo nè negativo. Ci sono state cose belle e cose brutte. Zenga non è stata una delusione, fa parte del mio carattere esonerare, Zenga ha avuto poca esperienza e con molto dispiacere l’ho dovuto allontanare. Zenga non è un testone, non l'ho mai bacchettato perchè aveva bisogno di un aiuto, come ho detto peccava di esperienza. Rescissione? Si è già messo d’accordo con il mio amministratore. Voglio costruire assieme a Rossi una squadra migliore, già ho un’ottima rosa, ma voglio migliorarla per potere ambire a traguardi diversi da quelli di oggi. I tifosi fanno bene a chiedere la Champions, a sognare, ma la realtà è che siamo tra le otto, nove squadre che possiamo ambire a qualificarsi per questa competizione. Vorrei che i giornalisti ed il pubblico di Palermo maturassero. I giocatori che provengono da grandi club non sono idonei a vestire la maglia rosanero, perchè sono poco motivati. I miei osservatori sono in giro alla ricerca di giovani importanti. Cessioni? Sicuramente qualcuno andrà via, Rubinho per esempio è un buon portiere e dovrebbe andare in prestito in qualche squadra che gli permetta di giocare titolare. Dico solo che non vogliamo disfarci di tutti, ma qualcuno andrà via".
giovedì 24 dicembre 2009
Palermo: 20 giorni di stop per Miccoli
Miccoli dovrà stare fermo per almeno tre settimane: il capitano tornerà a disposizione per la gara con l'Atalanta. Dopo l'infortunio, distrazione muscolare del gemello mediale, rimediato domenica scorsa durante il match casalingo contro il Siena, il fuoriclasse salentino con tutta probabilità salterà la trasferta, dopo la sosta, del 6 gennaio contro la Sampdoria.Le condizioni di Miccoli verranno nuovamente valutate lunedì 28 dicembre, giorno della ripresa, con la speranza che possa recuperare per la Samp. Secondo le previsioni dello staff medico della società, però, il rientro in campo del fantasista non dovrebbe avvenire prima del 13 gennaio, nell'ultima sfida del girone d'andata, contro l'Atalanta.
mercoledì 23 dicembre 2009
VIDEO: Gol di Pastore all'esordio con l'Argentina
Ecco il video dello strepitoso gol realizzato dalla stellina del Palermo, Javier Pastore, all'esordio assoluto con la nazionale maggiore argentina di Maradona. La presentazione degna di un grandissimo talento.
Uno stop imperfetto che consente a Pastore ti battere al volo verso il secondo palo:
http://www.youtube.com/watch?v=RrsdDSCDyik&feature=player_embedded
Uno stop imperfetto che consente a Pastore ti battere al volo verso il secondo palo:
http://www.youtube.com/watch?v=RrsdDSCDyik&feature=player_embedded
domenica 20 dicembre 2009
Palermo - Siena: Le pagelle del popolo
Sirigu 7: Se Rossi aveva bisogno di conferme, contro il Siena il portiere sardo risponde presente. Nel primo tempo si supera su un destro di Maccarone destinato al sette. Nella ripresa manda in angolo un velenoso tiro deviato da un compagno sul palo alla sua destra.
Cassani 7: Nel primo tempo in stato di grazia, poi cala un pò insieme ai compagni. Mette in area bianconera un paio di cross insidiosi sui quali gli attaccanti rosanero non si fanno trovare pronti.
Kjaer 6,5: Ottima prestazione contro un cliente scomodo come Maccarrone. Il talento danese sembra uscito da un periodo di appannamento del quale forse non era il solo responsabile.
Bovo 5,5: Le due lacune di questo giocatore emergono domenica dopo domenica. Puntuale si sui palloni aerei, ma alla fine gli errori si ripetono: ostinazione nel tentare lanci lunghi alla Liverani che quasi sempre non vanno a buon fine e falli evitabili in situazioni non pericolose. Il fallo ad un metro dal limite d'area al 90' per una vistosa spinta, poteva costare molto di più.
Balzaretti 6,5: Come Cassani non si fa pregare per spingere in avanti i suoi sulla corsia di sinistra. Serve l'assist a Cavani per la rete decisiva.
Nocerino 6,5: Lotta come un leone sul settore di destra nel rombo di centrocampo disegnato da Rossi. Ruba palloni su palloni agli spaesati rivali di reparto toscani e quando può si propone per le rapide ripartenze.
Liverani 6,5: Fa la differenza pur viaggiando ad una marcia inferiore. Dal punto di vista della tecnica e dell'intelligenza tattica, il capitano rosanero è di un'altra categoria rispetto alla media, se non due. Determinante.
Bresciano 6: Si impegna soprattutto alla distanza. Nei primi minuti non è brillante e non riesce a giocare tanti palloni. Svolge un compito legato alla quantità anche se nel finale pecca clamorosamente di egoismo non servendo a Budan il pallone del 2-0.
Simplicio 6: Sempre pericoloso tra le linee avversarie. Nel primo tempo spreca una palla-gol facile facile da spingere in porta mettendo al centro un traversone dove non ci sono maglie rosanero in agguato. Una prestazione tutto sommato positiva anche se a tratti altalenante.
Miccoli 6: Prestazione positiva anche se non esaltante per lui. Viene tradito clamorosamente da una zolla quando nella ripresa si presenta tutto solo davanti a Curci e spara un rasoterra che si spegne sul fondo. La sua gara finisce al 57’ per un problema muscolare. Lascia il posto a Migliaccio.
Cavani 6,5: Mette in rete il pallone per la rete decisiva. Si impegna molto come sempre e alla fine per una questione di statistica su 5-6 tiri da distanza ravvicinata, un giocatore di A va in rete almeno una volta.
Migliaccio 6: Rileva Miccoli per l’infortunio del fantasista pugliese e si piazza in mezzo al campo dove come sempre da il suo apporto alla causa rosanero.
Pastore 6,5: Entra al posto di Simplicio a poco più di mezzora dalla fine della gara. Rossi lo piazza a sinistra a supporto di Cavani prima e di Budan dopo. Si segnala per un buon diagonale dal limite dell’area che si spegne di poco a lato e tutta una serie di giocate che consentono ai rosa di controllare il cronometro.
Budan 6: Entra al posto di Cavani quando l’uruguagio non ne ha più e permette ai suoi di rifiatare sul forcing toscano. Spreca il match ball a tu per tu con Curci.
sabato 19 dicembre 2009
La preview di Palermo-Siena
La differenza tra una grande squadra e una piccola squadra in un campionato? La capacità di fare filotto, vincere tante partite, avere un momento della stagione in cui la scintilla s'accende. Tutto diretta conseguenza della capacità di vincere le partite che si suppone debbano essere vinte. Continuità e capacità di mantenere il pronostico, non facendosi sovrastare dalla tensione. Palermo-Siena è una gara che scinde una piccola da una grande squadra: il Palermo ha la possibilità di estendere una striscia di successi, ce l'ha contro un'insidiosa piccola e ce l'ha in casa, in una partita da vincere. E' una di quelle partite: servirà vincerla, per dimostrare che quella scintilla può scattare, che questa squadra può fare il salto di qualità.
Per Rossi è meglio non cambiare nulla, sperando che non cambi nulla: confermata in blocco la formazione vincente a Milano e schierata con un 4-3-1-2 Ballardiniano. In porta Sirigu, difesa a 4 con Cassani e Balzaretti sulle fasce, Bovo e Kjaer in mezzo. Confermato anche il centrocampo, con Liverani in regia, Nocerino fedele guardia del corpo del regista e Bresciano col compito di cursore: si era parlato di un inserimento di Migliaccio al posto del giocatore campano, ma l'ipotesi appare remota. Simplicio dietro le punte che saranno Miccoli e Cavani: l'uruguagio, al centro dei rumors di mercato in settimana, ha vinto il ballottaggio con Budan e partirà titolare. Un ulteriore segnale di fiducia della società verso il giocatore: forse per escludere Cavani questo non è il momento migliore.
Probabile Formazione - Sirigu; Cassani, Bovo, Kjaer, Balzaretti; Nocerino, Liverani, Bresciano; Simplicio; Cavani, Miccoli.
Panchina - Rubinho, Goian, Pastore, Migliaccio, Bertolo, Hernandez, Budan.
Indisponibili - Melinte.
Malesani ha cambiato la fisionomia del Siena: i bianconeri giocano più aggressivi, sbilanciati e praticano un calcio molto più godibile rispetto a quello insegnato da Giampaolo. Per Palermo previsto un 4-3-3: in porta Curci, difesa a 4 con un altro giovane del vivaio romanista come Rosi sulla destra (anche se nasce come esterno alto), Del Grosso a sinistra e poi coppia in mezzo con Brandao e Terzi. Centrocampo a 3: dentro il ceco Jarolim, l'ex rosanero Codrea e il giovane in prestito dalla Juve Ekdal. Escluso eccellente Michele Fini, uno degli uomini di Giampaolo che quest'anno non ha mai brillato come a Cagliari. Tridente formato da Reginaldo, usato come autentico jolly da Malesani, un Maccarone reduce dall'eurogol di domenica scorsa e il palermitano Calaiò che già castigò il Palermo l'anno scorso.
Probabile Formazione - Curci; Rosi, Terzi, Brandao, Del Grosso; Jarolim, Codrea, Ekdal; Reginaldo, Calaiò, Maccarone
Panchina - Pegolo, Rossi, Ficagna, Fini, Genevier, Paolucci, Ghezzal.
Indisponibili - Rossettini, Parravicini, Vergassola.
giovedì 17 dicembre 2009
Zamparini: "Per 30 milioni cedo Cavani"
Maurizio Zamparini, patron rosanero, attraverso i microfoni di Sky Sport 24, ha parlato della possibile cessione della punta uruguagia, Edinson Cavani, già a partire dal mese di gennaio."Non ho ricevuto delle richieste per la cessione in prestito di Cavani. Lo volevano prendere per 25 milioni, ma ho rifiutato. Per 30 milioni, invece, è cedibile". Il patron del Palermo ha inoltre colto l’occasione per spendere parole d’elogio per il tecnico del Palermo, Delio Rossi. "Rossi il futuro del Palermo? Credo che mangerà quattro o cinque di panettoni. Ci vorrà una buona dose di impegno da parte mia, ma alla fine penso che sarà così. Consigli tecnici? E’ uno dei migliori sulla piazza: in campo comanda lui".
domenica 13 dicembre 2009
Milan-Palermo: Le pagelle del popolo
Sirigu 6,5: Dà sicurezza al reparto anche se nel primo tempo decide di non uscire in un paio di occasioni pericolose. È insuperabile nel finale, quando con uno strepitoso colpo di reni manda in angolo una conclusione di Zambrotta.
