ARTICOLI DEL GIORNO

- Serie A 2010/2011: Il calendario del Palermo

PALERMO: ROSANERO SU HERNANES

LE PROBABILI FORMAZIONI

LE PROBABILI FORMAZIONI
Filo diretto con la gazzetta

I gol dei rosa con D'Agostino by Gladiator987: Atalanta-Palermo

Televideo Rai

lunedì 29 giugno 2009

La Confederations in pillole: le Finali

Si è conclusa, in crescendo e con segnali incoraggianti, la Confederations Cup, conclusasi con due gare avvincenti e ricche di colpi di scena. Prima di entrare nel merito della Finalissima giusto dar spazio alla Finalina, che ha ulteriormente mostrato la competitività del Sudafrica, bravo a tenere testa ad una Spagna che non esce di scena con quell'aura d'imbattibilità che si era conquistata sino ad una settimana fa: tuttavia, va sempre dato alle Furie Rosse il beneficio del dubbio dato che son mancati in questa Confederations Cup giocatori come Iniesta e Senna. Del Bosque deve comunque stare attento perchè questa manifestazione, come tutte le manifestazioni in cui non si vince, tiene in eredità strascichi particolari: in particolare a centrocampo l'allenatore che già gestì i Galacticos nella loro prima versione deve fare i conti con qualche malcontento, specie di un Fabregas che se agli Europei si era dimostrato prezioso dodicesimo uomo per cambiare ritmo alle partite dalla panchina, oggi è sempre più insofferente in una seleciòn che probabilmente in Sudafrica avrebbe dovuto dargli più fiducia.

Gioia verdeoro - Hanno festeggiato come se avessero vinto il Mondiale i brasiliani al fischio finale della partita con gli USA. Giusto, perchè anche manifestazioni come queste i giocatori le vogliono vincere, ragion per cui qui in Italia giustificare lo scarso impegno azzurro con il classico "ma è una coppetta" suona ancor più triste e patetico specie dopo ieri. Dicevamo del Brasile, che ancora una volta ha dimostrato una qualità sorprendente per i verdeoro: saper soffrire. La selecao è una squadra che sa dominare, sa essere cinica e sa tirarsi fuori da situazioni difficili. L'ha fatto con l'Egitto, l'ha fatto col Sudafrica, l'ha fatto con gli USA. Ciò in vista del mondiale, scaramanzie a parte, fa paura perchè i brasiliani con questa voglia di vincere rischiano di fare il vuoto: la strada è lunga, ma il Brasile pur non essendo la miglior selecao di tutti i tempi, sembra in pole. Specie con questo Luis Fabiano, in forma spaventosa.
Dal canto degli USA poco da dire, solo complimenti a Bradley e ad una squadra dalla gran voglia, sorretta in difesa da due mastini come Onyewu e Demerit, con giocatori di corsa e tecnica a centrocampo come l'ottimo Dempsey, il movimento di Davies e Donovan davanti per alimentare la fisicità di Altidore: una squadra dall'ossatura convincente, che può giocare un buon Mondiale. Non stupirà il mondo forse, ma può ottenere grandi risultati.


Consigli per gli acquisti - Ultimo appuntamento della rubrica, due soli giocatori da segnalare a tutti quelli che in precedenza hanno occupato queste righe. La Finalina ha fatto vedere un gran Katlego Mphela, classe 1984, compagno di Gaxa al Memelodi Sundowns. Non si spiega perchè non abbia giocato di più, dato che è fisico quasi quanto Parker, ma molto più bravo vicino alla porta è soprattutto con la palla al piede. Molti ancora si chiedono se la sua punizione per il 2-2 allo scadere sia solo fortuna o un segno delle grandi capacità del giocatore: di sicuro comunque abbiamo visto un gesto tecnico pregevole e non è stato il solo visto nella Finalina.
La Finalissima ha mostrato tanti giocatori: alcuni al centro del mercato (Luis Fabiano), alcuni che la loro occasione in Europa l'hanno avuta senza successo (Donovan), ma in particolare vogliamo segnalare la prestazione di Dempsey, consacrato anche a livello internazionale dopo una splendida stagione col Fulham: buon fisico, ma soprattutto grande tecnica e ottima capacità d'inserirsi per andare alla conclusione. Può giocare esterno, seconda punta ma non sarebbe un cattivo giocatore nemmeno in mezzo al campo. Giocatore polivalente che farebbe comodo a tante squadre.

Benvenuto Rigoni, arrivederci Misuraca...addio Pastore?


Il Palermo, come comunicato nel sito ufficiale della società rosanero, ha acquistato dal Vicenza, con la formula della comproprietà, il cartellino di Nicola Rigoni (19). La società rosanero ha anche ceduto al Vicenza il cartellino di Gianvito Misuraca (19) con la formula della compartecipazione: un'ottima occasione per il campioncino della Primavera, che potrà farsi le ossa nel campionato cadetto.
In giornata però è arrivata anche una brutta notizia per i rosanero, tramite il periodico argentino Olè, che ha riportato le seguenti parole di Javier Pastore: "Ho già detto che voglio restare altri sei mesi all´Huracan perchè credo sia importante per la mia crescita professionale come calciatore". Parole da prendere con le molle perchè si tratta comunque di dichiarazioni rilasciate in un momento cruciale per l'Huracàn, impegnato nella lotta scudetto. Ma la storia infinita riguardante il campioncino argentino continua, e chissà come andrà a finire.

sabato 27 giugno 2009

Palermo, vicino Andrè Diàs?

Il procuratore di Fabio Enrique Simplicio, Gilmar Rinaldi, ha oggi rivelato un'interessante notizia che riguarda il Palermo: nulla di nuovo sul fronte Simplicio però, dato che la novità riguarda il difensore brasiliano Andre Dias, 30 anni, attualmente in forza al San Paolo. Rinaldi ha ammesso che: "Abbiamo ricevuto una offerta di circa 5 milioni di dollari da parte del Palermo. Considerando l’età del giocatore credo che il club paulista possa lasciarlo partire. Abbiamo un ottimo rapporto con i dirigenti del Palermo".
Al di là dell'ultima frase che potrebbe gettare un velo d'ottimismo anche sul fronte Simplicio, parebbe dunque vicino il giocatore paulista: si tratta di un roccioso centrale di difesa, alto 1,84 cm, che ha vestito la casacca del San Paolo dalla stagione 2006-2007 sino ad oggi, con un bottino di 84 presenze e 5 goal. Vanta un'esperienza anche nel Flamengo. Nelle prossime ore sapremo di più, e avremo la conferma se Dias sarà il sostituto di Carrozzieri (dalla foto a sinistra, più che il sostituto pare il sosia...) per la prossima stagione, nonchè uno dei 3 giocatori d'esperienza (uno per ruolo) richiesti da Zenga alla dirigenza.

giovedì 25 giugno 2009

La Confederations in pillole: le Semifinali


"Miracle On Grass" - La sensazionalistica cultura statunitese spesso non esita a utilizzare la parola miracolo in molti ambito. In campo sportivo ad esempio tutti gli americani ricordano "The Miracle On Ice", riferendosi alla debole squadra di hockey USA che vinse la Semifinale contro i favoritissimi Russi alle Olimpiadi di Lake Placid del 1980, vendicando l'umiliante sconfitta patita un mese prima al Madison Square Garden in amichevole e di fatto spianando la strada verso l'oro olimpico: sulla vicenda Hollywood c'ha fatto un film, che trasuda epica da tutti i pori, con un fenomenale Kurt Russell. Probabilmente la nazionale statunitense di calcio non avrà mai quest'onore, dato che negli USA persino le news provenienti da un evento unico come il Draft NBA oggi oscurano le gesta dei ragazzi di Bradley, ma non c'è dubbio che ieri si sia assistito ad un miracolo.
Interrompere la striscia di una squadra come la Spagna non era facile, gli USA ci sono riusciti mettendoci ciò che serviva: cuore, senso del sacrificio e una formidabile organizzazione tattica. La squadra stelle e strisce ha capito inoltre altri segreti per esser vincenti: un meccanismo ben oliato e un cinismo d'altri tempi. Il gioco comunque c'è stato, specie nelle battute iniziali, forse lucrando sulla leggerezza degli spagnoli, che hanno approcciato la gara in maniera fin troppo narcisista e superficiale, come se pensassero che gli States fossero un'altra Nuova Zelanda, o l'Iraq e il Sudafrica: non si possono spiegare altrimenti errori come l'azzardo corso da Capdevila nel provare ad anticipare un torello come Altidore, o il lezioso stop di Ramos quando si doveva spazzar via la palla.
Purtroppo per gli spagnoli, per la prima volta le Furie Rosse giocavano contro avversari all'altezza: risultato? Vincono gli States, ha luogo l'elogio della concretezza (e in Italia un'errata apologia di ciò che la Nazionale non ha fatto), mentre in Spagna si discute sugli huevos della selecciòn in un clima di ridimensionamento nemmeno tanto negativo in ottica mondiale: perchè gli USA di ieri insegnano che si vince con umiltà, fame e voglia di stupire il mondo. Ma non solo: voglia di fare il miracolo, non più sul duro ghiaccio ma sulla soffice erba di un campo da calcio.

