ARTICOLI DEL GIORNO

- Serie A 2010/2011: Il calendario del Palermo

PALERMO: ROSANERO SU HERNANES

LE PROBABILI FORMAZIONI

LE PROBABILI FORMAZIONI
Filo diretto con la gazzetta

I gol dei rosa con D'Agostino by Gladiator987: Atalanta-Palermo

Televideo Rai

sabato 31 maggio 2008

Champions League

Ho riesumato una poesia che ho scritto poco più di un anno fa, quando ancora il Palermo era terzo, anche se già Lazio e Milan si avvicinavano inesorabilmente. Tramite una ragazza del muro di rosanerohome che abita a Verona, questa mia poesia, scritta su un cartellone, è stata consegnata alla squadra durante un ritiro pre-partita, e letta da Guidolin alla squadra. In seguito anche Giovanni Tedesco si è complimentato per le belle parole scritte per la squadra....Ecco il testo:

E' lì, così bella
così splendida,
immobile e ferma come con braccia protese
aspettando coloro i quali la conquisteranno;

E' lì immobile a pochi passi
l'ho sognata per un anno
l'ho vista vicina
lei a cui tutti sognano d prender parte
e a cui solo pochi dicono ciao da vicino

E' lì manca poco
non solo io la voglio
da mio padre
ai venditori della Vuccìrìa
sino ai grand'uomini in giacca

Era vicina
ora ci sfugge
eravamo lì
adesso è lontana e distante

Qui è tempesta
il Sole sembra fuggito
eravamo un fiume in corsa,
ora infranto su una diga

Brasiliani ed italiani
insieme per un sogno
al vertice un vulcano
sotto lui un cavaliere
ed attorno un popolo per contorno

E' lì era vicina
ora mi sfugge
mi sento inutile
altra gente ride e sorride
ma io non voglio dirle addio

Sette atti alla fine dell'opera
la vedo troppo lontana
la sogno troppo spesso
armiamoci tutti e non molliamo adesso!

CHAMPIONS LEAGUE

venerdì 30 maggio 2008

Fabio Liverani


Fabio Liverani è nato a Roma il 29 aprile del 1976. Anche lui come Raggi e Nocerino è stato già legato dal destino al Palermo, infatti ha giocato ad inizi carriera per un anno nella primavera dei rosanero. Dopo essersi messo in luce nei quattro anni alla Viterbese, passa nel 2001 al Perugia, con il quale si metterà tanto in luce, da raggiungere la convocazione in nazionale. All'inizio della sua seconda stagione con gli umbri, dopo 2 presenze in campionato, è stato acquistato dalla Lazio. A Roma ha giocato in tutto 5 stagioni disputando un totale di 126 partite di campionato con i biancocelesti, vincendo la Coppa Italia del 2004. Nell'estate del 2006, è stato ingaggiato dalla Fiorentina a parametro zero. Passa al Palermo, a parametro zero, firmando un contratto triennale da 850.000 euro a stagione.

Davide Lanzafame


Davide Lanzafame è nato a Torino il 9 febbraio del 1987. Cresce nel vivaio della Juventus, dove si fa notare a suon di gol. Esordisce in prima squadra il 3 giugno 2007, nella partita tra Juventus e Bari, penultima giornata del campionato di Serie B 2006/07. Proprio alla società barese viene ceduto in prestito per la stagione 2007/2008. Nella stagione pugliese si è rivelato uomo gol, arrivando prima del termine della stagione in doppia cifra, ma dimostrando anche di essere un giocatore molto duttile, giocando come centravanti, seconda punta o esterno offensivo. Il commissario tecnico della Nazionale Under-21 Pierluigi Casiraghi lo ha convocato per la prima volta per la partita contro l' Azerbaigian del 25 marzo 2008 valida per le qualificazioni agli Europei 2009, ma l'esordio sul campo avviene il 21 maggio, entrando nel 2° tempo di Italia-Costa d'Avorio (2-0), partita del Torneo di Tolone, una manifestazione amichevole in preparazione ai Giochi Olimpici di Pechino. Due giorni dopo segna il suo primo goal con la maglia degli azzurrini contro la Turchia Under-21. Giocatore tecnico ed imprevedibile, Lanzafame ha le carte in regola per far impazzire il barbera a suon di dribbling. Arriva a Palermo in comproprietà nell'ambito dell'affare che ha portato Amauri in maglia bianconera.

Antonio Nocerino


Antonio Nocerino è nato a Napoli il 9 aprile 1985. Cresciuto nelle giovanili della Juventus, in carriera ha giocato anche con Avellino, Genoa, Catanzaro, Crotone, Messina e Piacenza. Ha esordito fra i professionisti con l'Avellino, in Serie B, l'11 settembre 2003 in (guarda un pò ancora una volta il destino) Avellino-Palermo (0-0). Nel 2006/07, con il Piacenza Nocerino si è reso protagonista di una stagione entusiasmante, che lo ha rivelato a livello nazionale, dimostrando leadership, continuità e classe. Nell'estate 2007 la Juventus, ancora detentrice della metà della proprietà del giocatore, ne riscatta l'altra metà dalla formazione emiliana per 3,7 milioni di euro. Nel corso della stagione appena conclusa, iniziata come giovane comparsa, Nocerino colleziona ben 32 presenze, dimostrando di essere un giovane di sicuro avvenire. Abile incontrista, si distingue per la carica agonistica e la resistenza atletica, doti cui abbina una buona tecnica, che gli permette di essere pericoloso in zona-gol, soprattutto con tiri da fuori area e pericolosi inserimenti. In nazionale under 20 ha disputato il mondiale del 2005, a seguito del quale è stato aggregato alla nazionale under 21 con la quale ha esordito nell'agosto 2006. Dopo aver disputato l'europeo di categoria, il 17 ottobre 2007 Donadoni lo convoca con la nazionale maggiore in ocasione dell'amichevole di Siena contro il Sud Africa, durante la quale ha quindi esordito nella selezione maggiore. Il centrocampista partenopeo vola in Sicilia con grande entusiasmo e dopo aver rilasciato delle dichiarazioni che già lo fanno amare dal popolo palermitano. Arriva a Palermo a titolo definitivo, firmando un contratto quadriennale, nell'ambito dell'affare che ha portato Amauri alla Juventus.

Il Palermo interessato a Bruno Fornaroli


Il Palermo sarebbe interessato alla giovane punta uruguayana del Nacional di Montevideo, Bruno Fornaroli. Nato il 7 settembre del 1987, dal 2006 è stato promosso in prima squadra. Attaccante alto 175 cm è la classica punta rapida e tecnica, che negli ultimi due anni, dal suo passaggio in prima squadra, ha regalato giocate e gol di pregievole fattura. A lui sarebbero interessate anche Lazio e Napoli.Vi proponiamo un video dove è possibile prender visione dei numeri del talento uruguagio: http://it.youtube.com/watch?v=TbIGJ5C5jvs

giovedì 29 maggio 2008

Andrea Raggi


Andrea Raggi è nato a La Spezia il 24 giugno del 1984. Alto 187 cm e pesa 82kg. Cresciuto nelle giovanili toscane, Raggi ha esordito (guarda un pò il destino) in un Palermo-Empoli al Renzo Barbera indossando la maglia dell'Empoli terminato con il pereggio per 2-2. Tranne la parentesi dell'anno 2003/2004 alla Carrarese (29 presenze, 1 gol), ha sempre militato quindi nella formazione empolese, collezionando in tutto 85 presenze e siglando 2 reti. Giunto all'età di 23 anni, ha perciò chiuso la parentesi nella nazionale under 21, della quale ha fatto parte nel passato biennio. Ha esordito nell'Italia Under 21 durante la prima partita giocata nel nuovo stadio di Wembley (Inghilterra - Italia 3-3) sostituendo Alessandro Potenza al 25' del secondo tempo. Ha poi giocato due partite del Campionato europeo di calcio Under-21 2007, quelle contro Serbia (partita persa per 0-1) e Inghilterra (partita pareggiata 2-2). Arriva a Palermo per una cifra intorno a 4,5 milioni di euro, firmando un contratto quadriennale a 650.000 euro a stagione.

Skysport annuncia la cessione di Rinaudo


Secondo quanto riportato da sportime, tg sportivo andato in onda alle 19,30 su skysport 1, il Napoli avrebbe prelevato dal Palermo il difensore centrale Leandro Rinaudo. L'operazione sarebbe stata concretizzata nel corso del pomeriggio, e si parla di un conguaglio versato dai partenopei nelle casse della società di viale del fante, di circa 5,5 milioni di euro. Dopo le cessioni di Amauri,Zaccardo e Barzagli, nel caso dell'ufficializzazione della cessione di Rinaudo al Napoli, in totale nelle casse rosanero sarebbero quindi affluiti, ad oggi, circa 37,5 milioni di euro.

mercoledì 28 maggio 2008

Felipe Dias da Silva Dalbelo

a cura di,
Alessandro Castellese

Felipe Dias da Silva Dalbelo è nato a Guaratinguetá, il 31 luglio del 1984. Fin da bambino, Felipe sognava di figurare nel calcio che conta: suo padre, infatti, militava in una compagine brasiliana di serie B, ma dovette precocemente cessare l'attività per un grave infortunio di gioco al ginocchio. Dopo aver giocato fino a 13 anni a calcio a 5, come molti suoi connazionali, decide di dedicarsi al calcio a 11 e a 15 anni Manuel Gerolin, coordinatore degli osservatori friulani, lo porta ad Udine per dargli una chance nelle giovanili dell'Udinese. Il 6 aprile 2003 fa il suo esordio in serie A in Chievo Verona-Udinese (3-0) ed in questa prima stagione gioca altre 3 partite. Nel campionato successivo totalizza 16 presenze, ma solo nel 2004/05 diventa titolare, giocando 31 partite e si riconferma nel campionato 2005/06 con 35 presenze complessive e l'esordio in Champions League, durante la quale segna una rete al Barcellona. Nel 2007/08, sempre in maglia bianconera, scende in campo solo 22 volte in quanto una distorsione alla caviglia sinistra, con interessamento dei legamenti, lo blocca nel finale di campionato. Senza dubbio stiamo parlando di un grande difensore. Felipe è un centrale difensivo d'altri tempi, in quanto all'aggressività che deve contraddistinguere un difensore, affianca un'innata eleganza nei movimenti che lo contraddistingue anche nelle fasi più concitate di gioco. Puntuale, preciso, tecnico, il centrale dell'Udinese potrebbe essere destinato a grandi palcoscenici, ma visto il suo attuale ingaggio annuo di 350.000 euro, il Palermo potrebbe proporgli un contratto fino ad un milione di euro superiore a quello attuale, compensando un'eventuale opposizizone dell'Udinese alla trattativa, nel caso in cui i friulani considerassero i rosa una società di eguale caratura. Come espresso in precedenza, considerando la spina dorsale di un ipotetico nuovo Palermo, costituita da Abbiati tra i pali, Liverani come regista, Miccoli sulla trequarti e Borriello centravanti, l'ultimo tassello sarebbe proprio il difensore brasiliano. Cinque pilastri di tale caratura costituirebbero l'ossatura fondamentale attorno al quale a quel punto si costruirebbe davvero un grande Palermo, senza il rischio di effettuare velleitari voli pindarici. Rino, prima di puntellare, si devono costruire i pilastri, attorno ai quali far crescere l'intera struttura...Di pilastri ne stanno andando via tre, si devono ricostruire...inizia dalla difesa. Inizia da Felipe.