Cassani 7,5: La fascia destra è sua. Soffrei nei primi minuti contro Ronaldinho per poi prendere al meglio le dovute misure. Sforna cross a getto continuo, e annulla i dirimpettai rossoneri. È elegante da vedere e incisivo.
Bovo 7: Buona prestazione. Intercetta gran parte dei cross rossoneri riuscendo anche a disimpegnarsi in ottime chiusure lungo l'out di sinistra.
Kjaer 6,5: Puntuale in fase difensiva soprattutto nel duello diretto contro Borriello. Nel finale, grazie anche all'ottima prova dei centrocampisti, riesce ad arginare le offensive rossonere.
Balzaretti 7: Come Cassani gioca alla grande. Lesto in fase difensiva, corre come un matto venendo fuori alla distanza. Nel finale compie un paio di ottime chiusure, su tutte un salvataggio in recupero su Pato e Borriello a limite d'area.
Nocerino 7,5: Un gladiatore a centrocampo. Assale i centrocampisti rossoneri con rabbia e determinazione. Il suo contributo è fondamentale soprattutto nella ripresa quando mette in campo quella tecnica di base tanto ammirata in passato. Nella sua avventura a Palermo non ha sempre entusiasmato, eppure il vero Nocerino potrebbe ripartire da qui. La miglior prestazione da quando è a Palermo.
Liverani 8: Dare il pallone a lui è come metterlo in banca. Ruba a Pirlo le chiavi del centrocampo e gliele ridà solo a fine partita. Tutte le azioni migliori dei rosanero partono dai suoi piedi con una qualità che impressiona anche chi è abituato a vederlo in campo. Magistrale.
Bresciano 7: Dare un voto così alto proprio a lui è il segno che oggi tutto ha funzionato. Oggi è tornato a timbrare il cartellino mettendo al sicuro i tre punti. Corre tanto e a centrocampo gestisce spesso palla.
Simplicio 6: Prestazione positiva, ma la meno esaltante tra le fila rosanero. Parte secondo i soliti copioni formato trasferta per poi venir fuori nella ripresa. Nonostante ciò riesce comunque a fallire la clamorosa rete che poteva chiudere l'incontro.
Miccoli 9: Fa impazzire gli uomini di Leonardo con giocate d’alta scuola, e un gol che vale oro. Il sombrero a Nesta è una cartolina di questa partita. Nelle ripartenze è pazzesco e mette in ginocchio la retroguardia milanista. L'azione che porta i rosa al raddoppio è da fuoriclasse. Un aggettivo che rappresenta al meglio Fabrizio Miccoli.
Cavani 6,5: Sbaglia sotto porta un paio di volte, anche gol facili, ma il suo contributo in fase di ripiego è importantissimo. Spesso torna a centrocampo a infastidire le ripartenze rossonere. In una giornata da ricordare per il Palermo l'uruguagio fornisce una prestazione emblematica. Tantissima corsa, tre-quattro palle gol gettate dalla finestra.
Pastore 7: Nella scala del calcio ha la possibilità di mettere a segno il suo primo gol rosanero, viene però steto da Ambrosini. Gioca bene e regala chicche di ottimo calcio. Sta venendo fuori alla distanza visto anche l'utilizzo più oculato di Rossi.
Budan 6: È un po’ spaesato. Entra nella ripresa e non riesce a pungere. Importante comunque nel gestire palle e tenere alto il baricentro. Lotta come un leone.
La preview di Milan-Palermo
Palermo e Milano, un rapporto speciale. Sarà per lo scontro tra due realtà agli antipodi, sarà per l'atmosfera della scala del calcio, sarà per il talento degli avversari, ma i rosanero quanto passano dalla città della Madunina speso si fanno valere. L'ultima contro l'Inter, precedente gestione, ma Palermo che avrebbe fatto impallidire dall'emozione i grandi saggi giapponesi, quelli del "cadere 7 volte e rialzarsi 8". Venir presi a schiaffi e reagire, venir umiliati e reagire. Fu una Palermo che uscì a testa alta e con onore, quello: a prescindere dal risultato sarebbe bello vedere un Palermo del genere, quello che non molla mai, magari un Palermo che corre il doppio e aggredisce un Milan che dev'essere aggredito. Un Palermo di lupi e non di conigli: perchè quando si sente l'odore della preda, hai più motivazioni e vorresti riuscire a far tutto. Anche rialzarsi dopo esser caduto.
Il Milan non varia il canovaccio chiamato 4-2-1-3 e impreziosito dagli artisti dell'improvvisazione a disposizione di Leonardo. Mancherà però Thiago Silva, tassello importante della difesa e tassa patrimoniale per il Milan, che col suo formidabile lavoro difensivo consentiva al Milan di giocare con più coraggio e più sbilanciato: al fianco di Nesta ci sarà Kaladze, non proprio la stessa cosa in termini di sicurezza. Sulle fasce, a completare la diga davanti al portiere Dida ci saranno Zambrotta e il "giovane" (a Milanello continuano ad apostrofarlo così nonostante abbia 25 anni abbondanti...) Antonini. Pirlo e Ambrosini saranno i due di centrocampo, con Seedorf a giocare da trequartista. Immutato il trio d'attacco con Ronaldinho e Pato a dar manforte ad un Borriello in forma strepitosa.
Probabile Formazione - Dida; Zambrotta, Nesta, Kaladze, Antonini; Pirlo , Ambrosini; Seedorf; Pato, Borriello, Ronaldinho.
Panchina - Storari, Jankulovski, Abate, Favalli, Flamini, Inzaghi, Huntelaar.
Indisponibili - Gattuso, Thiago Silva, Oddo, Bonera, Onyewu.
Rossi, pare, col 4-3-1-2: tanti ballotaggi e poche sicurezze in formazione. Tra i sicuri ovviamente il portiere Sirigu e i 4 difensori Cassani, Bovo, Kjaer e Balzaretti. I dubbi iniziano dalla cintola in su: sicuri Liverani e Nocerino, è lotta a tre per un maglia con Bresciano inspiegabilmente favorito su Bertolo, positivo contro il Cagliari, oltre che su Pastore. Maglia sicura per Simplicio, bisogna solo capire in che posizione giocherà e questo dipende dal ballottaggio tra i due argentini e l'australiano. Punte Miccoli e Cavani, ma Budan scalpita: tuttavia, per una questione di gerarchie come al solito pare imposto l'utilizzo dell'uruguagio vicino al salentino.
Probabile Formazione - Sirigu; Cassani, Bovo, Kjaer, Balzaretti; Nocerino, Liverani, Bresciano; Simplicio; Cavani, Miccoli.
Panchina - Rubinho, Goian, Melinte, Pastore, Bertolo, Hernandez, Budan.
Indisponibili - Tedesco, Michelidze, Migliaccio.
giovedì 10 dicembre 2009
Nocerino: "Con Rossi più tranquilli"
Antonio Nocerino mette il Milan nel mirino: “Non saranno stanchi o appagati. Per batterli servono grinta e umiltà”. Dopo alcune settimane nell’ombra, il centrocampista è tornato ha rivedere il campo nella sfida contro il Cagliari di domenica scorsa e, dopo una buona prestazione, si è messo a disposizione di mister Rossi con rinnovato spirito. “Le mie sensazioni sono sempre uguali, maa livello collettivo sentivamo la mancanza del risultato, che ci fa grande piacere. Dà grande convinzione e stimoli importanti. Per quanto mi riguarda sono stato alcune partite fuori, sono scelte del mister e non le discuto. Però è chiaro che la soddisfazione aumenta quando rientri e fai bene. Forse sono stato fuori per colpa mia perchè non mi sono espresso al massimo negli allenamenti e, tra l’altro, probabilmente in campo non sono riuscito ancora a dare quanto l’anno scorso. Ma sono testardo, cerco di dare sempre di più e sfrutto ogni opportunità che mi viene concessa. Io con il nuovo mister sto vivendo un ottimo momento e lo dedico a me stesso, unicamente a me stesso".Conquistato il primo successo in campionato dell’era Rossi, ora è il momento di pensare alla sfida contro il Milan. “Indipendentemente da quando lo affronti è sempre pericoloso. E’ chiaro che non dobbiamo lasciargli spazio, dobbiamo affrontarli con grinta e con la massima umiltà. Non dobbiamo guardarci allo specchio. Non penso che troveremo un Milan stanco o appagato, la stanchezza loro la sovrastano con la tecnica e l’esperienza. Troveremo il solito grande Milan, dobbiamo essere determinati". Con Zenga nessun problema, nè incomprensione, ma dopo le prime partite da titolare Nocerino ha perso il posto. "Il mio rapporto con Zenga? Io mi sono fatto delle domande. Non avevo mai iniziato così bene, eppure mi sono ritrovato fuori per tre partite. Ma sarà stata colpa mia evidentemente - spiega Nocerino -. A livello personale con Zenga non ho avuto nessun problema, non ho 15 anni e non c'è bisogno di avere per forza delle spiegazioni per ogni esclusione.