Onore ai Bafana Bafana - I miracoli però difficilmente si ripetono in due giorni. Se lo sarebbero meritato pure i padroni di casa del Sudafrica di disputare la finale, ma per arrivare in finale servono pure episodi favorevoli, cosa che oggi è mancata. Un fischio a favore, il tiro telecomandato di Dani Alves che va in rete: così è sfumato il sogno di un Sudafrica che comunque esce a testa alta da una Confederations Cup giocata in crescendo sia dal punto di vista atletico che da quello tattico, una squadra forse sottovalutata che oggi può dirsi esattamente dove voleva essere ad un anno dal Mondiale da ospitare.
Al contrario del Sudafrica un Brasile che come al solito parte bene, poi scende e comincia a giocare con un andamento che sa tanto di montagne russe: come con l'Egitto raccoglie più del leggittimo, va avanti soffrendo e vola verso quella che sarebbe una vittoria giusta, non tanto per il gioco espresso ma per la clamorosa convergenza di eventi favorevoli ai verdeoro. Tra pochi giorni il responso, tra i brasiliani e un'altra Confederations Cup c'è solo il miracolo stelle e strisce.

Consigli per gli acquisti - Visita in USA per la coppia centrale Demerit-Onyewu: il primo, classe 1979, gioca nel Watford, in Inghilterra. Difensore vecchio stile, con notevole propensione al far legna, gioca bene d'anticipo e raramente sbaglia nelle decisioni. Si vede che ha l'esperienza di un giocatore navigato abituato al gioco europeo. Onyewu, classe 1982, gioca nello Standard Liegi ma ora è disponibile a parametro zero (si dice sia stato offerto al Livorno): fisico imponente, 195 centrimetri per 98 chili, sfrutta al meglio le doti che madre natura gli ha dato con un gioco fatto di gesti di gran potenza, abilità in anticipo e ottime capacità aeree. Non è un marcatore esperto come Demerit, ma fisicamente fa paura a tanti attaccanti.
Ultimo consiglio per gli acquisti dal Sudafrica con Siboniso Gaxa, classe 1984 del Mamelodi Sundowns, terzino di corsa e fisico, gioca con gran generosità ed è abbastanza abile nel sovrapporsi. Non fa dei grandissimi cross, ma per quanto riguarda tutto il resto ha un bagaglio tecnico decisamente all'altezza del calcio europeo.

La Finale - Appuntamento dunque il 28 Giugno a Johannesburg per lo strano scontro tra USA e Brasile. Pronostici della rubrica che già prima, con risultati non molto incoraggianti, si era sbilanciata durante questa Confederations Cup? Nessuno, non si vuole rischiare. Vogliamo lasciarvi solo con una domanda, la famosa domanda che Al Micheals, noto telecronista americano, rese famosa il giorno in cui ebbe luogo "The Miracle On Ice" di cui si è parlato qualche riga fa: "Do you believe in miracles?".

Il giovedì rosanero: Pastore, Paletta e le comproprietà

Il presidente Zamparini ha confermato la notizia che tutti i tifosi rosanero aspettavano da tempo: il fantasista Javiuer Pastore dell'Huracan giocherà nel Palermo, a partire dal prossimo gennaio. Un'operazione da circa 15 milioni di euro: non è possibile una comproprietà tra federazioni straniere, ma il Palermo studierà una formula per pagare in due tranche da poco più di sette milioni cadauna, come se si trattasse di una comproprietà. "Pastore è praticamente nostro. Manca solo l'ufficialità che dovrebbe arrivare al termine del campionato argentino", ha detto il numero 1 rosanero. Probabile che Pastore venga ufficializzato e presentato assieme a Bertolo, altro acquisto rosanero proveniente della terra dell'Albiceleste.
Fumata nera in invece per Paletta, per la quale era stato mandato un osservatore in Argentina nella giornata di ieri: il centrale del Boca non si è allenato e pare ben lontano dal 100%, dunque l'operazione sembra ormai definitivamente saltata.
La giornata si è rivelata poi decisiva per la risoluzione di numerose comproprietà: i rosanero hanno acquistato l'intero cartellino di Davide Succi per 3 milioni di euro, che presto verranno recuperati con la cessione dell'attaccante bolognese al Siena; rinnovate poi le comproprietà con Davide Lanzafame, anche lui con le valigie pronte in vista di un prestito, e di Gianni Munari, che rimarrà a Lecce; Infine il Genoa ha esercitato l'opzione per riscattare Bosko Jankovic.
Terminata la settimana delle comproprietà, l'intero calciomercato italiano entra ora nel vivo: secondo le richieste di Zenga ai rosanero ora manca un giocatore d'esperienza per ogni reparto. Dopo aver perseguito una politica fondata sui giovani, ora quindi Sabatini dovrà mirare a giocatori maggiormente navigati: chi arriverà alla corte dell'ex portierone dell'Inter e della Nazionale?

lunedì 22 giugno 2009

La Confederations in pillole: terza giornata


Si è conclusa la fase a gironi della Confederations Cup: mentre il Girone A ha visto un andamento delle ultime due gare secondo pronostico, nel Girone B la situazione si è rivelata ben più rocambolesca con l’incredibile qualificazione degli Stati Uniti. Ma andiamo a vedere tutto nel dettaglio.

Girone A – Passa la Spagna, rullo compressore della manifestazione, come prevedibile senza troppa fatica. Ma soprattutto passa il Sudafrica, che a dispetto della sconfitta per 2-0 nell’ultima gara sembra progredire sempre più. Fuori un Iraq fortissimo in difesa (1 gol subito) quanto povero in attacco, dato che non ha realizzato nessun gol. In egual modo a secco la Nuova Zelanda, che al contrario degli iraqueni non ha mostrato quell’organizzazione tattica che ha fatto uscire a testa alta i campioni d’Asia: si parla comunque di squadre ugualmente povere tecnicamente, come dimostra lo 0-0 dello scontro diretto.
In conclusione l’esito dei gironi ha rispettato quelli che erano i rapporti di forza iniziali, in un gruppo povero di sorprese: senza dubbio lo 0-0 inaugurale tra Sudafrica e Iraq il risultato più sorprendente, al pari dello stesso mezzo passo falso della Spagna con gli iraqueni nella seconda giornata. In definitiva però abbiamo visto 6 partite prevedibili, poco spettacolari e sicuramente non adatte ad adempiere al ruolo di spot del calcio mondiale che la Confederations Cup vuole essere.

Girone B – Passa il Brasile, indiscutibile macchina da gol, ma soprattutto passano gli USA avendo vinto e convinto solo in una gara. Fuori l’Egitto che avrebbe meritato maggiormente, ma che ha pagato eccessivamente i problemi fisici di Zidan, inchinandosi al maggior pragmatismo tattico degli americani (3-0), che si sono salvati da un’autentica figuraccia e presumibilmente dovrebbero arrivare ben sazi all’appuntamento della Semifinale. Fuori l’Italia, e si potrebbe scrivere un libro su questa eliminazione: bastava fare un gol col Brasile, ma è mancato lo spunto vincente, memorandum del fatto che ha questa squadra manca di sicuro qualcuno che riesca a creare, ma anche un centravanti degno di questo nome. La chiave dell’insuccesso però sta nel clamoroso fallimento di quello che era la chiave del successo dell’Italia Mondiale: la grande difesa e un super centrocampo. Dietro si pagano le incertezze del vetusto Cannavaro, un momento di forma negativo di Zambrotta, ma anche le disattenzioni del miglior giovane tra i nostri centrali, ovvero Chiellini, ad un netto passo indietro: dalla panchina è arrivato Dossena, pessimo, e son rimasti seduti Gamberini e un Santon che poteva esser provato prima. In mezzo al campo Pirlo non riesce ad essere un fattore: sbaglia i “suoi” lanci e tutte le decisioni, oltre a fare molta fatica. Gattuso poi non andava rischiato: ma i ricambi? La Confederations non promuove di certo Montolivo, il futuro nel ruolo, e alimenta il malcontento di chi avrebbe voluto provare anche D’Agostino, quello che forse sembra attualmente il più in forma e promettente dei nostri centrocampisti. Lippi deve comunque lavorare molto e limare le imperfezioni del gruppo, magari operando tagli, specie in attacco, dove si salva solo qualche spunto di Rossi e il cuore di Simone Pepe, impresentabile lui pure a questi livelli ma encomiabile per averci messo tutto quello che compagni molto più quotati non hanno portato alla causa.

Consigli per gli acquisti – Ormai conosciamo bene molti giocatori di questa Confederations, dunque ci permettiamo di segnalare solo qualche buona prestazione a margine. In Spagna-Sudafrica ha giocato abbastanza bene sino all’1-0 di Villa il portiere dei Bafana Bafana Itumeleng Khune, bravo specie sul rigore di Villa. Giovane classe 1987, milita in patria nei Kaiser Chiefs. Non ha l’altezza tra le sue doti naturali, infatti misura solo 1.80, in compenso sembra abbastanza verticale e bravo negli spostamenti laterali. Meglio nelle respinta che in presa, ha comunque un buon controllo della sua difesa (anche se il giocatore che detta i tempi ai compagni di reparto sembra Booth e non lui).
Per quanto riguarda gli USA, ha mostrato buona condizione in questa Confederations Cup la punta classe 1986 Charlie Davies dell’Hammarby. Seconda punta di movimento, giocatore completo tecnicamente, forse un po’ macchinoso dato che palla al piede sembra un leggermente meno rapido rispetto a quanto potrebbe, contro l’Egitto ha mostrato gran fiuto segnando un gol rocambolesco mettendo la gamba al posto giusto al momento giusto. Grande agonista, a volte esagera (in Svezia ha preso 5 giornate di squalifica per un duro intervento in partita).
Segnalazioni brasiliane infine, doverose dato che precedentemente avevamo omesso i giovani talenti verdeoro: bene ieri Andre Santos, terzino sinistro seguito dal Milan nel caso in cui la querelle Cissokho finisca male per la squadra rossonera. Classe 1983, trattasi di giocatore dal piede buono, prevalentemente offensivo e un po’ carente forse in fase di copertura, dove comunque gioca con attenzione e concentrazione. Deve comunque lavorare sulla difesa uno contro uno. Ottimo anche Ramires, leggero centrocampista di falcata ampia e buona rapidità, bravo negli inserimenti ma con poca malizia in zona gol. Si trova a suo agio sulla destra ma comunque sembra adattabile ad ogni settore del centrocampo, purchè gli vengano assegnati esclusivamente compiti di costruzione di gioco o al limite di recupero e aiuto sui medianacci della squadra. Appena acquistato dal Benefica, lo vedremo sulla scena europea quest’anno.