martedì 27 maggio 2008

Correva l'anno: 1992/1993

I tifosi palermitani non capiscono: il caso Barzagli

A volte i tifosi non capiscono proprio cosa passi nella mente di alcuni calciatori... Questo pomeriggio il procuratore di Barzagli, Orlandini, incontrerà, presso il centro tecnico di Coverciano sede del ritiro azzurro in vista degli europei di Austria e Svizzera, Andrea Barzagli. Un incontro che probabilmente sancirà il futuro dell'ormai ex rosanero. I dettagli della questione appaiono chiari, il giocatore fiorentino e tifoso viola vorrebbe andare alla Fiorentina, chiudendo un tormentone che di certo non ha reso contenti i tifosi palermitani. La dirigenza fiorentina offre al difensore della nazionale un contratto da 1,4 milioni di euro a stagione, offerta alla quale si contrappongono le due ben più allettanti offerte tedesche (un quandriennale da 2,4 milioni annui il Wolfsburg e da 3 milioni annui invece il Bayern di Monaco). Il tetto ingaggi della Fiorentina si attesta a quota 1,5 milioni (al vertice del quale stanno gli stipendi di Mutu e Frey), quindi anche nella migliore dele ipotesi non si potrà superare tale cifra. A questo punto la questione per Barzagli si riduce ad un chiaro e semplice bivio, seguire la via del cuore ed andare alla Fiorentina rinunciando in totale a più di circa 4 milioni di euro, o seguire la via dell'interesse personale ed andare in Germania a guadagnare ciò che in Toscana guadagnerebbe in 8 anni? A ciò si affianca l'aspetto ben più importante e che sta a cuore ai tifosi palermitani. Per la solita questione della presunta amicizia che lega Foschi a Corvino (che tanto fa disperare il popolo rosa), il ds palermitano cederebbe ai viola Barzagli per 9 milioni di euro. I due club tedeschi invece offrono circa 14 milioni per il difensore azzurro. Detto ciò appare leggittimo che i tifosi non riescano a capire come Foschi possa accettare un'offerta inferiore di ben 5 milioni di euro solo per un discutibile legame d'amicizia che il ds reputa di avere con il furbo ds viola. E chi può dare torto ai tifosi palermitani? Sarebbe più sensato che il Palermo, forte delle due offerte tedesche, pretendesse un'offerta più alta da parte dei toscani, di almeno 12 milioni. Non riusciamo a spiegarci questo comportamento da parte di Foschi, troppo benevolo ed in contrapposizione con l'atteggiamento di altre società (vedi Brescia e Chievo) che nel momento in cui devono cedere i loro pezzi migliori fanno vendere cara la pelle, e sopratutto il conguaglio.

lunedì 26 maggio 2008

Mamadou Niang


Mamadou Niang è nato a Matam, in Senegal, il 13 ottobre del 1979. Niang si avvicina molto presto al calcio, ma la sua vita si sposta in tutte altre strade dopo due anni poco fruttuosi alle giovanili del Le Havre. Al termine di questi, all'età di 18 anni, Niang decide di abbandonare il calcio. Un anno più tardi, dopo una stagione nella Divion d'Honneur (DH) con il Saint-André-les-Vergers, Alain Perrin, allenatore del Troyes, consigliato da Carlos Lopez, che aveva allenato al Le Havre Niang, decide di rilanciarlo integrandolo nella squadra primavera del Troyes. Nel gennaio 2003, Niang passa con la formula del prestito in Ligue 2 con il Metz di Jean Fernandez. In 6 mesi in terra lorena, facendo coppia con Emmanuel Adebayor, dimostra tutte le sue qualità, facendosi conoscere al grande pubblico. Sarà artefice della grande rimonta del Metz fino alla promozione in Ligue 1, totalizzando un bottino di 5 gol in 12 presenze. Dopo una stagione nello Strasburgo, Niang si trasferisce all'Olympique Marsiglia per 7 milioni di euro. Sin da subito diviene punta di diamante dell'attacco marsigliese: segna, infatti, 10 gol nella stagione 2005-2006, quella del suo debutto con la maglia dell'Olympique. In questa stessa stagione, non riesce ad aggiungere la Coupe de France nel suo palmarès, a causa della sconfitta patita in finale contro il PSG. Nella stagione 2006-2007 si consacra come miglior marcatore e miglior assist-man dell'Olympique Marsiglia, con 12 gol e 7 assist. Con la squadra marsigliese, gioca anche in Coppa UEFA e Champions League, segnando anche gol importanti. L'attaccante della nazionale senegalese ( 27 presenze, 13 reti) è una punta pressocchè completa. Niang ha indubbiamente delle doti fisiche fuori dal comune; una velocità devastante che fa dell'accelerazione nei primi venti metri la sua arma migliore ed una potenza muscolare che gli permette di staccare da fermo per oltre 45 cm. Se a tali doti si va ad affiancare una tecnica sopraffina ed un senso della posizione da rapace dell'area di rigore, si capisce bene che Niang è un giocatore di classe internazionale. Ha già calcato palcoscenici importanti come quelli della champions league e dei mondiali nippo-koreani, e quindi porta con se un bagaglio di grande esperienza. Classe 79' come Fabrizio Miccoli, rappresenterebbe non solo una certezza, ma un vero e proprio colpo di mercato di livello europeo, in quanto siamo del parere che è un giocatore che per le qualità che si ritrova avrebbe dovuto meritare contesti ben più importanti della Ligue 1. L'OM ha puntato su di lui dopo la partenza per la folle cifre di 40 milioni di euro di Didier Drogba al Chelsea, e Mamadou ha ripagato la fiducia affidatagli con 41 gol in 113 presenza con la maglia marsigliese. Insomma si sta parlando di uno dei centravanti più completi del panorama europeo, alla grande tecnica e freddezza sottoporta che lo accomuna con altri centravanti importanti, Niang affianca delle qualità fisiche che lo rendono uno dei migliori attaccanti africani dell'ultimo decennio. Rino se vuoi stupire il paese, vola a Marsiglia e torna con Mamadou.
(vi proponiamo un video con i migliori gol dell'attaccante marsigliese http://it.youtube.com/watch?v=fKidHvR4XFA )

IL CALCIO...business, violenza, truffe...ma dietro c’è altro

a cura di,
Pikkola_Manu

Seguendo le varie vicende calcistiche di questo periodo leggo articoli che parlano di “compra-vendita” di giocatori, di inchieste per partite sospette, di falsi in bilancio e mi pongo sempre lo stesso interrogativo, “ma fa così schifo questo mondo??”
Beh a dire il vero si, il mondo calcistico costruito da tutte le sciocchezze che spesso si leggono sui giornali, il mondo calcistico basato su un Business, il mondo calcistico dove sotto a un grande affare ci sono sempre truffe nascoste…..tutto ciò è davvero triste e desolante.Ma se riflettiamo bene questo calcio è quello che gli altri ci obbligano a vedere, questo calcio è quello che siamo “costretti” a leggere o a sentire. Quante volte leggendo un quotidiano sportivo vorreste bruciarlo? Quante volte dareste calci alla tv pur di non sentire assurde idiozie?Quante volte ognuno di voi ha detto BASTA??
Bene, allora lasciamo questo mondo a chi vuole continuare ad intossicarsi, lasciamo questo mondo a chi è convinto che una squadra di calcio è un supermercato, lasciamo questo mondo a chi crede che in fondo una truffa non fa male a nessuno…E prendiamoci il nostro di mondo calcistico, quello in cui il calcio equivale a PASSIONE, AMORE, SOCIALIZZAZIONE….Forse per qualcuno è difficile abbinare la parola Calcio a questi tre elementi fondamentali, ma vi assicuro che per molti, come me, è naturale e spontaneo...PASSIONE perché la domenica allo stadio tra gli spalti, le urla, gli incitamenti, i cori….IL TIFO….è fatto di passione, di quella voglia di essere in campo e spingere il pallone in rete, di quella voglia di essere in campo avvicinarti ad ogni giocatore ed incoraggiarlo, di quella voglia di piangere quando sai che quella domenica sarà indimenticabile, di quella voglia di piangere che hai quando sai che è un giocatore importante quello che sta per lasciarvi, di quella voglia di ridere quando un giocatore avversario sbaglia un rigore, di quella voglia di applaudire un giocatore che esce, o che entra, di quella voglia insomma di non lasciare mai la TUA squadra.AMORE, è questo che si prova per la propria squadra, per la propria maglia, il più sinceri degli amori,quello che fra gioie e dolori sai che non finirà mai, quello che non dipende dalla categoria ma da se stessi, quello pulito… che non vuol dire “fare a botte” con un tifoso avversario per dimostrare di tenere alla propria squadra.SOCIALIZZAZIONE , è questo che avviene fra gli spalti ogni domenica si socializza, si scherza e si ride tutti con uno obiettivo, divertirsi guardando la propria squadra, ma…poi vi sono altri tipi di socializzazione quella ad esempio che avviene nel muro della squadra avversaria per eccellenza, la squadra con la quale ti giochi il derby, o che comunque è la squadra da battere prima di tutte le altre, e rimani stupito/a quando in un muro avversario trovi persone fantastiche con fede apposta ma idee comuni, rimani stupito quando vedi che parlare con loro è bello, quando ti rendi conto che qualcosa sta cambiando perché non importa se in fondo quello è rosanero, in realtà quel rosanero ha più cose da insegnarmi di quanto chiunque immagini e impari che socializzare con il “nemico” è bello, ti apre gli occhi davanti ad un mondo diverso dal tuo ma parallelo, ti rendi conto di quanto qualunque VERO TIFOSO ami la propria squadra e la sostiene in modo pulito e costante e quando è questo il punto di incontro fra due tifoserie allora questo è sport questo è calcio, quando parli con persone di fede diversa e ci parli bene allora questo è amore, passione e socializzazione…SOSTENGO LA MIA SQUADRA, AMO LA MIA SQUADRA, DIFENDO LA MIA SQUADRA E IN PIU’ TROVO NUOVI AMICI!Beh ragazzi non permettiamo ad un mondo sporco di rovinarci anche la cosa più bella che ci rimane. Il calcio è bello se viene vissuto così, attimo per attimo sempre a sostegno di una maglia e non importa se in campo c’è Maradona o un giocatore di serie C, l’importante è che chiunque esso sia onori la maglia…Perché il calcio non è un supermercato…per noi è parte della nostra vita…

domenica 25 maggio 2008

Il parere del popolo rosanero: serve un regista

I lettori del popolo rosanero sembrano aver colto al meglio quelle che sono state le lacune più grandi del Palermo 2007/2008. Infatti, riguardo il sondaggio, le preferenze sono nettamente andate verso il bisogno da parte della società rosa di un ottimo regista. Questa è stata la più grande pecca nella rosa della stagione appena conclusa. Con l'assenza di un centrocampista dai piedi buoni la manovra rosa è spesso risultata troppo lenta ed a tratti snervante, caratterizzata da una miriade di passaggi orizzontali che avevano come unico effetto quello di rallentare inesorabilmente la manovra rosa. Adesso sembra che la società abbia colto l'importanza di tale ruolo e sia corsa ai ripari. Vengono accostati sempre di più al Palermo il centrocampista della Fiorentina Fabio Liverani (32) ed il regista brasiliano del Real Saragozza Matuzalem (27). Ad oggi sembra che il primo sia il maggiore candidato a vestire la maglia rosa, vista la proposta del Palermo di un contratto triennale ad 850.000 euro a stagione. Comunque vada pare comunque che la voce dei tifosi del popolo rosanero sarà ascoltata.

