ARTICOLI DEL GIORNO

- Serie A 2010/2011: Il calendario del Palermo

PALERMO: ROSANERO SU HERNANES

LE PROBABILI FORMAZIONI

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I gol dei rosa con D'Agostino by Gladiator987: Atalanta-Palermo

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sabato 28 febbraio 2009

La preview di Palermo-Catania


Dopo l'atteso scontro con la Juventus, il Barbera ospita la partita davvero più attesa: è il derby di Sicilia, è Palermo-Catania. Tutto pronto per uno spettacolo calcistico senza eguali: ovvero, l'unica cosa che avremmo davvero voluto vedere in partite come questa. Il passato purtroppo è noto.Ma domani al Barbera per fortuna si vedrà solo lo spettacolo in campo, e dagli spalti arriveranno solo le immagini della coreografia della curva Nord, che nelle grandi occasioni riesce spesso a superarsi. In campo, due squadre con ambizioni e situazioni diverse: il Palermo ancora aggrappato al sogno europeo, il Catania che dopo il solito grande avvio si è ridimensionato tornando alle solide e solite ambizioni di salvezza tranquilla. I rosanero un rullo compressore in casa nonostante l'ultimo tonfo, che comunque ha lasciato più rimpianti che sentimenti pessimistici, i rosazzurri decisamente timidi fuori dopo aver costruito anch'essi la reputazione di avversari ostici per chiunque sul terreno del Massimino. Fosse la guida alla solita partita, si direbbe "impegno sulla carta abbordabile per il Palermo"... Ma non è la solita partita, questo è il Derby, che sfugge ad ogni pronostico e dura più di 90', dura una stagione intera.

Solo defezioni in attacco per Ballardini: fuori Michelidze, Budan ed Hernandèz (che si unirà al gruppo Martedì); ha recuperato dopo un mese di assenza Moris Carrozzieri, che si riprenderà il posto al centro della difesa, spalleggiato da Bovo. Con queste premesse è assolutamente scontato l'utilizzo del classico 4-3-1-2, con Amelia in porta; Cassani e Balzaretti sulle fasce con Carrozzieri e Bovo in mezzo; Nocerino, Liverani e Bresciano in mezzo; Simplicio dietro a Cavani e Miccoli, comunque costantemente in dubbio dato che non è certo al 100% (è pronto in panchina Davide Succi).



Probabile Formazione - Amelia; Cassani, Bovo, Carrozzieri, Balzaretti; Nocerino, Liverani, Bresciano; Simplicio; Cavani, Miccoli.

Panchina - Ujkani, Kjaer, Savini, Guana, Tedesco, Migliaccio, Succi.


Indisponibili - Budan, Michelidze, Hernandèz.


Catania al completo e Zenga con tanti dubbi sull'11 iniziale. Il modulo è il classico 4-3-3, e pare assolutamente deciso lo schieramento dalla cintola in giù: Bizarri in porta, al centro della difesa Stovini e Silvestre, sulle fasce i due acquisti di Gennaio Potenza e Capuano: soprattutto l'ex-rosanero abbastanza positivo nelle prime uscite. In mezzo al campo cominciano i dubbi: se Ledesma e Baiocco sembrano i favoriti per le prime due maglie da titolare, il terzo centrocampista potrebbe essere Biagianti, tuttavia non sicuro del posto da titolare perchè minacciato dalla concorrenza del solito Tedesco. In avanti Mascara e Morimoto sembrano sicuri come esterni offensivi, il dubbio è al centro: dentro Paolucci, o dentro l'uomo-derby dell'andata, Jorge Martinez? Sarà una decisione dell'ultimo minuto, con Paolucci leggermente favorito.


Probabile Formazione - Bizarri; Potenza, Stovini, Silvestre, Capuano; Baiocco, Ledesma, Biagianti; Mascara, Paolucci, Morimoto.

Panchina - Acerbis, Silvestri, Llama, Tedesco, Carboni, Martinez, Spinesi.

venerdì 27 febbraio 2009

Ventiseiesima giornata: Tante emergenze e punti interrogativi


Ecco il quadro completo della situazione riguardante le venti formazioni di A che accenderanno lo spettacolo della ventiseiesima giornata:


LAZIO-BOLOGNA Zarate e Pandev saranno i due attaccanti ai quali si affiderà Delio Rossi per scardinare la difesa del Bologna. Diakitè è ai box per un affaticamento muscolare. Per il Bologna invece Zenoni preferito a Belleri. Mutarelli e Amoroso sembrano destinati a cominciare dalla panchina.


JUVENTUS-NAPOLI Camoranesi ko, Giovinco dal primo minuto. Sono queste le novità di Ranieri in vista della sfida contro il Napoli. In avanti Del Piero e Trezeguet. Mellberg in difesa farà rifiatare Legrottaglie. Per il Napoli problemi a centrocampo: fuori causa Gargano. Al suo posto Pazienza. A Torino spazio a Datolo.


CAGLIARI-TORINO Allegri non potrà contare sullo squalificato Fini. Pronto Lazzari. Nel Torino recuperato Abate mentre si ferma Ventola, costretto a saltare il Cagliari per una contrattura all'adduttore.


ATALANTA-CHIEVO A rischio Floccari, alle prese con problemi inguinali. Fuori dai giochi anche Guarente, Doni e Vieri. Nel Chievo la coppia d'attacco sarà formata da Pellissier e Makinwa, supportati da Colucci.


REGGINA-FIORENTINA Reggina in emergenza: fuori causa Campagnolo, Vigiani, Santos e Rakic. In attacco potrebbe rivedersi Brienza. Nella Fiorentina Bonazzoli sostituirà lo squalificato Gilardino in attacco. Da verificare le condizioni fisiche di Comotto.


SAMPDORIA-MILAN Nella Samp torna dal primo minuto Cassano. Partner in attacco del barese sarà il confermatissimo Pazzini. Indisponibile Delvecchio. Squalificato Bellucci. Il Milan è in piena emergenza: non ci saranno Kakà, Bonera, Ronaldinho, Seedorf e Ambrosini. Largo a Shevchenko dall'inizio accanto a Pato. A centrocampo Flamini. Indietro confermato Senderos con Antonini.


SIENA-GENOA Gruppo al completo per il tecnico Giampaolo, eccezion fatta per Rossettini. In avanti spazio a Maccarone e Ghezzal. Genoa, Jankovic e Mesto favoriti per affiancare Milito in attacco. Indisponibile Vanden Borre.


UDINESE-LECCE Nell'Udinese c'è Handanovic. Domizzi squalificato. Per Tissone resta un grande punto interrogativo. Nel Lecce indisponibili Ardito, Giacomazzi e Petrachi. Rientrerà in campo dall'inizio Castillo.

mercoledì 25 febbraio 2009

Champions: inglesi fatali alle italiane, ma c'è ancora chi spera...


Primi 90' degli ottavi di finale da consegnare agli archivi per la massima competizione per club del vecchio continente. Bilancio decisamente in rosso per le 3 squadre italiane, che non sono riuscite a realizzare nemmeno una rete: la squadra messa peggio è senza dubbio l'Inter, nonostante sia l'unica che è riuscita almeno a pareggiare. Per i nerazzurri però è un pareggio amaro, dato che ancora una volta le indicazioni non sembrano essere positive: ancora una volta si è vista un'Inter fin troppo arrendevole, che paga l'assenza di qualità in mezzo non riuscendo a tenere il pallino del gioco nemmeno sul terreno di casa, e grava sin troppo tutto il peso della manovra offensiva su un Ibrahimovic che in Europa continua ad essere di gran lunga meno decisivo rispetto agli standard che abbiamo ammirato in Serie A. L'Inter guarda dunque con pessimismo allo scontro dell'Old Trafford, un campo dove non puoigiocare con la scarsa personalità mostrata ieri dalla squadra di Mourinho.
Situazione diversa invece per Roma e Juventus: pur uscendo sconfitte dall'Emirates Stadium e dallo Stamford Bridge, entrambe comunque hanno limitato il passivo, mostrando decisamente più personalità e chiudendo addirittura le rispettive partite con un forcing convincente. Il ritorno in casa sempre dunque abbordabile, certo sarà fondamentale non subire reti, compito probabilmente più congeniale alla Juventus, che dopo aver sofferto nei primi 15' ha concesso poco agli avversari: ma la stessa Roma, ieri capitolata solo su rigore, può limitare un Arsenal non in grandissime condizioni. Entrambe le compagini sembrano comunque avere molte più chance dell'Inter di passare il turno, non solo per gli avversari più deboli ma anche per l'impressione tuttosommato buona avuta nelle due trasferte.
In giro per l'Europa: certo il passaggio del turno solo il Bayern Monaco, che ha affondato con un roboante 0-5 uno Sporting Lisbona decisamente troppo arrendevole, anche perchè si giocava tutto in questa andata tra le mura amiche. L'altra squadra che ha conquistato un successo di rilievo è il Liverpool, corsaro al Bernabeu con il gol di Benayoun, che mette i Reds in una posizione di enorme vantaggio in vista del ritorno ad Anfield Road e sorprende un po' tutti dato che le due squadre s'erano avvicinate all'ottavo in condizioni diverse da quelle di appena poche settimane fa: i Reds in calo sembravano poter soffrire contro un Real in ripresa. Invece ancora una volta Benitez ha pescato l'asso gestendo la partita in maniera impeccabile.
Altrove grande equilibrio: l'unico risultato forse già segnato è quello di Lione-Barça, con la formazione di Guardiola destinata a guadagnarsi agevolmente la qualificazione al Camp Nou dopo aver fatto il minimo indispensabile in terra francese. Ben più duro il compito per altre due compagini spagnole, il Villareal e l'Atletico Madrid: la squadra di Giuseppe Rossi (in gol su rigore), è incappata in un pareggio contro il Panathinaikos assolutamente scomodo in vista della trasferta nel catino ateniese, mentre l'Atletico ha un piede e mezzo fuori dopo essersi fatto raggiungere due volte dal fantastico Lisandro Lopèz e guarda con preoccupazione alla sfida dello Stadio Dragao, dato che ha a disposizione come possibili risultati solo la vittoria o un rocambolesco pareggio (dal 3-3 in su) per passare entro i 180' di rito. Per riepilogare ora un rapido sguardo a risultati e marcatori di questa gara d'andata tra le fantastiche 16 d'Europa:

Inter - Manchester United 0-0
Arsenal - Roma 1-0 (37' Robin Van Persie su rigore)
Chelsea - Juventus 1-0 (11' Didier Drogba)
Atletico Madrid - Porto (3, Maxi Rodriguez, 45+2' Diego Forlan; 22' e 72' Lisandro Lopèz)
Olympique Lione - Barcellona 1-1 (7' Juninho Pernambucano; 67' Thierry Henry)
Sporting Lisbona - Bayern Monaco 0-5 (42' e 63' Frank Ribery, 57' Miroslav Klose, 84' e 91' Luca Toni)
Villareal - Panathinaikos 1-1 (67' Giuseppe Rossi su rigore; 59' Giorgios Karagounis)
Real Madrid - Liverpool 0-1 (82' Yossi Benayoun)

martedì 24 febbraio 2009

Benjamin Aguero: E' nato il calciatore perfetto?


Chi non ha mai fantasticato sulla possibilità di avere la tecnica di Maradona, la potenza di Pelè, lo stacco aereo di Van Basten, la velocità di Garrincha. Adesso "il calciatore perfetto" potrebbe esser già nato. Il divino erede è nato sano, pesa tre chili e mezzo, porta un nome biblico e su di lui sono già caduti gli occhi e la brama della terra dei genitori e di quella d'adozione. Benjamin, figlio dell'attaccante argentino dell'Atletico Madrid Sergio "Kun" Aguero e di Giannina Maradona, secondogenita del «Pibe de oro», divide ignaro due Paesi. È cittadino argentino ma potrà ottenere senza troppi problemi anche la nazionalità spagnola grazie alle legge promulgata dal governo del premier socialista Rodriguez Zapatero per i figli di immigrati con regolare permesso di soggiorno che nascono in suolo iberico. Nessuno è in grado di predire se sarà un campione, ma il sospetto è legittimo: i geni incrociati ci sono tutti e già si pensa ai possibili mondiali in cui potrebbe esplodere, quelli del 2030. Tutto questo a tre giorni di vita, un caso straordinario - e probabilmente irripetibile - di talento precoce. La Spagna in ascesa nel gotha del calcio, l'Argentina assetata di rivincite guidata dal nonno allenatore, che è volato dall'ultima amichevole di Marsiglia a Madrid per stare vicino alla figlia e al genero: il piccolo Benjamin sentirà presto il fiato sul collo e dovrà fatalmente fare i conti con un'infanzia al centro dei riflettori. In sala parto ha ottenuto la tessera 94.805 dell'Independiente di Avellaneda, il club dove esplose papà, spedita via corriere dal presidente Julio Comparada da Buenos Aires (e passi che l’illustre nonno sia invece legato a doppia mandata al Boca Juniors). Tutto l'orgoglio del nonno esce fuori quando Maradona parla del nipotino: "Ha il 60% del nonno e 40% del padre". In pratica, se anche se campo tenesse fede a queste percentuali, il piccolo Benjamin diventerebbe un fenomeno. Maradona ha anche rivelato di non aver assisito al parto della figlia perché "troppo nervoso", ma ha aprecisato: ''Questa nascita è stata la gioia più grande che potessi avere. Essere nonno mi fa sentire più vecchio? No, anzi è come essere rinato". Maradona parla del nipote e si emoziona: "Potrò giocare con Benja, parlare con lui. E mi dirà 'nonnò passami la palla. Una sensazione nuova e bellissima". La Real Federacion del Futbol spagnola aveva tentato in passato di sedurre Lionel Messi, che da quando ha dodici anni vive a Barcellona ma la pulce d'oro ha declinato tutte le offerte, sapendo che grazie al suo genio prima o poi sarebbe arrivato a indossare la maglietta biancoceleste. Maradona esercita un ferreo controllo sulle decisioni dei baby genitori, entrambi ventenni: difficile pensare che accetterebbe un simile tradimento. Sta di fatto che gli spagnoli hanno l’aria di volerci provare. Se ne riparlerà fra qualche anno, e a quel punto l’ultima parola spetterà finalmente a Benjamin: figlio di un campione, nipote di un fenomeno e neonato già al centro del calciomercato.

Al Barbera con Dani: La vittoria dei "siciliani a metà"


Palermo-Juventus 0-2 sul tabellino, ma un grande Palermo, una tifoseria esemplare e l'atmosfera delle grandi occasioni smentiscono il risultato finale attribuendo, idealmente la vittoria ai rosa. Questa gara era una delle più attese della stagione, non tanto perchè affrontavamo una big del campionato, ormai siamo stabilmente in serie A e ci siamo abituati a giocare grandi partite ed a battere grandi squadre, ma perchè era l'occasione di un "grande ritorno" e un pò tutti si chiedevano come sarebbe stato accolto l'ex più amato e rispettato dal pubblico palermitano. Amauri è entrato in campo per il riscaldamento ed ha ricevuto infiniti applausi (come era prevedibile), però non ha giocato titolare e così al suo ingresso in campo nel secondo tempo, ecco nuovamente venir fuori il caloroso abbraccio del pubblico palermitano all'ex bomber rosanero. Davanti a questi eventi la partita in se passa in secondo piano, anche perchè abbiamo perso quindi non c'è molto da commentare sotto questo punto di vista. La sconfitta brucia ancora in quanto il Palermo ha disputato un'ottima gara mettendo in difficoltà i bianconeri per tutti i 90'. Ci ha pensato ben presto Miccoli a farci saltare dai seggiolini colpendo in pieno una traversa che ci ha fatto strozzare l'urlo in gola, ma brucia ancora di più perdere a Palermo contro una squadra del nord ed essere circondati da "tifosi" siciliani bianconeri che non manifestavano la loro gioia apertamente (tranne quelli in gabbia) ma che dentro godevano. Chi era allo stadio per il Palermo, ovvero chi è allo stadio ogni domenica solo per il Palermo, sicuramente come me sarà comunque orgoglioso della prestazione della squadra, del pubblico palermitano in generale e dei complimenti che quasi tutti hanno rivolto ai rosa. Chi, invece, era allo stadio occasionalmente criticava spudoratamente il Palermo ed allo stesso tempo dentro saliva la felicità per le reti bianconere. Chi era in gabbia ha preferito esaltare la vittoria della Juventus rinnegando la terra in cui vive, cantava cori pesanti contro Palermo, anche in siciliano...per loro nessun commento...

domenica 22 febbraio 2009

Palermo - Juventus: le pagelle del popolo


Amelia 7: Da qualche settimana consente ai suoi di rimanere a galla anche nei momenti più difficili. Sullo 0 a 0 salva il risultato in un paio di occasioni e anche nella ripresa si fa sempre trovare pronto.

Cassani 6: Gioca una gara di contenimento forse per scelta del tecnico Ballardini. In ogni caso mantiene bene la posizione e non può molto in occasione del raddoppio dei bianconeri davanti ad un carro armato come Amauri.