Semifinali – La Finale sembra scritta: Spagna-Brasile. Poche speranze per Sudafrica e USA, che possono contare da una parte sul fattore campo e dall’altra sul fatto che la Spagna comunque soffre squadre organizzate, a patto che queste si chiudano con estrema attenzione. Tuttavia, i Bafana Bafana sembrano non in grado di approfittare di questo vantaggio e gli USA col Brasile non sono parsi la squadra ideale a sopportare un assedio nemico molto a lungo. Finalmente forse vedremo lo scontro tra Furie Rosse e verdeoro, attualmente le due squadre favorite per la vittoria del prossimo Mondiale, a meno che l’Inghilterra di Fabio Capello e la sempre indigesta Germania non ci provino…

domenica 21 giugno 2009

Serie A: Sedi e date dei ritiri

Di seguito le date e le sedi di tutti i raduni estivi e dei successivi ritiri delle squadre di Serie A, manca solo la neopromossa Livorno che ancora dovrà stabilire il suo programma:
ATALANTA Raduno Bergamo 11 luglio Ritiro Brentonico (Trento) dal 12 luglio al 2 agosto.
BARI Raduno Val Rindanna (Bolzano) 11 luglio Ritiro Val Rindanna (Bolzano) dall’11 luglio al 10 agosto.
BOLOGNA Raduno Bologna 9 luglio Ritiro Sestola (Modena) dall’11 al 31 luglio.
CAGLIARI Raduno Cagliari 10 luglio Ritiro Assemini (Cagliari) dal 13 luglio al 15 agosto.
CATANIA Raduno Catania 10 luglio Ritiro Assisi (Perugia) dall’14 luglio al 13 agosto.
CHIEVO Raduno Verona 8 luglio Ritiro San Zeno di Montagna (Verona) dal 10 al 31 luglio.
FIORENTINA Raduno Firenze 10 luglio Ritiro Cortina d’Ampezzo (Bolzano) dal 16 al 26 luglio, San Pietro a Sieve (Firenze) dal 28 luglio.
GENOA RadunoPegli (Genova) 11 luglio Ritiro Neustift (Austria) dal 13 al 25 luglio.
INTER Raduno Appiano Gentile (Como) 10 luglio Ritiro Stati Uniti dal 12 al 27 luglio, dal 3 agosto in Cina.
JUVENTUS Raduno Torino 9 luglio Ritiro Pinzolo (Trento) dal 9 al 21 luglio.
LAZIO Raduno Formello (Roma) 5 luglio Ritiro Auronzo di Cadore (Belluno) dal 10 al 28 luglio, poi in Cina.
MILAN Raduno Milanello (Varese) 6 luglio Ritiro Stati Uniti dal 16 al 27 luglio, poi Germania.
NAPOLI Raduno Enzesfeld-Lindabrunn (Austria) 10 luglio Ritiro Enzesfeld-Lindabrunn (Austria) dal 10 al 30 luglio, poi Inghilterra e Canada.
PALERMO Raduno Saint Veit (Austria) 9 luglio Ritiro Saint Veit (Austria) dal 9 al 20 luglio, poi dal 21 luglio al 2 agosto a Bad Kleinkirchheim (Austria).
PARMA Raduno Parma 12 luglio Ritiro Malles (Bolzano) dal 13 al 31 luglio, poi Salsomaggiore Terme (Parma) dal 4 al 12 agosto.
ROMA Raduno Trigoria (Roma) 29 giugno Ritiro Riscone di Brunico (Bolzano) dal 2 al 17 luglio.
SAMPDORIA Raduno Genova 7 luglio Ritiro Moena Val di Fassa (Trento) dall’11 luglio al 31 luglio.
SIENA Raduno Siena 9 luglio Ritiro Dimaro (Trento) dall’11 luglio al 2 agosto.
UDINESE Raduno Udine 6 luglio Ritiro Montepulciano (Siena) dal 6 al 26 luglio.

Genoa, Napoli e Lazio corrono: e il Palermo?

Quasi all'unanimità il pubblico palermitano considera Igor Budan una parte del passato. L'attaccante croato massacrato dagli infortuni però viene ancora considerato un elemento fondamentale dal presidente Zamparini e dal direttore Sabatini. Strategie per rendere ancor più silenziose le piste che portano ad altri attaccanti come Kalinic, o follia di mezza estate? "Con il recupero di Budan si allontana Kalinic? Proprio così. Budan sano è tra i primi 4-5 attaccanti in Italia e siccome il professor Martens ci ha assicurato che ormai è perfetto per noi è come un nuovo acquisto Sabatini". Sabatini Parla anche dei sostituti di Cassani e Balzaretti esprimendo piena fiducia ai giovani: "Alternative a Cassani e Balzaretti? C’è già Morganella e sulla sinistra vogliamo vedere all’opera Mazzotta che ha fatto benissimo con la Primavera campione d’Italia; anche altri giovani come Misuraca saranno aggregati alla prima squadra". Walter Sabatini, ha delineato le strategie del club rosanero in chiave mercato. Infine il ds Rosanero conclude l'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport dicendo: "Si ripartirà dalla squadra dell’ultima stagione che ha fatto un buon campionato; cercheremo degli innesti solo se ci consentiranno di fare un ulteriore salto di qualità. Di sicuro non ci saranno colpi sensazionali. Vogliamo migliorare i 57 punti di quest’anno. E’ certo che non ci indeboliremo ma faremo una campagna acquisti oculata e ponderata per puntare all’Europa".
Il Genoa ha portato a casa Crespo (attaccante che sarebbe stato perfetto sia come possibile ingaggio che per affidabilità per il Palermo), Floccari dall'Atalanta e la prossima settimana dovrebbe concludere per il forte attaccante classe '87 dell'AZ che ha dominato il campionato olandese, Dembele.
Il Napoli ha speso ben 16 milioni di euro per portare a casa non un talento da sfruttare in pieno o rivendere fra quattro-cinque anni ma una certezza per il presente come Quagliarella. Alle falde del Vesuvio potrebbe anche approdare Pandev, ci sono già Lavezzi e Hamsik.
La Lazio ha una nuova garanzia, Davide Ballardini. Sta per chiudere per il forte esterno del Malaga Eliseu accostato anche al Palermo nei mesi scorsi, e ha riscattato un fuoriclasse come Zarate. Inoltre a breve potrebbe essere ufficializzato il ritorno a Roma di Pavel Nedved.
Fiorentina e Roma poi continuano a stazionare su un livello superiore.
E il Palermo non potrebbe pagare l'ingaggio di Nedved, Crespo o Cruz? Solo giovanissimi comprati a poco e venduti al triplo? Il club rosanero conferma con assoluto ottimismo Budan, scaricato ormai dal pubblico, porta a casa l'incognita Bertolo e continua a lasciare in sospeso la telenovela-Pastore, possibile botto viste le qualità del calciatore. Al Genoa è stato concesso il riscatto per la comproprietà di Jankovic e, dato che tutto viene lasciato nelle mani dei rossoblu, Zenga dovrà forse rinunciare ad un suo pupillo. Attorno a Paletta poi ruotano mille punti interrogativi dopo sette mesi di stop per la rottura dei legamenti del ginocchio e un recente infortunio alla caviglia destra. Insomma ad oggi da un lato c'è chi corre, come Genoa, Lazio e Napoli, dall'altro chi temporeggia o per scelta o per altri motivi. Se l'obbiettivo per la stagione 2009/10 sarà la Champions i rosanero dovranno lottare con queste formazioni. Al momento la compagine di Zenga sembra un pò attardata. In avanti serve assolutamente una punta di peso ma di assoluto affidamento, il peso piuma Cavani sembra esclusivamente adatto alle gare interne dato che il 95% delle 14 reti siglate tanto pubblicizzate sono state firmate al Barbera. Cruz risponde al meglio a questo identikit ma non ci sarebbe la prospettiva di una futura cessione con guadagno. In difesa servirebbero almeno due centrali di qualità e a centrocampo il tasso tecnico non appare all'altezza di quello delle dirette concorrenti, sempre che la Champions sia l'obiettivo. Mancano ancora tante settimane prima della fine del mercato eppure i tifosi rosanero iniziano già a sospirare. Un grande colpo alla Crespo (perchè non Cruz?) potrebbe far impennare nuovamente l'entusiasmo ma, ad oggi, in molti dovranno unicamente accogliere giovanissimi talenti. Grandi colpi off-limits.