Liverani: "Dopo la sosta sarò al massimo"
Il centrocampista del Palermo, Fabio Liverani, ripercorre il film della gara disputata al "Bentegodi" di Verona contro il Chievo lo scorso 19 novembre nella quale è stato espulso per doppia ammonizione."Ripassando quello che è successo, dico che ho rischiato grosso sul primo giallo perché la mia reazione è stata eccessiva - ha ammesso Liverani - Ho allargato le braccia colpendo Bentivoglio, ma mi aveva innervosito il fatto che era entrato dritto per dritto sul ginocchio operato. Il secondo giallo non ci sta, ma è inutile guardare indietro. D’ora in poi starò più attento a non cadere nelle provocazioni, del resto sono abituato a giocare con un uomo ’appiccicato’ addosso. Quanto al presidente Zamparini - ha aggiunto il centrocampista rosanero - non mi ha bacchettato, lui era solo arrabbiato perché non avrei potuto giocare con il Cagliari. Rossi? E' stato intelligente - ha affermato il regista rosanero - Sta cercando di portare le sue idee, senza essere troppo invadente, ma non mi poace parlare di differenze con Zenga che l’ha preceduto. L’obiettivo è finire bene l’andata, poi durante la sosta Rossi farà un lavoro più specifico e tutti quanto capiremo quello che vuole. Budan ha detto che con Rossi si può aprire un ciclo? Per la verità ero convinto che un ciclo si potesse aprire già con Ballardini, poiè finita come sappiamo. In passato ho avuto la fortuna di lavorare in squadre che hanno cambiato poco, per esperienza dico che è meglio così. L’esonero è la sconfitta di tutti, ecco perché mi auguro che Rossi rimanga più a lungo possibile. Per aprire un ciclo serve piena convergenza tra, allenatore, giocatori e società". Il centrocampista del Palermo, Fabio Liverani, è fiducioso in vista della gara contro il Milan in programma domenica a San Siro. "Io sono convinto che possiamo giocarcela - ha spiegato il regista rosanero - Il Milan quest’anno gioca e fa giocare, l’importante è non andare lì con atteggiamento rinunciatario. Non dobbiamo accettare i loro ritmi, bisogna essere bravi a rubare palla e ripartire. Un pari? A priori dico no, se poi arriva me lo tengo". Liverani ha un obiettivo in vista della fine del girone di andata: "Mi piacerebbe chiudere a 27-28 punti, con tutto quello che ci è successo finora penso che nel girone di ritorno il Palermo può fare solo meglio. Nel girone di ritorno il vero Liverani? Credo proprio di sì, la sosta mi aiuterà a tornare al massimo - ha ammesso il centrocampista rosanero - Intanto voglio giocare queste partite con Milan e Siena da protagonista. Il confronto a distanza con Pirlo domenica? Andrea è il più grande di tutti nel suo ruolo, ho grande stima di lui ma so pure che lui mi apprezza. Potesi, comunque, al Milan toglierei il mio amico Nesta. Con lui c’è amicizia vera, così come anche con l’altro milanista Favalli. Alessandro è tornato quello della Lazio, ma io non avevo dubbi. Certo, se gli facessi uno scherzetto...".
Milan-Palermo: Dirigerà Bergonzi di Genova
Questi gli arbitri designati oggi dall'AIA per la sedicesima giornata del campionato di Serie A, in programma domenica alle ore 15: Atalanta-Inter: Nicola Rizzoli di Bologna. Bari-Juventus (sabato ore 20.45): Paolo Tagliavento di Terni. Cagliari-Napoli (sabato ore 18): Nicola Pierpaoli di Firenze. Catania-Livorno: Daniele Orsato di Schio. Chievo-Fiorentina: Paolo Valeri di Roma. Lazio-Genoa: Domenico Celi di Campobasso. Milan-Palermo: Mauro Bergonzi di Genova. Parma-Bologna: Sebastiano Peruzzo di Schio. Sampdoria-Roma (ore 20.45): Antonio Damato di Barletta. Siena-Udinese: Dino Tommasi di Bassano del Grappa.
Il "fischietto" ligure che dirigerà l'incontro dei rosanero sarà coadiuvato dagli assistenti Ghiandai e Giordaro. Quarto ufficiale di gara, Brighi.
Il "fischietto" ligure che dirigerà l'incontro dei rosanero sarà coadiuvato dagli assistenti Ghiandai e Giordaro. Quarto ufficiale di gara, Brighi.
domenica 6 dicembre 2009
Palermo - Cagliari: Le pagelle del popolo
Sirigu 6: Si vede sbucare Matri all’improvviso che lo scavalca senza problemi. Freddo quando è chiamato a partecipare all’azione con la palla al piede.
Cassani 6: Assicura una buona spinta sulla destra, come sempre Insieme a Kjaer dorme un pò in occasione della rete di Matri. In netta crescita nella ripresa.
Kjaer 6: Sembra il più sicuro tra i due centrali anche se dal punto di vista della concentrazione spesso ha qualche attimo di buio. Puntuale nel raccogliere di testa l’invito di Bovo su corner.
Bovo 5,5: Ha il merito di pennellare l’angolo sul vantaggio rosanero. Ma rischia molto sulle folate del Cagliari. Alla lunga si riprende ma non entusiasma di certo. Resta comunque la macchia sul gol di Matri.
Balzaretti 6,5: Solita prova di sacrificio. Si propone bene così come Cassani e nella ripresa riparte con una forza straordinaria. Una delle colonne di questo Palermo ed elemento dal grandissimo valore, morale e tecnico.
Migliaccio 6: Partita concreta, senza fronzoli. Il centrcampo del Cagliari è ben messo anche se il mediamo napotelano non molla mai. Va in difficoltà quando si trova a dover impostare, ma si sa la tecnica non è la sua dote migliore.
Nocerino 5,5: Ha il compito, non facile, di arginare la fantasia di Cossu. Il folletto sardo gli sfugge in occasione dello 0-1. A inizio ripresa Rossi lo sistema sul centro-sinistra al posto di Blasi.
Blasi 4,5: L'emblema di una campagna acquisti a dir poco sbiadita. Non riesce a compiere un passaggio un pò più complicato del normale, va in difficoltà anche se deve operare un lancio a tagliare il campo. Non riesce a non commettere un fallo dopo l'altro. Fortunatamente sostituito.
Bertolo 6,5: Parte male ma si riprende in fretta. Infiamma il pubblico rosanero con una serie di perentorie discese a suon di forza e tecnica. Nel finale duetta con Pastore e gli applausi arrivano copiosi. Assolutamente da riproporre al posto di Bresciano. Tra i due non c'è paragone, Bertolo deve tornare titolare insieme a Liverani ed uno tra Nocerino e Migliaccio.
Simplicio 5,5: Dorme per settanta minuti. Solo nel finale riesce a dare il via a qualche rapida ripartenza. E' giusto dar spazio al brasiliano e non ai giovani che scalpitano in panchina?
Cavani 5: Alle solite, corre molto ma incide poco. Nonostante i problemi arrivati in settimana possano esser un alibi, gioca in modo simile rispetto alle altre gare. In avanti è poco cinico anche se si impegna tanto. Budan scalpita, attenzione.
Budan 7: Gol da cineteca. A tratti nel primo tempo annaspa, ma nel secondo tempo si trasforma. Prestazione da incorniciare per il croato che adesso dovrebbe essere riproposto insieme a Miccoli. Nessuno dall'alto ha impsoto che Cavani sia il titolare inamovibile.
Pastore 6,5: Ecco il vero Pastore. Lontano parente del giocatore spaesato delle precedenti giornate. Salta l’uomo con una facilità disarmante e fa respirare la squadra.
sabato 5 dicembre 2009
La preview di Palermo-Cagliari
Più in basso di così non si poteva andare. O forse no? E' un Palermo dubbioso, pieno di tensioni, in pieno caos, quello che affronta un Cagliari diametralmente opposto, fiducioso, sereno, che sa cosa aspettarsi. La condizione con cui le squadre arrivano alla partita sembra parlare impietosamente pro-Cagliari. Ma si sa, il calcio è imprevedibile: vincere partite come queste può dare uno scossone non indifferente in termini d'ambiente e morale. L'intenzione dei rosanero è ribaltare ciò che direbbe la testa, gli elementi che li fanno arrivare a questa partita da sfavoriti, da collettivo in crisi. Il Palermo e Palermo alla ricerca di risposte, vedremo alle ore 17 di domani sarà tempo di elogi o, ancora una volta, di un nuovo "De profundis".
Nei rosanero fuori Liverani e Miccoli per squalifica. Delio Rossi dovrà ridisegnare la squadra, ma non troppo: l'assenza di Liverani dà nuovo spazio a Pastore, mentre davanti finalmente Budan sarà alle prese con l'esame finale, una prova dal primo minuto che darà tante indicazioni al croato per il proseguio della stagione. Per il resto cambia qualcosa anche a centrocampo, odve l'indisponibilità di Bresciano darà modo di tornare ad un centrocampo robusto con Migliaccio e Nocerino a Tamponare ogni iniziativa e dare copertura anche nel caso in cui Rossi voglia provare il 4-2-2-2 o 4-2-3-1. In panchina si rivede il georgiano Levan Michelidze.
Probabile Formazione - Sirigu; Cassani, Kjaer, Bovo, Balzaretti; Migliaccio, Simplicio, Nocerino; Pastore; Cavani, Budan.
Panchina - Rubinho, Goian, Melinte, Bertolo, Blasi, Hernandez, Michelidze.
Indisponibili - Liverani, Miccoli, Bresciano.
Cagliari senza Marzoratti ma soprattutto il super portierone Marchetti. Tra i pali ci sarà l'ex Cristiano Lupatelli, indimenticabile parentesi nell'anno dei 5 portieri. Per il resto difesa a 4 con Pisano, Lopez, Agostini e soprattutto l'interessantissimo Astori, accreditato da Allegri come prossima promessa del calcio italiano. A centrocampo la sostanza di Biondini, il versatile Conti e l'estro di Lazzari sosterranno l'anima rossoblu Cossu. Davanti un altro ex rosanero come Jeda farà coppia ad Alessandro Matri, prolifico come non mai in questa fase di campionato. Panchina per la rivelazione Nenè, uno dei bomber più prolifici della A se si considerano i minuti giocati.
Probabile Formazione - Lupatelli; Pisano, Lopez, Astori, Agostini; Biondini, Conti, Lazzari; Cossu; Matri, Jeda.
Panchina - Vigorito, Canini, Barone, Parola, Dessena, Nenè, Larrivey.
