ARTICOLI DEL GIORNO

- Serie A 2010/2011: Il calendario del Palermo

PALERMO: ROSANERO SU HERNANES

LE PROBABILI FORMAZIONI

LE PROBABILI FORMAZIONI
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I gol dei rosa con D'Agostino by Gladiator987: Atalanta-Palermo

Televideo Rai

lunedì 31 agosto 2009

Mercato rosanero: Ragazzini del '94 e tanta delusione

È ufficiale. Dzemaili è un giocatore del Parma. L'accordo è stato fissato sulla base del prestito oneroso al Parma per 1 milione e diritto di riscatto a 3,5 milioni per la metà, mentre il prezzo di riscatto di Vantaggiato, andato in prestito al Toro, è di 2,5 milioni sempre per la metà. Il Palermo quindi viene bruciato e ripiega sull'obiettivo poco gradito dalla piazza, Manuele Blasi, giunto in rosa di certo all'interno di un clima poco euforico. Nonostante le parole di Zamparini, che alle 14 aveva annunciato di fatto l'acquisto di Dzemaili, Sabatini non è riuscito a portare a termine l'operazione. Dopo un primo tentativo per Blasi, non andato in porto per cause ancora de verificare (si era inizialmente parlato di un rifiuto del calciatore), il ds rosanero aveva puntato Pulzetti del Livorno. Voci infondate, notizie poco credibile, alla fine il colpo di scena, passo indietro e ufficializzazione di Blasi. Senza dubbio quindi questo pomeriggio non ha dato ulteriore forza al legame che unisce Sabatini alla piazza palermitana, anzi, di certo attualmente il morale non sarà alle stelle per un calcio mercato votato al risparmio e ai nomi poco suggestivi provenienti dalla Romania. La rosa del Palermo al momento non sembra al livello di Fiorentina, Genoa, Sampdoria, Napoli e Lazio ed anche l'ultimo giorno di mercato non ha aiutato il tecnico Zenga. Assoluta mancanza di ricambi di qualità in difesa, interrogativi sulla qualità del centrocampo (arriva un incontrista che va ad affiancare Nocerino, Bresciano, Migliaccio e Tedesco) e sulla concretezza del reparto avanzato, specialmente in trasferta. Zamparini chiede 30mila abbonati, eppure più di un tifoso nota come una campagna abbonamenti tale necessiti di una parallela campagna acquisti all'altezza. Anche nell'estate 2009 non è stato così. Adesso sarà il campo ad emettere le dovute e, forse, logiche sentenze.

domenica 30 agosto 2009

Fiorentina-Palermo: le pagelle del popolo


Rubinho 5,5: L'estremo difensore rosa non gioca una gara disastrosa (incolpevole in occasione della rete di Jovetic) ma di certo non dà grande sicurezza al reparto. Soprattutto in occasione delle palle aeree mostra più di un'incertezza.

Cassani 6: Prestazione lineare per lui. Puntuale in più di un'occasione anche se, così come l'intero reparto, può fare molto di più.

Kjaer 6,5: E' il migliore dei suoi grazie a diverse chiusure precise ed energiche. Continua a crescere lungo la strada che conduce a grandi palcoscenici.

Bovo 5,5: La quantità di rinvii a "campanile" del centrale rosa è davvero impressionante. La sua di certo non è stata una prestazione brillante. In occasione della rete viola perde di vista Jovetic anche se il montenegrino arrivava da lontano.

Balzaretti 6: Generoso ma, così come i compagni di reparto, non riesce a garantire quella copertura che in un campo come Firenze diventa fondamentale.

Bresciano 5: Non brilla e non incide. Nonostante la generosità questi sono ormai i suoi standard. Lento in fase di impostazione, forse troppo.

Nocerino 5,5: Il centrocampista campano gioca una gara umile che comunque non sfocia nella sufficienza. Nella ripresa scompare un pò e Zenga decide di sostituirlo.

Simplicio s.v: Entra nella ripresa anche se in pochi si accorgono della sua presenza.

Budan 6: Quel gol sarebbe stato il giusto premio pr un ragazzo sfortunato. Il colpo di testa del croato su cross di Balzaretti sfiora letteralmente l'incrocio dei pali. Soprattutto in trasferta può essere utile. Comunque di certo non è Gilardino, Quagliarella, Cruz, Crespo o Di Natale.

Pastore 6: L'argentino gioca una gara in linea con quelle che sono le sue caratteristiche. Un talento cristallino che va a fiammate, la continuità durante i novanta minuti, forse, la raggiungerà tra qualche anno, eppure anche con due giocate da fuoriclasse riesce a impressionare.

Tedesco s.v: Entra a cinque minuti dalla fine nel tentativo di dare più equilibrio alla squadra.

Miccoli 6: Il numero dieci rosa non brilla ma la differenza rispetto ad altri viene sempre a galla. Davanti a delle difese come quelle viola dovrebbe partire da lontano, con uno come Gamberini tentare un cross in area diventa un'utopia. Avrebbe bisogno di un vero centravanti per riuscire a sfruttare gli spazi. Orfano di Amauri.

Cavani 5: Corre, corre, corre, si impegna e corre. Purtroppo per il Palermo però non è un terzino. Impreciso e spesso nervoso, nel primo tempo non serve Pastore per un gol certo ma cerca una conclusione difficile. Nella ripresa, in due occasioni, può servire i compagni al centro ma preferisce cercare la porta. Peccato che non sempre l'idea diventi realtà.

sabato 29 agosto 2009

La preview di Fiorentina-Palermo


Vincere è difficile, riconfermarsi lo è di più. Il Palermo va a Firenze per la prima trasferta della stagione su un campo, se si può chiamare tale il pessimo manto erboso del Franchi, molto difficile di una squadra che parte coi favori del pronostico. L'imperativo rovesciarli, per passare la sosta col sorriso e non tra i mugugni. Ma non solo: dal Palermo ci si aspetta un progresso dal punto di vista del gioco, carente contro il Napoli. Vedremo cosa ne uscirà fuori.

