La panchina scotta, i tifosi sbottano, le punte scalpitano. È in un clima non certo distesissimo che il Palermo naviga verso l’appuntamento col derby. A mesi di distanza dalla clamorosa batosta casalinga subita dagli etnei, domenica al Barbera sbarcherà il Catania di Atzori per una sfida dai mille e un significato. In ballo, questa volta, c’è proprio di tutto. La panchina di Zenga, per iniziare. Perché, è inutile negarlo, al di là del malcontento più o meno velato di Zamparini, un altro passo falso dopo Bologna, per il patron sarebbe veramente difficile da digerire. In ballo c’è anche la pazienza dei tifosi. Ai quali non deve aver fatto proprio benissimo sentir sbandierare obiettivi e sogni di gloria alla vigilia della prima stagione in rosa di Coach Z. E poi, nodo centrale, bisognerebbe davvero capire se lo spogliatoio è unito come il primo giorno oppure, strada facendo, non abbia perso pezzi per strada. Contro gli etnei, insomma, ancora una volta non si tratterà di un esame come tutti gli altri. Nel Palermo che aspetta uno dei match dell’anno, c’è anche chi scalpita per un posto da titolare. E, magari, anche per un’esultanza che possa trovare per sempre spazio nell’album dei ricordi. Fra i più “freschi” candidati a mettere a soqquadro i piani etnei, si pone Abel Hernandez. Che nel proprio curriculum vanta già una rete d’autore, quella realizzata a San Siro contro l’Inter. “Io candidato titolare? Io mi alleno sempre con questo obiettivo – spiega l’uruguayano –, però in squadra ci sono altri grandi attaccanti come Cavani, Miccoli, Succi o Levan. Il derby è una partita importante ma non credo possa essere decisiva”. La punta rosanero si proietta a domenica guardando anche indietro. "Dobbiamo vivere quella contro gli etnei – prosegue – come una partita normale, come abbiamo fatto col Genoa". Di certo, non bisognerà ripetere le sviste di Bologna. “Sinceramente penso di non aver fatto bene nell’ultima partita – ammette Hernandez -, ma ritengo che quella emiliana sia una buonissima squadra. Hanno Zalayeta che è il mio idolo e c’è Di Vaio, un altro grande giocatore. Hanno fatto tre tiri e segnato tre gol. Sicuramente devo migliorare l’atteggiamento: a Bologna non sono riuscito a giocare come volevo”. Fra i potenziali protagonisti del derby c’è, naturalmente, anche Cavani. A proposito del connazionale, Abel chiude con un buon auspicio per i tifosi rosanero: “Sono convinto che Edi giocherà una grande partita. È una di quelle gare che lui sente molto”.
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