Kjaer 6: Alterna le solite giocate difensive di assoluto valore ad alcuni errori ingenui ed ovviamente dettati dall'inesperienza. In ogni caso, davanti ad una big del nostro calcio, dimostra di essere dotato di grande personalità. Si spera che, essendo quasi vent'enne, non venga venduto alla prima offerta importante nè quest'estate nè durante la prossima. Fra cinque anni avrà 25 anni e sarà ancora giovanissimo, in teoria c'è tanto tempo per poter rendere questo ragazzo un protagonista di qualche annata superba, euro permettendo.

Bovo 7: Guida la difesa con grande personalità e spesso esce palla al piede con eleganza. Gioca un grandissimo primo tempo e si spegne un pò nella ripresa, in ogni caso è un altro giocatore rispetto a quello che recitò il ruolo di comparsa due anni fa nel Palermo di Guidolin.

Tedesco s.v: Ennesimo gettone di presenza in A per il centrocampista palermitano.

Balzaretti 8: Il migliore dei suoi senza alcun dubbio. In questi mesi è cresciuto tanto ed è tornato ad essere quel terzino che fece gioire tutti i fans rosanero dopo il tanto sospirato addio di Pisano. Vola lungo la fascia di sinistra e porta palla con personalità anche nel tentativo di sorprendere da solo la retroguardia bianconera. E' generosissimo fino alla fine nonostante i crampi accusati nel finale. Bionico.

Nocerino 5,5: Il centrocampista rosanero contro i suoi ex compagni non brilla e torna a far vedere le sue ottime qualità solo a sprazzi. Non è il mastino visto nelle ultime giornate forse per le due settimane di stop forzato vista la squalifica. Non c'è dubbio che da un mediano di grande livello come lui ci si possa aspettare molto di più.

Succi s.v: Come spesso accade entra a pochi minuti dal termine facendosi notare in particolar modo per i fuorigioco.

Liverani 6,5: Il capitano rosanero sceglie di giocare una partita votata alla spettacolarità. Preferisce il tunnel a Sissoko ad un passaggio semplice e ciò influisce su una gara comunque positiva. I suoi suggerimenti in avanti non mancano peccato che sia assente il reparto avanzato dei suoi.

Bresciano 4-: Scendere sotto il quattro è una soluzione estrema ma la sua prestazione induce all'estremismo. Dopo due anni continua a latitare e il suo apporto alla squadra è praticamente nullo. Un ragazzo della Primavera ieri sera avrebbe sicuramente cercato di entrare maggiormente in partita e forse in rapporto alla prestazione dell'australiano ci sarebbe anche riuscito. Nella speranza che il suo impiego sia legato alla mancanza di alternative di livello e alla presenza di una panchina da serie cadetta si spera che questi possano essere gli ultimi mesi di un centrocampista dinamico e veloce che in soli due anni è riuscito a trasformarsi in un fantasma. A gennaio quella legata a Bresciano era l'emergenza più grande da risolvere in sede di mercato eppure l'unico reparto che non è stato puntellato è il centrocampo. Incredibile ma vero.

Simplicio 4-: Il secondo fantasma della gara influisce pesantemente sulle prestazione dei suoi. Da Liverani in poi solo Miccoli riesce a salvarsi a fronte di tre presenze assolutamente impalpabili. Una di questa è quella di Simplicio. Fallisce un'occasione incredibile dopo la traverssa colpita dal numero dieci rosanero e sparisce dal campo. In trasferta non ha mai inciso e spesso il Palermo grazie a lui e Bresciano ha giocato in nove ma se inizia a giocare così anche al Barbera i dubbi su un suo avvicendamento con un trequartista di qualità a giugno devono assolutamente sparire. Dopo tre stagioni è ora che si capisca che questi giocatori devono cambiare aria.

Miccoli 7: Solo in maniera quasi malinconica affronta il reparto arretrato della Juventus insieme a Balzaretti e Liverani. Attorno ha il vuoto eppure riesce ad impensierire una saracinesca come Buffon. Non è al meglio dal punto di vista fisico ma vederlo all'interno di un reparto avanzato povero e non all'altezza è un vero peccato. Il valore aggiunto di questa squadra meriterebbe un vero centravanti come spalla.

Cavani 4-: "Però è generoso". Questa è la giustificazione che viene spesso ricercata quando si parla di Cavani. Non è una prima punta nè per il calcio italiano nè per quello sudamericano. Se il Palermo non vuole rimanere in eterno tra l'ottavo e il dodicesimo porto deve cambiare registro e capire che Amauri, quando siamo a marzo 2009, non è stato degnamente rimpiazzato. Come quando andò via Toni e Caracciolo dimostrò dopo poche gare di non essere all'altezza, il club rosanero si trova ancora una volta a dover attraversare una stagione transitoria per quanto riguarda il centravanti. L'anno dopo arrivò Amauri e dopo 10 minuti di gara contro la Raggina alla prima in campionato si capì che l'aria era cambiata. Questo ragazzo può giocare come esterno di centrocampo o come punta esterna in un attacco a tre ma di certo non è una prima punta. Un attacante da Palermo non può centrare la porta una volta su dieci. Stiamo parlando di serie A e non di campionato italiano di corsa campestre.

venerdì 20 febbraio 2009

La preview di Palermo-Juventus


Il Barbera s’illumina di nuovo, per un Sabato sera da non dimenticare. E’ Juventus-Palermo, una gara ricca di significati: la Juventus cerca il rilancio per dare un segno ad un campionato che sembra ormai già scritto al vertice, il Palermo cerca l’impresa per sognare. Nella mente del tifoso palermitano, questa è però la serata di Carvalho de Oliveira Amauri: una serata, come vedremo, forse rovinata dalle scelte operate da Ranieri alla vigilia, ma non si sa mai…nella mente del tifoso palermitano c’è di più però: c’è la voglia di sognare, la voglia di vedere altri 3 punti conquistati con una grande, la voglia di rivivere la magica serata della stagione scorsa, la voglia di vedere la sofferenza diventare gioia con una esplosione dopo una magia. Il sinistro di Mattia Cassani viaggia ancora libero nella mente del tifoso rosanero, che spera solo, domani alle 22.15 circa, di provare una strana ed enorme sensazione di deja-vu.

Indisponibili di vecchia data in casa rosanero: fuori Budan, e Michelidze in attacco, Carrozzieri in difesa per via del solito dolore alla coscia sinistra. Ancora una volta poi non ci sarà Abèl Hernandez, che in settimana ha intrapreso un lungo iter di accertamento della sua idoneità all’attività agonistica, da non sottovalutare dati i problemi passati dell’uruguagio (aritmia). Ballardini opterà per il classico 4-3-2-1, con formazione praticamente sicura: Amelia in porta; difesa a 4 con, da destra verso sinistra, Cassani, Bovo, Kjaer e Balzaretti; In mezzo trio con Nocerino, Liverani in regia e Bresciano; Simplicio agirà poi dietro le punte Cavani e Miccoli.



Probabile Formazione - Amelia; Cassani, Bovo, Kjaer, Balzaretti; Nocerino, Liverani, Bresciano; Simplicio; Miccoli, Cavani.



Panchina - Ujkani, Savini, Morganella, Guana, Tedesco, Succi.



Indisponibili - Budan, Michelidze, Hernandez, Carrozzieri.



Juve a Palermo senza Zanetti e De Ceglie. Per il resto, Ranieri avrà molti più uomini disponibili del solito da scegliere: il tecnico bianconero è orientato per una formazione insolita, alla luce dell’imminente impegnato europeo contro il Chelsea. Confermato ovviamente Buffon in porta, le sorprese iniziano dal centro della difesa, con Mellberg e Chiellini titolari e Legrottaglie a rifiatare in panchina. Immancabili invece Molinaro sulla fascia sinistra e Grygera sulla destra. A centrocampo la situazione non è chiarissima: partendo da sinistra, Giovinco dovrebbe essere in vantaggio su Nedved, mentre al centro accanto a Sissoko lottano per una maglia Marchisio e il redivivo Tiago. A destra Camoranesi. In avanti, festa rovinata per Amauri: Ranieri preferisce farlo riposare per la Champions e dunque spazio a Trezeguet e Iaquinta, lasciando in panchina anche Del Piero.


Probabile Formazione - Buffon; Grygera, Chiellini, Mellberg, Molinaro; Camoranesi, Sissoko, Marchisio, Giovinco; Iaquinta, Trezeguet.



Panchina - Manninger, Legrottaglie, Tiago, Nedved, Amauri, Del Piero.