Fiorentina reduce dal pareggio contro lo Sporting in Champions: a fine gara i viola sono sembrati molto stanchi: nonostante ciò, Prandelli non cambia molto giocando con un aggressivo 4-2-3-1. In porta c'è Frey, mentre la novità principale in difesa è Pasqual a sinistra a completare un reparto che vede Comotto a destra ma soprattutto Gamberini e un Dainelli in gran forma in mezzo. I due mediani sono Montolivo, deludente nelle scorse uscite, e il rientrante Donadel, protagonista solo di uno spezzone di gara con lo Sporting. Più avanti trio offensivo importante, con la qualità ma anche la tanta generosità di Marchionni e Vargas sulle fasce e il genio di uno Jovetic in momento di grazie: per "Jo Jo" è la prova del nove, per ora è sempre stato discontinuo, vedremo se indovinerà un'altra partita. Unica punta ovviamente Alberto Gilardino. Panchina interessante: non c'è il nuovo colpo De Silvestri, ma ci sono Zdravko Kuzmanovic e Mario Santana, da tempo in rotta con la società e in odore di cessione. Infine c'è anche un Adrian Mutu, che ha sempre fatto male ai rosanero: il rumeno non è in forma e dovrebbe giocare solo in caso di bisogno.

Probabile Formazione - Frey; Comotto, Dainelli, Gamberini, Pasqual; Montolivo, Donadel; Marchionni, Jovetic, Vargas; Gilardino.

Panchina - Avramov, Kroldrup, Zanetti, Jorgensen, Santana, Kuzmanovic, Mutu.

Indisponibili - Da Costa, Natali, Papa Waigo, Babacar, Gobbi, Di Tacchio.


Poche novità in casa rosanero: sempre indisponibili Migliaccio, Hernandez, Michelidze e Liverani, Zenga dovrebbe giocare con gli stessi 11 che hanno iniziato col Napoli. Ancora una volta dubbi sul modulo: la Fiorentina dovrebbe giocare ad un ritmo più compassato per via delle fatiche in coppia, quindi sarebbe consigliabile provare di nuovo il 4-2-3-1, che oltretutto sarebbe speculare al modulo viola. Di sicuro comunque cisono solo gli uomini che verranno schierati da Zenga: un Rubinho dalla quale ci si attende il riscatto dopo una brutta prova col Napoli, poi il quartetto Cassani-Bovo-Kjaer-Balzaretti. Tra i centrocampisti confermati Nocerino e Simplicio, c'è il solito ballottaggio Bresciano-Bertolo ma l'Aussie sembra favorito ancora una volta. Infine, confermati anche Pastore, Miccoli e Cavani.

Probabile Formazione - Rubinho; Cassani, Bovo, Kjaer, Balzaretti; Nocerino, Bresciano; Cavani, Pastore, Simplicio; Miccoli.

Panchina - Sirigu, Goian, Morganella, Tedesco, Bertolo, Budan, Succi.

Indisponibili - Hernandez, Michelidze, Liverani, Migliaccio.

venerdì 28 agosto 2009

Palermo-Dzemaili: Quanto tempo sprecato...

La trattativa tra Palermo e Napoli per portare in rosanero Manuele Blasi c’è ed a confermarlo sono esponenti di entrambi i club. “Sabatini mi ha chiesto notizie su Blasi, la trattativa c'è ma da qui a dire che giocherà nel Palermo ce ne passa. Manca ancora qualche giorno, staremo a vedere cosa succederà”, ha rivelato il dg azzurro Marino. Idem per Miccichè, vice-presidente dei rosanero, il quale conferma l’interesse (“piace a Sabatini”) ma anche le difficoltà per arrivare al giocatore (“non è facile che il Napoli ce lo dia”): il Napoli prima di cedere Blasi deve prima trovare un degno sostituto del ‘guerriero’. E uno dei possibili sostituti potrebbe essere proprio una ‘vecchia’ conoscenza palermitana: Blerim Dzemaili. Sì proprio il mediano svizzero del Torino, per tutta l’estate si è parlato di un suo passaggio in sicilia ma alla fine la trattativa sembrava tramontata definitivamente. “Sembrava” perché a riaprirla è stato sempre Miccichè dichiarando nella stessa intervista a Mediterraneonline.it che “Dzemaili è una carta che non abbiamo abbandonato del tutto abbiamo dei rapporti cordiali con il Torino e la trattativa potrebbe riaprirsi, le pretese dei granata sono esagerate, non l'abbiamo portato a casa ma sono convinto che devono cedere il giocatore. Non mi sento di dire che è vicino però è una pista aperta”. Forse è un depistaggio, una tattica di mercato per far andare a buon fine la trattativa per Blasi, in quanto sembra che sia il Napoli la squadra più vicina allo svizzero (prestito di 1,5 milioni con diritto di riscatto a favore degli azzurri). Si propettano fuoco e fiamme per quest’ultimi quattro giorni di mercato. In ogni caso pare chiaro che il Palermo ha gettato alle ortiche l'occasione di portare a casa la grande rivelazione dello scorso campionato, insieme a Zarate e Kjaer. Un centrocampista completo in grado di sostituire Liverani prima e sostenerlo poi. Lo svizzero, infatti, può ricoprire anche il ruolo di laterale destro o sinistro nel centrocampo a tre rosanero, ruolo perfetto viste anche le sue capacità di inserimento. Adesso però l'attenzione viene focalizzata su Blasi, calciatore molto simile a Nocerino, Tedesco e Migliaccio. Napoli, Fiorentina e Parma prepotenemente su Dzemaili... il Palermo per 1-2 milioni ha sprecato una grande occasione.