sabato 20 giugno 2009

Tutto Sabatini: Il quadro generale secondo il ds rosa

Intervenuto ai microfoni di Radio Radio, il direttore sportivo del Palermo, Walter Sabatini, ha fatto il punto della situazione relativa al mercato rosanero. "Paletta? Possiamo dire che si è registrata una frenata in questo affare - ha rivelato il ds rosanero - Noi abbiamo un accordo con il Boca e anche con il procuratore del giocatore. Ha avuto recentemente un infortunio alla caviglia dal quale deve ancora recuperare. Vogliamo fare le nostre verifiche come è giusto che sia. Amelia al Genoa e Rubinho al Palermo? Amelia è il secondo portiere della Nazionale italiana. E’ un grosso invsetimento del presidente Zamparini e noi questo investimento vogliamo difenderlo anche perché il portiere ha fatto molto bene quest’anno con noi - ha spiegato Sabatini - Non si muove da Palermo. Comunque stimo Rubinho che in questi tre anni ha fatto bene al Genoa". Sabatini delinea poi il quadro relativo al serbo Bosko Jankovic: "La situazione è molto semplice. Il Genoa ha il diritto di riscatto della metà del cartellino. Da noi lo scenario è cambiato perché con l’avvento di Zenga il ritorno di Jankovic in rosanero sarebbe più che gradito anche perché Zenga conosce molto bene il giocatore per averlo allenato alla Stella Rossa. Attacco? Cavani non è stato richiesto ed è giusto che sia così perché il giocatore non è sul mercato - ha spiegato il ds rosanero - La coppia d’attacco sarà ancora Miccoli-Cavani? Certamente sì, hanno fatto 28 gol in due ma non vanno dimenticati gli altri attaccanti come Budan, che stiamo recuperando, e i due classe ’90 Hernandez e Mchedlidze che sono molto forti". Il ds rosanero ha poi parlato delle telenovela Pastore: "E' un giocatore seguito da tante società - ha ribadito il ds rosanero - La situazione è molto complessa e articolata ma il Palermo è ancora in lizza e speriamo di ottenere qualcosa di buono. Quali sono le maggiori difficoltà? In Argentina difficilmente la società con la quale tratti un giocatore è il tuo unico interlocutore perché ci sono tanti investitori che partecipano anche indirettamente alle trattative. Il Palermo comunque gode di una sua riconoscibilità in Sudamerica ed è un club molto apprezzato. Simplicio? Il giocatore va in scadenza nel 2010, noi vogliamo tenerlo e c’è una trattativa in corso - ha spiegato il ds rosanero - Simplicio è reduce da una stagione trionfale in virtù di un rendimento brillantre soprattutto tra le mura amiche".

venerdì 19 giugno 2009

La Confederations in pillole: seconda giornata


Confederations Cup entrata nel vivo con i primi verdetti e le prime bocciature, le conferme e clamorosi ribaltoni, nello spirito di una manifestazione che nella sua seconda giornata ha regalato meno spettacolo e colpi di scena, con la continuazione della tendenza che vede le migliori partite nel Girone B in contrasto con un Girone A scontato e che va avanti per inerzia. Andiamo a vedere cosa succede nei due raggruppamenti:

Girone A – Interessante quanto noiosa la gara tra Spagna e Iraq. Gli uomini di Milutinovic ancora una volta hanno mostrato un’eccellente organizzazione difensiva, alla quale purtroppo però va contrapposta la clamorosa pochezza quando la palla va gestita al fine di provare a fare un gol. Gli iraqueni hanno comunque mostrato al mondo i soliti difetti della Spagna, eccezionale squadra di palleggiatori e uomini da possesso palla, che si rivela ciononostante tremendamente inconcludente di fronte a spazi stretti e difese rocciose. Nonostante tutto il Dream Team spagnolo ha comunque portato a casa il risultato, finalizzando una delle pochissime palle gol costruite per l’1-0 finale.
Bene il Sudafrica nella sua seconda uscita, contro una Nuova Zelanda ancora una volta dimostratasi inadeguata a questo palcoscenico: i padroni di casa al di là della pochezza degli avversari hanno mostrato come siano una squadra diversa quando c’è Pienaar: maggiori iniziative in velocità, un gioco che finalmente acquisisce un senso e meno peso sulle punte e su Modiste sono il risultato della presenza del regista dell’Everton e causa del 2-0 finale.

Girone B – Travolgente Brasile contro degli USA che sono parsi un po’ sulle gambe dopo la gara con l’Italia. I verdeoro hanno messo in luce uno straordinario Maicon e finalmente hanno avuto un po’ più di sostanza da Melo e Gilberto Silva in mezzo al campo. Un’ulteriore conferma poi è arrivata dai calci piazzati, dove gli uomini di Dunga fanno paura anche grazie ai tanti tiratori capaci d'indirizzare la palla sulla testa di qualunque compagno. Dalla parte degli USA invece tanta delusione, a partire da un Howard poco sicuro in porta sino ad arrivare ad un Altidore rinunciatario e pasticcione rispetto alla gara con l’Italia. La Confederations Cup per ora boccia la nazionale a stelle e strisce, in vista del Mondiale 2010.
Continua la favola dell’Egitto, che batte l’Italia al termine di una gara giocata male dagli Azzurri: bloccato Rossi, la nazionale non ha avuto idee nella prima frazione, intestardendosi con il tiro da fuori, pensando che la palla possa entrare sempre. Nella ripresa l’ingresso in campo di Montolivo e di un Pepe da ammirare per il cuore messo in campo hanno cambiato la situazione, ma la porta egiziana si è rivelata inviolabile anche per eventi sfortunati, vedi le occasioni capitate a Iaquinta. La verità è che questa nazionale ha problemi notevoli: la retroguardia che nel 2006 sembrava insuperabile non sembra tale, manca fantasia in mezzo al campo e davanti, Gattuso non sta bene, e anche Pirlo si trascina in campo sbagliando fin troppe giocate per lui facili. A tutto questo si aggiunge la solita situazione di cui si parla ad ogni manifestazione internazionale: ovvero la mancanza di un centravanti utile, dato che Toni e Giardino sono animali da gol, e se non segnano son assolutamente inutili alla causa, specie Toni che con la maglia azzurra quando conta fa davvero poco.

Consigli per gli acquisti – Partiamo dall’Iraq: particolarmente interessante la diga a centrocampo formata da Nashat Akram, classe 1984, e Hawar Mulla Mohammed, classe 1981. Giocatori diversi, entrambi prediligono la fascia centrale del campo, Akram (che gioca in Qatar come un altro suo compagno molto interessante, Yoannis Mahmoud) è più devoto a compiti di regia, mentre Hawar gioca in posizione più avanzata, gioca meglio in uno contro uno e s’inserisce con maggior mordente: non a caso ha il vizietto del gol, come dimostrato in Champions con l’Anorthosis.
Nel Sudafrica bene Bernard Parker della Stella Rossa: dopo la figuraccia con l’Iraq ha mostrato le sue ottime doti fisiche e una discreta abilità a finalizzare le palle gol create dai compagni. Ottima gara anche per Masilela, esterno sinistro con un buon campionario di finte e movimenti macchinosi ma comunque ubriacanti , anche se forse messi fin troppo in luce dalla debole fascia destra neozelandese.
Per il Girone B si torna in Egitto con Essam El-Hadary, strepitoso contro gli Azzurri: l’estremo difensore egiziano ha mostrato grandi riflessi, prontezza nelle uscite e fantastica capacità nel controllare i palloni bassi. Impressionante anche lo stacco da terra, messo in luce col balzo prodigioso sulla conclusione da fuori di Rossi. Da aggiungere al campionario tecnico anche la personalità e una naturale leadership che lo rendono un importante punto di riferimento difensivo. L’età purtroppo non gioca a suo favore (36 anni), peccato.

Prossimo turno – Il 20 Giugno scende in campo il Girone A: in contemporanea Iraq-Nuova Zelanda, gara in cui giustizia vorrebbe che l’Iraq porti a casa i 3 punti, e Spagna-Sudafrica per il Girone A: per le Furie Rosse non dovrebbe essere una gara impossibile, ma una volta sbloccatisi i Bafana Bafana possano far meglio: per passare alle Semifinali basta un punto, o comunque sperare che l’Iraq non seppellisca a suon di reti ciò che resta della Nuova Zelanda.
Girone B il 21 Giugno con Egitto-USA, gara praticamente indirizzata verso i campioni d’Africa forse orfani di Zidan, ma soprattutto la gara che decide il Girone, Italia-Brasile. Ricordiamo che in casa di vittoria egiziana, tutto dipende da Italia-Brasile: se si pareggia o vince il Brasile, verdeoro primi nel girone ed Egitto secondo; se vince l’Italia si arriva pari a 6 con una differenza reti che al momento premia il Brasile(+4), seguito da Italia (+1) e Egitto (0). In ogni caso gli uomini di Dunga sembrano con un piede in Semifinale.