Indisponibili - Zanetti, De Ceglie, Andrade.

giovedì 19 febbraio 2009

Coppa Uefa: A secco le quattro italiane


Partiti i sedicesimi di finale di Coppa Uefa. Il Milan ottiene un buon pareggio (1-1) nell'insidiosa trasferta contro il Werder Brema, mentre la Sampdoria delude in casa perdendo 1-0 contro gli ucraini del Metalist Kharkiv Inizio positivo solo a metà per le quattro squadre italiane impegnate nel turno di andata dei sedicesimi di finale di Coppa Uefa. Il Milan sfiora il colpo esterno nella difficile trasferta tedesca contro il Werder Brema. La squadra di Ancelotti passa infatti in vantaggio al 36' con Filippo Inzaghi, che si conferma cecchino infallibile in ambito europeo siglando la sua 66/a rete personale in una competizione continentale. Continua dunque l'interminabile sfida per il trono di cannoniere europeo tra lui e Raul. Nel secondo tempo, invece, la storia cambia, e dopo il raddoppio sfiorato sempre da Inzaghi al 21' (traversa piena su lancio illuminante di Seedorf), il Werder preme alla ricerca disperata del pareggio, creando diverse occasioni sotto la porta di Dida. In una di queste, è il fuoriclasse brasiliano Diego a tenere il discorso qualificazione ancora aperto siglando all'86' il definitivo 1-1. Nei minuti finali i tedeschi continuano nella pressione cercando il gol-vittoria, ma trovando solo una traversa allo scadere con l'attaccante peruviano Pizarro. Il risultato di parità va comunque bene al Milan, visto che le occasioni migliori della gara sono capitate tutte sui piedi dei padoni di casa. Debutto deleudente, invece, per la Sampdoria. I blucerchiati escono sconfitti dal Marassi di Genova per 1-0 nella sfida contro gli ucraini del Metalist Kharkiv, rendendosi protagonisti di una prestazione scialba, apparendo svogliati e mai in partita. La rete della squadra ucraina, che ha sorpreso per ordine tattico e cinismo, giunge in pieno recupero del primo tempo (48') con un colpo di testa in area dell'attccante Oliynyk, bravo a sfruttare la libertà concessagli dalla coppia difensiva Raggi-Lucchini. Nel secondo tempo non basta l'attacco titolare Cassano-Bellucci, nè i tanti cambi operati da Mazzarri fino ai minuti finali del match. Per i blucerchiati, il discorso qualificazione si fa ora molto duro: non sarà facile recuperare la rete la passivo nella gara di ritorno che si disputerà in Ucraina. Anche l'Udinese non va oltre il pareggio. Doppio vantaggio friulano, rimonta polacca nel finale. Primo tempo equilibrato e condizionato dal campo innevato, occasioni per Inler e Quagliarella. Udinese in vantaggio al 50' con un colpo di testa di Quagliarella. Un'autorete di Arboleda al 55' porta i friulani sul 2-0. Sembra fatta per gli uomini di Marino, ma prima Rengifo all'81', poi lo stesso Arboleda all'84' riportano la sfida in parita'. Paso falso interno della Fiorentina nell’andata dei sedicesimi di finale di Coppa Uefa contro gli olandesi dell’Ajax. Allo stadio Artemio Franchi i lancieri si sono imposti per 1-0 grazie alla rete al 15’ del secondo tempo di Kennedi ed adesso il cammino dei viola, alla prima gara in Uefa dopo il girone di Champions League giocato, si mette decisamente in salita.

domenica 15 febbraio 2009

Reggina-Palermo: le pagelle del popolo


Amelia 8: Se stiamo qui a parlare di pareggio è anche e soprattutto merito suo. Prodigioso in due occasioni, consente ai suoi di mantenere viva la partita.

Cassani 6,5: Fa bene ma potrebbe rendere ancor di più. Nel corso della ripresa firma un'azione personale di pregevole fattura che, con un pizzico di altruismo in più, poteva consentirgli di mettere un compagno a tu per tu col portiere. Più umiltà e concretezza.

Kjaer 6: Il giovane danese non impressiona ma rende secondo quelli che ormai sono i suoi standard. Anche in un contesto difficile come quello di Reggio riesce a disimpegnarsi bene al fianco di Bovo.

Bovo 6,5: Quando sta bene è una sicurezza (l'unico vero problema è star bene con continuità). Il centrale rosanero guida i suoi con personalità e riesce a proporsi anche in avanti con una splendida punizione deviata da Campagnolo in angolo.

Balzaretti 6: Così come i compagni della difesa gioca una buona partita nonostante gli avversari non fossero di certo di grande levatura. Si propone anche in avanti anche se non riesce ad incidere come vorrebbe.

Migliaccio 6: Il centrocampista campano compie il suo dovere e lotta come sempre su ogni pallone. Nel corso dei novanta minuti riesce a dar man forte a Liverani riuscendo a costruire uno scudo in grado di proteggere il regista rosanero dalla pressione degli avversari.

Liverani 6,5: Il capitano rosanero recupera e consente a Ballardini di non dover operare una piccola rivoluzione a centrocampo. E' ordinato in fase di possesso e consente ai compagni di avere costantemente un punto di riferimento al quale rivolgersi.

Guana 5,5: La sua prestazione potrebbe essere inclusa nella classica prova del giocatore che da troppo tempo non saggia la maglia da titolare. Per certi versi appare come un doppione di Migliaccio anche se non si propone in avanti come dovrebbe.

Savini s.v: Dà una mano ai compagni di reparto nel finale andando a occupare, come spesso accade ultimamente, il ruolo di terzo centrale in una difesa a cinque.

Simplicio 5: Ancora una volta è il peggiore dei suoi nel corso di una gara giocata in trasferta dal Palermo. Per certi versi il brasiliano è l'emblema dei rosanero: in casa ruggisce come un leone ed in trasferta perde l'orientamento facendo innervosire più di un tifoso. Il salto di qualità del Palermo nel prossimo futuro, a nostro avviso, passa anche da questo ruolo fondamentale. O Simplicio inizia a rendere con continuità, oppure il Palermo dovrebbe cercare un trequartista in grado di fare la differenza e di diventare il valore aggiunto per questa squadra.

Miccoli 5: Per demeriti suoi o per mancata assistenza da parte dei compagni, il numero dieci rosanero non entra mai in partita. Così come Simplicio, in trasferta non riesce ad incidere come vorrebbe e come dovrebbe. Se il Palermo fuori casa si spegne le risposte vanno cercate in quegli elementi che, quando le cose girano, riescono a fare la differenza.

Succi s.v: Ennesima prestazione di un attaccante generoso ma che per qualità probabilmente non è adatto ad un palcoscenico prestigioso come quello di Palermo.

Cavani 4,5: Prosegue il dibattito, si allarga la spaccatura all'interno del popolo palermitano. Al Palermo serve un maratoneta o un bomber che con mezzo soffio la mette dentro? C'è chi loda la generosità di un attaccante che corre molto e spreca altrettanto e chi è consapevole che una formazione che vuole lottare per qualcosa di importante lì davanti deve avere una certezza. Un vero centravanti che sappia capitalizzare al massimo la mole di occasioni costruita dai suoi e da se stesso. L'errore nel finale non può essere incluso in una prova generosa. Quella palla deve andare in rete.

Tedesco s.v: Ennesimo gettone in serie A per il centrocampista palermitano.

sabato 14 febbraio 2009

La preview di Reggina-Palermo


Palermo a Reggio per conquistare 3 punti in trasferta: difficile ma non impossibile, per tanti motivo. Dalla parte dei rosanero, il ruolino di marcia tutt’altro che sufficiente fuori casa fa sicuramente preoccupare, ma le ultime trasferte, contro squadre ben più blasonate, son state sicuramente incoraggianti: la sconfitta a Roma è arrivata al termine di una gara convinta, giocata con piglio, mentre a Genova pur con un atteggiamento rinunciatario, per poco si è sfiorato il risultato positivo o addirittura il colpo grosso, se Rubinho non avesse fermato la zuccata di Simplicio. Insomma, è un Palermo in evoluzione, che può nutrire legittime speranze contro una squadra come quella di Orlandi. Senza sottovalutare gli amaranto, dato che la squadra calabrese ha ben reagito dopo una prima metà di stagione infernale e dopo un mercato che poco è servito ad aggiustare i difetti ancora evidenti di una squadra chiaramente a rischio: la bella figurata fatta a Milano è un monito per i rosanero e per chiunque proverà, nelle prossime settimane, a violare il Granillo. Pronti a dare al via di un’altra, appassionante, sfida del sud, andiamo a monitorare la situazione di entrambe le squadre:

E’ una Reggina con tanti indisponibili quella che proverà a difendere il Granillo: fuori Giosa, Ceravolo, ma soprattutto gli infortunati Brienza e Vigiani, oltre che gli squalificati Cozza e Lanzaro. Orlandi si adegua, non cambiando modulo e affidandosi al solito 3-5-2: Campagnolo difenderà la porta amaranto, protetto da Santos e Valdez, ma soprattutto dal rientrante Cirillo, che occuperà il posto lasciato vacante da Lanzaro; centrocampo di sostanza per arginare i rosanero, col trio centrale Carmona-Barillà-Barreto, mentre a sinistra agirà Costa. A destra previsto invece l’utilizzo dell’ex Slavia Praga Krajcik, unico acquisto rilevante di Gennaio. L’attacco è pericoloso, con il generoso Corradi a far da punto di riferimento e a creare gli spazi per gli inserimenti del velenosissimo giovane Di Gennaro.