sabato 24 maggio 2008

Il ruolo dei coraggiosi

Il ruolo dell'estremo difensore è sempre quello che richiede maggiori responsabilità. Se il centravanti sbaglia un gol si può anche non perdere, ma quando è il portiere a sbagliare allora le conseguenze sono lampanti nell'immediato agli occhi di tutti. Forse è per questo che i grandi campioni che hanno interpretato questo ruolo, (da Yashin passando per Mayer, Fillol, Schumacher, Zoff, Zenga, Chilavert, Pagliuca e giungendo sino al numero uno dei nostri giorni,Gigi Buffon), sono sempre stati oltre che grandi portieri anche uomini dotati di grande personalità, voci in grado con una frase urlata di mettere sull'attenti tutti un'intera squadra. Il Palermo negli ultimi anni ha avuto qualche problema riguardo questo fondamentale ruolo, dopo l'anno della storica squadra dei picciotti di Arcoleo tutti i tifosi parlando di portieri rimpiangevano il "capellone" Gianluca Berti, ricordato come una vera e propria saracinesca, che non a caso in seguito è approdato alla Roma di Zeman. Dalla passata stagione invece la dirigenza ha scommesso su un ragazzino di 39 anni, giunto adesso a quota 41, che ha dimostrato che in certi ruoli l'età non conta, stiamo parlando ovviamente di Alberto "Jimmy" Fontana. Indubbiamente giunti a questo punto la società deve guardarsi attorno, in quanto non si potrà fare affidamento in eterno al sempreverde Jimmy. I nomi che concretamente sono stati accostati al Palermo sono Marco Amelia (26) del Livorno, Christian Abbiati (31) del Milan ed Emiliano Viviano (22) estremo difensore del Brescia. Appare chiaro come, indipendentemente dalla qualità oggettiva del giocatore, la società si trovi davanti ad una preferenza riguardante un altro aspetto, quello concreto della prospettiva. La scelta deve tener conto del fatto che Amelia è il secondo portiere della nazionale azzurra, ancora abbastanza giovane e con ulteriori margini di miglioramento. Abbiati è un portiere molto più esperto, reduce da una stagione positiva con l'Atletico Madrid chiusa con la qualificazione dei conchoneros ai preliminari di Champions, il quale rappresenterebbe quindi una certezza immediata senza l'assillo della maturazione. Viviano è forse uno dei migliori giovani in prospettiva del suo ruolo dell'intero panorama europeo, ma pur sempre un ragazzo di ventidue anni che sarebbe all'esordio nella massima serie. Foschi, Colantuono ed il presidente Zamparini dovranno quindi concretamente decidere su quale di questi tre aspetti puntare, la voglia di migliorare, le certezze di una carriera decennale o le enormi potenzialità sulla via dell'esplosione. Sembra chiaro che indipendentemente dai tre casi sopra citati, la scelta dovrà essere effettuata durante la prossima sessione estiva del calciomercato, vista la partenza quasi certa di Agliardi, la società di viale del fante avrà bisogno quindi di uno di questi tre elementi, non dimenticando comunque che come sempre ci sarà un arzillo quarantunenne pronto a lottare con le unghia e con i denti per un posto da titolare.

venerdì 23 maggio 2008

Dichiarazioni di chi si farà amare...

Ecco le dichiarazioni che tutti i tifosi rosanero vorrebbero sempre sentir dire da un giocatore in procinto di trasferirsi a Palermo, invece di considerarla una meta di passaggio in vista delle solite tre squadre...



Queste sono le dichiarazioni rilasciata da Antonio Nocerino al Corriere dello Sport e riportate sulla rete anche da tuttomercatoweb.it :

"Sono pronto a firmare, ho raggiunto l'accordo ma per una questione puramente tecnica devo aspettare che sia Amauri a firmare con la Juventus. A Palermo vado di corsa e con grandi aspettative per una serie di motivi, primo fra tutti il fatto che il club rosanero mi ha voluto espressamente e che i tifosi palermitani, in occasione della partita della Juve al Barbera, mi abbiano più volte invitato a vestire la loro maglia che tra l'altro è bellissima. Sotto questo profilo sono contentissimo. Chi mi vuole avrà tutto da me. E poi ho bisogno di giocare con continuità. Io sono un ragazzo del Sud - ha proseguito Nocerino intervistato dal Corriere dello Sport - quello stadio, quella gente, quel clima sono fatti per me".

Ecco a voi "el Principe" Diego Milito

a cura di,
Gabriele Pileri

Quante volte si è sentito o letto “Cavani è il futuro del Palermo” oppure “Cavani è il giocatore che prenderà il posto di Amauri”? Bene, allora perchè parlare ancora di prime punte, quando invece si può puntare su Cavani e concentrarsi verso un reparto, che a mio avviso, è molto spoglio di scelte? Parlo delle seconde punte o attaccanti di movimento. Siamo a corto di seconde punte, visto che tutti sappiamo che all'infortunio di miccoli, ad esempio quast'anno, ci siamo ritrovati il solo amauri lì davanti a dover sostenere tutto un intero reparto. Rischiare di caricare di certe responsabilità un attaccante che deve dimostrare il suo valore come Cavani, secondo me è controproducente per il giocatore stesso e per la stagione della squadra. Per questo potrei proporre Diego Milito, valido attaccante, che ha militato (scusate il gioco di parole) nel Real Saragozza nella stagione appena conclusa, purtroppo retrocedendo, ma chiudendo il campionato con un dignitoso bottino di gol all'attivo. Sarebbe una valida alternativa a Miccoli o Jankovic e , a mio parere, può tranquillamente giocare con uno dei due giocatori appena citati, alle spalle di Cavani, per garantire maggiore fantasia nel reparto offensivo. Inoltre, non disputando la coppa Uefa, si può finalmente puntare alla coppia Italia, competizione che secondo me è alla portata del Palermo. Perchè si sa che le grandi, almeno fino ai quarti, la snobbano. Vedi il Catania che è riuscito ad arrivare alla semifinale. Se, invece, il Palermo avesse a disposizione un organico numeroso, con validi ricambi, allora è possibile andare avanti per puntare a questo trofeo. Milito è un giocatore che con le caratteristiche che si ritrova, ed i movimenti che lo caratterizzano, può consentire un maggiore turn over durante il campionato, per dare riposo in maniera equa ai giocatori della rosa. È anche un giocatore che conosce molto bene il nostro campionato, quindi il dubbio “ma saprà giocare in italia?” non si pone, visto che ha giocato nel Genoa dal gennaio 2004. Con questa squadra ha disputo due campionati di Serie B: nel 2003/2004 con 12 gol in 20 partite, e nel 2004/2005, 21 le reti in 39 presenze. Anche in spagna Milito si è fatto conoscere con i suoi gol: con il Real Saragozza, totalizzando 101 presenze, realizzando 53 gol. I numeri parlano di un giocatore di alto livello, il video che vi propongo (http://it.youtube.com/watch?v=yf1Hcy7tly8&feature=related) parla di un giocatore veloce, freddo sotto porta e dal dischetto, dotato di una buona tecnica: un giocatore da Palermo perchè è la piazza giusta per uno come lui. E sicuramente, il fatto che la sua squadra sia retrocessa, non dovrebbe fare lievitare il suo ingaggio e il suo prezzo. Rino ecco un nome che ci potrebbe consentire di fare quel benedetto salto di qualità… lo chiamano “el Principe” e regna su Saragozza…

giovedì 22 maggio 2008

Pareri del popolo rosanero: L'ideale Palermo 2008/2009

Ogni estate si ipotizzano per la propria squadra del cuore miriadi di possibili combinazioni circa la formazione titolare che dovrà affrontare l'imminente stagione che è alle porte. Anche se è un pò presto noi del popolo rosanero analizzando le carenze di quest'ultima stagione dei rosa potremmo già sbilanciarci su quale Palermo vedremmo con entusiasmo nel corso della nuova stagione.
Amelia
Behrami Loria Carrozzieri Balzaretti
Migliaccio Liverani Nocerino
Miccoli Jankovic
Borriello
Il modulo è quello che sicuramente in questi anni si è dimostrato come il più adatto alle caratteristiche dei giocatori giunti a Palermo. Ma in questa nuova formazione c'è un motivo principale per cui questo è il modulo più adatto. Acquisendo Antonio Nocerino nell'ambito della cessione di Amauri, ed avendo già in rosa una certezza come Giulio Migliaccio, sarebbe veramente un sacrilegio dover rinunciare ad uno dei due senza provare a farli giocare insieme, sopratutto in un nuovo Palermo che ha assoluto bisogno di un regista. Quindi la scelta su cui potrebero essere poste le basi della nuova squadra è proprio un centro campo a tre, con due interditori come Migliaccio e Nocerino (anche se quest'ultimo riesce a svolgere entrambe le fasi in maniera più completa di Migliaccio) che ruotano attorno e sostengono un regista di assoluta qualità come Liverani, o un sogno come Inler. In porta nel panorama nazionale Amelia, nonostante la stagione disastrosa del Livorno, è il portiere alla portata del Palermo che può garantire maggiore affidabilità. In difesa l'unica vera certezza tra i confermati a nostro avviso è Balzaretti, che è riuscito a colmare quel vuoto lasciato da Fabio Grosso dopo la sua partenza. A completare il reparto sarebbe perfetta una coppia di mastini centrali come Loria e Carrozzieri che nell'immaginario collettivo andrebbero ad essere i due veri padroni del gioco aereo, infatti questi due difensori sono sicuramente due tra i cinque migliori colpitori di testa del campionato, e non sembra improbabile che qualsiasi attacco avrebbe qualche difficoltà a spadroneggiare sulle palle alte trovandosi davanti una coppia del genere. Sulla deatra andrebbe ad esserci uno dei grandi acquisti dei rosa Valon Behrami, giocatore in grado di far fare un grosso salto di qualità alla difesa rosa, ed in grado di svolgere sulla corsia destra sia la fase di copertura che quella offensiva. Avendo già citato il centrocampo a tre, definendolo come la base su cui costruire il nuovo Palermo, passiamo sulla trequarti dove andrebbero ad agire due giocatori che nel caso in cui acquistino continuità potrebbero insieme, a sostegno di un centravanti, diventare davvero devastanti ed imprevedibili, Miccoli e Jankovic ( certo al posto di uno dei due chi non avrebbe voluto Giovinco...) Ed infine il più grande punto interrogativo dell'estate rosa.... il post Amauri. Sostituire un attaccante del genere con un elemento di pari valore sembra praticamente impossibile, ma è ovvio per noi tutti che non si può puntare su una "scommessa" col rischio di dover poi correre ai ripari a gennaio dopo tre mesi di assoluta sterilità, in un ruolo così delicato. Ad oggi il centravanti per la maggior parte dei tifosi è il ruolo su cui ci vorrebbe qualche certezza in più. Per tale ragione la scelta giusta potrebbe essere quella di Borriello, o come alternativa Lucarelli o il forte senegalese dell'Olimpique Marsiglia Mamadou Niang, che a nostro parere seppur non conosciutissimo è uno dei migliori centavanti d'Europa. Insomma volendo dare i numeri ipotizziamo in conclusione che:
- Amelia 7 milioni (inserendo qualche contropartita)
- Behrami 8 milioni (inserendo qualche contropartita)
- Loria 4 milioni
- Carrozzieri 5 milioni
- Liverani parametro 0
- Nocerino costo 0 nell'ambito della cessione di Amauri
- Borriello la metà, 8 milioni
In totale (avendo lievemente ragionato per difetto) con 32 milioni di euro si potrebbe costruire quello che noi ci sentiamo di chiamare un ottimo Palermo. Sottolineando come con le cessioni di Zaccardo, Barzagli ed Amauri entreranno nelle casse palermitane circa 30 milioni di euro, la nostra ipotesi ci sembra più che fattibile e di grande qualità. Insomma ragazzi, da qui si parte e non c'è dubbio che sarà una lunga estate di calciomercato...ma noi qualche idea ce l'abbiamo già...via con le ipotesi e le formazioni...