mercoledì 26 agosto 2009

Palermo: Se salta Dzemaili c'è Blasi


Il ds rosanero, Walter Sabatini, ha parlato di centrocampista universale che possa interpretare al meglio sia la fase difensiva che quella di impostazione. L'obiettivo numero uno resta Blerim Dzemaili ma, qualora la trattativa dovesse definitivamente arenarsi, l'alternativa potrebbe essere dietro l'angolo. Si tratta di Manuele Blasi, centrocampista del Napoli ex Juventus. Il calciatore non rientrerebbe più nei piani della società partenopea e per il club rosanero questa potrebbe essere l'opzione ideale, anche se Dzemaili probabilmente rappresenterebbe un grande acquisto, indipendentemente da Liverani. I due, infatti, potrebbero coesistere. Davide Lippi, agente di Manuele Balsi, parla del futuro del suo assistito: “Col Palermo solo qualche contatto. Vedremo”. Il centrocampista scuola Juventus sembra essere finito nel mirino dei rosanero viste le difficoltà incontrate per arrivare al mediano del Torino, Blerim Dzemaili. Il giocatore domenica non è stato convocato da Donadoni e sembra che il suo spazio in squadra sia sempre meno. “E' un momento abbastanza delicato, mancano pochi giorni alla fine del mercato, preferisco non parlare di certi argomenti".Una cessione non sembra imminente, ma non è nemmeno una soluzione da scartare a priori. “Ho parlato come si fa molte volte nel mercato con molti direttori sportivi, anche con Sabatini, ma non c'è niente di concreto. Vediamo cosa succederà da qui al 31, può succedere ancora molto anche se non c'è ancora niente di concreto. Comunque il Palermo è una piazza importante, vediamo".

Simpatica resa dei conti tra Cavani e Maggio

Palermo-Napoli è continua­ta, ieri mattina, negli studi di Sky a Mila­no. Dove erano invitati un bel po’ di cal­ciatori per registrare gli spot della stagio­ne calcistica appena cominciata. Occa­sione per Maggio e Cavani per stringersi la mano a bocce ferme. Con qualche am­missione da parte dell’attaccante urugua­yano a rendere meno forte il bruciore di una ferita ancora aperta per il centrocam­pista azzurro. Ca­vani aveva beffa­to Maggio nei pressi di De San­ctis, spingendo­lo alle spalle e in­saccando il gol del primo van­taggio del Paler­mo. «Se c’è stato fallo, al momen­to non me ne so­no accorto», di­ce Cavani due giorni dopo. «Forse è stata la mano e non io», ironizza. «Devo tornare a Paler­mo perchè lì ho lasciato una co­stola», replica Maggio. Che ag­giunge: « Sono cose che capita­no, mi vendiche­rò almeno con una vittoria». Il siparietto si chiude con la promessa di Cavani: «La prossima volta farò il bravo». Stretta di mano, sorrisi e grande fair play. Dopo due giorni è tutto più semplice.

lunedì 24 agosto 2009

Le pagelle di Palermo-Napoli

Rubinho 5: Brutto esordio. E' indeciso sulle uscite, dà poca sicurezza al reparto e commette un'errore madornale respingendo male la grande botta di Hamsik. Palermo è una piazza scettica verso qualunque portiere non si chiami Fontana e con questa prestazione il brasiliano non ha dicerto iniziato col piede giusto la stagione.


Cassani 6,5: Non una gara facile la sua. Deve contenere un Datolo molto in forma e qualche buona sortita di Lavezzi. Ma è attento e concentrato, regalando anche qualche bella uscita a testa alta dalla difesa.


Bovo 6,5: Non male il centrale rosanero contro una coppia d'attacco che lascia pochi punti di riferimento come Quagliarella-Lavezzi. Non commette sbavature e si sforza anche d'impostare lanciando qualche bella palla lunga.

Kjaer 6,5: Anche lui non commette evidenti sbavature e regala interventi d'eleganza unica. Puntuale di testa: l'unica volta che non riesce ad intervenire e sul gol di Hamsik, quando Campagnaro, in fuorigioco, lo abbatte impedendogli di contrastare lo slovacco.

Balzaretti 6: I primi 30' sono da 5 con l'esterno rosanero che gioca spaesato, un po' fermo e indolente, arrivando in ritardo anche quando c'è da sovrapporsi per la manovra offensiva. Il resto della gara è invece da Balzaretti, terzino puntuale e dotato di ottima qualità e padronanza del settore di competenza.

Nocerino 5,5: Cambiano le stagioni, rimane il solito Nocerino. In interdizione fa poco, specie perchè con i Bresciano e Simplicio svogliati di stasera, spesso si trova in inferiorità numerica contro il centrocampo napoletano, di grande qualità. Meglio quando può contare sui polmoni di Bertolo e in seconda battuta di Tedesco. In fase di costruzione come al solito simostra grossolano e non all'altezza di compiti di regia.