Probabile Formazione – Campagnolo; Costa, Valdez, Cirillo; Costa, carmona, Barreto, Barillà, Krajcik; Di Gennaro; Corradi.

Panchina – Puggioni, Alvarez, Halfredsson, Sestu, Cascione, Rakic, Stuani.

Indisponibili – Lanzaro, Giosa, Vigiani, Cozza, Brienza, Ceravolo.


Tante gatte da pelare per Ballardini con numerosi gli indisponibili, almeno uno per ruolo: Carrozzieri in difesa, gli squalificati Bresciano e Nocerino a centrocampo, Budan e Michelidze in attacco. Non ci sarà inoltre nemmeno Abèl Hernandez, arrivato in mattinata a Palermo: per “La Joya” primo allenamento Martedì, dopo le visite mediche di rito (anche se i precedenti problemi di aritmia del bomber della Celeste U20 farebbero pensare il contrario).
Tornando alla partita di domani, dalla cintola in giù sarà un Palermo uguale a quello della gara col Napoli: Amelia in porta, Cassani e Balzaretti sulle fascie, Bovo e Kjaer in mezzo. La rivoluzione sarà a centrocampo, col ritorno di Liverani, la conferma di Migliaccio ma soprattutto l’inserimento di Guana, chiamato ad una rara presenza da titolare. Sulla trequarti si spera di vedere un Simplicio formato casalingo, mentre in avanti spazio a Cavani e Miccoli. Le novità più interessanti dalla panchina, dove siederà finalmente Morganella, lasciato fuori all’ultimo secondo dalla gara col Napoli e assisterà alla gara ancora una volta il giovane numero 10 della Primavera Rosanero Misuraca, uno dei più brillanti nella prima settimana del Torneo di Viareggio (in gol nell’ultima gara contro il QPR).

Probabile Formazione – Amelia; Cassani, Kjaer, Bovo, Balzaretti; Guana, Liverani, Bresciano; Simplicio; Cavani, Miccoli.

Panchina – Ujkani, Savini, Cossentino, Morganella Tedesco, Misuraca, Succi.

Indisponibili – Carrozzieri, Liverani, Bresciano, Budan, Michelidze.

mercoledì 11 febbraio 2009

Brasile-Italia: Non c'è storia, verdeoro sugli scudi


Il Brasile gioca da Brasile e l'Italia scende in campo con qualche elemento on all'altezza della situazione, risultato: schiacciante vittoria per i verdeoro. Lippi schiera quattro elementi come Le Grottaglia, Montolivo, Pepe e Di Natale, quattro elementi adatti a squadre di medio-alta classifica del campionato italiano ma non ai massimi livelli del calcio internazionale. Nonostante ciò gli azzurri partono bene e dopo quattro minuti Pirlo mette Grosso nelle condizioni di virare la storia della serata. Il gol al volo sarebbe da sigle, almanacchi e calendari per camionisti. Il guardalinee annulla. Da lì in poi scende un sipario pesante su Lippi e sui ragazzi. La mediana sprofonda davanti all'agilità brasiliana con la quale la palla c'è e la palla non c'è già più. La difesa perde punti di riferimento importanti e va in apnea. I gol arrivano a distanza di 14 minuti l'uno dall'altro. Il primo nasce da Ronaldinho che scarica a Robinho. Gli Azzurri faticano a 'scivolare' e il taglio del giocatore del City per il compagno Elano è un fulmine a ciel sereno. Legrottaglie stride sull'erba, Brasile in vantaggio. Il raddoppio nasce dal 'pisolino' di Pirlo al limite. Robinho entra in scena, sgambetta che è un piacere, Zambrotta cerca la coda dell'avversario mentre lui è già sotto la curva a esultare. La reazione è fresca solo nella ripresa quando Rossi entra in campo. Troppo tardi e troppo solo. Tanti fallimenti nella serata. Il più lampante è quello di Montolivo. Naufraga in personalità e non incide con i piedi e l'intelligenza che si ritrova. Lui che dovrebbe essere uno dei perni dell'Italia che dovrà difendere il titolo. Buon viaggio.



LE PAGELLE
Juan 6,5 Quando si lancia in avanti, cercando la perfezione, prende bastonate (scivolata in anticipo su Zambrotta chiusa contro i cartelloni con l'esterno rossonero già agli autografi e palla regalata a Camoranesi invece che pescare un compagno con la maglia verdeoro). Però la partita è da solido geometrico. Concede a Gilardino di vedere il pallone solo da lontano anticipandolo di testa e di piede con una regolarità spaventosa.
Elano 7,5 Dietro a questo nome, spolverato ogni estate durante il mercato, c'è un giocatore di sostanza e di qualità. Esploso in Ucraina allo Shakhtar Donetsk e confermatosi al Manchester City, attende soltanto una chiamata definitiva per giocare tra le 'nuvole' tutto l'anno, non soltanto in occasioni di feste del genere. Il gol che chiude un'azione da capogiro è solo una fetta della sua torta. Cuce la mediana con l'attacco, sfiora la doppietta con un destro salito su una scala a chiocciola, annulla con personalità quella annacquata di Montolivo. Giocatore completo.
Robinho 8 Il numero su Zambrotta porta al gol e a un fastidioso spellamento di mani. Sul divano ci si sarà emozionati nel vedere quella 'bicicleta' perpetrata in uno spazio esiguo. Per non parlare della suola, tanto gentile da accarezzare la sfera. Il mancino, poi, è un foglio di carta preso di taglio che reciderebbe anche del metallo. Il virtuoso del City che vorrebbe vicino a sè i brasiliani anche in settimana, è l'incarnazione dello spirito goliardico di questo Brasile. Un altro passo, un altro gioco. Come quando verticalizza per Elano mandandolo in braccio a Buffon.
Zambrotta 6,5 In un vagone azzurro pieno di assonnati impiegati, lui è l'omino che con il carrello porta caffè a tutti. Sul gol di Robinho (la causa del 7 mancato) perde la musica e si siede per terra. Per il resto è l'unico appiglio a una serenità in casa Italia che proprio non riusciamo a intravedere dai finestrini appannati. Evita tracolli anticipando in area Adriano e Ronaldinho con diagonali da geometra e cerca di limitare Marcelo puntando anche verso la metà campo offensiva. Rigenerato.
Ronaldinho 6,5 La vastità di campo concessagli è tale per cui la sua misurata tenuta atletica non risalta. Parte da sinistra quando il Brasile passa in vantaggio entrando nell'azione del gol. Su punizione non brilla, spedendola ai tifosi curiosi. Ma ha giocate in profondità da meticoloso fantasista. E dire che aveva iniziato con un 'no look pass' da censurare...
Pirlo 5 I due gol annullati nascono dai suoi lanci. Peccato. Perché quando deve fare la cosa giusta si perde palla e uomo lasciando a Robinho le luci della ribalta e gli applausi del mondo. Prova a prenderla, Andrea, quella buona.
Maicon 6,5 Puntuale come le stagioni che passano. Ci mette dieci minuti a riprendersi dopo lo scampato pericolo del gol annullato. Poi è un tamburo che batte lungo la fascia destra buttando cross su cross nel ventre della nostra squadra.
Italia 5 Esclusi Montolivo e Zambrotta, riassumiamo qui la prova dei campioni del mondo. Il voto è la media tra il 4 del primo tempo e il 6 della ripresa. Mancano quattro mesi alla Confederation Cup e 16 al Mondiale. C'è tempo, c'è la necessità, c'è l'obbligo di cambiare ritmo. Ci chiediamo se c'è lo spirito e la materia prima.
G. Rossi 6,5 La speranza del movimento calcistico italiano. Un tempo giocato, un tiro pericoloso, assist delizioso per Toni, la pulce nell'orecchio del gigante brasiliano.