Gokhan Inler


Gökhan Inler è nato il 27 giugno del 1984 a Olten in Svizzera da genitori turchi, infatti è di nazionalità svizzera ma detiene anche il passaporto turco. Cresce nell'FC Olten, passando nel 1998 all'FC Soletta dove, allenato da Urs Maier, gioca talmente bene che viene acquistato dal Basilea. Non viene preso in considerazione però da Christian Gross, manager dei rossoblu, e nemmeno a Sciaffusa trova spazio. Nell'estate del 2004 si presenta al Fenerbahçe, squadra turca in ritiro nella vicina Germania, che gli fa firmare un contratto di quattro anni ma, per scelta dell'allenatore Christoph Daum, non entra a far parte della squadra campione di Turchia e viene invitato a lasciare il club. Ritorna così in Svizzera tra le file della seconda squadra di Basilea, che gioca nella Prima Lega svizzera, con cui disputa solo 3 gare e nel gennaio del 2005 viene acquistato dall'FC Aarau, con cui finalmente trova il giusto spazio e debutta in Axpo Super League il 20 marzo 2005, rimanendovi fino al gennaio 2006 quando passa allo Zurigo. Nell'estate 2007 firma un contratto con l'Udinese fino al 2012. Ancora una volta la società friulana ha fatto centro, scoprendo un semi sconosciuto ragazzo, che nel corso di questa stagione si è rivelato uno dei migliori registi del campionato e forse la più grande rivelazione della stagione. Se dovessimo dare a questo talento un aggettivo senza dubbio la scelta ricadrebbe su "elegante". Anche nel passaggio più semplice fa intravvedere grande sicurezza e personalità, forte di grandi doti tecniche e caratteriali. Un regista che riesce inoltre ad esprimersi a buoni livelli in fase di interdizione e di finalizzazione della manovra, un elemento che sicuramente andrebbe a colmare delle grosse lacune riguardanti tale ruolo in una rosa come quella del Palermo. Sicuramente Inler oggi vale almeno 8-10 milioni di euro, ma non c'è dubbio che per un giovane di così grande valore non sarebbe una spesa folle, sopratutto se come si dice ai quattro venti si vorrebbe fare un netto miglioramento, come manifestato in questi giorni dalla dirigenza rosanero. Insomma Inler sarebbe l'acquisto di cui forse ad oggi il Palermo ha più bisogno, in un ruolo come quello del regista che è stata la più grande mancanza della stagione rosa 2007/2008. Liverani è di certo un ottimo regista, ma Inler dalla sua ha 8 anni in meno, e grandissimi margini di miglioramento in più. Rino se veramente si vuole fare il salto di qualità, allora fai uno sforzo ed investi su Gokhan...

mercoledì 21 maggio 2008

Il popolo rosanero cresce

Altra soddisfazione per il "popolo rosanero" e sopratutto per il suo responsabile e creatore Alessandro. Il suo articolo scritto martedì 19 Maggio, "Aspettando un nuovo Palermo", è stato pubblicato nel blog di Alessandro Amato, tra i post odierni ( ecco il link: http://alessandroamato.blogspot.com/ ). Il popolo rosanero dunque cresce e trova sempre nuovi consensi. Speriamo di continuare a migliorare spinti anche degli ottimi risultati ottenuti sino ad oggi e per i quali ringraziamo tutti i nostri lettori.

martedì 20 maggio 2008

I palermitani camuffati

Quante volte avete sentito dire da qualcuno che è palermitano "io sono tifoso del Palermo", e poi l'avete visto esultare per un goal di Ibrahimovic, Kakà o Del Piero, come se fosse milanese o torinese? Da veri tifosi rosanero, questa cosa non vi dà fastidio? Domenica in occasione della vittoria del campionato da parte dell'Inter, s'è avuta notizia che circa 200 "palermitani" erano corsi a piazza Politeama per festeggiare con bandiere e caroselli la vittoria dello scudetto da parte dei nerazzurri... Se aveste chiesto ad uno di loro per quale squadra facesse il tifo, questi vi avrebbe risposto: "Inter e Palermo", aggiungendo in seguito quasi per giustificarsi, "però quando c'è Palermo-Inter tifo per i rosa"... Ora secondo voi...ha senso una cosa del genere? Per la zona scudetto si tifa per una squadra e per il resto si dedica la restante parte del proprio tifo verso il Palermo? A mio avviso i tifosi del Palermo, che non hanno altri interessi calcistici al di fuori di quelli che riguardano la squadra della loro città sono ben pochi, a differenza di tutti coloro che quando c'è per esempio Inter-Milan parlano di "vuatri" e "nuatri" vista loro datata discendenza meneghina. Quante persone secondo voi andavano allo stadio quanso si giocava contro Castel di Sangro e Marsala di quelle che oggi sono abbonate? Quanti tifosi del Palermo continuerebbero a vivere le vicende rosa anche se la squadra retrocedesse in serie c2 (i mano ò pùaisto)? Da tifoso palermitano penso che la propria fede calcistica dovrebbe andare alla squadra della propria città, indipendentemente dal fatto che ci sia, tifando per essa, più o meno probabilità di salire sul carro dei vincitori. Perchè è proprio questo il motivo per cui ci si schiera con squadre del nord ed addirittura nei casi più gravi la si preferisce ai colori cittadini, perchè tifando per esse c'è più probabilità di vincere e di non soffrire. Ecco perchè chi pensa che "esiste solo il Palermo" deve esserne fiero e considerarsi parte integrande del mondo rosanero, perchè se l'Inter vince lo scudetto, il Milan non va in champions (magari non nel caso di quest'anno perchè ha consentito alla Fiorentina di accedervi) o la Juventus arriva terza la cosa non è minimamente importante.D'altro canto, come lessi un giorno su una sciarpa, "tifare è un dovere di tutti, riuscirsi è un onore di pochi"... Siamo palermitani, andiamone fieri.

lunedì 19 maggio 2008

La voce del popolo rosanero: Aspettando un nuovo Palermo

a cura di,
Alessandro Castellese

Sembra che lo scetticismo della tifoseria rispetto ai nomi circolati in questo periodo per il Palermo del 2008/2009, sia finalmente giunto ai più importanti giornalisti sportivi al seguito dei rosa. Infatti oggi nel corso della trasmissione "TGS studio stadio", Carlo Brandaleone, Alessandro Amato e Angelo Morello hanno molto schiettamente manifestato al vicepresidente del Palermo, Gianfranco Miccichè, che per portare avanti il miglioramento del "progetto Palermo", c'è bisogno sicuramente di qualcosa di più di Bovo, Dellafiore, Budan e De melo, su cui sembra invece che la società voglia puntare. Miccichè ha risposto con decisa sicurezza che la società investirà in sede di mercato su giocatori di una certa caratura che rinforzeranno notevolmente la squadra, ed ha inoltre aggiunto che i tifosi devono stare tranquilli perchè c'è voglia di tornare ai livelli ai quali la società ha abituato in questi quattro anni di serie A la tifoseria. Questa è una situazione verso la quale il pubblico palermitano in questi giorni rivolgerà una grande attenzione, e finalmente oggi tutto ciò è stato anche manifestato direttamente ad uno dei più importanti esponenti della società di viale del fante. Nomi come Barzagli, Zaccardo ed Amauri, con tutto il rispetto, non possono essere sostituiti da Bovo, Dellafiore e De melo, se ci si vuole attestare dietro le quattro grandi (anche se a malincuore dovremmo aggiungere anche la Fiorentina a questo gruppetto) e quindi lottare per le prime posizioni della classifica. Non c'è dubbio che un campionato concluso all'undicesimo posto e con periodi abbastanza estesi durante i quali si è denotata una quasi totale mancanza di gioco, debba essere considerato come deludente. Se da ciò si vuole ripartire, se come detto oggi dal vicepresidente, la società, col presidente Zamparini in testa, vuole tornare a pensare in grande e costruire un Palermo forte, si deve inevitabilmente puntare su nomi che rispecchino tali obiettivi, e non più su azzardi e scommesse ( vedi la coppia d'attacco post Toni caracciolo-makinwa) che fanno storcere il naso ai tifosi. Agli occhi del pubblico sembrano già chiari quelli che devono essere gli obiettivi della società, un leader difensivo, un regista di assoluta qualità, ed un centravanti che possa assicurare almeno una quindicina di gol stagionali. Ai quali va aggiunta una componente fondamentale che in questa stagione è mancata ai rosa, l'orgoglio di indossare la maglia rosanero, evitando di considerarla come un breve passaggio in vista di lidi più importanti. La cosa certa è che dopo una stagione di questo tipo, Palermo ha bisogno di ritrovare quell'entusiasmo che da diversi mesi sembra sopito, quasi in quiescenza in attesa della rinascita, del nuovo decollo, e di una concreta risposta della società, verso un pubblico che in più occasioni in questi anni ha dimostrato di essere il cuore pulsante della quinta città d'Italia.

sabato 17 maggio 2008

Serie A: un’ultima giornata da brividi. Rischia grosso l’Inter a Parma

a cura di,
Gianluca Rubino

Sarà un turno di campionato vietato ai deboli di cuore quello che sancirà la conclusione della stagione 2007/2008. A fare da prologo è stata la sfida tra Sampdoria e Juventus, conclusasi 3-3 e anticipata di ventiquattro ore rispetto al resto della giornata a causa della visita del Papa a Genova prevista nelle giornate di sabato 17 e domenica 18. Proprio nella giornata di domenica saranno diversi gli incontri di cartello, a cominciare dal testa-coda che vedrà tra loro opposte al “Tardini” di Parma la compagine di casa, reduce dalla batosta di Firenze che ha indotto il presidente Ghirardi all’ennesimo ribaltone in panchina (via Cuper, al suo posto l’allenatore della primavera Manzo) e un’Inter stanca e coi nervi a fior di pelle che si gioca, senza tifosi al seguito, l’ennesimo match-ball di uno scudetto che tarda ad arrivare. Al tricolore crede anche la Roma: la “banda Spalletti”, impegnata in quel di Catania (anche in questo caso trasferta vietata ai tifosi ospiti) contro i rossazzurri di Zenga cui basterebbe un punto per salvarsi, potrebbe approfittare di un passo falso degli uomini di Mancini per aggiudicarsi il quarto titolo nazionale della sua storia. Appassionante anche la lotta in zona Champions League: la Fiorentina dell’ex rosa Santana, dopo essere riuscita domenica scorsa a scavalcare il Milan sconfitto a Napoli, potrebbe chiudere il discorso all’Olimpico di Torino, dal quale si augurano possano arrivare buone notizie proprio i rossoneri, impegnati in casa contro l’ottima Udinese di Pasquale Marino. Tornando al discorso salvezza ci crede ancora l’Empoli, che in caso di vittoria al “Castellani” contro il già retrocesso Livorno e di contemporanea sconfitta di Parma e Catania, riuscirebbe per il terzo anno di fila a strappare la permanenza nella massima serie. All’”Atleti Azzurri d’Italia” interessante sfida tra Atalanta e Genoa, vere e proprie rivelazioni del torneo insieme al Napoli di Edy Reja, impegnato in trasferta contro la Lazio. Completano il quadro della giornata Cagliari-Reggina, sfida tra squadre già salve, e Siena-Palermo, quella che doveva essere l’ultima partita in maglia rosa di Amauri, ma il brasiliano ha dato forfait a causa di una forte faringite e non sarà quindi della partita.