Bresciano 5,5: Non aiuta molto Nocerino. Fa poco filtro, regala qualche spunto degno del miglior Bresciano, ma in realtà gioca in un ruolo non suo: dovrebbe correre di più e mordere le caviglie come un medianaccio, ma non è nel suo DNA. Anche lui meglio quando a coprirgli le spalle ci sono Bertolo e Tedesco.

Simplicio 5: Gioca come se fosse in un limbo, non sa che ruolo ha in fase d'attacco e forse nemmeno in fase difensiva, se tenersi pronto per ripartire o aiutare i due mediani a contenere il centrocampo partenopeo, se giocare in accelerazione o se correre da mediano. Non sembra avere una collocazione in campo, e il Palermo ne soffre perchè paga sempre una certa inferiorità numerica in mezzo.

Bertolo 6: In Argentina la chiamano "garra": Bertolo ne ha tanta e gioca da grande agonista qual è. Non delizia il pubblico con le giocate viste in precampionato, ma è utilissimo come ideale portatore d'acqua nello scacchiere rosanero, aiutando tantissimo un Nocerino sino al suo ingresso troppo solo in mezzo.


Pastore 6: Come all'Huracàn ogni tanto tende ad essere estraneo al gioco, ma quando tocca palla è semplicemente sublime. Alcuni grandi numeri nello stretto e qualche grande palla. Subisce molti contatti e Rosetti non lo aiuta dandogli poco credito (della serie "paga lo scotto,esordiente") e fischiandogli poco a favore. Sbaglia regalando l'azione del gol al Napoli, ma è assurdo pensare che la colpa sia sua, dato che la difesa aveva tutto il tempo di rimediare.


Tedesco 6: Generosissimo come al solito, entra in campo e si sacrifica per la squadra dando il proprio contributo in fase di copertura.

Miccoli 6,5: Match winner. Non si vede molto perchè fare la punta centrale nel 4-2-3-1 contro una squadra come il Napoli comporta tanto sacrificio e decisamente lo penalizza. Ma ogni volta che tocca la palla attira sempre a sè la difesa partenopea: Miccoli èsempre pericoloso e va contenuto. Il Napoli lo fa bene, ma dal dischetto il numero 10 rosanero riesce a punirlo lo stesso, con grande freddezza.

Budan 6: Non si è fatto male. Correva e anche bene. Queste due sono notizie a dir poco sorprendenti e positive per i tifosi rosanero: gioca una buona gara, talvolta mostra un po' di goffagine tipica di chi ha giocato col contagocce (per non dire mai) nell'ultimo anno, ma si rende molto pericoloso.


Cavani 7: Mezzo punto in meno perchè il 3-1 avrebbe chiuso la gara: bastava stoppare su quella ghiotta occasione e Cavani avrebbe portato a casa un altro gol ed una partita perfetta. L'uruguagio più gioca lontano dalla porta meglio gioca: gara generosa ma anche ricca di colpi di gran classe la sua. Segna un gol alla Cavani, con lo spirito di chi lotta su ogni pallone e ci crede sempre. Il segnale più bello per questo Cavani però è l'applauso che una porzione del Barbera gli regala dopo una bella giocata a centrocampo: tutto ciò prima che il pubblico manifestasse nuovamente il proprio scetticismo con la palla gol divorata di cui sopra.

sabato 22 agosto 2009

La preview di Palermo-Napoli

Si ritorna a far sul serio. Ricomincia la Serie A, subito con un grande match, crocevia di speranze e grandi ambizioni: il Palermo dei grandi obiettivi di Walter Zenga e la mission del Napoli di Donadoni daranno vita ad un derby del Sud mai come quest'anno ricco d'attrattiva. E' una partita da vincere assolutamente per entrambe: Zenga non può steccare la prima casalinga, specie considerato che dopo si va sul difficilissimo campo (se si può chiamare tale il campo di patate dove attualmente giocano i viola) di Firenze. Donadoni non può sbagliare perchè il suo Napoli non è partito a pieni giri, mentre con De Laurentis già c'è stata qualche scaramuccia di troppo. Due squadre già con le spalle al muro, pronte a giocare a viso aperto: c'è da dimostrare qualcosa non solo al resto d'Italia, ma anche a se stessi, per capire che quest'anno si può pensare in grande.

Zenga dovrà fare a meno di Migliaccio, infortunatosi contro la Spal, oltre che di Hernandez e Michelidze, non ancora al meglio, e naturalmente di Fabio Liverani. In campo si vedrà una squadra simile a quella vista contro la Spal: i dubbi principali sono sul modulo, con il 4-3-1-2 preferito al 4-2-3-1 per non concedere troppo al robusto centrocampo a 5 del Napoli. In porta esordio per Rubinho, che ha pronosticato un 2-0 rosanero e vanta una tradizione favorevole contro i partenopei, mentre in difesa si va coi 4 titolari: Cassani a destra, Kjaer e Bovo al centro, Balzaretti a sinistra. In mezzo al campo sicuri Nocerino e Simplicio, mentre c'è un ballottaggio tra Bresciano e un Bertolo in grandissima forma, con l'Aussie leggermente favorito. Dietro alle punte attesissimo esordio in A per Javier Pastore, pronto ad innescare Cavani e un Miccoli sempre più responsabilizzato.

Probabile Formazione - Rubinho; Cassani, Bovo, Kjaer, Balzaretti; Nocerino, Simplicio, Bresciano; Pastore; Miccoli, Cavani.

Panchina - Sirigu, Goian, Morganella, Tedesco, Bertolo, Budan, Succi.

Indisponibili - Migliaccio, Liverani, Hernandez, Michelidze, Liverani.