martedì 10 febbraio 2009

Al Barbera con Dani: Infiltrati azzurri in mezzo a noi


Novità al Barbera: animazione ed impianto audio tutto nuovo. Domenica sera l'atteso posticipo per il derby delle due Sicilie fra Palermo e Napoli ha dato il via all'iniziativa fra il Palermo calcio e Rgs. Io avevo già letto qualcosa in merito, ma non mi aspettavo tanta vivacità: musica a tutto volume (forse un pò troppo) e poco dopo la voce dello speaker Beppe Palmigiano, che dopo essersi presentato a cominciato ad animare la serata facendo fare al pubblico un pò di prove riguardanti l'ingresso in campo delle squadre. Una bellissima novità: oltre alla simpatica animazione, finalmente anche a Palermo diciamo noi il nome dei calciatori (anche se il nome del calciatore proposto dalla speaker dovrebbe essere esclamato e non proposto come una domanda)!!! All'ingresso in campo delle squadre la "prima prova" è andata abbastanza bene, il pubblico ha risposto alla grande (soprattutto, anzi direi quasi solamente la curva nord come al solito!) e lo speaker è molto bravo e simpatico. La partita ha inizio e Miccoli e Migliaccio ci fanno subito saltare dai sediolini del Barbera perchè mettono in rete il gol dell'1-0 al 2'! Miccoli batte in area un pericoloso calcio d'angolo che Migliaccio prontamente trasforma in gol ed oltre all'urlo del Barbera, dal nuovo impianto audio parte "l'inno alla gioia" di Beethoven. Divertente. Stessa storia al 12', Miccoli sempre protagonista che usa Cannavaro come un birillo e con una delle sue serpentine fornisce a Simplicio un assist perfetto che il brasiliano deve solo spingere in rete: 2-0 dopo pochi minuti. La gara si è subito indirizzata per il verso giusto, stranamente dagli spalti non piovevano neanche critiche ai soliti singoli, solo incitamenti e grande curiosità per come sarebbe proseguita la gara. Fino a quando segna per il Napoli un gran bel gol Hamsik e sento dietro di me un boato. Ero praticamente circondata da tifosi napoletani che sul 2-1 per tutto il resto dell'incontro non facevano altro che sperare spudoratamente nel pareggio nonostante fossero circondati da tifosi rosanero, ovviamente civili. Però quando finalmente l'arbitro si decide a fischiare la fine dell'incontro sportivamente gli stessi partenopei che ormai si erano "portati il cervello" per tutta la gara si son complimentati e fra sorrisi e abbracci si son degnamente portati a casa la sconfitta. Alla faccia dell'osservatorio che gli ha vietato la trasferta, loro c'erano, in mezzo a noi, a tifare per la loro squadra del cuore. Noi palermitani civili e sempre abituati al rispetto verso l'avversario li abbiamo accolti senza alcun problema!

lunedì 9 febbraio 2009

Palermo - Napoli: le pagelle del popolo


Amelia 6: Il portiere rosanero non deve compiere particolari interventi nel corso di una partita di contenimento giocata dai suoi. Non può nulla sulla splendida conclusione a giro di Hamsik.

Cassani 6,5: Cresce dal punto di vista difensivo e come sempre tenta delle belle giocate in avanti con personalità e ottime doti tecniche.

Kjaer 7: Il centrale danese, nonostante la stazza imponente, riesce vincere più di un duello in velocità con un razzo come Lavezzi. Questo ragazzo farà certamente parlare di se nei prossimi anni e la giovane età fa sperare in chiave rosanero. Insieme ad altri acquisti della stessa età e di grande qualità potrebbe andare a formare una squadra che potrebbe aprire un cliclo di diversi anni.

Bovo 6,5: Comanda con personalità al centro della difesa. Insieme a Kjaer riesce a sopperire ottimamente all'assenza di Moris Carrozzieri.

Balzaretti 7: Questo è il giocatore che ha fatto innamorare dopo poco tempo il pubblico del Barbera. Arcigno nelle chiusure e veloce nelle ripartenze, consente ai suoi di respirare in più di un'occasione nella ripresa con un paio di discese perentorie.

Nocerino 5,5: Forse per i difficili panni del vice-Liverani o forse per il peso psicologico della gara giocata contro la propria squadra del cuore, ma la sua prestazione non brilla di certo. In più di un'occasione tenta delle giocate sin troppo difficili e pecca di imprecisione. Il suo rendimento è certamente migliore nel ruolo di terzo di centrocampo.

Migliaccio 7: Finalmente dopo quasi due anni firma la prima rete in rosanero contro la squadra della sua terra. Monopolizza gli scontri aerei e mette in campo grinta e cuore come sempre. Ancora una volta ha dimostrato di essere un elemento di grande importanza per questa squadra.

Bresciano 6: L'australiano si fa ammonire dopo pochi minuti e vive il resto della gara con questa spada di Damocle sulla testa. Nonostante ciò riesce a giocare una partita caratterizzata da grande dinamicità e sacrificio. Una prestazione positiva nel contesto altalenante della sua stagione.

Savini s.v: Gioca pochi minuti da terzo centrale aiutando i compagni a resistere nell'ultimo tratto di gara.

Simplicio 6,5: Il brasiliano gioca una partita ricca di belle giocate e impreziosita dall'ennesima rete firmata al Barbera. Davanti al pubblico amico scende in campo il gemello da 7,5 che quasi sempre si alterna con l'altro fratello che di solito scende in campo in trasferta. Non possiamo che commentare l'ennesima prestazione positiva del Simplicio formato Barbera augurandoci che presto il secondo gemello deciderà di appendere le scarpette al chiodo.

Guana s.v: Prezioso il suo contributo nel finale quando il Napoli ha intensificato il suo forcing.

Miccoli 7,5: Solo i grandi campioni riescono ad incidere pesantemente sulla gara giocando al 50% delle proprie possibilità dal punto di vista fisico. Questo è il limite che ha sempre frenato il cammino di un giocatore che per tecnica e fantasia non è secondo a nessuno. In ogni caso ancora una volta ha dimostrato di essere il valore aggiunto di questa squadra.

Succi s.v: Pochi minuti per l'ex attaccante del Ravenna che comunque riesce a divorare un gol quasi fatto.

Cavani 5,5: Grande corsa e piedi discutibili. Questo potrebbe essere il titolo della prestazione firmata da Cavani. Le sue caratteristiche potrebbero essere perfette per una squadra come il Genoa che gioca con due attaccanti esterni ma forse al Palermo servirebbe un attaccante d'area di rigore da affiancare a Miccoli. Un elemento che sappia concretizzare anche l'unica occasione della partita capitata sui suoi piedi.

domenica 8 febbraio 2009

La preview di Palermo-Napoli


Al Barbera va di scena lo scontro tra le due grandi realtà del sud. Palermo e Napoli, dal loro ritorno in A hanno vissute storie simili. Grandi partite e ambizioni sin da subito, tanto calore, tanta curiosità dall'esterno: anche se fin troppo spesso è solo il lato azzurro del sud a ricevere il giusto battage mediatico, mentre il lato rosanero trova sempre il modo di riemergere, timidamente, senza mai affermarsi pienamente a livello nazionale. Ma Palermo-Napoli non è solo sud al confronto: è una sfida che, pur ricca d'assenti, vede in campo tante stelline giovani e non, tanti giocatori in grado di regalarci colpi di classe quando meno te l'aspetti. C'è da prevedere una gara palpitante e imprevedibile, come lo splendido confronto dell'anno scorso d'altronde: lo scorso campionato decise il giocatore più inaspettato, noto come Giovanni Tedesco da Pallavicino, questa volta quale giocatore rifletterà la sua stella nelle luci del Barbera, che si accendono per l'ennesimo posticipo domenicale?

Nel Palermo fuori Liverani e Carrozzieri dopo i problemi fisici accusati a Genova e Michelidze per il noto infortunio avvenuto in settimana. Fuori c'è anche Budan, ma la novità vera sarebbe una sua disponibilità, dunque è superfluo sottolineare l'assenza del croato...Ballardini come al solito opterà dunque per il casalingo 4-3-2-1 e per l'utilizzo dei suoi pretoriani, uomini di fiducia e rendimento assicurato, almeno tra le mura amiche. In porta Amelia,sulle fasce in difesa Cassani e Balzaretti, al centro Bovo e naturalmenbte Kjaer al posto del gigante di Giulianova. In mezzo centrocampo tignoso, condotto in regia da Nocerino, che ha già dimostrato di saper ricoprire quel ruolo, e completato da Migliaccio e Bresciano. Simplicio infine agirà dietro Cavani e Miccoli, recuperato dopo la tonsillite che aveva complicato e rimandato il suo rientro.

In panchina poco da segnalare, se non il fatto che l'unico attaccante disponibile, con Levan out, è Davide Succi, mentre ben 3 saranno i difensori che s'accomoderanno accanto a Ballardini: savi, Cossentino e il nuovo acquisto Michel Morganella, che vestirà la maglia numero 26.

Probabile Formazione - Amelia; Balzaretti, Kjaer, Bovo, Cassani; Migliaccio, Nocerino, Bresciano; Simplicio; Miccoli, Cavani.