Indisponibili - Marzoratti, Marchetti.
venerdì 4 dicembre 2009
Mondiali 2010: L'Italia pesca Paraguay, Nuova Zelanda e Slovacchia
E' andata bene all'Italia, almeno sulla carta, nel progetto di difesa del titolo Mondiale. Gli azzurri inizieranno il loro Mondiale contro il Paraguay, quindi proseguiranno contro Nuova Zelanda e Slovacchia. L'Italia esordirà il 14 giugno a Città del Capo contro il Paraguay, squadra senza grandissima tradizione nonostante le 8 partecipazioni al Mondiale, ma molto, molto ostica. Ad esempio nel girone sudamericano ha dato, soprattutto in casa, lezioni a Brasile e Argentina. Non c'è la vera stella, ma parecchi giocatori rappresentativi: tra tutti scegliamo gli attaccanti Valdez e Santa Cruz. Della Slovacchia c'è da temere solo l'entusiasmo, se non altro per il fatto che si tratta della prima partecipazione al Mondiale. Complesso tatticamente quadrato, presenta anche qualche elemento di buon livello: su tutti il centrocampista del Napoli Marek Hamsik. La Nuova Zelanda è considerata una delle cenerentole del Mondiale, al quale partecipa per la seconda volta dopo l'esperienza del 1982. Ha ottenuto la qualificazione eliminando nel doppio spareggio il Bahrain. Squadra di modesto livello tecnico, pratica un calcio tatticamente semplice, in stile britannico, molto fisico. Allenata da Herbert, che fece parte da giocatore alla spedizione spagnola, ha nel bomber Smeltz il giocatore più rappresentativo. L'Italia l'ha incontrata in fase di preparazione alla Confederations Cup vincendo con un rocambolesco 4-3.
Girone A: Sudafrica, Messico, Uruguay, Francia
Girone B: Argentina, Corea del Sud, Nigeria, Grecia
Girone C: Inghilterra, Usa, Algeria, Slovenia
Girone C: Inghilterra, Usa, Algeria, Slovenia
Girone D: Germania, Australia, Ghana, Serbia
Girone E: Olanda, Giappone, Camerun, Danimarca
Girone F: Italia, Nuova Zelanda, Paraguay, Slovacchia
Girone G: Brasile, Corea del Nord, Costa d'Avorio, Portogallo
Girone H: Spagna, Honduras, Cile, Svizzera
giovedì 3 dicembre 2009
Verso Sudafrica 2010: Ecco il nuovo pallone
Il suo nome è Jabulani e sarà il pallone ufficiale dei mondiali di Sudafrica. L'Adidas presenterà ufficialmente la sua nuova creazione in una conferenza stampa il 4 dicembre. Il suo nome, Jabulani, significa "celebrare" in lingua isiZulu, uno degli undici dialetti ufficiali del Sudafrica ed ha un design di ispirazione tradizionale sudafricana con undici colori a simboleggiare gli undici giocatori di ogni squadra che scendono in campo, ma il suo segreto è una tecnologia innovativa e radicale. Questa tecnologia è denominata Grip 'n Groove recentemente sviluppata dalla casa Tedesca. Il pallone sarà formato da soli otto pannelli termosaldati e precedentemente modellati in forma sferica. Questo conferirà una sfericità mai raggiunta fin'ora e quindi dei livelli di equilibrio e stabilità eccezionali che permetteranno di migliorare la precisione nei tiri e favorire lo spettacolo.
Pastore: "Tornerò ai livelli dell'Huracan"
Javier Pastore è pronto a prendere in mano il Palermo: “Spero di poter tornare al più presto ai livelli dell’Huracan”. Il centrocampista è arrivato in Sicilia tra moltissime attese, in parte deluse lui è consapevole che passare dal campionato argentino a quello italiano non è facile. Quindi sotto con il lavoro perché i rosanero hanno bisogno delle sue giocate e lui ha tanta voglia di mettere in mostra le proprie qualità. “Sia il tecnico che i compagni mi stanno aiutando molto ad adattarmi sia dal punto di vista atletico che tattico. Il calcio qui è molto diverso rispetto a quello argentino. Spero di poter tornare al più presto ai livelli dell’Huracan. I fischi? Questo non è un problema. E’ stato così anche in Argentina durante le prime partite. Devo migliorare ancora dal punto di vista difensivo e aggiungere più forza al mio bagaglio. Sto lavorando tanto per migliorare”. Il prossimo avversario in campionato si chiama Cagliari. L’impegno è di quelli da non sottovalutare, ma i rossoblù possono essere l’avversario giusto per sfoderare il fioretto e confermare quelle voci che vedono in Pastore l’erede di Kakà. “Il Cagliari? E’ chiaro che spero di giocare, ma decide il mister. Speriamo, come abbiamo fatto nella maggior parte delle partite in casa, di giocare bene e soprattutto di vincere anche per salire in classifica dandoci un pò più di tranquillità. Il paragone con Kakà? Per me non è mai stato un problema. Questo non è un aspetto che mi ha messo pressione. Sia i compagni che il tecnico mi danno grande fiducia, quindi lavoro con grande tranquillità".
martedì 1 dicembre 2009
Pallone d'oro 2009: Messi sul tetto del mondo
Centosessantanove centimetri di classe cristallina. Lionel Messi sale finalmente sul gradino piu' alto ed entra definitivamente nei grandi della storia. Il Pallone d'Oro solo sfiorato nelle ultime due edizioni (terzo nel 2007 e secondo lo scorso anno) finisce finalmente nelle sue mani, tributo quasi obbligato per l'erede di Diego Armando Maradona dopo la strepitosa stagione che lo ha visto protagonista. Il 2009 e' stato senza dubbio l'anno della Pulce, anima e trascinatore del Barcellona-spettacolo di Pep Guardiola. Dopo due stagioni di delusioni il club blaugrana ha deciso di dare il benservito a due stelle come Ronaldinho e Deco per affidarsi a lui e Messi e' stato piu' che all'altezza del compito. Con le sue giocate e i suoi gol, il 22enne talento argentino ha trascinato i compagni a uno storico "triplete" e l'inedito gol di testa con cui ha chiuso i conti nella finale di Champions contro il Manchester United e' forse l'emblema della sua storia. La storia di un predestinato che a 11 anni si vede diagnosticare una deficienza alla somatotropina, l'ormone della crescita, che rischia di comprometterne la carriera sin dall'inizio. Il River Plate, affascinato dal piccolo talento del Newell's Old Boys, non ha i soldi per pagargli le cure ma ecco arrivare Carles Rexach, allora direttore sportivo del Barcellona, pronto a farsi carico di tutto purche' si trasferisse in Spagna. E li' comincia la bruciante corsa di Messi, che nel giro di tre stagioni arriva in prima squadra fino a diventare, a 17 anni, 10 mesi e 7 giorni, il piu' giovane giocatore della storia blaugrana a segnare in campionato, primato che gli strappera' qualche anno dopo Bojan. Di Messi si accorge anche Diego Armando Maradona, che non esita a indicarlo come suo successore. E' vero che l'ex Pibe de Oro aveva fatto lo stesso anche con altri, vedi Ortega e Aimar, ma stavolta tutti hanno l'impressione che la previsione sia giusta. Messi ricorda il Diez in tanti aspetti, dal sinistro magico alla straordinaria tecnica, dalla duttilita' tattica (sa giocare su entrambe le fasce e all'occorrenza da attaccante puro) alla velocita', specialista nei calci piazzati anche se forse, fisicamente, leggermente inferiore al suo piu' illustre predecessore. Ma la somiglianza e' tale che ogni occasione e' buona per accostarli, dalla rete siglata nell'aprile 2007 al Getafe partendo da centrocampo al gol di mano con cui beffo' l'Espanyol un paio di mesi dopo. In Argentina sognano ormai a occhi aperti tanto che un gruppo di tifosi ha fondato il sito www.lapermanenteamessi.com, per chiedergli di farsi i riccioli alla Maradona edizione Mondiali'86. Per la verita' nella nazionale maggiore stenta a ingranare ma il Mondiale under 20 vinto nel 2005 e l'oro olimpico conquistato a Pechino un anno fa fanno pensare che sia solo una questione di tempo. Messi e' il giocatore che chiunque vorrebbe accanto, Massimo Moratti da anni sogna di strapparlo ai blaugrana ma il Barcellona se lo tiene stretto, consapevole di avere tra le mani uno dei piu' forti giocatori di sempre. Del resto uno che a 22 anni ha gia' vinto tre campionati spagnoli e due Champions League, che ha sopperito alla piccola statura con una strepitosa abilita' palla al piede e che fa girare la testa a chiunque lo affronti, se uno cosi' non e' un predestinato...
domenica 29 novembre 2009
Chievo-Palermo: Le pagelle del popolo
Sirigu 6: Para il parabile. Ipnotizza Pellissier, reattivo all’inizio su Pinzi. Sul gol di Abbruscato è incolpevole.
Cassani 5,5: Parte bene e si perde alla distanza così come il resto dei compagni. A parte un ottimo cross per tempo non riesce ad emergere.
Kjaer 5,5: Riesce a disimpegnarsi bene sino alla rete di Abbruscato. Da quel momento in poi il denisino si perde. Nel finale rischia di farla grossa concedendo a Pellissier una solitaria galoppata verso Sirigu.
Bovo 5: Il difensore più sopravvalutato delle recente storia rosanero. Nella passata stagione aveva accanto un colosso ed un signor difensore come Carrozzieri, adesso tutti i suoi limiti vengono a galla. Sia dal punto di vista difensivo che nella testardaggine visti gli innumerevoli lanci lunghi a dir poco imprecisi. Questo è un ruolo sul quale si doveva intervenire a suon di euro.
Balzaretti 6: Non azzecca un cross, ma in difesa cerca di vender cala la pelle e alla fine di rimette anche un dente, gelosamente custodito poi da uno dei magazzinieri rosanero.
Nocerino 4,5: Punto debole del centrocampo rosanero, così come Bovo è un calciatore sin troppo sopravvalutato. Non eccelle in fase di copertura e spesso manca anche gli stop più elementari. Se la Juventus ha preferito darlo al Palermo rispetto alla conferma un motivo c'era.
Hernandez s.v: Non incide nonostante la buona volonta.
Liverani 5,5: Ingabbiato da Bentivoglio per tutti i 90 minuti finisce per perdere la pazienza. A tratti predica nel deserto. I suoi cambi di gioco sembrano gli unici sprazzi rosanero nella giornata più grigia.
Bresciano 4: Cambiano i tecnici ma lui è sempre in campo. Motivo? E' l'unico centrocampista con attitudini offensive dell'intera rosa, fatta eccezione per Bertolo, non considerando i due fantasisti. La speranza è l'ultima a morire ed il termine per il rinnovo è vicino. Speriamo siano gli ultimi mesi di sofferenza.