mercoledì 17 giugno 2009

Il punto sul mercato rosanero: Da Pastore a Paletta sino a Paolucci

Il Palermo continua a lavorare sotto traccia. Un aspetto molto diverso rispetto agli anni passati quando il club rosanero era spesso al centro delle trasmissioni legate al mercato. Fattore negativo o prezioso effetto sorpresa? Il tecnico rosanero, Walter Zenga, ha incontrato a Milano il ds, Walter Sabatini. I due hanno tracciato un bilancio delle operazioni portate avanti del Palermo prima della partenza per le vacanze del mister rosa, destinazione Usa. Fra dieci giorni, al suo ritorno, verrà presentato ufficialmnte alla stampa. Da Bertòlo (già fatta per l'argentino che verrà ufficializzato giorno 2 e presentato il 6) a Pastore, possibile botto del mercato rosanero. Il giovane argentino è uno di quei talenti cristallini, lo sanno in Argentina, lo sanno in Europa e lo sa Sabatini. Un possibile "10" di altissimo livello. L'Huracàn lotta per il titolo e vorrebbe mantenere in rosa il giocatore sino a dicembre e questo al momento è l'ostacolo maggiore per un Palermo che comunque sembra poter firmare il colpaccio. Per la difesa ecco Cribari. Il centrale biancoceleste ha chiaramente espresso il desiderio di cambiare aria e Sabatini per lui rappresenta una figura quasi paterna. Il suo agente ha anche confermato: "a Palermo verremmo di corsa. Una telefonata e prepariamo le valigie". Dichiarazioni importanti che lasciano apertissima la pista che conduce in Sicilia e che a questo punto lasciano ai rosa l'ultima parola. Il brasiliano non rientra nei piani della Lazio, verrebbe a Palermo di corsa, piace a Sabatini. Serve altro? Zenga intanto avrebbe espresso il desiderio di avere a Palermo, oltre che il brillante Bosko Jankovic visto a Genova, anche Michele Paolucci attaccante classe '86 in comproprietà tra Udinese e Juventus. Un giovane si promettente ma praticamente allo stesso livello di Succi. L'ex Ravenna ha dimostrato di poter essere un'alternativa valida nei momenti di crisi o emergenza infortuni. Tra Paolucci e Succi cambia poco, al Palermo probabilmente serve altro. Un acquisto di spessore in ognuno dei tre reparti. Per due terzi i nomi ci sono già: Paletta (dall'Argentina e non solo danno per chiuso l'affere per il passaggio in rosa del centrale classe '86 alto 190 cm) e Cribari per la difesa, Pastore a centrocampo e poi il solito sogno del pubblico palermitano: "la punta". Non un maratoneta stanco come Cavani (molto più adatto a giocare da esterno in un attacco a tre) ma un centravanti alto, forte fisicamente e punto di riferimento per i compagni. Lo è stato Toni lo è stato Amauri, non lo è Cavani, più seconda punta per caratteristiche. Il nome caldo è quello di Nikola Kalinic centravanti croato classe '88 e "futuro della nazionale" secondo il ct Slaven Bilic. La politica è chiara, giovani da far crescere per mantenere vivo il ricambio generazionale e ben solido il bilancio. Il patron Zamparini parla di Champions, quindi quarto posto. La compagine di Zenga dovrebbe lottare alla pari con Fiorentina, Roma, Genoa, Lazio e Napoli. Al momento, con tutta la fiducia per un tecnico valido e carismatico come Zenga, probabilmente al Palermo manca qualcosa. Frey, Felipe Melo, Mutu, Jovetic, Gilardino, Totti, De Rossi, Mexes, Crespo, Ferrari, Floccari, Zarate, Rocchi, Quagliarella e Lavezzi. Ognuna delle cinque squadre che probabilmente dovrebbero svolgere il ruolo di rivale in una possibile corsa al quarto posto hanno almeno un campione in squadra. Il Palermo ha Miccoli che quando sta bene vale questi grandi nomi ma per la Champions League non basta. Ai giovani di qualità devono essere affiancati un paio di nomi importanti, elementi di esperienza, come è accaduto un anno fa con Liverani ed Amelia o due anni fa con Miccoli. E' ancora presto ma le rivali corrono già sulla pista dell'estate e il mercato del Palermo a breve dovrà subire un forte scossa se la Champions League dovrà diventare un chiaro obiettivo e non un sogno proibito.

La Confederations in pillole: prima giornata


Confederations Cup partita tra l’entusiasmo generale nel colorito Sudafrica: in realtà forse la FIFA dovrebbe riflettere su alcuni particolari organizzativi apparsi vistosamente in queste gare di prova. In primis è parsa scarsa la risposta del pubblico sudafricano: tante presenze solo per la gara dei Bafana Bafana e quella del Brasile, per merito della solita torcida brasiliana in trasferta (oltre 7000 tifosi). Dato non preoccupante vista la portata dell’evento, senza dubbio meno preoccupante la presenza negli spalti delle vevuzela, le trombette che rendono difficile la vita dello spettatore col loro insopportabile ronzio: si può tifare in tanti altri modi, dunque si spera non sia drammatico richiedere il divieto di suonare questi aggeggi palesemente anti-televisivi. Non il massimo, per chiudere con gli spalti, i brusii e i fischi che hanno fatto a sottofondo ad ogni giocata di Booth nella gara inaugurale: vero che siamo di fronte ad una situazione storico-sociale complessa, ma la sport dovrebbe unire i popoli, non certo gettare benzina sul fuoco del rancore e dell'odio.
Infine scendiamo verso i campi da gioco, decisamente orrendi, messi a disposizione delle nazionali: dal campo di patate di Johannesburg a quello di Pretoria, si son visti terreni non all’altezza di una manifestazione mondiale. Ma passiamo a parlare di calcio giocato:

Girone A – Deludente la gara inaugurale tra Sud Africa ed Iraq, priva di qualsiasi spunto tecnico. Si è visto senza dubbio un Iraq ben organizzato in difesa ed abbottonato, ma estremamente dedito al non-gioco: prevedibile, ma di certo non ci si aspettava un Sud Africa così mal organizzato e schierato male, fin troppo inconcludente. Incomprensibile la scelta di Santana di tener fuori Pienaar e affidare l'intera organizzazione delle manovre offensive al lezioso Modise. Padroni di casa rimandati fin quando non mostreranno Pienaar, ma di certo le fantozziane sortite offensive di Parker e Fanteni non promettono bene: il fantasma Benni McCarthy aleggia pesantemente sui Bafana Bafana. Lo 0-0 finale dice tutto.
Nell'altra gara poco da dire con la Spagna solita macchina da gioco favorita dalla presenza del Re Mida Torres, ma la Nuova Zelanda era ben poca cosa. La riflessione maggiormente in voga dopo la prima giornata sta nello squilibrio dei gironi: da una parte una grande e 3 personaggi in cerca d'autore, dall'altra 2 grandi e 2 squadre.


Girone B - Due belle partite. Partiamo da Brasile-Egitto: Brasile scintillante nel primo tempo dove ha mostrato tutti i suoi pregi, dalla fantasia di Kakà ai calci piazzati perfettamente eseguiti. D'altro canto l'Egitto ha mostrato giocatori di rara fantasia e tecnica, capaci di trovarsi benissimo e collaborare in campo, ma carente organizzazione difensiva e un bucoa centrocampo dove manca un buon incontrista. Nel secondo tempo, col calo fisico, il Brasile ha allungato troppo la squadra, lasciando spazi tra i reparti ed esponendosi alle veloci ripartenze egizie: preoccupante l'impotenza poi di Melo e Gilberto Silva a far da filtro a centrocampo, esponendo una difesa non al meglio con Lucio e Juan non certo in piena forma. Il Brasile visto nel secondo tempo sembra quello del 2006 e il 4-3 finale non consola di certo Dunga.
Italia-USA? Una partita in chiaroscuro. Bene gli americani che si dimostrano squadra solida, compatta, ma decisamente inconcludente sotto porta con due palle gol divorate davanti a Buffon. L'Italia appunto ha due facce: la prima Italia fa paura in senso negativo, con Chiellini clamorosamente disattento;un centrocampo che fa acqua, che vede De Rossi e Pirlo pestarsi i piedi, quest'ultimo poi con goffagine e lentezza evidente; un attacco sterile, dove Camoranesi sull'esterno non fornisce la fantasia che serve e Gilardino che fa a testate contro un avversario ignoto. L'altra Italia ha il volto di Giuseppe Rossi, che accende la luce e stende gli USA: con la fantasia di Rossi gli Azzurri volano e rischiano di farne una valanga, se solo avessero un centravanti che la schiaffasse dentro o almeno si rendesse utile. Lippi deve meditare, per schierare la squadra giusta per l'Egitto: non sembra difficile capire chi far giocare e chi farebbe meglio a star fuori, dal campo ma forse anche dal gruppo Mondiale.


Consigli per gli acquisti - Rubrica monopolizzata dall'Egitto, ma prima soffermiamoci su un giocatore made in USA: Jozy Altidore ha fatto impazzire l'Italia, ma non scommetteremmo su un futuro da Carneade per lui. Stella dell'Under20, appartiene al Villareal (che l'ha preso su consiglio di Pellegrini, neo-tecnico del Real Madrid) che l'ha girato quest'anno in prestito allo Xerez. Manca forse di un pizzico di malizia e senso del gol, ha un buon bagaglio di mezzi fisici e atletici: possente, alto e rapido, oltre che molto propenso alla corsa e al sacrificio. Ha un buon bagaglio tecnico, da tenere d'occhio dato che parliamo di un classe 1989.
Passiamo ora all'Egitto: superfluo segnalare Zidan, stellina in Bundesliga, soffermiamoci allora su altri. Impossibile non parlare di Mohamed Abou Treika, giocatore fenomenale: non velocissimo, sa comunque fare tutto con la palla, dal passare al tirare. Copre praticamente ogni settore del campo e non gioca egoisticamente, classe 1978. Unico problema: non vuole lasciare l'Africa per motivi religiosi (lo sport professionistico europeo sottrarebbe tempo alla preghiera).
Altri giocatori da segnalare:sicuramente Ahmed Eid, classe 1980, tradizionale numero 10 con buona propensione all'assist ma non molto mobile in campo; poi in difesa per gli amanti dell'usato sicuro si segnala Wael Gomaa (34 anni), difensore longilineo elegante sia in fase d'impostazione che di chiusura: troppo vecchio? Spazio allora all'articolo finale, una vecchia conoscenza come l'ex-Bari Hani Said, classe 1980, gioca libero vecchio stampo ma anche centrale, ha disputato un gran secondo tempo e nonostante alcuni cali di concentrazione ha mezzi per provare di nuovo, con successo, l'avventura europea.