Cambiano gli allenatori, non cambia di stagione in stagione il modulo del Napoli: anche Donadoni, pur avendo avuto tempo di cambiare fisionomia alla squadra, conferma il Rejano 3-5-2. Tanti gli esordienti in maglia azzurra: si comincia in porta con Morgan De Sanctis, al ritorno in Italia dopo qualche anno da giramondo. Dietro oltre ai soliti noti Contini e Cannavaro, che l'anno scorso giocò una gara da dimenticare, c'è Campagnaro, roccioso centrale ex Sampdoria. Completissimo il centrocampo, pur con qualche problema: come regista dovrebbe giocare Bogliacino al posto di un Cigarini perseguitato dall'influenza, mentre a destra potrebbe esserci una staffetta tra Maggio e Zuniga, considerate le condizioni non ottimali dei due esterni. Completano il reparto la quantità di Gargano, gli inserimenti di Hamsik e un Datolo in buone condizioni a sinistra. Infine attacco leggero ma pieno di fantasia e classe, con Lavezzi e Quagliarella, che ha superato i problemi fisici avuti in settimana: dalla panchina occhio anche ad Erwin Hoffer, interessante punta austriaca.

Probabile Formazione - De Sanctis; Contini, Cannavaro, Campagnaro; Maggio, Gargano, Hamsik, Bogliacino, Datolo; Lavezzi, Quagliarella.

Panchina - Gianello, Aronica, Rinaudo, Cigarini, Zuniga, Denis, Hoffer.

Indisponibili - Amodio, Pià.

martedì 18 agosto 2009

Palermo: Il puntello per la difesa è..... Melinte


Con una nota sul proprio sito ufficiale, il Palermo ha comunicato di aver ingaggiato il calciatore svincolato Cristian Costel Melinte.
Il difensore romeno ha firmato un contratto di quattro anni con il club rosanero. L’ex giocatore della Dinamo Bucarest, classe 1988, si era allenato con la squadra di Zenga nel ritiro austriaco. Melinte è un esterno destro molto duttile, gioca sia in difesa che a centrocampo. Melinte è dotato di buona corsa e di una buona tecnica di base. Si tratta di un terzino abbastanza promettente, seppur, vista l´età, con margini di miglioramento molto grandi. Cristian Melinte è un giovane giocatore rumeno nato il 9 maggio 1988 ed è alto 183 centimetri. Ha mosso i primi passi nel Fortuna Covaci, per poi trasferirsi dopo pochi mesi nell’Auxerre Lugoj, squadra che attualmente milita nella seconda divisione rumena. Al termine della stagione 2005-06 Melinte è approdato nell´UTA Arad. La stagione successiva, quella 2007-08, il rumeno l’ha cominciata in prestito all´Ineu, la seconda squadra di Arad, per poi terminare l’annata nell’UTA. La stagione 2008-09 è stata ancora più articolata, è iniziata con la maglia dell´UTA, a gennaio c´è stato un provino col Monaco nella amichevole dell’Epifania contro la Juventus vinta dai francesi, ai rigori, per 6-5. Infine, a marzo, è avvenuto quello che all’UTA hanno vissuto come un vero e proprio scippo. La Dinamo Bucarest infatti ha prelevato a parametro zero sia Melinte che Bruno Simao, due giocatori con cui l´UTA sperava di far cassa. L´esordio con il club di Bucarest è avvenuto il 12 marzo nelle fila della Dinamo II contro il Concordia Chiajna.

domenica 16 agosto 2009

Palermo due facce: Sofferenza e goleada

Super Miccoli abbatte la Spal e soprattutto il tabù di coppa del Palermo che durava da più di tre anni (ultimo successo nella semifinale d’andata ’05-’06 con la Roma). La doppietta messa a segno dal salentino nel primo tempo ha ribaltato l’iniziale vantaggio ospite (Arma) e scacciato i fantasmi di un nuovo “Ravenna”, Waterloo rosanero risalente al primo turno della scorsa coppa Italia, 1-2 interno contro i giallorossi di Prima divisione (proprio come la Spal) e crisi nera (dopo una settimana l’esonero di Colantuono). E invece stasera al Barbera le cose sono andate in modo ben diverso e l’esordio di Zenga è finito in trionfo col 4-2 sugli estensi che vale il passaggio del turno. Nonostante l’inizio a dir poco negativo: pronti via e Migliaccio va k.o. (dentro Bresciano). Al 21’ Rubinho, distratto, guarda entrare in rete l’innocuo colpo di testa del marocchino Arma. Miccoli, e chi sennò, sveglia tutti dall’incubo in due minuti: al 33’ si procura e realizza un rigore, al 35’ sigla il sorpasso con un diagonale perfetto. Un pallonetto di Simplicio regala, al 7’ della ripresa, la tranquillità a Zenga. La goleada rosanero la firma Cavani, al 72’, 4-1. Nel finale fa festa anche la Spal con Arma che sigla all’82’ la doppietta personale. Tanti i segnali confortanti per l’Uomo Ragno, dal risultato finale alla vena realizzativa dei suoi bomber fino alla prova degli argentini, Pastore si va inserendo sempre più negli ingranaggi rosanero e Bertolo sembra già in forma campionato. E’ soddisfatto l’allenatore rosanero Walter Zenga al termine della vittoria odierna contro la Spal. "Non è stato facile riprendere in mano la gara dopo aver subito gol- ha dichiarato il tecnico rosanero - ma la squadra è stata brava a reagire, ha capito che non poteva farsi scappare un’occasione del genere e ha disputato una buona partita". Una battuta d'obbligo sulla decisiva prestazione di Miccoli: "Siamo stati trascinati da Miccoli, che sta bene, e dagli altri ragazzi che hanno poi giocato in maniera diversa. E’ inumano pensare che il 15 di agosto sia tutto perfetto, dobbiamo migliorare settimana dopo settimana tutto ciò che ancora non funziona. Ad otto giorni dall’inizio del campionato c’è ancora da fare per essere brillanti e concentrati per tutti i novanta minuti di una partita”.