Simplicio 4: Sembra cominciare bene, ma alla lunga si spegne. Non trova mai lo spunto giusto e i collegamenti con le punte. Spreca una palla gol clamorosa e in più di un'occasione si ferma dopo aver perso palla. Anche lui, così come Bovo, Nocerino e Bresciano è un calciatore eccessivamente sopravvalutato. Così come Bresciano e Cavani non ha la personalità per far bene quando non ha 30mila persone che lo incitano.
Migliaccio 6: Dà sostanza al centrocampo. Anche se non è dotato di tecnica sopraffina dà l'anima in campo producendo qualcosa di concreto.
Cavani 5: Il solito fantasma formato trasferta. Sfiora si il gol ma con l'unico pallone giocato in novanta minuti. Grandi squadre, 15 milioni di valutazione, anche lui è eccessivasmente sopravvalutato. Al Palermo serve un vero centravanti e non un maratoneta discontinuo.
Budan 5: Subentra a Cavani. Non combina nulla in più del compagno.
Miccoli 5: Ne indovina poche. Si perde in inutili isterie con arbitro e difensori avversari. Pochi guizzi, questa volta la fantasia è rimasta negli spogliatoi.
sabato 28 novembre 2009
La preview di Chievo-Palermo
Riparte il nuovo corso. Il Palermo di Delio Rossi, dopo le prove generali in una Coppa Italia dall'importanza sempre più relativa ogni anno che passa, comincia il suo cammino da Verona. Lo farà con gli uomini che l'anno scorso hanno dato di più a questa squadra, lo fa col ritorno in campionato dal primo minuto di Fabio Liverani, faro di un centrocampo che chi prima sedeva su questa panchina non aveva mai avuto occasione di avere. Probabilmente cambierà tutto, senza che in campo, rispetto all'anno scorso, sia effettivamente cambiato qualcosa.Ma forse no. Sarà un Palermo in versione Gattopardo oppure sarà qualcosa di più? La risposta al campo, che per inciso non è il Renzo Barbera: dunque, cari tifosi rosanero, prepariamoci ad un pomeriggio di sofferenza.
Probabile Formazione - Sorrentino; Sardo, Morero, Mandelli, Mantovani; Pinzi, Rigoni, Bentivoglio; Marcolini; Abbruscato, Pellissier.
Panchina - Squizzi, Scardina, Malagò, Ariatti, Iori, Granoche, Bogdani.
Indisponibili - Moro, Frey, Yepes, Luciano.
Chievo senza Moro, Frey ma soprattutto gli squalificati Luciano e Yepes. Di Carlo andrà comunque con un 4-3-1-2 più coperto rispetto all'usuale. In porta Sorrentino, a guidare una difesa debole al centro con Morero e Mandelli, meglio sui lati con Sardo ma soprattutto il difensore-goleador gialloblu Mantovani. Pinzi, Rigoni e Bentivoglio in mezzo, un centrocampo sottovalutato specie per quanto riguarda il primo mediano, eterno incompiuto, ma anche un Bentivoglio che ha attirato le attenzioni di tante squadre di A in estate. Dietro le punte l'estro e il piede di Marcolini, a sostenere un bomber da cadetteria ma mai molto efficace in A come Abbruscato e la stella Pellissier.
Probabile Formazione - Sorrentino; Sardo, Morero, Mandelli, Mantovani; Pinzi, Rigoni, Bentivoglio; Marcolini; Abbruscato, Pellissier.
Panchina - Squizzi, Scardina, Malagò, Ariatti, Iori, Granoche, Bogdani.
Indisponibili - Moro, Frey, Yepes, Luciano.
Formazione classica col 4-3-1-2 per i rosanero. Poche novità: Sirigu torna tra i pali dopo la parentesi Rubinho in Coppa Italia, mentre la difesa a 4 è quella dei tempi belli con Cassani, Kjaer, Bovo e Balzaretti, al ritorno dopo che in Coppa Italia si era rivisto Melinte. Avanza sulla linea mediana Migliaccio, con Bresciano, misteriosamente titolare anche con Rossi, guardia del corpo di Liverani. Dietro le punte non c'è Pastore squalificato e viene dunque tolto l'imbarazzo a Rossi, che darà il posto a Simplicio. Davanti duo Miccoli-Cavani, con l'uruguagio lanciato dopo la rete alla Reggina.
Probabile Formazione - Sirigu; Cassani, Bovo, Kjaer, Balzaretti; Bresciano, Liverani, Migliaccio; Simplicio; Miccoli, Cavani.
Panchina - Rubinho, Goian, Melinte, Nocerino, Blasi, Hernandez, Budan.
Indisponibili - Tedesco, Succi, Pastore.
venerdì 27 novembre 2009
Coppa Italia: Rossi, buona la prima
Il Palermo risolve la pratica Reggina (4-1) e supera il quarto turno di Tim Cup. Delio Rossi, detentore del trofeo con la Lazio che ritrovera' agli ottavi di finale, comincia bene la sua avventura sulla panchina rosanero, consapevole comunque che ci sara' da lavorare per dare una identita' alla squadra. Dopo una prima frazione piuttosto incerta, chiusa comunque in vantaggio, Miccoli e compagni subiscono il gol del pari a inizio ripresa e solo dopo si sciolgono. Dopo le prime iniziali fasi di studio al 7' la prima occasione da rete del Palermo: Miccoli riceve palla in mezzo e conclude a rete, Marino respinge sui piedi di Cavani che spara alto divorandosi un gol fatto. Al 17' ci prova Simplicio con una conclusione da fuori che scheggia la traversa. Al 28' Palermo in vantaggio: Miccoli serve al centro dell'area Cavani che viene steso da Marino; Bergonzi indica il dischetto e Miccoli trasforma. La Reggina stenta a riorganizzarsi e commette diversi errori in fase di impostazione. I rosanero mantengono un maggiore possesso ma non creano molto in fase offensiva e si va al riposo sull'1-0. Inizia la ripresa e la Reggina ottiene subito il pari al 4' con Volpi che batte Rubinho con un rasoterra angolato da fuori al termine di un'azione confusa. All'8' Cavani entra in area da destra, poi vuole fare tutto da solo e manca una favorevole occasione. Al 12' l'uruguaiano si riscatta e porta in vantaggio il Palermo con una bella girata in area su assist di testa di Simplicio. Al 21' Budan entra al posto di Miccoli e la fascia torna a Liverani. Al 24' l'attaccante croato firma il 3-1 con una bella giocata da vero attaccante con inserimento da destra, finta e diagonale vincente. Al 29' e' ancora Budan ad andare a segno di testa su cross dalla sinistra.
mercoledì 25 novembre 2009
Tedesco: "Rossi scelta giusta, ripartiamo da lui"
Il marchio di garanzia lo appone Giovanni Tedesco. Alla vigilia del match di coppa Italia contro la Reggina, è il centrocampista rosanero ad applaudire la scelta della società, che con Delio Rossi ha preso la “decisione più azzeccata”. Parola di chi, con l’ex tecnico della Lazio, in passato ha già vissuto momenti esaltanti. “Se proprio dovevamo cambiare – ha detto Tedesco – credo che Rossi sia stata la scelta più giusta. È un tecnico molto esperto, bravo e preparato. Io lo conosco bene perchè eravamo insieme a Foggia nel ’94, poi l’ho ritrovato nel ’97 a Salerno e lì abbiamo fatto molto bene”. “In Campania – ha proseguito – avevamo dato vita a una sorta di “Palermo dei picciotti”: con me giocavano infatti anche mio fratello, Galeoto, Grimaudo e Renato Greco. Quell’anno andò tutto alla grande”. Come dopo ogni svolta in panchina, il presente impone calma e voglia di ripartire. Il primo atto del capitolo Rossi scatta contro la Reggina, per una manifestazione che i rosa assicurano di non snobbare. “La Coppa Italia è un obiettivo importante – prosegue Tedesco –, ed al quale teniamo molto. Io non sono molto fortunato con questa competizione. Ho perso due semifinali con Perugia e Palermo, ma questa volta vorremo arrivare fino in fondo”. “Non sarò disponibile – ammette poi il centrocampista – per la gara contro la Reggina: qualche tempo fa ho avuto un infortunio al malleolo e adesso un’infiammazione al ginocchio”. Al di là dell’impegno contro i calabresi, è ancora grande l’eco dello scossone di domenica sera. E fra i primi obiettivi del gruppo, dopo l’addio di Zenga, ci sarà quello di dimostrare la compattezza dello spogliatoio, condizione fondamentale per guardare avanti e proiettarsi verso traguardi di prestigio. “Se dopo Bologna io e Miccoli abbiamo parlato col presidente circa l’esonero di Zenga? Nel nostro mondo è possibile che si creino queste situazioni – ha ammesso il centrocampista –. Credo che un gruppo con dei valori importanti come il nostro a volte debba dare dei segnali. Abbiamo parlato bene di una persona che volevamo difendere. Zenga ha dei metodi innovativi ma tengo a precisare che questi devono essere rispettati. I primi responsabili di questa situazione – conclude Tedesco – siamo noi come squadra. Ma questo è il calcio, adesso voltiamo pagina”.