Panchina - Ujkani, Cossentino, Savini, Morganella, Guana, Tedesco, Succi.

Indisponibili - Carrozzieri, Liverani, Budan, Michelidze.


Oltre alla ormai celeberrima assenza per squalifica di Mannini, in casa Napoli c'è da fare i conti con l'emergenza portiere: fuori Iezzo e Gianello, a parare sarà Navarro, ma in panchina c'è anche Luca Bucci, firmato per ovviare a tale neccessità. La difesa imarrà invece quella caratteristica, a 3 uomini, del Napoli di Reja, con Santacroce, Contini e Cannavaro favoriti su un Rinaudo comunque pronto per l'occasione. Più avanti solito centrocampo a 4 con la garra di Gargano e Pazienza in mezzo e la coppia Maggio-Aronica a giocare da tornanti e, all'occasione, anche da terzini aggiunti. Tra le linee il solito Hamsik, velenoso negli inserimenti, tenterà di creare zizzania e occassioni per El Pocho ed El Tanque, Ezequiel Lavezzi e Germàn Denis (le cui quotazioni sono però in ribasso). A disposizione, tra gli altri, Zlayeta e Pià, che furono importanti per mettere alsicuro il risultato all'andata.


Probabile Formazione - Navarro; Santacroce, Contini, Cannavaro; Maggio, Gargano, Pazienza, Aronica; Hamsik; Lavezzi, Denis.

Panchina - Bucci, Montervino, Vitale, Rinaudo, Bogliacino, Pià, Zalayeta.

Indisponibili- Mannini, Iezzo, Gianello.

mercoledì 4 febbraio 2009

Le pagelle del popolo: speciale calciomercato

E' terminata una caotica sessione invernale di mercato: 27 giorni ricchi di colpi di scena, di affari saltati, di rifiuti d'eccezione. E' stata una sessione appassionante e talmente movimentata che val la pena giudicarla e soppesarla per bene, squadra per squadra. Vediamo dunque il parere del popolo su ogni squadra protagonista del calciomercato italiano:
Atalanta 6,5
Sessione tranquilla per Osti, che ha sfoltito l'organico cedendo principalmente giovani, ma ha anche puntellato la panchina con acquisizioni importanti. Parravicini dà ancora più garra ad un centrocampo già dotato di buoni mediani, Plasmati rinforza un attacco già affollato e con numerose frecce al proprio arco.
Acquisti:Peluso (d, AlbinoLeffe), Plasmati (a, Catania), Parravicini (c, Parma).
Cessioni: Cissè (a, AlbinoLeffe), Marconi (a, Grosseto), Rivalta (d, Torino), Manzoni (c, Parma) D’Agostino (c, Parma).
Bologna 7
Forse manca ancora qualcosa, ma il mercato dei rossoblu è sicuramente di livello. Nonostante il super Di Vaio di metà stagione, si cercava una punta ed è arrivato Osvaldo, talento che può davvero trovare nella città della Torre degli Asinelli la sua dimensione e occasione di riscatto. Un Mutarelli in forma è poi arma potenzialmente devastante, soprattutto se accoppiato ad un giocatore dai piedi buoni come Volpi.
Acquisti: Cesar (c, svincolato), Osvaldo (a, Fiorentina), Mutarelli (c, Lazio), Belleri (d, Lazio).
Cessioni: Carrus (c, Empoli).
Cagliari 6
C'era poco da fare per una squadra che nel passare del tempo s'è rivelata in tutto il suo potenziale. L'arrivo di Sivakov è sicuramente interessante, ma sembra più un colpo in prospettiva, da aspettare per bene prima di testare. La cessione di Ferri non danneggia più di tanto la difesa.
Acquisti: Sivakov (c, Bate Borisov).
Cessioni: Ferri (d, Sampdoria).
Catania 5
Capuano sembra aver iniziato un po' meglio rispetto alla sua avventura palermitana, mentre Potenza è un giocatore molto interessante con grande potenziale, attualmente inespresso. Tuttavia sul fronte delle cessioni Lo Monaco sembra aver esagerato: fuori troppi giocatori utili che avrebbero potuto far rifiatare i titolare, ma soprattutto incomprensibile cessione di Plasmati, se non per la volontà di evitare imbarazzo e concorrenza ad una bandiera come Spinesi.
Acquisti: Acerbis (p, Grosseto), Potenza (d, Genoa), Capuano (d, Palermo).
Cessioni: Antenucci (a, Pisa), Alvarez (d, R. Central), Edusei (c, Bari), Polito (p, Grosseto), Sabato (d, Empoli), Colucci (c, Chievo), Sardo (d, Chievo), Plasmati (a, Atalanta).
Chievo 5
Anche il mercato dei gialloblu sembra largamente insufficiente: se ne sono andati quelli che se ne dovevano andare, ovvero giocatori ancora non adatti alla categoria come Patrascu o Iunco, sono arrivati giocatori sicuramente più utili come Makinwa, il duttile Colucci e Sardo. Ma bastanoper elevare dalla mediocrità una squadra onestamente povera?
Acquisti: Makinwa (a, Lazio), Colucci (c, Catania), Sardo (d, Catania).
Cessioni: D’Anna (d, Pisa), Patrascu (d, Padova), Iunco (a, Salernitana), Grippo (c, Piacenza).
Fiorentina 5
Per Corvino l'attenuante di aver lavorato più per Giugno che per Gennaio. Tuttavia, è assolutamente sconsigliabile, problemi di spogliatoio o no, cedere così tanti attaccanti di livello per rimpiazzarli col solo Bonazzoli, specie se sei una compagine ambiziosa.
Acquisti: Bonazzoli (a, Sampdoria).
Cessioni: Pazzini (a, Sampdoria), Osvaldo (a, Bologna), Papa Waigo (a, Lecce), Da Costa (d, Sampdoria).
Genoa 6
Sessione tranquilla. Due cessioni di rilievo come quelle di Potenza e Gasbarroni, ma assolutamente giustificabile in virtù del rendimento dei centrali del Grifone nelcaso del primo, in virtù dell'esplosione di Jankovic per quanto riguarda il secondo.
Acquisti: Nessuno.
Cessioni: Potenza (d, Catania), Gasbarroni (c, Torino).
Inter 4,5
I campioni d'Italia hanno fatto molta, troppa confusione. Tra i giocatori che giocavano meno è stato ceduto il solo Dacourt, mentre come al solito si pasticciava tentando di piazzare Obinna e si creava scompiglio per la posizione assunta nel caso Balotelli. Sul finire del mercato, il prestito del rinnegato Quaresma al Chelsea: la situazione per lui a Milano si stava facendo pesante, ma perchè il portoghese via mentre l'orrendo Mancini di quest'annata non è mai stato messo in discussione??
Acquisti: Nessuno.
Cessioni: Quaresma (c, Chelsea), Dacourt (c, Fulham).
Juventus n.g.
Non s'è mosso nessuno. S'aspetta Giugno per novità.
Acquisti: Nessuno.
Cessioni: Nessuno.
Lazio 5,5
Organico sfoltito come da programma, squadra che rimane comunque disfunzionale e che prima o poi potrebbe implodere, se non l'ha già fatto.
Acquisti: Nessuno.
Cessioni: Makinwa (a, Chievo), Mutarelli (c, Bologna), Belleri (d, Bologna).
Lecce 6,5
Tanti interessanti colpi dall'estero, con la ciliegina sulla torta Papa Waigo. Contrariamente ai rumors dell'ultimo giorno di mercato, è rimasto Cacia: potrà servire. Cessioni che non danneggiano, Diamoutene è un giocatore rimpiazzabile così come Boudianski.
Acquisti: Papadopoulos (a, Panathinaikos), Edinho (c, Internacional), Ortega (a, Taquary), Papa Waigo (a, Fiorentina).
Cessioni: Leonardo (a, Internacional), Diamoutene (d, Roma), Boudianski (c, Khimki Mosca).
Milan 7,5
Il voto va spartito con Kakà che ha letteralmente salvato la situazione. E' innegabile d'altro canto che l'acquisto di Beckham è statoun vero colpo. La squadra rimane vecchia, ma per lavorare in questo sensoc'è Giugno.
Acquisti: Beckham (c, L.A. Galaxy), Mattioni (d, Gremio).
Cessioni: Nessuno.
Napoli 6
Ceduto Savini com'era giusto che fosse. E' arrivato Datolo, è conoscendo l'amore degli argentini per Napoli potrebbe esser un colpo. Assolutamente spiazzante la squalifica di Mannini, arrivata troppo tardi per agire bene sul mercato.
Acquisti: Datolo (c, Boca Juniors).
Cessioni: Savini (d, Palermo).
Palermo 5
Va bene puntare sul futuro, ma forse questo Palermo poteva concentrarsi anche sul tamponare qualche difetto presente...Voto che comunque va riesaminato una volta visto come Morganella e Abel Hernandez si adatterano al calcio italiano.
Acquisti: Cossentino (d, Triestina), Cappelletti (d, Cantù), Savini (d, Napoli), Hernandez (a, Peñarol), Morganella (d, Basilea), Sabatucci (c, Cisco Roma).
Cessioni: Lanzafame (a, Bari), Raggi (d, Sampdoria), Capuano (d, Catania), Ciaramitaro (c, Salernitana), Dellafiore (d, Torino).
Reggina 2
Poche parole: questa è una squadra che deve salvarsi, gioca male e non sembra abbastanza talentuosa per rimanere in A. E' da folli non agire sul mercato in una situazione del genere.
Acquisti: Krajcik (c, Slavia Praga), Kras (d, Sorrento).
Cessioni: Cosenza (d, Avellino), Toscano (d, Barletta), Tognozzi (c, Pisa).
Roma 5,5
Mezzo voto in meno per la gestione del caso Panucci. Per il resto mercato, nobilitato dall'aggiunta di Motta, buon colpo per la fascia giallorossa in virtù anche dei problemi fisici nel ruolo (Cassetti, Tonetto, Riise ultimamente sono stati tutti e tre costretti a star fuori per infortunio).
Acquisti: Diamoutene (d, Lecce), Motta (d, Udinese).
Cessioni: Okaka (a, Brescia), Greco (c, Pisa).
Sampdoria 7
Tanti bei colpi. Pazzini, Raggi, ma anche giovani in prospettiva (Soriano) o materiale per puntellare la panchina(Ferri). Sul fronte cessioni, comprensibile cedere un Bonazzoli alla frutta, dolorosa la scelta di lasciar andare Bottinelli per via dei problemi familiari del centrale.
Acquisti: Pazzini (a, Fiorentina), Raggi (d, Palermo), Soriano (c, Bayern Monaco), Ferri (d, Cagliari), Zamblera (a, Newcastle).
Cessioni: Bonazzoli (a, Fiorentina), Bonanni (c, Grosseto), Bottinelli (d, San Lorenzo).
Siena 7,5
Colpaccio dell'utlima ora con Nick Amoruso, giocatore abituato a segnare gol decisivi per la salvezza. Poi poco altro, ma la base su cui lavorare non era caratterizzato da scarsità di materiale umano: l'attaccante di Cerignola può bastare.
Acquisti: Amoruso (a, Torino)
Cessioni: Forestieri (a, Vicenza), Moti (d, Dinamo Bucarest), Jaakkola (p, Colligiana).
Torin0 4,5
Foschi ha agito con fretta, e la fretta è cattiva consigliera. Desta perplessità l'acquisto di Gasbarroni in una squadra che ha già un giocatore di caratteristiche simili (Rosina) e non difetta di centrocampisti offensivi. E' un suicidio la cessione di Amoruso ad una diretta concorrente per la salvezza....
Acquisti: Dellafiore (d, Palermo), Rivalta (d, Atalanta), Gasbarroni (c, Genoa).
Cessioni: Amoruso (a, Siena), Malonga (a, Padova).
Udinese 6
Motta voleva partire, ed è andato. Per il resto poco su cui agire, l'organico è già d'altissima qualità. A Giugno probabilmente però si dovrà aprire un nuovo ciclo, dato che pare improbabile tenere tutti i talenti a disposizione al Friuli.
Acquisti: Zimling (c, Esbjerg), Mattila (c, Hjk Helsinki).
Cessioni: Motta (d, Roma), Nef (c, Recreativo Huelva).