venerdì 14 agosto 2009

Zenga: "Iniziamo a vincere sin da domani"

La notizia del giorno in casa Palermo la da Zenga: “I transfert di Goian, Pastore e Bertolo sono arrivati”. Buone notizie per la squadra rosanero: infatti i tanto attesi permessi per schierare i giocatori argentini in una competizione ufficiale sono arrivati, quindi ci sarà l'esordio dei due giocatori domani in Coppa Italia contro la Spal. In conferenza stampa il mister rosa parla della situazione di Miccoli: “ Ha ripreso regolarmente a lavorare. La forza di una squadra vincente sta nella voglia di recuperare il pallone. Questo è un aspetto fondamentale che deve caratterizzare un gruppo vincente - ha detto l'allenatore del Palermo che parla dell'avversario di coppa - è una squadra organizzata, vogliamo vivere una stagione da protagonisti e per farlo dobbiamo superare delle tappe importanti. Quella di domani sarà una di queste ”.
Walter Zenga parla dell'ambiente che ha trovato a Palermo: “ Similitudini tra Palermo e Catania? Io parlo di quello che trovo non di quello che lascio. Quello che ho trovato qui mi fa sempre pensare che sia un contesto di primo livello e mi ritrovo a rimpiangere di essere approdato a Palermo così tardi - ha continuato l'ex portiere dell'Inter, che dice la sua sulla situazione Simplicio - Per me non va via e riveste un ruolo fondamentale nel contesto di questa squadra. Alcune trattative si sviluppano in pochissimi giorni, altre sono più difficili, secondo me rinnoverà”. Pochi dubbi circa la formazione che andrà in campo. In porta ci sarà Rubinho, che sarà protetto da un quartetto difensivo composto da Cassani, Kjaer, Bovo e Balzaretti. Nel rombo di centrocampo, Simplicio sarà il vertice basso, con Nocerino e Bresciano (in ballottaggio con Bertolo) ai lati e Pastore trequartista. In avanti spazio al collaudato tandem Cavani-Miccoli; il salentino, infatti, ha pienamente recuperato dalla botta appena sopra il vasto mediale della gamba sinistra.

giovedì 13 agosto 2009

Goian, le prime parole da rosanero

Oggi a Boccadifalco è stato il giorno di Dorin Goian, presentato ufficialmente alla stampa. Finalmente si potrebbe dire, perchè il gigante rosanero ha passato una settimana infernale: arrivato a Palermo, dopo un solo giorno di allenamenti è stato buttato nella mischia subito da Zenga nel triangolare di Sabato, forse troppo presto visto che sul campo il rumeno è parso davvero spaesato. Dopo l'impegno con la nazionale rumena, Goian è nuovamente sbarcato a Palermo per integrarsi nuovamente nel gruppo.
Oggi ha parlato alla stampa, mostrando di avere comunque idee molto chiare: "Sono stato accolto molto bene sia dallo staff tecnico che dalla squadra. Sinceramente non credevo di poter essere ben voluto dal gruppo sin da subito, come se giocassi per il Palermo da molto più tempo. Durante questa settimana ho avuto modo di captare segnali importanti per quanto riguarda la caratura di questa squadra. Dal punto di vista umano ho trovato un gruppo molto unito e coeso. Questo è l’elemento fondamentale per una squadra che punta a vincere. In Romania sono state già giocate due giornate di campionato quindi dal punto di vista atletico non ci dovrebbero essere molti problemi. Ho notato, invece, una certe differenza dal punto di vista del clima. In quale ruolo mi esprimo meglio? A mio avviso sono sempre riuscito a dare il massimo in una difesa a quattro, giocando come centrale destro. Per similitudini fisiche e modo di interpretare il ruolo ho sempre osservato con grande ammirazione l’ex centrale del Liverpool, Hyppia. In ogni caso non ho particolari problemi da questo punto di vista. Nel momento in cui ho scelto Palermo sapevo di andare in un club importante e di trovare grande concorrenza. Solo il lavoro e la dedizione potranno consentirmi di ritagliarmi uno spazio importante. Per quanto riguarda i problemi con la lingua, il calcio per me ha un linguagggio universale e per un difensore la comunicazione è fondamentale. Capisco già discretamente l’italiano. Sto facendo tesoro di quelle piccole parole che avevo già imparato durante il periodo in cui ho avuto Zenga, prima, e Pedrazzini poi come allenatori. Ho sempre tenuto in grande considerazione il Palermo. In nazionale gioco con Mutu e Chivu, i quali mi hanno parlato molto bene del Palermo. Probabilmente, infatti, considerando il valore tecnico, se il club rosanero andasse a giocare in Romania vincerebbe sicuramente il campionato".