Prossimo turno - Il programma in data odierna prevede Spagna-Iraq alle 16, pronostico chiuso sull'1 ma la grande organizzazione difensiva dell'Iraq potrebbe creare qualche problema alla Spagna: ergo, stavolta le Furie Rosse potrebbero fermarsi sui 2-3 gol e amministrare la gara con calma. Per il Girone B scontro alle 20.30 tra Sud Africa e Nuova Zelanda, coi Bafana Bafana costretti a vincere: se Pienaar gioca non dovrebbero rischiare.
Domani alle 16 Brasile-USA: interessante vedere la Selecao contro una squadra coriacea e pragmatica, ma meno tecnica rispetto all'Egitto. Possibile gara da under, con un 2-0 a favore dei verdeoro. L'Italia infine si scontra con l'Egitto: gara decisiva per passare il turno, inutile dire che tutto passa dalle intenzioni di Lippi. Se decide di schierare la faccia buona dell'Italia, lo sgambetto dovrebbe essere evitabile.

lunedì 15 giugno 2009

Zamparini a 360°: Il patron rosanero sul mercato ed il futuro

"Se il rinnovo di Simplicio si farà? Non lo so, abbiamo un budget da rispettare - ha spiegato il patron rosanero - Se si troverà un accordo entro il budget che noi abbiamo stabilito siamo pronti e ben lieti di rinnovare anche perché Simplicio è un giocatore a cui sono affezionato, altrimenti si valuteranno altre soluzioni e le proposte di altre squadre. Al momento, tuttavia, non abbiamo ricevuto offerte da parte di nessuno. Le richieste di Simplicio? Il suo agente ha chiesto di fatto quasi il doppio dell’ingaggio rispetto a quanto percepisce attualmente, una cifra che non possiamo sostenere e che è fuori dal nostro budget. Siamo pronti a rinnovare ma non siamo disposti a fare follie. Kalinic? E’ un giocarore che ci interessa - ha ammesso il patron rosanero - Vorrei sottolineare però che abbiamo tantissimi attaccanti e forse in questo momento il reparto offensivo non è quello che necessita di rinforzi. Abbiamo Cavani che è riconfermato come Miccoli ed Hernandez che ha fatto vedere di che pasta è fatto oltre al recupero di Budan. Il problema di diversi giocatori è che hanno perplessità nel venire a Palermo perché non hanno la certezza del posto da titolare ma giocare titolare in questo Palermo è dura. Se alla fine Ballardini andrà alla Lazio? Ballardini ha un accordo con la Lazio da più di un mese - ha rivelato il patron rosanero - Un mese prima che mi dicesse di voler andar via da Palermo mi chiamò una radio romana e mi disse ’Zamparini ha saputo che Ballardini andrà alla Lazio e Rossi a Palermo?’ e io ho risposto ’Ma voi dove avete imparato questa storia qui?’. I tifosi stanno accettando con gradualità l’arrivo di Zenga? I tifosi che hanno contestato l’arrivo di Zenga sono una minoranza che non rappresenta il tifo palermitano. I tifosi dovrebbero applaudire la partenza di Ballardini che li ha traditi. I veri tifosi palermitani sono affezionati a me, alla squadra e sanno che non li tradirò mai. Dire che il grande colpo è l’acquisto di un singolo è maleducazione sportiva - ha spiegato il patron rosanero - Io con Sabatini e con l’aiuto di Zenga stiamo costruendo la squadra per la prossima stagione. L’esempio da seguire è a mio avviso l’Udinese che ogni anno, grazie ad una buona gestione ed economia aziendale, riesce ad allestire una squadra in grado di esprimere un buon calcio mantenendo un bilancio in attivo. Noi a livello dell’Udinese? Ancora no - ha ammesso Zamparini - Io ho messo dentro 100 milioni di euro, Pozzo questi soldi li avrà tirati fuori. La nostra politica, che sta dando buoni risultati, si basa sulla scoperta dei giovani sul mercato cercando di individuarli prima degli altri. Due-tre giovani di livello arriveranno anche quest’anno, poi vediamo. "Il campionato del prossimo anno sarà più equilibrato. L´Inter resta la grande favorita e il Milan potrà avere qualche problema: dovrà iniziare a percorrere una strada che la vedrà protagonista nei prossimi anni - ha dichiarato il patron rosanero - Gli obiettivi del Napoli e del Palermo per il prossimo anno saranno simili: provare a raggiungere la Champions. Bisognerà, però sperare che il Milan possa pagare la cessione di Kakà e qualche altra grande possa incappare in un’annata negativa". Ultima parentesi su due presunti acquisti che verranno chiusi a breve: "Abbiamo già preso il centrocampista argentino Bertolo e un altro paio di acquisti che non possiamo ufficializzare perché i loro campionati sono ancora in corso - ha sottolineato Zamparini - Per Pazienza e Blasi non siamo assolutamente interessati perché a centrocampo siamo in esubero e dovremo cercare di vendere almeno due calciatori".

domenica 14 giugno 2009

Confederations Cup: Il calendario completo


Ecco il calendario completo della Confederations Cup, antipasto del mondiale in programma in Sudafrica la prossima estate:

GRUPPO A

14 giugno ore 16 (Johannesburg) Sudafrica-Iraq

ore 20.30 (Rustenburg) Nuova Zelanda-Spagna

17 giugno ore 16 (Bloemfontein) Spagna-Iraq

ore 20.30 (Rustenburg) Sudafrica-Nuova Zelanda

20 giugno ore 20.30 (Johannesburg) Iraq-Nuova Zelanda

ore 20.30 (Bloemfontein) Spagna-Sudafrica

GRUPPO B

15 giugno ore 16 (Bloemfontein) Brasile-Egitto

ore 20.30 (Pretoria) Stati Uniti-ITALIA

18 giugno ore 16 (Pretoria) Stati Uniti-Brasile

ore 20.30 (Johannesburg) Egitto-ITALIA

21 giugno ore 20.30 (Pretoria) ITALIA-Brasile

ore 20.30 (Rustenburg) Egitto-Stati Uniti

SEMIFINALI
24 giugno ore 20.30 (Bloemfontein) PRIMA GRUPPO A-SECONDA GRUPPO B

25 giugno ore 20.30 (Johannesburg) PRIMA GRUPPO B-SECONDA GRUPPO A

FINALE TERZO POSTO 28 giugno ore 15 (Rustenburg)

FINALE PRIMO POSTO 28 giugno ore 20.30 (Johannesburg)

venerdì 12 giugno 2009

Pastore: "Palermo è la piazza giusta per me"

Javier Pastore è considerato da molti la nuova stellina del calcio argentino. Il Palermo si è mosso con un certo anticipo e, vista la caratura di un ragazzo classe '89, questo è probabilmente il momento per sferrare il colpo decisivo. Un numero 10 alto 187 centimetri dotato di classe cristallina e doti atletiche di primo livello. Pastore ha confermato il suo gradimento circa la destinazione Palermo ai microfoni di Skysport. "Interesse del Palermo? Sono contento e ciò è la prova che sto giocando un buon calcio. Quella rosanero è l’unica ipotesi concreta e sarebbe una buona destinazione vista l’importanza del club e la possibilità di giocare con continuità. Questo per me è davvero un periodo felice - ha aggiunto - è un momento speciale che condivido con la mia famiglia ma, in ogni caso, tengo ben saldi i piedi per terra. Se, ad esempio, in questa fase della mia carriera andassi all’Inter, non giocando potrei perdere il ritmo e rallentare la mia crescita, quindi credo che per me l’ipotesi migliore sia quella di approdare in un club in cui poter giocare con continuità".