Tornare a volare

I lettori del popolorosanero si sono espressi, la maggioranza ha ritenuto di dover preferire un Palermo orientato ad una qualificazione alla champions, o meglio ad allestire una squadra orientata a tale scopo. Infatti in genere è questo che viene frainteso, la tifoseria non pretende una qualificazione alla champions, ma sogna un Palermo all'altezza di poter lottare per tale obiettivo, dando tutto per la maglia e per il pubblico, guadagnandosi i tanti agognati applausi...nessuno ha mai preteso nulla, quella dei palermitani è una passione non una ferrea pretesa...Questo secondo sondaggio del popolorosanero ha ancora una volta sottolineato che il pubblico è consapevole che si è chiuso un ciclo e che ci saranno diversi cambiamenti, ma al contempo crede fortemente nella possibilità di migliorare questo Palermo di cui già si può essere fieri. Non era necessario un sondaggio per gridare al mondo la voglia di crescere e l'ambizione del popolo palermitano, ma di certo anche con un semplice voto si può dire tanto, ed i tifosi votanti hanno espresso chiaramente il loro parere...si deve tornare a volare!

mercoledì 14 maggio 2008

La triste storia infinita

a cura di,
Alessandro Castellese

Sembrerebbe una cosa normale per ogni appassionato di calcio che non conosca la relatà calcistica che ruota attorno al Palermo, ma per ogni tifoso, appassionato o giornalista al seguito dei rosa, la notizia di questo pomeriggio, secondo la quale mancherebbe solo la firma per un passaggio di Barzagli alla Fiorentina, e che gli stessi viola stiano facendo forti pressioni sul procuratore di Nocerino per strapparlo al Palermo, non è assolutamente una sopresa. Quella viola è una società che a certe mancanza di stile, per chiamarle così, ha abituato il popolo palermitano. In principio fu Ernesto Chevanton, corteggiato a lungo dal Palermo, e che al momento della firma, fu fortemente spinto a passare alla Fiorentina dall'allora ds Lucchesi, causando la rottura della trattativa. Poi Chevanton comunque andò al Monaco. Dopo poco tempo la società toscana pensò bene di cercare nuovamente di mettere i bastoni tra le ruote al Palermo, facendo il possibile per sottrarre ai rosa, Valery Bojinov, di certo con una mossa di mercato non educatissima e limpidissima; e questa volta ci riuscì, infatti per l'incredulità dei palermitani che nel tardo pomeriggio aspettavano l'ufficialità del passaggio in Sicilia del bulgaro, venne reso noto che Bojinov aveva firmato per la Fiorentina... Nel 2005 invece vi fu lo smacco più grande, e forse il più grande errore dell'era Zamparini, la "svendita" di Luca Toni proprio alla Fiorentina, società ormai di certo non amata dal popolo rosanero. Non solo i palermitani dovettero assistere al passagio a Firenze di Toni, ma dovettero sapere che i viola lo avevano pagato un terzo del suo valore reale di mercato, cioè lo pagarono solo 10 milioni di euro...ma non è l'ultima puntata di questa sgradevole storia...Ad inizio 2007 il Palermo concretizzò il trasferimento in Sicilia del promettente centravanti della nazionale under 20 uruguayana, Edinson Cavani, ma forse non tutti sanno che i dirigenti rosa una volta giunti in Italia, dovettero tener nascosto il ragazzo per circa due giorni per preservarlo dal tentativo del signor Pantaleo Corvino di strapparlo al Palermo e portarlo a Firenze. Per fortuna questa volta andò diversamente, ma questo fu un caso palese di scorrettezza che non sfuggì tra l'altro nemmeno al presidente Zamparini che in una conferenza stampa di qualche giorno dopo, per la felicità di tutti i tifosi, apostrofò il ds viola chiamandolo "Sciacallo" ( chi sente si sente di contraddirlo??). Passò poco tempo e Rino Foschi portò a Palermo il giovane centrocampista svizzero del Basilea, Zdravko Kuzmanovic. Il giovane passò due giorni in città, visitò Mondello, lo stadio Renzo Barbera, ed assistette ad una partita di coppa dei rosa. Purtroppo Foschi (non si capisce se per troppa buona fede, o per altre mancanze) non fece i conti con lo "Sciacallo" che riuscì a fare pressioni sul padre del giocatore, suo procuratore, proponendogli un contratto migliore rispetto a quello che offriva il Palermo. Il giovane ed il padre-procuratore pensarono bene di ritrattare la parola data al Palermo e firmarono per la Fiorentina. Oggi pomeriggio si è avuta notizia tramite skysport che la Fiorentina sarebbe ad un passo da Barzagli, che oggi ha molto professionalmente sfruttato il giorno di permesso, per recarsi a Firenze a mettere apposto gli ultimi dettagli del suo contratto con i viola. Ora i tifosi non capiscono a questo punto cosa ci sia dietro. Come è possibile che Foschi accetta di dare il difensore della nazionale alla Fiorentina che lo pagherebbe 5 milioni in meno rispetto ai 15 offerti dal Wolfsburg? Le trattative di mercato si portano avanti in base alle condizioni economiche, o in base al presunto affetto che il nostro ds ritiene di avere con Pantaleo Corvino( che sembra essere raggiante per tutti gli affari che il Palermo gli concede)? Ma non è tutto... è stata diffusa anche la notizia che Corvino stia provando ,CASUALMENTE, a prendere Antonio Nocerino, centrocampista della Juventus, promesso dai bianconeri al Palermo nell'affare Amauri. Il centrocampista napoletano non veniva accostato alla Fiorentina da circa 1 anno, com'è possibile che proprio adesso che si trova ad un passo dal Palermo i viola rientrano in scena?... Penso che tutti noi abbiamo ben chiare le risposte a tutti questi quesiti, l'unico che sembra non averci capito molto è Rino Foschi, che ritiene Corvino un suo grande amico, gli regala un vestito costosissimo fattogli fare su misura, gli confida le proprie strategie di mercato...e intanto il ds viola attinge annualmene dal suo mercatino personale siciliano, ovviamente scegliendo con calma chi acquistare ed a che prezzo...SVEGLIA!!!

martedì 13 maggio 2008

Pasquale Foggia

a cura di,
Andrea Trovato

Pasquale Foggia nasce a Napoli il 3 giugno 1983. E’ nella sua città che muove i primi passi con il Cral Banco, prima di essere notato dal Padova e ceduto dagli stessi patavini al Milan. A Milano però, non vede mai la prima squadra e viene mandato a fare esperienza a Treviso, in serie B, dove è Mauro Sandreani a farlo esordire nella stagione 2000/2001. Gioca in Veneto anche le due stagioni successive in serie C1, facendo intravedere delle ottime potenzialità, tanto che è l’Empoli a prenderlo nel 2003. In Toscana arriva il suo esordio in serie A e alla fine il bottino è di 19 presenze e 1 goal. Nell’inverno del 2005 passa al Crotone in serie B dove colleziona 15 presenze e 1 goal. Nella stagione 2005/2006 torna in serie A, al neopromosso Ascoli, dove a volerlo è Marco Giampaolo, tecnico che gli darà la giusta visibilità. “Pasqualino” infatti è il massimo artefice della sorprendente salvezza dei marchigiani grazie a 4 reti in 34 presenze, ma soprattutto grazie alle innumerevoli ottime prestazioni e ai tanti assist regalati al pubblico del “Del Duca”. L’ottima stagione in bianconero gli vale la convocazione nell’Italia Under 21 di Claudio Gentile per gli Europei di categoria, dove gli azzurrini saranno però eliminati al primo turno.In estate torna al Milan, ma anche questa volte viene ceduto in prestito alla Lazio nel corso dell’operazione che porta Massimo Oddo ai rossoneri. All’inizio della stagione in corso Giampaolo lo rivuole ai suoi ordini e lo porta a Cagliari. Il gioiellino napoletano inizia alla grande, gioca bene e segna. Donadoni lo convoca nella Nazionale maggiore e lo fa esordire durante il secondo tempo nel 2-0 alla Georgia. Dunque, Foggia si conferma come uno dei giovani più interessanti del calcio italiano, che sia schierato da trequartista o centrocampista esterno mette in mostra rapidità, dribbling letale negli spazi stretti, visione di gioco e un sinistro telecomandato. Per la prossima stagione servirebbe una squadra pronta a dargli fiducia incondizionata per far scatenare la sua fantasia. Rino se cerchi un genietto in miniatura in grado di accendere partite e platea prendi Pasqualino!

lunedì 12 maggio 2008

Siamo giunti alla resa dei conti

a cura di,
Alessandro Castellese

Dopo la serie A, dopo la prima storica qualificazione in UEFA sembrava che il Palermo non dovesse fermarsi più... e invece? E' davvero possibile che Zamparini facesse il ricco grazie alle piccole spese che richiedeva la serie B ed una volta giunto in A abbia fatto diventare il suo braccino sempre più corto? Sembra proprio di si. Ad oggi la squadra e la società si trovano davanti ad un bivio, che sempre di più si è delineato nella testa di tutti i tifosi, Zamparini vuole solo mantenere la serie o vuole far decollare questo Palermo? Molti sostenitori rosa stanno sempre di più ponendo a tutti questa domanda, una fetta sempre più consistente della tifoseria sta prendendo atto della realtà dei fatti e davanti alla cessione dell'idolo e beniamino Amauri, non si può che essere fortemente dubbiosi. C'è bisogno di chiarezza e sincerità, se si parla di grandi obiettivi e di società ambiziosa, la gente è ovvio che si aspetti un certo tipo di movimenti e comportamenti, non si può dire di puntare alla champions e dall'altro lato accogliere fiduciosi i rientri di Bovo, Dellafiore e Budan, che sicuramente fanno presagire scenari non molto vicini a quelli promessi. E' arrivato il momento di essere chiari, se si mira unicamente a mantenere la serie è più corretto dirlo sinceramente e schiettamente, come il presidente fa sempre in ogni circostanza. Questa è, come detto già in altre occasioni, una tifoseria ambiziosa, ma prima di tutto non stupida, dimostrazione di tutto ciò è il crescente bisogno di risposte e di fatti. Si parla dell'addio di Amauri, Barzagli,Zaccardo,Miccoli,Bresciano ed è logico che tutto ciò conduca il tifoso a chiedersi, come si può mirare al potenziamento, dando via tutti i pezzi migliori? La forza di un progetto sta nella costanza e nel costante miglioramento e puntellamento della rosa, e non sicuramente nello smantellare ogni anno la squadra privandola dei migliori per andare a ricostruirla ripartendo da zero. C'è bisogno di risposte e di atti concreti verso questo pubblico e questa piazza, che per il Palermo calcio vive, e dopo sei anni di gestione Zamparini è giunto il momento della resa dei conti, della verità, delle risposte; la società mira unicamente a guadagnare ed incassare o vuole fare il salto di qualità? se dovessimo rispondere oggi, non ci sarebbe di certo da sorridere...

domenica 11 maggio 2008

Il "nuovo Palermo"

a cura di,
Alessandro Castellese

Ormai è giunto il momento di tirare le somme, il momento in cui si deve mettere da parte la passione ed il tifo e guardare al futuro con occhi concreti, realisti e "da dirigenti".Appare chiaro un pò a tutti che le dichiarazioni del presidente secondo le quali, ci sarebbero state solo le tre cessioni illustri (amauri, barzagli e zaccardo ndr) ,non sono molto credibili. La squadra si trova al culmine di una situazione che va ormai avanti da più di un anno, verso la quale la tifoseria riserva sempre meno pazienza. Mi riferisco sopratutto ad alcuni giocatori che da mesi e mesi dovevano essere sulla via della ripresa e della maturazione, e che invece hanno continuato a fornire prestazioni per niente sufficienti o addirittura a volte inaccettabili; è un Palermo che deve essere profondamente rivisto. Tutto ciò sopratutto per due caratteristiche che mancano in diversi componenti della rosa, la costanza e la personalità. Se in difesa si dovrà per forza intervenire viste le partenze dei due campioni del mondo, non facendo troppo affidamento su giocatori rientranti da prestiti e comproprietà dal valore non molto eccelso ed adatto ad una piazza ed una classifica come quelle di Palermo, è il centrocampo che deve essere rifondato. Le uniche certezze sembrano essere Caserta, Migliaccio, Jankovic e l'assoluto bisogno di un regista di personalità, capace di concretizzare la manovra in pochi secondi e con pochi passaggi, senza la miriade di snervanti tocchi orizzontali ai quali ogni domenica il pubblico, dal vivo o davanti alla tv, ha dovuto assistere. E' proprio questo reparto che ha in se il maggior numero di giocatori che potrebbero partire, visto il rendimento che da troppo tempo non decolla forse anche perchè è proprio questa la loro valenza, vedi Simplicio (sopravvalutato), Bresciano (voglioso di cambiare aria già dalla scorsa estate) e Guana (anch'esso nettamente sopravvalutato). L'attacco potrebbe non essere da meno, visto che l'unica certezza è da due anni Carvalho de Oliveira Amauri, che nel corso di questa stagione è stato affiancato, a tratti, da Miccoli, il quale ha sicuramente dei colpi che possono decidere una partita, ma che è troppo soggetto a frequenti infortuni che non gli consentono di superare le 20-25 presenze stagionali;e da Cavani, che pur essendo classe '87 e dotato di grandissime potenzialità non ha ancora trovato quella famosa costanza di cui si parlava in precedenza. Insomma non è per niente da disfattisti credere che questa estate il Palermo dovrà notevolmente guardarsi attorno in cerca di elementi realmente in grado di far migliorare la squadra e non di "scommesse" che troppo spesso esplodono in piccole realtà, ma che poi davanti ad un contesto importante come Palermo, trovano forti difficoltà dal punto di vista del rendimento, fatto dovuto alla mancanza di una forte personalità, tratto fondamentale invece di nomi come Amauri e Migliaccio. E' dunque vero, il "nuovo Palermo" dovrà essere un nuovo Palermo.