mercoledì 12 agosto 2009

Caso-Simplicio: Le parole non corrispondono ai fatti


"Non c'è nessuna rottura con il Palermo. Sono atterrato adesso in Brasile, ero in Italia fino a ieri, ma non abbiamo trovato l'accordo per rinnovare il contratto, è una questione economica e non di durata". E' quanto affermato da Gilmar Rinaldi, procuratore di Fabio Simplicio. "Tuttavia - ha proseguito Rinaldi - tengo a precisare che i rapporti con la dirigenza rosanero sono ottimi. Fabio si trova benissimo a Palermo e anche la sua famiglia. La sua volontà è di rimanere e onorare il contratto". Il contratto del brasiliano scade nel 2010. "Al momento non sono a conoscenza di offerte ufficiali. Nel momento in cui dovessero arrivare - ha conlcuso l'agente - le valuteremmo insieme alla società, in serenità visti gli ottimi rapporti che abbiamo. Nuovo incontro? Al momento non abbiamo in programma nessun incontro, magari ci sentiremo telefonicamente". L'fferta rosa è chiara. Nessuna riduzione dell’ingaggio nella proposta di rinnovo che il Palermo ha avanzato a Fabio Simplicio. Secondo una fonte attendibile vicina alla società, il club rosanero avrebbe offerto un prolungamento fino al 2012 (altri due anni) alle stesse cifre attuali, ovvero circa 800 mila euro a stagione. Cifra che probabilmente, tralasciando le parole di facciata dell'agente del brasiliano, non soddisfa il numero 30 rosanero.

domenica 9 agosto 2009

Triangolare: come gioca il nuovo Palermo?

Ieri al Barbera ha avuto luogo la prima uscita dei rosanero davanti al pubblico palermitano, un'uscita che oltre a dare interessanti indicazioni ambientali (l'accoglienza alla squadra e a Zenga, la risposta del pubblico,etc.) ha fornito anche numerosi spunti dal punto di vista tattico. Che Palermo abbiamo visto? La squadra di Zenga almeno all'apparenza non è andata discostandosi dal modulo che Ballardini ideò lo scorso anno con eccellenti risultati: ma è solo apparenza, dato che al di là dello speculare 4-3-1-2 si sono viste idee di gioco distinte, tutt'altro che identiche. Il Palermo di Zenga almeno in questa prima uscita è sembrata una squadra differente, specie contro il Siviglia, forse l'esame più attendibile in vista della nuova stagione.
Forse anche per via della condizione atletica, si sono viste idee diverse per prima cosa per quanto riguarda il pressing: dalla soffocante pressione dell'anno scorso si è passati ad un undici che aggredisce meno la palla, con Cavani che corre un po' meno e soprattutto il trequartista, ieri Pastore, completamente slegato da compiti difensivi: molti spettatori sono senza dubbio rimasti stupefatti da come Pastore camminasse sul campo in fase di non possesso, disinteressandosi e al massimo raddoppiando sulla palla senza troppa convinzione, un atteggiamento estremamente passivo rispetto al lavoro di Simplicio nello scorso campionato. Proprio per il minor lavoro in fase di pressing il nuovo Palermo sembra giocare con un baricentro molto più basso, un gioco più accondiscente ai ritmi avversari, senza soffrire però dato che la fase difensiva sembra ben organizzata.
Si parlava di Cavani: senza dubbio sorprende come l'uruguagio ogni anno che passa giochi sempre più esterno e talvolta sempre più lontano della porta, rinforzando l'opinione di chi non lo vede come centravanti, ma più come esterno offensivo o al più come un Kuyt dei poveri in termini d'utilizzo nello scacchiere tattico.
Proprio il super-lavoro sulla fascia di Cavani sembra aver reso meno necessaria la spinta di Cassani: un'altra novità è parsa col nuovo Palermo di Zenga il minor uso dei terzini, che giocano più bloccati e salgono poco, macinando meno chilometri. Ciò favorisce una maggior chiusura in difesa: non a caso le maggiori occasioni per il Siviglia sono nate da qualche buco di Bovo al centro, mentre giocatori a cui piace attaccare sulle fasce come Capel sono stati sostanzialmente limitati con successo.
Ultimo spunti vengono dal centrocampo e da quello che sarà il cruccio del Palermo per i prossimi tre mesi: manca un regista o un giocatore che voglia giocare da regista. Simplicio non lo è più, forse non lo è mai stato e l'ha confermato iersera: a preoccupare non sono tanto gli errori in fase di palleggio, ma la scarsa personalità nell'andare incontro ai difensori e prendersi la palla, per poi organizzare l'azione secondo tempi congeniali alla squadra. Più volte ieri Bovo s'è dovuto improvvisare regista o, ancora peggio, i centrali non trovando Simplicio a cui scaricare palla hanno dovuto evitare disimpegni improbabili dando la palla dietro a Rubinho per il lancio lungo. Urge un uomo che possa fare quello che Simplicio non ha fatto ieri, anche perchè il gioco ne risente eccome. Il mercato ci dirà come il Palermo risponderà a quest'esigenza: sperando che, sfumato Dzemaili, i rosanero non ripieghino su scommesse o giocatori di belle speranze (vedi Iori) ma cerchino un giocatore che poi possa coesistere con Liverani al rientro del numero 11 rosanero.

Miccoli: Segnali confortanti per il salentino

Il numero dieci del Palermo, Fabrizio Miccoli, costretto a lasciare il campo durante la sfida contro il Maiorca valevole per il triangolare "Provincia di Palermo" ha subito un trauma contusivo-ditorsivo al ginocchio sinistro. Dopo la paura iniziale il calciatore non è stato comunque trasportato in ospedale, segno senza dubbio positivo. Al termine della gara anche il tecnico Zenga ha tentato di rassicurare tutti: "Miccoli ha preso solo una botta sopra il vasto mediale del ginocchio sinistro. Nulla di grave". Il numero 10 rosa ha infine lasciato il Barbera con mezzo proprio accompagnato da uno dei membri dello staff, ulteriore segnale positivo per i tifosi rosanero decisamente in apprensione. Il triangolare giocato dal Palermo, infatti, visti i punti interrogativi legati al gioco espresso, ha chiarito ancor di più che questo sarà un Palermo Miccoli-dipendente, pochi dubbi su questo. Un'eventuale perdita del salentino, visto tutto ciò, sarebbe ancor più grave.