domenica 1 febbraio 2009

Genoa-Palermo: le pagelle del popolo


Amelia 7: L'estremo difensore rosanero tiene a galla i suoi con tre interventi decisivi. Sempre più in crescita ed una sicurezza per i compagni. In occasione del gol manca il pallone per un soffio.


Cassani 6: Continua a fornire buone prestazioni il terzino ex Verona. Puntuale nelle chiusure e freddo come sempre nelle ripartenze e nei disimpegni.


Carrozzieri 5: La roccia rosanero non sta bene e si vede. Anche nei palloni aerei, suo pezzo forte, non svetta come al solito. Nella ripresa dà forfait quando proprio non ne ha più.


Savini 5,5: Il suo impegno e massimale, così come la voglia di far bene. In occasione di una bella discesa sulla sinistra con poca personalità non riesce ad affondare in un'occasione che avrebbe potuto creare più di un pericolo ai grifoni. Il suo piazzamento è assolutamente rivedibile in occasione della rete di Criscito. Jankovic era suo.


Kjaer 8: Il giovane danese gioca da esperto centrale di serie A. E' forse il primo da settembre ad oggi ad arginare Milito negandogli in più di un'occasione la gioia della rete. Resiste stoicamente anche dopo un infortunio e stringe i denti. Maestoso.


Bovo 5,5: Il grande ex dell'incontro inizia sulla sinistra e termina la gara al centro. Meglio nel secondo caso senza ombra di dubbio. Insieme a Savini tenta il fuorigioco in occasione del vantaggio rossoblu. Peccato che il fuorigioco sia difficilmente effettuabile con soli due uomini che si cimentano.


Nocerino 7: Il centrale rosanero cresce col passare delle settimane tanto da alternare corsa e grinta a delle giocate esteticamente eccelse. E' il migliore del reparto nel contesto di una giornata assolutamente storta per i compagni del centrocampo.


Liverani 5,5: Il capitano rosa dà forfait nel corso del primo tempo al termine di una prima frazione di gioco caratterizzata dagli alti e bassi. Spesso tenta delle giocate sin troppo difficili che rallentano la manovra dei suoi. Infortunio o meno non brilla.


Migliaccio 5,5: Prende il posto di Liverani nel contesto di un incontro in cui la grinta ed il carattere non bastano. Dal punto di vista tecnico si trova spesso in difficoltà specialmente nei momenti di maggior pressing dei grifoni.


Bresciano 4: Inesistente. Purtroppo l'australiano non è a Palermo da qualche settimana. Anche al termine della brillante vittoria ottenuta sempre al Marassi contro la Sampdoria avevamo invitato tutti a prendere con le molle quella prestazione. In trasferta il Palermo si trova a giocare con soli due centrocampisti del rombo dato che Bresciano e Simplicio preferiscono scendere in campo solo al Barbera. Il Palermo si batte per giovani attaccanti e promettenti difensori ma, ad oggi, è il centrocampo ad avere bisogno di innesti importanti.


Simplicio 4,5: Il mezzo voto in più rispetto al compagno d'avventure Bresciano è frutto dell'isolatissimo colpo di testa cercato nella ripresa. Questo giocatore scompare quando non si trova al Barbera e questo è uno dei grandi motivi per i quali i rosanero in trasferta stentano così tanto. Molti giudicano la sua prestazione in base al colpo di testa, ma chi ha guardato attentamente gli altri 89 minuti e mezzo sa che questa è l'ennesima prestazione deludente di un giocatore troppo altalenante. Triste Verità.


Cavani 5: Questo è il voto che chi giudica questo giocatore come attaccante e non come maratoneta sente di dover dare. Il Palermo in trasferta ha più bisogno di un forte attaccante di peso e nel giorno in cui Mchedlidze riesce ad interpretare al meglio questo ruolo, il giovane puntero uruguagio non riesce per l'ennesima volta a pungere in trasferta. Lui è uno dei tre noti che forniscono di settimana in settimana delle prestazioni eccessivamente altalenanti. Cavani ha messo a segno 8 gol, sei dei quali al Barbera. Questo è un dato molto eloquente. Poi se si vuole giudicare l'ottocentista o mezzofondista, il 7 non scappa.


Mchedlidze 7: Il giovane georgiano gioca da vero centravanti boa nel contesto della povertà di idea che caratterizza i compagni. Cerca la sponda, spizza di testa, alterna alle giocate messe in atto con l'imponente fisico quelle provenienti dall'ottimo tasso tecnico. Questo ragazzo ha impressionato un pò tutti nel corso di quattro match giocati rispettivamente contro Napoli, Juventus, Roma e Genoa, formazioni di assoluto valore. In trasferta la sua utilità è molto più evidente rispetto a quella di Cavani che senza grandi spazi va in Tilt. Qualora venga impiegato con continuità il Palermo potrebbe aver trovato un vero attaccante di peso. Peccato che Levan sia in rosa già da mesi.


Guana s.v: Prende il posto di Mchedlidze non riuscendo ad incidere sulla gara dei suoi.

Zamparini: "Sabatini in scadenza, rinnovo? Vedremo..." In base a questi due anni di operato, vorresti ancora Sabatini come ds del Palermo?

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