Ci mancherai...


Ciao campione...per sempre nei nostri cuori...
lascio la parola a tutti coloro i quali con un commento vorrenno salutarti....

sabato 10 maggio 2008

Uno sguardo al prossimo futuro

Andò via Luca Toni, arrivò Andrea Caracciolo...

Andrà via Amauri, arriverà Tulio de Melo...

speriamo che questa volta la storia sia diversa....

Palermo, un futuro ancora incerto

a cura di
Gianluca Rubino

Come sempre, col campionato che si avvia alla conclusione, impazza il calciomercato. Titoli sui quotidiani sportivi che giornalmente affiancano al club rosa un nome diverso: Lanzafame, Giovinco, Borriello, Nocerino, solo per fare qualche esempio. Ancora però Zamparini, evidentemente interessato in maniera particolare alla risoluzione della questione Amauri, non rivela le intenzioni della società per la prossima stagione. Andiamo incontro a un campionato di vertice? Oppure in prospettiva futura assisteremo alla costruzione di un Palermo dall’età media piuttosto bassa destinato al raggiungimento di una tranquilla salvezza? Mistero. Chi verrà confermato e chi invece, oltre i campionissimi Amauri, Barzagli e Zaccardo (aggettivo probabilmente eccessivo per quest’ultimi due), si dirigerà verso altri lidi? Anche qui poche certezze. D’altronde ci sembra davvero difficile credere alle parole del numero uno di Viale del Fante, il quale, qualche giorno fa, ha dichiarato che oltre i tre calciatori sopracitati, non dovrebbe partire nessun altro. In realtà restano parecchio probabili le cessioni di Bresciano (campionato piuttosto deludente), Agliardi (bisognoso di giocare), Capuano (mai decisivo e spesso infortunato) e non si escludono sorprese. Dei dubbi persistono ancora persino sulla conferma di Colantuono, che comunque ha parecchie chances di sedere sulla panchina rosa anche la prossima stagione. Ad ogni modo non dubitiamo delle capacità del duo Foschi-Zamparini, che, ricordiamolo, negli ultimi sei anni ha portato alle pendici del Pellegrino campioni del calibro di Zauli, Corini, Toni, Amauri per citarne alcuni. Tuttavia un minimo di chiarezza nei confronti dei tifosi, che sono coloro i quali pagano il biglietto e soffrono per i colori rosanero non dispiacerebbe, anche per creare quella compattezza tra ambiente, squadra e società che da tanto si cerca di raggiungere nella, difficile per alcuni (chiedere al signor Guidolin) o semplicemente calorosa per altri, piazza palermitana.

venerdì 9 maggio 2008

Lettera al presidente

Caro presidente, chi scrive è un giovane tifoso che riserva così tanto entusiasmo e passione verso il palermo calcio da sentirlo quasi una parte di se, come qualcosa che gli appartiene. Le scrivo per manifestarle il mio pensiero, i miei sogni, che possono rappresentare anche i sogni di migliaia di tifosi palermitani. La notte antecedente alla mattina durante la quale doveva incontrare Franco Sensi per l'acquisizione della società le confesso che dormii pochissimo, mi addormentai ripetendo nella mia testa "Signor Sensi venda a zamparini!" più e più volte...sentivo che lei era l'uomo che ci avrebbe fatto tornare grandi, ed ad oggi dopo cinque anni posso dire che per noi ha fatto così tanto che penso che la dovrebbero ringraziare anche i miei eventuali nipoti. Lei è ormai un palermitano, uno di famiglia per tutti noi, una persona che ha fatto si che Palermo tornasse ai vertici del calcio italiano. Ma presidente deve sapere che i palermitani sono ingordi di calcio, in questo ambito vorrebbero sempre di più, e nel mio caso personale posso unirmi ad ognuno dei miei concittadini...presidente sono una persona ambiziosa non glielo nascondo, quando eravamo in c1 sognavo la B, quando eravamo in B speravo nella A, dopo la coppa UEFA sognavo e risognavo la champions league, e la sogno ancora oggi più che mai presidente. Questa è la quinta città d'Italia, città natale o di origine di milioni di persone in tutto il mondo, questa città vuole tornare ad essere grande, vuole competere con le squadre del nord verso le quali tristemente anche alcuni dei miei conterranei (o ancor più tristemente concittadini) riservano una grande ammirazione e passione, preferendole a volte ai colori rosanero solo perchè tifando per una "strisciata" c'era più probabilità di salire sul carro dei vincitori...ma chi riserva tutta questa passione per il palermo, per chi come mio padre e mio nonno, e fortunatamente tanti altri come loro, seguiva il palermo in trasferta quando era in serie C ed era abbonato a trapani l'anno della ristrutturazione della favorita, il palermo di oggi è un orgoglio,e queste persone più di tutti sanno cosa vuol dire oggi essere quello che siamo...ma presidente, non potremmo migliorare ancora? non potremmo diventare la più bella realtà del sud italia? non potremmo tornare ad affollare in 12.000 l'Olimpico di Roma o in 15.000 il Meazza di Milano? non potremmo diventare veramente grandi? per me possiamo presidente, e se lei deciderà di mettere tutto l'impegno possibile per perseguire questo obiettivo, non ci sarà tifoso che non sarà disposto a chissà quale pazzia per ottenerlo e raggiungerlo...presidente in migliaia in questi giorni l'hanno quasi implorata di trattenere Amauri, ritenendo questo gesto il primo vero mattone verso la costruzione di un grandissimo Palermo, non so se questo accadrà, e forse in cuor mio ne dubito fortemente, ma da tifoso prima che da aspirante giornalista, le dico che io non perderò la speranza, il mio essere ambizioso, continuerà a farmi credere che questa società può diventare grande, che possa lottare per vincere qualcosa, per far si che un giorno si possa sentir dire, "una società come il Palermo è un traguardo per qualsiasi giocatore, andare lì sarebbe un sogno"...
Un grande saluto da un grande tifoso,
Alessandro

Pazza idea

La petizione ideata da me e da daniela, nostra collaboratrice ed amministratrice di rosanerohome da follia si è trasformata in un fiume in piena... un fiume rosanero, giunto anche sulle lontane sponde di goal.com

Pazza idea Amauri... folle, folle, folle idea di averti qui: "Magari Zamparini a giugno mi dice che la mia cessione non è possibile..."
In rete monta il sogno dei tifosi del Palermo: convincere il proprio presidente al supremo sforzo di trattenere il campione brasiliano.
In queste ultime ore il tam tam sta montando potente, grazie a quel megafono planetario che è diventata la madre di tutte le reti. I tifosi del Palermo, attaccati in maniera viscerale al proprio campione Amauri Carvalho de Oliveira, che hanno imparato ad amare prima come uomo che come attaccante che fa reparto da solo, hanno fatto un sogno.La pazza idea, la visione meravigliosa, che nel calcio degli affari e dei denari ci sia ancora la possibilità di fare un passo indietro, di avere rispetto per i sentimenti di chi, alla fine, è il motore primo per il quale quella sfera di cuoio rotola su un prato. No, Amauri non ha ancora firmato per nessuno, così come Maurizio Zamparini non lo ha ancora venduto nè alla Juve nè al Milan.Chi, invece, vuole firmare, in centinaia, a migliaia, è la tifoseria del Palermo, che non si rassegna a perdere il suo campione, ed ha lanciato una petizione per chiedere al proprio presidente - con il cuore rosanero in mano - "di fare uno sforzo economico e societario, per trattenere Amauri e costruire attorno a lui un grande Palermo".E se nei forum di internet e nei bar della città il sogno si ribella alle regole non scritte - ma immutabili - del calcio, un ulteriore soffio alle vele dell'amore arriva da quella frase buttata lì da Amauri: "Io non ho mai detto che vado via, magari a giugno Zamparini mi di­ce che la cessione non è più possibile, non si sa mai quello che può capi­tare...".
fonte, goal.com

mercoledì 7 maggio 2008

PETIZIONE PER TRATTENERE AMAURI

RAGAZZI ECCO LA PETIZIONE CHE FAREMO PERVENIRE AL PRESIDENTE ZAMPARINI
FIRMATELA E DIFFONDETELA PIù CHE POTETE,NON IMPORTA CHE SIANO TIFOSI , MA ANCHE SOLO PALERMITANI, DOBBIAMO FARE NUMERO.
http://www.nottegiovane.it/petizione.asp?p=tratteniamoamauri
La redazione

Si è accesa una speranza

Oggi durante la conferenza stampa del mercoledì Amauri ha dichiarato di non essere certo di andare via, e che se a fine stagione arrivasse il presidente presentandogli un programma veramente ambizioso per la prossima stagione, e perchè no aggiungo io, un netto aumento dell'ingaggio... leggete bene... potrebbe esserci una speranza che Amauri resti a palermo.
Questa è la dichiarazione sulla quale fare leva:
"SE A FINE STAGIONE ZAMPARINI VIENE E MI DICE AMAURI LE COSE STANNO COSI COSI E COSI IO QUA STO BENE E LA MIA FAMIGLIA PURE QUINDI NON AVREI PROBLEMI"

Ora mi sorge una domanda, rivolta a me stesso e a noi tutti... COSA POSSIAMO FARE PER CONVINCERE IL PRESIDENTE A DARGLI 3 MILIONI DI EURO DI INGAGGIO???

Chiamo in causa tutti coloro i quali potrebbero far avere un messaggio diretto alla società, per manifestare la nostra richiesta di trattenere Amauri. I due giocatori che potrebbero storcere il naso davanti ad un trattamento simile sarebbero Barzagli e Zaccardo, ma molto probabilmente andranno via, quindi non penso che nessuno del Palermo, consapevole della forza di Amauri e della sua capacità di farci vincere potrebbe avere qualcosa da ridire se il nostro giocatore più forte prendesse 3 milioni di euro all'anno. Vi invito a proporre tra i commenti qualche iniziativa da portare avanti e magari da far pervenire al presidente, in cui si avanza questa richiesta:
TRATTENERE AMAURI, IN QUANTO LUI CON LE GIUSTE CONDIZIONI RIMARREBBE SICURAMENTE.