giovedì 11 giugno 2009

Real scatenato: Ronaldo e Kaká, nascono i Galacticos 2.0

Florentino Perez non scherza. Eletto da pochissimi giorni, il nuovo, ma mica tanto, presidente del Real Madrid non ha aspettato prima di scatenare fuochi d'artificio che hanno sconvolto il mercato internazionale. Dopo l'acquisto di Kaká, che ha gettato nello sconforto e nella rabbia la Milano rossonera, un altro shock in giornata con l'acquisto di cristiano Ronaldo. Il Manchester United ha accettato l’offerta record del Real Madrid di 80 milioni di sterline (pari a 94 milioni di euro) per l'asso portoghese, in passato avvicinato dalle stesse merengues senza successo. Lo ha comunicato lo stesso club inglese sul proprio sito, mettendo così fine a giorni di indiscrezioni che si rincorrevano fra la Spagna e l’Inghilterra. "Su richiesta di Cristiano - si legge sul sito - che ha espresso nuovamente il suo desiderio di andare via e dopo aver parlato con i rappresentati del giocatore, lo United ha autorizzato il Real Madrid a parlare con il giocatore. La questione dovrebbe risolversi entro il 30 giugno".
Stando al comunicato, dopo averne discusso con i rappresentanti del portoghese, i Red Devils avrebbero così deciso di accogliere la richiesta del Pallone d’Oro (attualmente in vacanza a Los Angeles), che non ha mai nascosto il proprio desiderio di andarsene dal club di Sir Alex Ferguson, tanto da averlo annunciato ai compagni di squadra prima della finale di Champions League contro il Barcellona. In pratica, da adesso Ronaldo è libero di parlare con il Real per definire la questione dell’ingaggio, che sarà principesco esattamente come l’offerta fatta (si parla di oltre 234.000 euro a settimana). Con ogni probabilità il 30 giugno dunque, oltre alla presentazione ufficiale di Ricardo Kakà, Florentino Perez darà il benvenuto anche a Cristiano Ronaldo.
Ma il Real ha appena iniziato la campagna acquisti maggiormente esaltante che il calcio ricordi. Secondo Marca, mai parco di fantasie di mercato riguardanti le merengues, il Real potrebbe presentarsi con un 11 completamente nuovo alla prossima Liga. Intoccabile la retroguardia con Casillas in porta, Ramos e Marcelo sulle fasce e Pepe al centro, l'unico acquisto potrebbe essere Raul Albiol, sottovalutato centrale del Valencia. Secondo il quotidiano madrileno, dallo stesso Valencia dovrebbe arrivare Silva, mentre altro tassello da aggiungere al centrocampo potrebbe essere Xabi Alonso. Davanti ai 2 di centrocampo non solo Ronaldo e Kakà, ma forse anche Franck Ribery. In attacco il colpo dovrebbe essere David Villa, valutato attorno ai 35 milioni. Ricapitolando quindi, il nuovo Real secondo Marca: Casillas; Sergio Ramos, Pepe, Raul Albiol, Marcelo; C. Ronaldo, Xabi Alonso, Silva, Ribery; Kakà; Villa. Al di là delle questioni tattica (chi corre), il mondo del calcio dovrebbe stare in guardia: si rischia di vedere la squadra migliore del secolo.

Media spettatori: Palermo ottavo


Secondo la speciale classifica stilata dalla Lega Calcio, in base alla media spettatori, il Palermo, tra le squadre di serie A, si piazza all'ottavo posto. L'afflusso medio al "Renzo Barbera", infatti, è stato calcolato mediamente in 23.534 unità. I rosanero, in graduatoria, sono preceduti nell'ordine da: Milan (59.731), Inter (55.345), Napoli (39.936), Roma (39.374) , Lazio (35.013), Fiorentina (31.181) e Genoa (26.600). Il Palermo, fra le altre, ha l'onore di precedere la Juventus (22.396). Dunque la passione dei sostenitori rosanero non si è mai spenta. Da notare, infatti, che le sette squadre che precedono la compagine siciliana, dispongono di stadi con una capienza ben maggiore rispetto al "Renzo Barbera".

lunedì 8 giugno 2009

Primavera: Il Palermo è campione d'Italia


Il Palermo conquista il primo scudetto Primavera della sua storia grazie alla formazione di Rosario Pergolizzi che, nella finalissima del 'Trofeo Giacinto Facchetti' a Trento, batte per 1-0 il Siena grazie a un gol di Abel Hernandez al 44' della ripresa.
Al 24' Ivanov esce al limite dell'area per anticipare Davì. Al 30' il portiere bianconero para a terra con il corpo il tiro ravvicinato di Corsino. Siena pericoloso con Giannetti su calcio di punizione dal limite. Bravo Ingrassia in presa alta. Le due formazioni vanno negli spogliatoi con il risultato fermo sullo zero a zero. Al rientro in campo è il Siena a spingere con Larrondo protagonista assoluto. Pergolizzi è costretto a rinunciare a Cossentino, che accusa un problema al polpaccio. Al suo posto entra Costantino. Al 17' ammonizione per Buchel per un intervento su Misuraca. Sulla punizione di Conti la girata di Hernandez viene facilmente bloccata da Ivanov. Al 21' ancora protagonista l'ex Penarol. L'uruguagio, su sponda di Misuraca, batte da due passi, ma l'estremo senese è abile a compiere il miracolo. Un minuto più tardi altra clamorosa palla-gol per i rosanero: Mazzotta serve Misuraca, bella la girata del capitano rosa ma il portiere bianconero compie nuovamente il miracolo. Il Siena reagisce prontamente ed è Bigeschi con un sinistro dalla distanza a far tramare i rosa. La sua conclusione si stampa sulla traversa. Il Palermo soffre a centrocampo e Pergolizzi toglie uno stanco Conti inserendo Pitarresi, ex Splendore Villabate che, al 37', ci prova con un bel destro terminato di poco a lato. Sarà lui l'uomo decisivo. Al 44', infatti, il Palermo trova la rete che vale il tricolore. Corsino salta due avversari sulla trequarti serve con uno splendido esterno Pitarresi che, dopo aver saltato l'estremo difensore senese, serve ad Abel Hernandez il pallone della vittoria. Inutile il tentativo disperato del Siena di riacciuffare il pari e l'over time. Il Palermo Primavera è campione d'Italia per la prima volta nella sua lunga storia. Il sogno di un intero popolo di vedere un tricolore cucito su una maglia rosanero è diventato realtà.

Messaggio ai tifosi di Zamparini tramite RNG

"Non mi sono mai permesso di dire che dei tifosi non mi interessa nulla, anzi, ho sempre ascoltato i loro pareri ancora prima dei pareri dei miei collaboratori e questo voi lo sapete meglio di ogni altro. Voglio precisare che ho assunto Walter Zenga per migliorare il Palermo e proiettarlo nel prossimo campionato alla conquista della prima qualificazione in Champions League. Quest'ultimo è un sogno che da sempre voglio condividere con i miei tifosi. Sono sempre stato un uomo ambizioso e quando mi sono prefisso degli obiettivi con i giusti tempi di maturazione li ho sempre raggiunti.Credo fermamente che questi tempi di maturazione sono anche arrivati in questa azienda che è il Palermo Calcio e voglio iniziare a sfruttarli con i giusti mezzi che mi ritrovo a disposizione. Avere trovato Walter Zenga disponibile per allenare il Palermo è uno dei primi passi che ci proietteranno verso i grandi traguardi e mai prima d'ora sono stato cosi convinto di poter raggiungere l'obiettivo della qualificazione in champions. Però, per potere raggiungere questo obiettivo è ovvio che ho bisogno della collaborazione dei tifosi palermitani, cosi come l'ho sempre avuta e mai mi è venuta a mancare. Comprendo che per alcuni tifosi di "vecchia data" avere preso l'allenatore che fino a pochi mesi fa allenava il Catania è quasi inaccettabile, comunque loro devono anche comprendere che questo calcio è cambiato e non si può più vincere solo con il cuore o l'orgoglio ma, bisogna anche adottare alcune strategie che non devono prevedere ostacoli di inutili pregiudizi. Al tempo la mia scelta è stata quella di investire nel Palermo calcio e gradualmente portarlo verso buoni obiettivi e ad oggi mi si può anche dire che a volte sono testardo nelle mie decisioni ma non certo che ho fatto delle scelte sbagliate e di non avere mantenuto le mie ambizioni che insieme a voi c'eravamo prefissati sin dall'inizio di questa avventura. Mi dispiace se alcune scelte fondamentali per essere vincenti intaccano la suscettibilità di alcuni ma, come dite anche a Palermo: i cavalli buoni si vedono a tiro lungo. Io sono con voi a Palermo e in serie A. Questa volta posso anche vantarmi di non avere esonerato l'allenatore, infatti, credevo molto in Ballardini ma, poi, sono rimasto deluso per alcune sue scelte e adesso spero solo che questa sua scelta possa portare benefici al nostro Palermo del vicino futuro".

domenica 7 giugno 2009

Uno scudetto rosanero: il sogno di tutti i palermitani

Lo sport di per se è fatto per partecipare, divertirsi ed entrare a contatto con realtà diverse. Quando entri nel meccanismo, capisci di esser bravo ed inizi la scalata diventa davvero difficile non pensare alla vittoria. E' il caso della Primavera di Rosario Pergolizzi. Il tecnico rosanero ad inizio hanno, con tutte le ragioni del caso vista la nuova avventura, parlava di crescita e di risultati secondari relativamente agli scopi della stagione. Oggi la formazione rosa, al termine di un torneo entusiasmante, ha l'occasione per scrivere una pagina storica per il calcio palermitano: portare a casa lo scudetto. Ogni tifoso ed appassionato ha un sogno, vincere, e questi sogni diventano ancor più preziosi per quelle realtà dove i successi non cadono dal cielo in grossa quantità. Le grandi soddisfazioni e le giornate da ricordare si, ma la vittoria, il trofeo, il primato, questi sono aspetti che vanno oltre. Una regular season condotta al meglio e giocata al massimo, poi la Primavera del Palermo ha spiccato il volo. Prima l'eliminazione della Sampdoria scudettata, poi la prova di maturità contro la Juventus nel corso di una gara dominata. La semifinale contro il Chievo ha poi spalancato la strada che conduce al tricolore. Sarà il Siena l'avversasio dei rosa, un ostacolo importante che separa un gruppo straordinario da un traguardo che fa sognare anche i tifosi rosanero meno abituati a seguire le vicende dei più giovani. Un successo, una stagione da incorniciare. Questa sera a Trento anche il presidente Zamparini sosterrà la compagine di Pergolizzi nel contesto di una finale che sarà seguita da tantissimi tifosi palermitani. Dalla maturità dell'estremo difensore Ingrassia, la solidità del reparto difensivo, la qualità del centrocampo con Davì, Conti e Temperino protagonisti di un grande campionato, sino all'attacco. Una coppia che nel corso della stagione ha visto protagonisti Giovio e Misuraca. Nel corso di queste finali però Hernandez è "sceso di grado" con la maturità e l'entusiasmo dei grandi giocatori. Spettacolo contro la Juventus e tanto lavoro sporco contro il Chievo. Un tandem che ad oggi fa già sorridere i tifosi con l'uruguagio stellina della prima squadra e Misuraca, preziosissimo talento del calcio del capoluogo che, si spera, possa presto seguire le orme di Totti e De Rossi a Roma, portando in alto i colori rosanero da palermitano doc. Non c'è dubbio, guardare uno scudetto cucito sulla maglia del Palermo sarebbe un'immensa emozione, il sogno di ogni tifoso rosanero. E' giunto il grande giorno. Questa sera a Trento un gruppo di ragazzi straordinari potrebbe regalare ad una città intera un sogno verde, bianco e rosso.

sabato 6 giugno 2009

Palermo: Pastore primo botto dell'estate?