martedì 24 novembre 2009
Delio Rossi: "Palermo una grande sfida"
Zamparini non è raggiante come accaduto in occasione di altre presentazioni. Inizia l'avventura di Delio Rossi a Palermo ed il patron rosa commenta il nuovo arrivo con una breve introduzione. "Rossi non ha bisogno di credenziali. È un giorno triste perchè ho dovuto esonerare Zenga - ha detto - Sono decisioni che adotto per il Palermo, sapendo accaparrarmi le ironie della stampa. L'organico è importante e i risultati non sono all'altezza, tutto qui. Le dichiarazioni su alcuni giovani rosanero non mi sono piaciute, hanno bisogno di tempo". Ma Zenga non ne ha avuto, vorrebbe aggiungere qualcuno, ma non c'è spazio. Zamparini taglia corto. "Spero che questa sia la decisione giusta - ha concluso - e che si sia conclusa la mia carriera di 'mangiallenatori'". In effetti Delio Rossi non sembra preoccupato. "Ascolterò il presidente anche perchè sarà sempre lui ad avere l'ultima parola - ha detto - ma sono stato chiamato per prendere decisioni e lo farò in autonomia. Il presidente ancora non lo conosco, ci ho parlato un pò mi sembra una persona entusiasta e molto innamorata della sua squadra. Sarò valutato in base ai risultati e sul gioco. Sono venuto qui con la mia professionalità. Penso solo a lavorare. Non sono il tipo che non va a fare il suo mestiere solo perchè il presidente ha la fama di 'mangiallenatorì". Dove può puntare il Palermo? "L'organico devo vederlo lavorare per valutarlo. È una squadra che può recitare un ruolo importante, poi vedremo quanto importante. Il campo sarà sempre l'ultimo giudice. Le cose prima vanno fatte e poi dette. Non vendo promesse, non sono un rappresentante". Rossi ha smentito contatti con la società in estate. "La prima chiamata è stata domenica sera - ha spiegato - quando il presidente mi ha chiesto se ero disposto ad allenare il Palermo. E sono qui per restarci. Non penso di essere un traghettatore, ho fatto sempre dei cicli importanti rimanendo diversi anni sulla stessa panchina". Sarà anche per questo che Rossi ricorda il suo predecessore. "In questo momento il mio pensiero va a Walter Zenga - ha ribadito - perchè so quanto sia lacerante un esonero". Di qualificazione in Champions e di obiettivi specifici, Rossi non ne vuole sentire parlare. "Sulle possibilità del Palermo - ha sottolineato - per dare le valutazioni li devo vedere allenare questi ragazzi. Il presidente non mi ha chiesto niente di particolare, mi ha detto solo di dare un'anima a questa squadra ed è quello che cercherò di fare. Sosterrò i miei giocatori, soprattutto i giovani e spero che il pubblico faccia lo stesso". Rossi ha confermato di aver 'scelto' Palermo. "Ho avuto una decina di offerte e le ho declinate - ha detto - perchè non sentivo la stessa passione che ho percepito qui. Mi deve scattare dentro qualcosa per accettare una proposta. Spero di essere all'altezza del aspettative della città e del presidente. Di sicuro non ho la bacchetta magica, ma credo in tre cose: lavoro, lavoro, lavoro".
lunedì 23 novembre 2009
Palermo: Arriva Rossi, la chiusura di un cerchio?
Con circa tre mesi di ritardo Delio Rossi approda sulla panchina del Palermo. Una decisione quasi annunciata dopo le prestazioni dei rosanero, ancor più decisive ai fini dell'esonero rispetto ai risultati. Il Palermo, infatti, ha si gli stessi punti rispetto alla passata stagione, la differenza dal punto di vista del gioco però è a dir poco siderale. Adesso inizia una nuova era, non si sa per quanto, ma di certo Rossi ha le carte in regola per far bene a Palermo. Ha lavorato con Sabatini negli anni di Roma ed il loro legame riparte esattamente dal punto in cui si interruppe un paio di stagioni fa. Rossi ha fatto vedere in questi anni di poter stare in serie A ed anche molto bene. I tifosi rosanero ne sanno qualcosa dato che la sua Lazio riuscì a recuperare ben 15 punti rispetto al Palermo di Gudolin nel 2007 strappando così a Palermo una storica qualificazione alla Champions League che, sino a febbraio, sembrava ormai cosa certa. Il cerchio quindi potrebbe completarsi con il ritorno in Europa del Palermo, anche se compiere l'impresa non è mai facile e per questo campionato, probabilmente, i sogni europei potrebbero essere ancor più "sogni" del solito. Contratto sino al giugno 2011 per l'ex capitolino che giovedì guiderà per la prima volta i suoi nel corso del terzo turno di Coppa Italia, avversaria di turno la Reggina. A Palermo gli allenatori vanno e vengono eppure la tifoseria probabilmente inizia a capire che c'è qualcosa che non va e che tale aspetto non riguardi il timoniere tecnico. La campagna acquisti delle ultime stagioni non è stata di certo esaltante ed i milioni spesi in passato da Zamparini attualmente sembrano un miraggio. Gli acquisti di Goian, Melinte e Blasi di certo non hanno fatto strappare i capelli ai tifosi che a partire da Nilmar sino a Pazzini e Dzemaili hanno avuto modo di ingoiare diversi bocconi amari. Adesso si riparte con Rossi, il migliore sulla piazza. Con la speranza che l'ex tecnico della Lazio possa restituire a Palermo ciò che, con ampio merito, conquistò tre anni fa con una clamorosa rimonta durata tre mesi.
domenica 22 novembre 2009
Le pagelle di Palermo-Catania
Sirigu 6 - Rischia di commettere un paperone come il celeberrimo stop di Agliardi, ma per il resto è vigile e non sbaglia nulla. Poche responsabilità sul gol.
Kjaer 6 - Non ha particolari colpe sul gol, tutto sommato una buona prova la sua. Ci teneva e lo dimostra con un gesto di stizza dopo il fischio finale. Un po' lento in fase d'impostazione.
Bovo 5 - Poco attento nella chiusura su Morimoto da cui nasce il gol di Martinez. Nel primo tempo aveva ancora una volta stupito per scarsa furbizia difensiva, lasciando un clamoroso buco centrale non sfruttato dallo sprecone nipponico. Non si capiscono alcun e sue scelte difensive ed è carente anche in impostazione.
Migliaccio 6,5 - Sblocca il risultato su calcio piazzato. Non commette grosse sbavature e sembra esser tornato ai livelli delle prime partite di difesa a 3.
Cassani 6 - Il nazionale spinge ma è poco lucido in alcune occasioni. Nel complesso buon lavoro in fase di spinta.
Simplicio 6,5 - Più volte si addormenta sul pallone, ma non la perde mai. Non sbaglia molto in fase d'impostazione e pare ingiusto stavolta attribuirgli delle colpe.
Bresciano 4,5 - Corre a vuoto e senza costrutto. Ci si chiede quale sia l'utilità del giocatore nello scacchiere palermitano e perchè sia così insostituibile a partita in corso: viene cambiato troppo tardi.
Budan sv - Invisibile. Gli viene dato poco spazio. Avrebbe dovuto giocare di più, forse come primo cambio: sarebbe servito di più contro gente fisica come Terlizzi e Spolli.
Balzaretti 5,5 - L'esterno non è al 100% è quindi non spinge come al solito. La mancata sufficienza è ricollegabile solo a questo perchè nel limite del possibile comunque Balzaretti il suo contributo lo dà.
Pastore 5 - Prima di soffermarci sul giudizio, va comunque detto che le critiche sentite sugli spalti nei confronti di questo giocatore sono fin troppo aspre e ingenerose. Detto questo, non gioca una buona partita: salta troppo poco l'uomo e potrebbe fare di più in fase realizzativa. Forse il turno di stop contro il Chievo potrebbe fargli bene.
Hernandez 6 - Di fiducia. E' troppo giovane per pensare che possa essere il salvatore della patria. Lui ci prova, ma non ha esperienza e malizia per pungere in partite del genere. Andrebbe buttato nella mischia in partite più tecniche o quando c'è da sfruttare il contropiede, non contro difese chiuse e fisiche.
Miccoli 6,5 - Grande contributo nel primo tempo, si spegne nella ripresa dove sbaglia anche qualche scelta in attacco, fatto inusuale per lui. E' comunque importantissimo ed è abbastanza evidente come sia uno dei giocatori, se non il giocatore, che non può finire sul banco degli imputati. Il pubblico lo capisce e gli tributa gli unici applausi di un post-partita pieno di fischi.
Cavani 5 - Qualche buono spunto ma gli manca sempre il centesimo per fare un euro. Ancora una volta è testardo nel cercare conclusioni dal limite quando non dovrebbe: stavolta però riesce pure a non tirare quando dovrebbe (nel secondo tempo su un'azione con spazio al limite dell'area).
Liverani sv - Mette in luce un po' di pancetta, la solita andatura caracollante e dà un contributo in termini di fosforo. Ma è ancora lontano dal giocare in una competitiva e il mancino telecomandato oggi non lo aiuta.
venerdì 20 novembre 2009
La preview di Palermo-Catania
Aria di derby, aria di rivincita. Inevitabilmente, è così da 8 mesi, da quando cioè gli occhi dei palermitani hanno visto ciò che non poteva sembrare vero: il Catania che dettava legge, umiliava il Palermo e portava a casa uno 0-4 che avrebbe fatto la storia, in una stagione nella quale il Palermo nei derby avrebbe perso entrambe le volte, senza segnare un gol. Le stagioni passano però e la musica cambia: il Palermo vuole ricominciare a suonare lo spartito giusto, quello dove il Catania prende le batoste e i rosanero volano in classifica. Una musica dimenticata l'anno scorso per quanto riguarda i derby, dimenticata sino a prima della sosta per quanto riguarda i risultati dei rosanero, in tremenda involuzione. E' il tempo che l'orchestra guidata da Walter Zenga ricominci a suonare, anche per non dover cambiare direttore e continuare nel suo lavoro,ammonendo pubblico, presidente e avversari scettici con un serioso "Per favore, non fermate la musica".
Rosanero senza un Liverani ancora da rodare, Succi e l'idolo delle folle Tedesco, primo ultrà della squadra in vista della partitissima. Torna però Balzaretti e dunque Zenga può permettersi di tornare al 3-4-1-2 accantonando lo sperimentalismo che aveva condotto i suoi 11 uomini ad una piccola crisi d'identità: in porta Sirigu, difesa a 3 formata da Kjaer, Bovo e Migliaccio. Sulla mediana Bresciano in mezzo, Balzaretti a sinistra ma soprattutto Cassani a destra e Simplicio come secondo in mezzo: dal popolo i più sinceri complimenti a questi due giocatori, che hanno esordito col rispettive nazionali durante la sosta. Al tempo stesso ci si aspetta magari un rendimento da gente degna di vestire la maglia di una nazionale prestigiosa come Italia o Brasile. Ci si aspetta molto anche da Javier Pastore, alla ricerca di una prestazione che possa finalmente fermare i giudizi negativi del pubblico, spesso troppo pesanti soprattutto visto che si tratta di un giocatore anche insesperto e giovani. Cavani e Miccoli davanti infine: anche qui, prova del 9 pert l'uruguagio, col pubblico sempre meno tollerante.
Probabile Formazione - Sirigu; Bovo, Kjaer, Migliaccio; Cassani, Simplicio, Bresciano, Balzaretti; Pastore; Miccoli, Cavani.
Panchina - Rubinho, Melinte, Goian, Blasi, Nocerino, Hernandez, Budan.