DOBBIAMO FARE QUALCOSA

La scelta appare chiara

Il direttore sportivo del Palermo, Rino Foschi, ha rilasciato un'intervista alla gazzetta dello sport nella quale ha asserito di aver chiesto alla juventus come contropartite per Amauri, Lanzafame, Marchisio, Nocerino e Giovinco. Il nostro spazio ha proposto un sondaggio che ad oggi vede la stragrande maggioranza dei tifosi preferire l'arrivo di Sebastian Giovinco. Il Palermo si appresta a cedere uno degli attaccanti più forti della sua storia ed attualmente tra i più grandi d'Europa, di conseguenza dovrebbe inseguire una corrispondenza economica e tecnica di assoluto valore e sono due i giocatori che sembrano poter soddisfare tali condizioni e far fare un salto di qualità al centrocampo ed attacco rosanero: Giovinco e Nocerino. Sebastian Giovinco, classe '87, già oggi all'età di 21 anni rappresenta una certezza per il calcio italiano, si tratta di un futuro campione, destinato forse a diventare il più grande giocatore italiano del decennio 2008-2018. Inarrestabile in velocità, dribbling fulmineo, tiro potente e preciso, ottima visione di gioco, velocità d'esecuzione, non c'è dubbio che l'arrivo di Giovinco deve essere preteso dal Palermo, in quanto sarebbe un grande acquisto anche se non ci fosse di mezzo l'affare Amauri. Si tratta di una grandissima occasione per il Palermo; poter acquisire un vero campione del futuro, e ciò non è certo sfuggito alla tifoseria palermitana, che quasi all'unanimità sembra aver designato il giovanissimo torinese come il primo grande acquisto per la stagione 2008/2009. L'altro calciatore di assoluto spessore che andrebbe notevolmente a rinforzare il centrocampo del Palermo, in maniera sicuramente maggiore rispetto ai due giocatori restanti, è Antonio Nocerino. Classe '85, come nel caso di Giovinco si parla di un calciatore già di spessore. All'interno del centrocampo del Palermo sarebbe la figura ideale, in quanto andrebbe a porsi come una via di mezzo tra la forza nell'interdizione di Giulio Migliaccio e la qualità nell'impostazione del gioco di un regista,che al momento è la più grande mancanza all'interno della formazione rosanero. In un centrocampo a 3 andrebbe ad equilibrare al meglio le due fasi. Si tratta di un lottatore, dotato di grandissima grinta e cattiveria agonistica, il classico centrocampista che corre per quattro. Sembra molto chiaro che questi due nomi condurrebbero già il Palermo verso un netto miglioramento, per non dire salto di qualità, due acquisti come detto in precedenza che anche senza l'affare Amauri sarebbero stati due grandi colpi per il Palermo. Quindi se questo spazio può tentare di manifestare il parere di una parte della tifoseria palermitana, anche come campione dell'intero mondo del tifo palermitano, si può senz'altro dire che i tifosi del Palermo hanno già scelto. Il Palermo deve assolutamente puntare su Giovinco e Nocerino.

martedì 6 maggio 2008

Valon Behrami


Valon Behrami è un centrocampista svizzero, classe ’85, che milita nelle file della Lazio. È cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Chiasso, per poi passare nel 2000 al Lugano. Ed è proprio con la maglia del Lugano che Behrami, una volta entrato a far parte nell'estate del 2002 della prima squadra, si è messo in luce. Dopo una sola stagione nella serie B elvetica, Behrami attira su di sé l'attenzione di club prestigiosi quali Liverpool, Inter, Chievo, Udinese e Genoa. Alla fine ad avere la meglio sono state proprio queste ultime due società che acquistano in comproprietà il cartellino. Behrami, non ancora pronto per provare l'avventura nella massima serie, passa al Genoa, dove milita nella stagione 2003/2004. L'anno successivo l'Udinese cede la propria metà del cartellino e Behrami approda a Verona, sponda Hellas, dove si mette in luce. Nell'estate 2005, l’elvetico conquista la Serie A, acquistato per metà dalla Lazio, conquistando subito la fiducia di tifosi ed addetti ai lavori. Nel gennaio 2006, nella sezione invernale del calciomercato, la Lazio ne acquisisce l'intero cartellino dal Genoa. Il 19 febbraio 2006 segna il suo primo gol in serie A al “Franchi” di Firenze in un match vinto dalla Lazio contro i viola con il risultato di 2-1. Esordisce in nazionale alla giovanissima età di 19 anni, contribuendo alla qualificazione ai Mondiali 2006 con un decisivo gol proprio all'esordio, nello spareggio contro la Turchia. Nella competizione iridata è però costretto da una pubalgia a rimanere in panchina, giocando solo 2 minuti nel match contro la Corea del Sud. Viene considerato una delle maggiori speranze del calcio europeo. E' un esterno destro ideale per il 4-4-2, avendo buona forza fisica e velocità. Si fa valere anche in fase offensiva grazie a un buon tiro. Nel 2007, dopo la cessione di Oddo al Milan, Behrami si adatta al ruolo di terzino destro, dimostrando di poter giocare in più ruoli mantenendo comunque alto il livello di rendimento. Rino se cerchi un interessante factotum della fascia destra chiama Lotito…

articolo a cura di,
Gianluca Rubino

La settimana dell'addio...

lunedì 5 maggio 2008

C'è già nostalgia

Una sensazione strana ha avvolto il popolo rosanero in un soleggiato pomeriggio romano di fine primavera;un misto di gioia e nostalgia. Nell'estate in cui Luca Toni era passato dal Palermo alla Fiorentina gran parte della tifoseria palermitana si chiedeva quando lo stadio Renza Barbera sarebbe stato di nuovo il palcoscenico all'interno del quale un altro grande solista avrebbe dato spettacolo...quando sarebbe arrivato un altro come Toni?... passò circa un anno e durante l'ultimo giorno di mercato dell'agosto 2006, Carvalho de Oliveira Amauri approdò al Palermo. Fu amore sin da subito. Oggi dopo quasi 2 anni non c'è giorno in cui l'idolo di una città intera non venga accostato ad una grande squadra del nord, non c'è notizia di mercato che non lo riguardi, e davanti a ciò,davanti all'immagine di quel pallone che si insacca nella porta laziale regalando la vittoria ai rosa, tutti i tifosi si chiedono, quando arriverà un altro come Amauri?

Il pensiero di Daniela descrive al meglio la sensazione provata da noi tutti questo pomeriggio...

"Oggi mi è successa una cosa abbastanza strana, tutto merito (colpa!!!) di Amaurì. Sto scrivendo questo post con le lacrime agli occhi.(che stanno cominciando a scendere). Al primo gol di Amauri ho sentito un vuoto allo stomaco, ho esultato si', ma è prevalsa la malinconia quando ho pensato "chissà se sarà il suo ultimo gol con la maglia rosanero", poi ci ha regalato la vittoria e li' prima le lacrime agli occhi e poi ho esultato; si legge nei suoi occhi e negli occhi di tutta la squadra che sono le sue ultime battute in maglia rosa. Io non sono il tipo che si emoziona facilmente, solo il Palermo riesce a strapparmi le lacrime ed oggi anche Amauri ci è riuscito. Alla domanda: "Più segni più il tuo prezzo aumenta?" lui ha straordinariamente risposto: "Non mi interessano queste cose, io sono qui e voglio fare bene per questa maglia perchè è grazie al Palermo che adesso sono questo calciatore". Poi gli è stato detto: La Juventus ha perso" e lui: "Ah mi dispiace ma sono solo contento perchè oggi ha vinto la mia squadra". E dopo questa partita e dopo queste dichiarazioni, al diavolo tutti i giornalisti... Io dico GRAZIE ad AMAURI oggi mi ha strappato le lacrime e non è facile. Per due anni ci ha regalato tante emozioni e si è sempre comportato nel migliore dei modi nei nostri confronti ancora GRAZIE AMAURI!!!!!!!"

domenica 4 maggio 2008

Renato Soares de Oliveira Augusto


Renato Soares de Oliveira Augusto, nato a Rio de Janeiro l'8 Febbraio 1988, è il nuovo Kakà del calcio carioca. Gioca nel ruolo di trequartista nel Flamengo, squadra in cui ha esordito due anni fa, conquistando la maglia da titolare in occasione della finale di Coppa del Brasile 2006. Fisico longilineo e grande velocità d'esecuzione,queste sono le principali doti fisiche di un giovane talento dotato di un dribbling di rara bellezza e di un piede fatato che disegna parabole impossibili, che non a caso è il sogno di molte big europee. L'astro nascente del calcio brasiliano ha un contratto che scade nel dicembre 2012 e una clausola rescissoria di 30 milioni di dollari,circa 20 milioni di euro. Anche il Palermo a gennaio si è interessato, presentandosi con un'offerta di 13 milioni di euro rifiutata dal club del presidente Marcio Braga. Il prezzo del cartellino è sicuramente elevato, ma vale la pena tentare di assicurarsi le prestazioni del talento carioca,specialmente durante questa estate in cui il Palermo viste le cessioni illustri avrà ancora più disponibilità economica in sede di mercato rispetto alle passate stagioni.Rino se cerchi un grande numero 10,fai una telefonatina a Marcio Braga...tra l'altro parte del nome è già una garanzia.

sabato 3 maggio 2008

Pablo Daniel Piatti


Pablo Daniel Piatti nasce a Ucacha il 31 marzo 1989.Cresciuto nell'Estudiantes esordisce nel finale del campionato argentino nel 2006.Dopo la rete decisiva nel recupero contro il Newell's Old Boys apparve già chiaro a tutti che quel diciassettenne era un talento fuori dal comune.Nel 2007 parte da titolare in una rosa comprendente anche l'ex inter e parma Juan Sebastian Veron,e della quale è allenatore un'altra vecchia conoscenza del calcio italiano, Diego Pablo Simeone.Attualmente sta guidando l'estudiantes in vetta al campionato di Clausura a suon di gol e di prestazioni degne di nota,caratterizzate quasi sempre da un unico comun denominatore,far impazzire gli avversari.Infatti Piatti è il classico attaccante brevilineo dotato di grandissima tecnica e rapidità,caratteristiche che ricordano un altro fuoriclasse argentino,Lionel Messi.Alto 1,63 fa del dribbling,della velocità e della tecnica le sue armi migliori,che gli permettono di compensare qualche carenza dal punto di vista fisico.Questo giovanissimo talento argentino potrebbe diventare il classico idolo del Barbera,quel giocatore che anche con un solo colpo di tacco fa infiammare uno stadio intero,ed in questa fase di rinascita e di cambiamento,il suo arrivo porterebbe un'ondata di quell'entusiasmo che tutto l'ambiente rosanero deve al più presto ritrovare.Rino se vuoi far impazzire il Barbera,vola in Argentina...

Simone Loria




Se si dovesse giudicare un difensore dal numero di gol messi a segno Simone Loria varrebbe più di Ferdinand e Cannavaro messi insieme.Infatti dal 1996 ad oggi ha messo a segno la bellezza di 31 reti,che per un difensore centrale rappresentano nel 99% dei casi un vero e proprio taboo.Nato a Torino il 28 Ottobre del 1976 dopo una decennale esperienza tra serie c2 e B nel 2004 approda finalmente in serie A dove con il cagliari è protagonista della storica annata della squadra rossoblù guidata da un grandissimo Gianfranco Zola.Passato all'Atalanta nel 2005 dopo un anno nella serie cadetta riapproda con i bergamaschi nella massima serie dove colleziona 25 presenze,mettendo a segno ben 5 gol.Nella stagione in corso come quasi sempre non ha disdegnato dal farsi notare anche nei tabellini dei marcatori,siglando ad oggi 4 reti.Difensore centrale dal gran fisico,più che leziosismi ed uscite palla al piede,fa della grinta della cattiveria agonistica il suo pezzo forte,alla quale va ad aggiungersi un'assoluta supremazia sui palloni aerei,che spesso lo porta appunto a siglare diversi gol su azione da calcio piazzato.Anche se non più giovanissimo rappresenta la classica figura del leader difensivo,figura che a Palermo servirebbe non poco,ed alla quale affiancare un giovane valido come Rinaudo o il neo acquisto danese Simon Kjaer.Rino se cerchi grinta,fisico e carisma,fai un salto a Siena...