Javier Pastore, giovane centrocampista argentino dell'Huracan, accostato negli ultimi mesi a diversi club italiani tra cui Inter, Lazio, Catania e Juventus, è il primo grande colpo di mercato del Palermo. Pastore che in patria è considerato un vero talento secondo le informazioni raccolte da Itasportpress da persone vicine all'Huracan, avrebbe già raggiunto l'accordo con il club rosanero e verrà ufficializzato nei primi giorni della prossima settimana. Il Palermo dovrebbe versare 8 milioni di euro per il centrocampista argentino. L'Huracan dall'operazione non guadagnerà nulla, il cartellino del giocatore appartiene infatti per il 55% all'agente, Marcelo Simonian, e la restante parte alla Tallares de Cordoba, squadra dove ha iniziato a giocare Pastore. Nel frattempo uno degli agenti del giovane talento argentino, Michele Carpasso, ha confermato che il Palermo sarebbe a buon punto: "Posso confermare che il Palermo è in pole per acquistare Javier, anche se ancora non c’è nulla di ufficiale. Su di lui ci sono molte squadre, però i rosa sono nettamente favoriti".

venerdì 5 giugno 2009

Panchina: arriva Walter Zenga


Con uno spettacolare colpo di scena, degno del miglior film giallo, il Palermo dovrebbe aver trovato il suo nuovo allenatore nella persona di Walter Zenga. Una decisione presa al termine di una mattinata intensa, e in particolare durante un summit societario che addirittura non dovrebbe ancora essersi concluso. Una trattativa iniziata ieri sera al termine dei lavori in Lega e proseguita incessantemente in queste ore.
Ma soprattutto, una scelta imprevedibile: nessuno si sarebbe immaginato un colpo del genere, dato che la rosa dei papabili negli scorsi giorni prevedeva nomi come Ranieri, Rossi, Giampaolo, ma non l'ex mister del Catania. Un allenatore che, anche alla luce della sua provenienza, affronterebbe una sfida enorme, dato che sarebbe soggetto ad ancora maggiori pressioni rispetto alle solite, enormi, preoccupazioni che una piazza esigente e burrascosa come Palermo porta in dote.
Per quanto riguarda i termini economici dell'affare, si parla di un contratto biennale con opzione sul terzo: l'ingaggio di base dovrebbe essere contenuto, ma al tempo stesso ammortizzato da numerosi incentivi in base anche ai risultati. Manca solo l'annuncio del sito ufficiale rosanero, che tuttavia dovrebbe arrivare nel pomeriggio.

Palermo ancora attivo in Argentina: interesse per Paletta

Anche in ore decisive per la decisione riguardo il prossimo allenatore rosanero, il Palermo continua a sondare insistentemente il mercato sudamericano. Nel mirino Gabriel Alejandro Paletta (23) difensore centrale del Boca Juniors, argentino ma di passaporto italiano. Paletta, che è infortunato dallo scorso anno a causa della rottura del legamento crociato del ginocchio destro, dovrebbe essere pronto al rientro in campo per l'inizio della prossima stagione. Anche Paletta rientra tra i giocatori che il Boca Juniors ha deciso di mettere sul mercato nel progetto di rifondazione della squadra che con ogni probabilità sarà guidata nella prossima stagione dell'ex tecnico dell'Inter, Hector Cuper. Paletta ha un contratto in scadenza a giugno del 2010 e viene valutato circa 3,5 milioni di euro anche se il prezzo potrebbe notevolmente abbassarsi a causa delle sue condizioni fisiche non ancora ottimali. In passato Paletta ha giocato con il Banfield prima di militare, senza troppe fortune, tra il 2006 e il 2007 con gli inglesi del Liverpool. Prima di infortunarsi, il difensore argentino ha giocato, nel 2008, 16 partite del torneo di Apertura. La sua ultima apparizione con il Boca Juniors risale al 9 Novembre del 2008 nel match esterno contro l'Arsenal de Sarandi.

La Primavera vola in finale e fa sognare il popolo palermitano

Il Palermo non si ferma e vola sulle ali di un entusiasmo che sta coinvolgendo gran parte dei tifosi palermitani. I rosanero battono il Chievo 1-0 e conquistano la prima finale della storia del campionato Primavera. Primo tempo senza troppe emozioni, con i gialloblù che hanno spinto di più e i rosanero pronti a ripartire in contropiede. Palermo pericoloso con Hernandez al 9’ con un sinistro insidioso deviato in angolo e Cossentino al 13’ con un colpo di testa di Cossentino terminato sopra la traversa. Il Chievo risponde due volte con Sbaffo, prima all'11’ con un destro che finisce fuori e al 45’ conuna bella conclusione deviata in angolo. Nella ripresa la squadra di Pergolizzi, il quale ha seguito la gara dalla tribuna per squalifica, prende in mano il pallino del gioco e va vicinissima al gol al 15’ ancora con Hernandez con uno splendido sinitro a girare "alla Del Piero" fuori di un soffio. Otto minuti più tardi splendida conclusione di destro dell'ottimo Temperino che lambisce il palo sinistro della porta difesa da Gazzi. E' il preludio al gol che arriva a sette minuti dallo scadere. Splendida conclusione di destro di Conti che si insacca sotto la traversa per il vantaggio rosanero. Il Palermo per la prima volta nella sua storia vola in finale, in programma lunedì 8 alle 21 a Trento, e aspetta di conoscere la sua avversaria, che uscirà domani sera dalla sfida tra Siena e Udinese. Un cammino quello della Primavera che sta facendo entusiasmare anche il popolo palermitano, poco abituato alla possibilità di portare a casa il tricolore. I supporter rosa potranno seguire la finalissima in diretta a partire dalle ore 20,55 sul canale Skysport1 del bouquet Sky. Un appuntamento imperdibile per chi da una vita sogna di vedere il tricolore su una maglia rosanero.

giovedì 4 giugno 2009

Zamparini: "Punteremo alla Champions"

“Il progetto Palermo sono io, allenatori e calciatori passano, Zamparini resta. Con Sabatini faremo quattro acquisti per puntare alla zona Champions, il nostro modello è la Samp scudettata”. Il patron rosanero parla anche del prossimo allenatore, del sistema arbitrale dopo Calciopoli e del nuovo stadio, che consentirà alla società di autofinanziarsi. Il presidentissimo si dichiara ottimista sui tempi del nuovo impianto, che dovrebbe essere pronto nel 2013: “Per il centro commerciale le carte sono a posto e ora passerò allo stadio. I proventi dello stadio saranno reinvestiti nel Palermo. È il discorso fatto da Della Valle a Firenze. Sarà necessario un organo di controllo, con le istituzioni locali e la magistratura”. Per il suo compleanno (68 anni il 9 giugno) non si aspetta regali, anzi ne promette ai tifosi: “Non chiedo niente, sono molto fortunato, felice dei miei figli, orgoglioso del Palermo. Mi auguro che la crisi economica passi in fretta, troppa gente ha perso il lavoro. Prenderemo un centrale difensivo, un’alternativa come laterale sinistro, un centrocampista di qualità e un bomber”.

Zamparini-Ballardini: Addio già scritto

Il divorzio ormai è andato, restano gli strascichi e le rivendicazioni postume, come in tutte le coppie. Nel raccontare le ragioni della chiusura col suo allenatore, Zamparini, il presidente del Palermo, arrivato in Lega Calcio, ammette che qualche colpa gli viene addebitata. "Ballardini? Ho detto che va via - dice -. Ci sono rimasto male, ovvio, d'altronde è così: quando tua moglie ti dice che se ne va non sei felice...", ha sorriso amaro il numero uno rosanero dribblando ogni domanda sul prossimo allenatore. "Ci sono venti allenatori liberi, ne prenderemo uno...", ha tagliato corto. "Dice che l'ho stressato, che è colpa mia. boh...". Arrivato in Lega Zamparini da poi parlato brevemente delle indiscrezioni che raccontano di un Ballardini ora vicino alla Lazio. "Lo vuole Lotito? Beato lui". E sull'ipotesi di uno scambio di panchine, con Delio Rossi in rosanero non si sbilancia: "Non so niente, ci sono venti allenatori liberi, uno lo prenderemo".

Zamparini: "Sabatini in scadenza, rinnovo? Vedremo..." In base a questi due anni di operato, vorresti ancora Sabatini come ds del Palermo?

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