Attraverso i microfoni della trasmissione "Rosa&Nero", il direttore sportivo del Palermo, Walter Sabatini, ha descritto la situazione di Nicolas Bertolo, uno dei volti nuovi della compagine rosanero che sinora è stato poco utilizzato dal tecnico Zenga."Zamparini disse in estate che il vero fenomeno era Bertolo? Il presidente guardò in tv una partita del Banfield nella quale Bertolo giocò particolarmente bene e si è espresso in termini euforici proprio in quella circostanza anche se lo ha fatto in buona fede e, ritengo, anche a ragione - ha spiegato il ds rosanero - Bertolo sta trovando delle difficoltà soprattutto a livello tattico perché in Argentina i centrocampisti hanno meno vincoli. Sta vivendo una fase interlocutoria non positiva ma questo non vuol dire che il giocatore sia finito. Bertolo sta faticando ad esprimere il suo grande potenziale ma sono convinto che in un futuro non troppo lontano darà risposte confortanti. Poi vedremo anche in prospettiva come il giocatore riuscirà ad affermarsi". Poi ha affrontato la questione relativa alla fascia di capitano contesa nell'immediato futuro da Fabrizio Miccoli e Fabio Liverani."La fascia di capitano non fa un leader - ha esordito il ds rosanero - Un leader si costruisce attraverso il carisma, la personalità, il modo di porsi e Miccoli è certamente uno di questi. La fascia, per la verità, la meriterebbero anche altri giocatori, cito ad esempio Balzaretti, Cassani, Migliaccio ma potrei fare altri nomi visto che abbiamo la fortuna di avere a che fare con un gruppo di ragazzi straordinari. Miccoli è stato un ottimo capitano e un grandissimo interprete di un ruolo delicato ma sono d'accordo con Liverani quando dice che un infortunio non può degradarlo. Come si risolverà la questione? Dipenderà anche dall'umore dei ragazzi. Noi saremo in una posizione di ascolto orgogliosi di avere due giocatori che, per carisma e pari dignità, meritano entrambi di indossare la fascia". "Zenga non è stato vicino all'esonero". Assicura il direttore sportivo del Palermo, Walter Sabatini che ha commentato le critiche manifestate dal presidente Zamparini nei confronti del tecnico rosanero il giorno dopo la sconfitta rimediata al "Dall'Ara" contro il Bologna."Zenga oggi non è stato vicino all'esonero anche se ci sono dei pensieri che agitano la mente del presidente, questi pensieri riguardano il tecnico ma anche me, la struttura in genere perché siamo noi che dobbiamo garantire certi tipi di comportamenti. E' assolutamente condivisibile che il presidente non sia contento dopo la gara di Bologna".
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