Pavel Pogrebnyak


Pavel Pogrebnyak nasce a Mosca il 6 Novembre del 1983.Cresciuto nelle giovanili dello Spartak Mosca,dopo aver praticamente terminato la trafile giovanili del club,viene ceduto ad una modesta squadra di seconda divisione,il Baltika.Per due anni viene ceduto in prestito per poi tornare alla casa madre,rispettivamente al Khimi ed allo Shinnik Yaroslav.La svolta avviene nel corso del 2006 quando approda al Tom Tosk,dove collezione 26 presenze mettendo a segno 13 reti.Così dopo una buona annata viene acquistato per la non indifferente cifra di 8 milioni di euro dallo Zenit di San Pietroburgo.Le luci della ribalta lo investono durante la stagione in corso,visto il suo esploit in coppa Uefa dove ha condotto fino ad oggi lo Zenit verso la finale di Manchester mettendo a segno ben 10 reti,affiancando Luca Toni in vetta alla classifica marcatori.Primato che non potrà migliorare visto che durante la semifinale con il bayern è stato ammonito essendo già diffidato,e dovrà quindi saltare la finale contro i Rangers di Glasgow.Pogrebnyak sembra avere tutte le caratteristiche del centravanti moderno.Alto quasi 194cm oltre ad essere forte fisicamente ed abile nel gioco aereo, è dotato di una sorprendente agilità e rapidità che gli permettono di essere pericoloso anche con colpi non tipici per un calciatore della sua stazza. Rino teniamo un occhio verso oriente...

venerdì 2 maggio 2008

Palermo - Juventus 06/04/2008

18:20 Penso: Veniamo da quattro sconfitte consecutive,mi arriva al Barbera una juventus straripante mi devo illudere?devo sperare,disperare?",mi vesto e con mio padre esco di casa come due condannati farebbero per andare al patibolo,una sorte già segnata.18:30 + puntuale di un orologio svizzero mio nonno esce di casa all'orario concordato con mio padre,le 18,30 ed al massimo 2 o 3 secondi.Giunti come sempre nei pressi dello stadio la serata sembra già partire per il verso sbagliato;nemmeno a mettersi a pecora si trovava un parcheggio,e per parcheggio non intendo finemente "un luogo dove collocare la propria autovettura all'interno di uno spazio delimitato da spazi e distanze ben definite", bensì intendo "un piittusu puru unni c'ìara ù cassonetto rà munnizza spuistato ò cìantr'ì strata p'infilaric'à machina".Dopo innumerevoli imprecazioni verso l'alto dei cieli abbiamo lasciato la macchina molto civilmente davanti ad una fermata dell'otobbusso e con aria soddisfatta/schifiata,dopo che mio nonno aveva più volte sostenuto anche convincendoci che: "giuistu giuistu a nuatri hann'ancucciari?",ci siamo così diretti verso i cancelli dello stadio.sono le 19,30.La gabbia con i tifosi ospiti,di ospiti ne poteva contare si e no 4-5 tutti i restanti 1900 caidduna venivano da lì paisi siciliani cà sustennu la giuventusi(invece di tifare per la squadra della loro terra tifano per una squadra di una città del nord dove la gente li disprezza e li chiama terroni!)...Dopo uno scroccaggio di giornali con cui rivestire i seggiolini che altrimenti ti macchiano di verde anche il profondo dell'anima ed un accalorante caffè borghetti le squadre entrano in campo e la partita ha inizio.Dopo una ventina di minuti una figura brasitaliana,più veloce di uno stitico che sente un lontano stimolo in soggiorno e che corre verso il bagno,carvalho de oliveira tanuzzu amauri decide che stasera m'avà fari iccari tutt'ì vuci cà un'avìa iccato sette giorni fa e telecomanda un pallone all'incrocio dei pali per l'1 a 0...un bambino piange perchè qualcuno nella confusione c'azziccò una ron timpulata,io prendo in braccio mio nonno inveendo contro i paesani e la mamma di buffon,mi passa mezzo cornetto mangiato e vaviato a 20cm dalla faccia ad una velocità di circa 80-85 Km/h,un signore qualche fila sotto prega,un altro lancia il cappello,il bambino continua a piangere non avendo capito nemmeno da che direzione era provenuta quella timpulata infertagli con tanta maestria.Il palermo gioca bene "ci prendiamo di coraggio" come si dice a Pergocrema ed è così che Don Caserta da poco tornato da una battuta di caccia alla volpe,crossa un pallone al centro per carvalho de oliveira cicciobello amauri che saltando da fermo per circa 45,61cm impatta di testa il pallone che buffon non riesce a respingere quasi con commozione;è il 2 a 0 per il palermo...il bambino di prima ormai in allarme si guarda attorno con sospetto quasi aspettandosi il bis,io abbraccio mio padre mentre mio nonno mi alza per le gambe facendo così in modo che mio padre ha abbracciato il mio ombelico,inspiegabilmente un signore sputa a terra,un altro mangia simìanza lanciando circa il 95% del totale al suolo e pestandolo,il bambino è ormai certo che un bis non sarebbe arrivato ed accenna all'esultanza senza comunque cessare di "quartiarsi"...finisce il primo tempo,la juventus non molla e secondo un buonuomo situato qualche fila più in basso "nel secondo tempo nnì farà iccar'ù sango"...e così autopensando che forse m'avìa à stari zitto l'ornitologo Del Piero mette a segno l'1 a 2...allo stadio comincia a salire il "cacheggio"...è un assedio verso la porta del palermo.Fontana impasta quacina per cominciare a mettere qualche balatone davanti la porta,ma tra una cazzolata e l'altra Pievveloce Del Piero pareggia,sale lo sconforto...i paesani ingabbiati festeggiano lanciandosi ricotta calda, e la rabbia dentro di noi sale unita alla quasi consapevolezza che continuando così sarebbe potuta finire ancor peggio.Attaccano picciotti..ed attaccano...il bimbo della boffa si gira di scatto ogni tanto nella speranza di incocciare il colpevole del primo tempo,un cristiano che è accanto a noi continua a sbuffare dall'alto della sua pipa e non di rado mio nonno si gira verso di me declamando "parola d'onore,si s'affuca c'attapp'ì nasche alessà!"...,ed è così che senza sapere nemmeno noi tutti come al 90' Ginnantonio il pio Cassani stoppa di petto un pallone che scaraventa a 123,8 Km/h sotto la traversa di un buffon incredulo...3 a 2...me ne fotto del bambino ed anzi spero cà ù scannano a baistunate,è un groviglio d braccia tra noi tre che gridiamo "è giunto cassani è giunto cassani spalancate tutti gli ani!",i paesani ripongono nelle rispettive fascelle la ricotta fatta nell'intervallo pensando all'arduo ritorno verso Roccalumera,è tutto un lancio di cartoni dei gelati e di scaccio,ri vuci e d gridi come dice mia zia...in macchina al ritorno mi dico,all'andata sembravamo condannati ed invece li abbiamo incu....caaastigaaaaaati!

Un bivio per il Palermo: Salto di qualità o basso profilo?

Ormai è da quasi 6 anni che il nostro presidente ha fatto si che prendesse corpo la rinascita del Palermo.Giunto in sicilia "travasò" in maglia rosanero giocatori che fino ad un mese prima la tifoseria poteva solo sognare, Maniero,Di Napoli,Zauli, Asta, nomi che in confronto al recente passato facevano gridare al colpaccio di mercato.Al secondo tentativo,l'anno successivo i rosa centrarono la storica promozione in serie A,che consacrò Maurizio Zamparini come vero e proprio eroe per la città e la Sicilia tutta.Oggi dopo quasi quattro anni di serie A un pò tutti i tifosi sentono che la società,la squadra e la città intera si trovano davanti ad un bivio: puntare concretamente al raggiungimento dei preliminari di champions league nella stagione prossima,o continuare a mantenere un profilo medio come succede da quattro anni?E' ormai chiaro al tifoso che per raggiungere i livelli ormai raggiunti da una società ritenuta dalla dirigenza al suo stesso livello,la Fiorentina, non può bastare la qualità degli acquisti effettuati ad oggi.Il tifoso me compreso,si chiede se questa estate,come viene promesso da ormai un paio di anni, si effettuerà una vera campagna acquisti per puntare alla champions,o se si continuerà a scommettere su giocatori o troppo acerbi o non all'altezza di certi traguardi.Il quesito resta,e non si può non avere questo leggittimo dubbio circa la volontà o la capacità da parte della dirigenza di concretizzare determinati progetti.A nessuno di noi fa piacere sapere che ogni giocatore che veste la nostra maglia lo fa già in previsione del cosidetto "salto di qualità" verso altri lidi,ultimo per data Bosko Jankovic ,che si dice entusiasta dell'idea Juventus.Palermo è la quinta città d'Italia,capoluogo della regione,città natale di milioni di persone di tutto il mondo,ha un potenziale secondo,da Roma in giù,forse solo a Napoli...lo scenario è da champions,la squadra non ancora e forse nemmeno in prospettiva...non resta che aspettare e sperare che in viale del fante qualcuno metta un orecchio fuori dalla finestra, per capire finalmente quello che tutta la tifoserie sente e pensa.

La 500 "a laccio"

La raccolta di racconti legata a quel grande personaggio che è ù Zù Franco,tifoso settantacinquenne,nonchè mio nonno, che da sempre ha regalato giornate esilaranti in quel del Renzo Barbera e non solo,inizia narrando una delle sue più magistrali imprese tecnico/meccaniche. Il 12 giugno 1990 si accingeva in compagnia di figlia e genero con la sua 500 bianca vecchio modello ad andare a vedere la partita Olanda - Egitto,valevole per i campionati di calcio del mondo.La 500 ormai in condizioni non più perfette volle proprio fermarsi,per problemi all'acceleratore,nella salita antistante il carcere Ucciardone di Palermo,in una situazione di certo non delle più tranquille viste le imprecazioni verso l'alto dei cieli da parte di tutti gli automobilisti che ormai da diverse decine di minuti stazionavano,visto il solito traffico, proprio in quel tratto. Un vigile urbano si avvicinò alla macchina ed intimò di spostarla in quanto ovviamente immaginerete creava ancor più stallo di quanto già non ce ne fosse.Quelli furono proprio dei minuti caotici,chi gridava,cù si sciarriava,cù vìvìava,chi scendeva dalla macchina per prendere atto dell'accaduto,chi aveva ormai abbandonato ogni speranza di arrivare in orario al proprio impegno,e quella 500 che in quella posizione non aiutava di certo.Il vigile urbano, mio padre e mia madre cercavano di poter chiamare un carroattrezzi,qualcuno per rimorchiare la macchina ferma,insomma un modo per poter risolvere una situazione ormai critica...ma nessuno in tutto questo aveva fatto i conti con il predecessore del famosissimo Mc Gyver, famoso sopratutto oltre per la sua chioma bionda,anche per essere abilissimo nel costruire un tagliaerba con un bastoncino di un ghiacciolo,una graffetta per capelli ed una manciata di unghie.Infatti pochi minuti dopo da lontano provenne il suono di un clacson molto familiare,quello della 5oo bianca.La macchina era in moto e pronta a partire,tra l'incredulità dei miei genitori e del vigile urbano.Attenzione ragazzi perchè quello che vado a raccontare ha dell'incredibile.U' Zù Franco aveva trovato dentro la 500 un laccio di quelli tipicamente usati per confezionare le "guantiere" di dolci e rosticceria,e dopo aver avuto un lampo di genio,aprì il cofano, legò il laccio all'attacco dell'acceleratore,e dopo averlo fatto passare dal finestrino mise in moto la 500 tirando il laccetto,accelerando come se stesse tirando la cordicella che fa fischiare un treno!La 500 partì,arrivarono allo stadio;ù zù franco spense la machina ripose come se fosse il più tipico dei mazzi di chiavi il lacchio in tasca,e riuscì ad entrare allo stadio 5 minuti prima del calcio d'inizio....

Zamparini: "Sabatini in scadenza, rinnovo? Vedremo..." In base a questi due anni di operato, vorresti ancora Sabatini come ds del Palermo?

contatore quanti e da dove