Indisponibili - Succi, Tedesco, Liverani.
Atzori senza il giovane Sciacca, il deludente Delvecchio e l'infortunato di lungo corso Barrientos (ancora un mistero la data del suo rientro). Sarà 3-5-2 per i rossazzurri: in porta l'ex Mariano Andujar, estremo difensore un po' diascontinuo ma capace di grandi prestazioni, forse anche lui bocciato troppo presto dal Palermo. Difesa a 3 con un altro ex, il difensore goleador Christian Terlizzi: al suo fianco anche Silvestre e il roccioso Spolli, che in molte gare ha reso al di sopra delle aspettative. Robusta linea a 5 in mezzo, con Llama,. Biagianti e Carboni da diga e sulle fasce la coppia formata da Alvarez a destra e da un altro ex che a Palermo ha però lasciato un ricordo pessimo, Ciro Capuano. Davanti Morimoto e Mascara, uomo-simbolo col clamoroso gol da centrocampo nel derby dell'anno scorso.
Probabile Formazione - Andujar; Spolli, Terlizzi, Silvestre; Alvarez, Llama, Biagianti, Carboni, Capuano; Morimoto, Mascara.
Panchina - Campagnolo, Potenza, Bellusci, Martinez, Ledesma, Plasmati, Ricchiuti.
Indisponibili - Barrientos, Delvecchio, Marchese, Sciacca.
martedì 17 novembre 2009
Zamparini: "Zenga rimarrà anche dopo il derby"
Domenica prossima, alla ripresa del campionato, il Palermo è atteso dal derby siciliano col Catania. Partita quanto mai sentita dall'ambiente rosanero, anche in virtù della sconfitta rimediata nella scorsa stagione. "Rivalsa? Sicuramente, anche se io non lo vivo come un palermitano vero, sono friulano, per cui, non ho questo antagonismo con il Catania. Come partita, non ha una grande valenza ma, siccome sono vicino ai miei tifosi, so quanto ci tengono, per loro ha una valenza doppia rispetto ad altre partite. L'anno sorso abbiamo preso uno schiaffo, per un fatto che può succedere una volta ogni cento anni. Purtroppo, è successo a me, ho ingoiato, Quest'anno i giocatori cercheranno di ottenere la rivincita. A me basta anche l'1-0 con un'autorete al 90', basta vincere. Naturalmente, i tifosi vorranno che noi distruggiamo il Catania, ma il Catania quest''anno è una squadra forte, ben messa in campo, allenata bene. Per cui, sarà una bella partita". Voto a Zenga? Non è che non sia giudicabile, non voglio dare un voto all'allenatore, ma nemmeno a me e alla società. Do sei alla squadra, perché l'abbiamo costruita nuova, con un allenatore nuovo, che ha fatto qualche partita da otto, qualche partita da quattro. Otto più quattro fa dodici, diviso due, sei. Se può stare tranquillo? Le radio, le televisioni e i giornali devono riempirsi di notizie. Naturalmente, quando si parla di un allenatore di Zamparini, e quando Zamparini dice che quella partita l'ha sbagliata, viene subito esonerato. Io esprimo una mia critica, come la può esprimere un altro".Sul mercato: Simplicio e Bresciano sono in scadenza di contratto... "Il Palermo sta rinnovando i contratti che sono in scadenza e spera fortemente che questi giocatori, che sono legati a me anche affettivamente, rimangano con noi. Per i giovani che abbiamo noi, sappiamo che quelli di grande valenza non si potranno trattenere, ma non certamente a gennaio e non certamente a giugno. Sappiamo che il Palermo è una società che, quando ci sono grandi club come Milan, Inter, Juventus, Chelsea, Manchester, che ti vengono a chiedere un giocatore, come hanno fatto con me per Amauri, come fai trattenerlo, come fai trattenere uno come Amauri, che va a guadagnare più del doppio di quello che guadagna da me? Questo è il problema, lo sappiamo Per questo stiamo sempre lavorando sui giovani. Vorrà dire che, quando un giovane andrà via da Palermo, ce ne sarà un altro che prenderà il suo posto". Su Kjaer, c'è l'interessamento di club italiani, non solo stranieri... "Quando i procuratori sono famelici, mettono in giro per i giornali diverse voci. Per Kjaer, con il Palermo non si è fatto vivo nessun club. Sicuramente, ci sono degli osservatori che vengono a vedere questo giocatore, che è osservato un po' da tutte le squadre, ma non c'è nessun contatto. Se riesco trattenerlo ancora un altro anno, lo trattengo molto volentieri, e penso che anche lui rimanga molto volentieri. E' chiaro che il procuratore, se lo mette sul mercato, pensa di prendere una prebenda per le sue tasche personali. E' lui che lo sta offrendo in giro per l'Europa. Arrivi? Noi stiamo cercando in tutto il mondo giocatori giovani. Ne arriveranno altri anche quest'anno. Foggia a Palermo? Penso che rimarrà alla Lazio".
lunedì 16 novembre 2009
Hernandez: "Mi alleno per diventare titolare"
La panchina scotta, i tifosi sbottano, le punte scalpitano. È in un clima non certo distesissimo che il Palermo naviga verso l’appuntamento col derby. A mesi di distanza dalla clamorosa batosta casalinga subita dagli etnei, domenica al Barbera sbarcherà il Catania di Atzori per una sfida dai mille e un significato. In ballo, questa volta, c’è proprio di tutto. La panchina di Zenga, per iniziare. Perché, è inutile negarlo, al di là del malcontento più o meno velato di Zamparini, un altro passo falso dopo Bologna, per il patron sarebbe veramente difficile da digerire. In ballo c’è anche la pazienza dei tifosi. Ai quali non deve aver fatto proprio benissimo sentir sbandierare obiettivi e sogni di gloria alla vigilia della prima stagione in rosa di Coach Z. E poi, nodo centrale, bisognerebbe davvero capire se lo spogliatoio è unito come il primo giorno oppure, strada facendo, non abbia perso pezzi per strada. Contro gli etnei, insomma, ancora una volta non si tratterà di un esame come tutti gli altri. Nel Palermo che aspetta uno dei match dell’anno, c’è anche chi scalpita per un posto da titolare. E, magari, anche per un’esultanza che possa trovare per sempre spazio nell’album dei ricordi. Fra i più “freschi” candidati a mettere a soqquadro i piani etnei, si pone Abel Hernandez. Che nel proprio curriculum vanta già una rete d’autore, quella realizzata a San Siro contro l’Inter. “Io candidato titolare? Io mi alleno sempre con questo obiettivo – spiega l’uruguayano –, però in squadra ci sono altri grandi attaccanti come Cavani, Miccoli, Succi o Levan. Il derby è una partita importante ma non credo possa essere decisiva”. La punta rosanero si proietta a domenica guardando anche indietro. "Dobbiamo vivere quella contro gli etnei – prosegue – come una partita normale, come abbiamo fatto col Genoa". Di certo, non bisognerà ripetere le sviste di Bologna. “Sinceramente penso di non aver fatto bene nell’ultima partita – ammette Hernandez -, ma ritengo che quella emiliana sia una buonissima squadra. Hanno Zalayeta che è il mio idolo e c’è Di Vaio, un altro grande giocatore. Hanno fatto tre tiri e segnato tre gol. Sicuramente devo migliorare l’atteggiamento: a Bologna non sono riuscito a giocare come volevo”. Fra i potenziali protagonisti del derby c’è, naturalmente, anche Cavani. A proposito del connazionale, Abel chiude con un buon auspicio per i tifosi rosanero: “Sono convinto che Edi giocherà una grande partita. È una di quelle gare che lui sente molto”.
domenica 15 novembre 2009
Domenica d'allenamento: Doppietta di Liverani
Allenamento mattutino per il Palermo: i rosanero, agli ordini di Walter Zenga, dopo un lieve riscaldamento hanno affrontato in amichevole una compagine dilettantistica locale. 7-1 il risultato finale, in cui spicca la doppietta di Fabio Liverani. Di Pitarresi, Bertolo, Hernandez, Miccoli e Cavani le altre marcature. Uscito anzitempo dal campo Giovanni Tedesco per un lieve affaticamento muscolare, mentre Succi ha svolto lavoro differenziato. Alla seduta mancavano i nazionali Mark Bresciano, Mattia Cassani, Dorin Goian, Simon Kjaer, Cristian Melinte e Fabio Simplicio. Domani per i rosanero allenamento pomeridiano a porte chiuse.
giovedì 12 novembre 2009
Rubinho, un'avventura già finita?
Chiuso dall'emergente Sirigu, Rubinho potrebbe non rimanere a Palermo ancora a lungo. Secondo il "Giornale di Sicilia" sul giocatore si sarebbe già mosso il Fulham, per completare un delicato giro di portieri: i Cottagers infatti potrebbero cedere il titolare Mark Schwarzer al Manchester United, sostituendo l'australiano con l'ex portiere del Genoa. Se ne andrebbe così un giocatore che mai ha impressionato i palermitani in questo inizio di stagione, deludendo chi, dopo lo scambio con Amelia, s'aspettava un netto miglioramento tra i pali per quanto riguarda la squadra rosanero. Non è stato così, Rubinho non si è confermato come uno dei migliori portieri del campionato, ma può essere solo considerato un altro acquisto sbagliato dal ds Walter Sabatini. L'ennesimo acquisto sbagliato.
martedì 10 novembre 2009
Zamparini: "Il gruppo non è unito. E stiamo distruggendo Pastore"
E' tornato alla carica con uno sfogo dei suoi. Si sta parlando di Maurizio Zamparini, presidentissimo del Palermo, che ha fatto scalpore rilasciando alcune dichiarazioni alla "Gazzetta dello Sport".
Le prime parole, di stima ma non molto distensive, verso Zenga: "Lo considero come un figlio, è una persona capace e leale, però qui contano i risultati, alla fine le parole non possono bastare più. Se nelle prossime partite continuerà questo andazzo, saremo davvero da retrocessione".
In seguito, la difesa di Javier Pastore, oggetto di molte critiche specie della piazza: "Lo stiamo distruggendo, evidentemente non è stato accettato dal gruppo, non può essere solo il mio pupillo. Dobbiamo dargli palla, farlo giocare trequartista e non a sinistra come a Bologna, liberare il suo estro, credere di più in lui".
Infine, l'impressione che lo spogliatoio non sia unito viene confermata nuovamente dal patron rosanero, che ha anche il tempo per inquietanti minacce: "La causa per cui il Palermo non fa il salto di qualità? Credo che lo spogliatoio non sia gestito bene, intuisco che i sudamericani fanno gruppo a sè. E' una situazione che sto annusando: dovesse rivelarsi vera, sappiano i giocatori che Zamparini sa essere molto vendicativo. Farò piazza pulita, se le cose non torneranno in ordine alla svelta".
Le prime parole, di stima ma non molto distensive, verso Zenga: "Lo considero come un figlio, è una persona capace e leale, però qui contano i risultati, alla fine le parole non possono bastare più. Se nelle prossime partite continuerà questo andazzo, saremo davvero da retrocessione".
In seguito, la difesa di Javier Pastore, oggetto di molte critiche specie della piazza: "Lo stiamo distruggendo, evidentemente non è stato accettato dal gruppo, non può essere solo il mio pupillo. Dobbiamo dargli palla, farlo giocare trequartista e non a sinistra come a Bologna, liberare il suo estro, credere di più in lui".
Infine, l'impressione che lo spogliatoio non sia unito viene confermata nuovamente dal patron rosanero, che ha anche il tempo per inquietanti minacce: "La causa per cui il Palermo non fa il salto di qualità? Credo che lo spogliatoio non sia gestito bene, intuisco che i sudamericani fanno gruppo a sè. E' una situazione che sto annusando: dovesse rivelarsi vera, sappiano i giocatori che Zamparini sa essere molto vendicativo. Farò piazza pulita, se le cose non torneranno in ordine alla svelta".
Sabatini: "Zenga non sta rischiando"
Attraverso i microfoni della trasmissione "Rosa&Nero", il direttore sportivo del Palermo, Walter Sabatini, ha descritto la situazione di Nicolas Bertolo, uno dei volti nuovi della compagine rosanero che sinora è stato poco utilizzato dal tecnico Zenga."Zamparini disse in estate che il vero fenomeno era Bertolo? Il presidente guardò in tv una partita del Banfield nella quale Bertolo giocò particolarmente bene e si è espresso in termini euforici proprio in quella circostanza anche se lo ha fatto in buona fede e, ritengo, anche a ragione - ha spiegato il ds rosanero - Bertolo sta trovando delle difficoltà soprattutto a livello tattico perché in Argentina i centrocampisti hanno meno vincoli. Sta vivendo una fase interlocutoria non positiva ma questo non vuol dire che il giocatore sia finito. Bertolo sta faticando ad esprimere il suo grande potenziale ma sono convinto che in un futuro non troppo lontano darà risposte confortanti. Poi vedremo anche in prospettiva come il giocatore riuscirà ad affermarsi". Poi ha affrontato la questione relativa alla fascia di capitano contesa nell'immediato futuro da Fabrizio Miccoli e Fabio Liverani."La fascia di capitano non fa un leader - ha esordito il ds rosanero - Un leader si costruisce attraverso il carisma, la personalità, il modo di porsi e Miccoli è certamente uno di questi. La fascia, per la verità, la meriterebbero anche altri giocatori, cito ad esempio Balzaretti, Cassani, Migliaccio ma potrei fare altri nomi visto che abbiamo la fortuna di avere a che fare con un gruppo di ragazzi straordinari. Miccoli è stato un ottimo capitano e un grandissimo interprete di un ruolo delicato ma sono d'accordo con Liverani quando dice che un infortunio non può degradarlo. Come si risolverà la questione? Dipenderà anche dall'umore dei ragazzi. Noi saremo in una posizione di ascolto orgogliosi di avere due giocatori che, per carisma e pari dignità, meritano entrambi di indossare la fascia". "Zenga non è stato vicino all'esonero". Assicura il direttore sportivo del Palermo, Walter Sabatini che ha commentato le critiche manifestate dal presidente Zamparini nei confronti del tecnico rosanero il giorno dopo la sconfitta rimediata al "Dall'Ara" contro il Bologna."Zenga oggi non è stato vicino all'esonero anche se ci sono dei pensieri che agitano la mente del presidente, questi pensieri riguardano il tecnico ma anche me, la struttura in genere perché siamo noi che dobbiamo garantire certi tipi di comportamenti. E' assolutamente condivisibile che il presidente non sia contento dopo la gara di Bologna".
domenica 8 novembre 2009
Bologna-Palermo: Le pagelle del popolo
Sirigu 6: Incolpevole sul tris bolognese. Non è chiamato ad altri interventi degni di nota nell'arco dei 90 minuti.
Cassani 5,5: Come di consueto, è positiva la sua prova. Corre tanto sul suo binario non deragliando quasi mai. Unica pecca la mancanza di incisività sui cross, molto spesso troppo bassi.
Bovo 4,5: Viene schierato da terzino sinistro e si vede. Disattento in alcune circostanze, poco convincente nelle sue avanzate. È un ruolo che non gli si addice e che lo penalizza anche se è un pò eccessivo sbagliare nove appoggi su 10.
Kjaer 5: Segna e fa segnare, purtroppo per i suoi però, Di Vaio. Sigla il gol del momentaneo pareggio, poi nel finale decide di regalare il ritorno al gol del disperato capitano emiliano. Accanto a lui serviva un centrale di esperienza, a vent'anni non si può comandare una difesa di una squara come il Palermo.
Migliaccio 5,5: Anche quando la spia dell’emergenza non è accesa, Zenga lo schiera dietro. Oggi per lui una prestazione non proprio positiva, visto anche l'atteggiamento di alcuni compagni.
Simplicio 4: Inesistente come accaduto nel 90% delle gare in trasferta giocate con la maglia del Palermo.
Nocerino 4,5: Così come Bovo, appare davvero difficile o un caso che un calciatore di A sbagli nove appoggi su 10 e per di più cerchi anche lanci vellutati alla Liverani.
Bresciano 4: Un fanstama, così come accaduto nel 99% delle gare in trasferta giocate con la maglia del Palermo.
Cavani 5: Lo chiamavano il maratoneta. Corre, continua a correre, che generosità... eppure un attaccante dovrebbe incidere in avanti. Così come Simplicio e Bresciano in trasfera si perde quasi sempre ed il rendimento altalenante del Palermo dipende soprattutto da questo loro limite.
Miccoli 5,5: Incide molto poco sull'incontro a parte per un paio di conclusioni insidiose. Il suo tiro nel primo tempo dà l'illusione del gol. Da uno come lui ci si aspetta di più.
Budan 4,5: Si rende pericoloso solamente con un colpo di testa che termina a lato. E’ la sorpresa di Zenga ma l'unico felice per la sua presenza in campo dopo i primi 45 minuti è proprio lui.
Pastore 5: Evanescente. Tenta dei dribbling sin troppo difficili e si perde nel finale insieme ai compagni.
Hernandez s.v: Entra nel finale, ma al contrario di quando scardinò la difesa dell’Inter, non riesce ad incidere.
Succi s.v: Pochi minuti per lui, senza alcun acuto.
venerdì 6 novembre 2009
La preview di Bologna-Palermo
Dare un segnale prima della sosta. Il Palermo va al Bologna con questo imperativo, alla ricerca di una vittoria che potrebbe nuovamente lanciarlo in una classifica che rimane sempre cortissima. Un successo per fare morale ed affrontare la settimana di riposo rilassati, senza piolimiche su presunti rendimenti deludenti dei singoli o carenze nel gioco della squadra. Bologna è la trasferta ideale per ricominciare a macinare gioco, nonostante Franco Colomba abbia recentemente riportato un organico obiettivamente povero alla vittoria: non è una trasferta impossibile, ma è comunque una trasferta, quindi i rosanero potrebbero come al solito complicarsi la vita. Ma, come Livorno, vittorie in campi del genere sono la vera determinante tra una grande stagione e una buona stagione: vedremo se gli uomini di Zenga saranno abbastanza affamati per sbancare il Dall'Ara.
Colomba parebbe intenzionato a schierare il Bologna con un 4-3-1-2 tendente al 4-3-3. In porta il giovane Viviano, poi la difesa a 4: il sottovalutato greco Moras e l'esperto Portanova saranno i centrali, con Lanna a sinistra e a destra Raggi, che in rosanero restò in quella posizione lo spazio di un mattino (o di due gol di Di Natale che dir si voglia). Centrocampo di portatori d'acqua, con la corsa di Valiani e Mingazzini a supportare la vera guida del settore nevralgico, l'ex rosanero Guana. Il sempreverde Adailton dovrebbe agire dietro le punte, che saranno un appesantito Zalayeta e Di Vaio, bomber che quest'anno ha onestamente faticato a trovare lo stesso ritmo di realizzazioni della scorsa stagione.
Probabile Formazione - Viviano; Raggi, Moras, Portanova, Lanna; Valiani, Guana, Mingazzini; Adailton; Di Vaio, Zalayeta.
Panchina - Colombo, Zenoni, Britos, Vigiani, Mudingayi, Marazzina, Osvaldo.
Indisponibili - Mutarelli , Santos
Ritorno all'antico per il Palermo, che senza Balzaretti dovrebbe tornare ad adottare un 4-3-1-2 con praticamente gli stessi uomini visti col Genoa. Sirigu confermato in porta, con Migliaccio e Kjaer in mezzo alla difesa. Mentre a destra giocherà Cassani, a sinistra agirà nuovamente Bovo, dopo la prova di luci e ombre contro il Grifone. Nocerino tornerà a dare una mano all'insostituibile duo formato da Simplicio e da Bresciano. Aussie quindi nuovamente confermato dopo le recenti prestazioni anonime offerte: a questo punto ci si chiede quale disastro naturale possa togliergli la maglia da titolare. Dietro le punte ci sarà "El Flaco" Pastore, al centro di inutili quanto poco produttive polemiche in settimana: davanti a spalleggiare Miccoli ci sarà ancora un altro bersaglio delle critiche, quel Cavani che da sempre è delizia ma soprattutto croce di tanti supporter rosanero.
Probabile Formazione - Sirigu; Cassani, Migliaccio, Kjaer, Bovo; Nocerino, Simplicio, Bresciano; Pastore; Cavani, Miccoli.
Panchina - Rubinho, Goian, Melinte, Blasi, Bertolo, Hernandez, Budan.
Indisponibili - Liverani.
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