Paura al Barbera: Triangolare più nero che rosa

Il Maiorca si aggiudica il triangolare con Palermo e Siviglia, portando a casa il trofeo Provincia di Palermo, nel minitorneo, con tre partite da 45', che si è disputato al Renzo Barbera. Oltre alla sconfitta nell'ultima gara con il Mallorca per 2-0, dopo aver vinto per 1-0 quella con il Siviglia, il Palermo perde anche Fabrizio Miccoli, vittima di un duro scontro con i difensori spagnoli. Il bomber, uscito in barella con una vistosa fasciatura al ginocchio sinistro, è stato portato in ospedale.
CALCIO SPAGNOLO - L'antipasto tra il Siviglia e il Maiorca, dopo una decisa ma sterile supremazia degli uomini di Jimenez, si sblocca al 20' con un rocambolesco gol del difensore del Maiorca Suarez. Destro sporco che sbatte su un giocatore del Siviglia e si insacca alle spalle del portiere Palop.
ROCK ROSANERO - Prima del debutto sul campo, il Palermo di Zenga si presenta ai 12 mila del Barbera. Accompagnati ognuno della propria canzone preferita, i 29 giocatori della rosa hanno preso la loro razione di applausi salendo sul palchetto allestito al centro del terreno di gioco. Gloria anche per il tecnico, ex catanese, Zenga a cui il pubblico dà il "secondo benvenuto". Ma i fischi provenienti dalla nord rimangono. Gli applausi finali sono per il direttore sportivo Walter Sabatini e soprattutto per il presidente Maurizio Zamparini, scesi in campo anche loro per l'ovazione finale prima della sfida tra Palermo e Siviglia.
PALERMO POCO ESALTANTE - Zenga schiera quella che sembra la formazione titolare del prossimo anno con Rubinho, Pastore e Bresciano subito negli undici. Per il resto il Palermo assomiglia a quello della scorsa stagione. Difesa a quattro con Cassani, Bovo, Kjaer e Balzaretti. In mezzo Simplicio, Nocerino e Bresciano, con Pastore dietro le punte Cavani e Miccoli. Il Palermo parte bene ma si spegne quasi subito e il Siviglia prende in mano le redini del match. I rosanero si fanno vedere di tanto in tanto in avanti con Cavani e Miccoli, che al 26' spreca una buona occasione davanti a Palop. Dieci minuti più tardi il piccolo bomber non fallisce. Lancio di Pastore e destro di Miccoli a incrociare per il vantaggio rosanero.
PAURA PER MICCOLI - I rosanero di Zenga si contendono, quindi, con il Mallorca il primo Trofeo Provincia di Palermo. Nella seconda partita il tecnico lascia spazio ai nuovi acquisti, il centrocampista argentino Bertolo (il migliore della serata) e il difensore romeno Goian (per lui esordio da dimenticare), ultimo arrivato tra le fila rosanero. Rispetto alla prima sfida, sono stati "confermati" Rubinho, Bovo, Cassani, Kjaer, Pastore, Nocerino e Miccoli. Tra le novità anche Budan, che dopo un lungo infortunio scende nuovamente in campo piazzandosi al centro dell'attacco ma con scarsi risultati. Formazione rivoluzionata anche per il Mallorca che riesce a passare al 15' con Webo. Dormita della difesa rosanero su un calcio d'angolo e lavoro facile per gli spagnoli che vanno in vantaggio. Al 18' fallo di Migliaccio e rigore per il Mallorca che Marti trasforma per il 2-0. Reazione immediata dal Palermo che tenta prima con Morganella e poi con Tedesco, i due nuovi entrati. Ma la brutta notizia arriva al 28' quando Miccoli, falciato al limite dell'area, si accascia e poi esce in barella con il ginocchio fasciato. Finisce 2-0 per il Mallorca in uno stadio ammutolito e preoccupato per il bomber salentino.

giovedì 6 agosto 2009

Ufficiale: arriva il gigante Goian

Il Palermo ha trovato finalmente il difensore centrale che cercava: i rosanero hanno infatti raggiunto l'accordo con lo Steaua Bucarest per acquistare Dorin Goian, come comunicato dallo stesso sito della società romena. Il ventinovenne difensore, cercato in passato anche da Lazio e Livorno, si trasferirà al Palermo per la cifra di 2 milioni di euro. Non è ancora nota la durata del contratto, ma Goian dovrebbe guadagnare circa 550000 euro a stagione.
Subito dopo l'annuncio sono arrivati subito i commenti a caldo dei protagonisti della trattativa. Per il Palermo ha parlato il presidente Maurizio Zamparini: "E’ un ottimo acquisto non l’ho visto giocare ma mi sono totalmente fidato di Walter Zenga. Mi ha detto che è un difensore caparbio, speriamo che con la maglia rosanero faccia bene. L’acquisto di Goian ci permette di avere altre alternative, ma il nostro mercato potrebbe non essere chiuso. Stiamo valutando, si vedrà".
Dopo pochi minuti è arrivato il commento del roccioso (196 centimetri d'altezza) centrale: "Quando mi è stato prospettato l’interesse del Palermo, non ho pensato a cosa avrebbe deciso la Steaua, ho subito desiderato di misurarmi in una realtà calcistica migliore come quella rosanero - ha ammesso il centrale difensivo rumeno - Per quanto ne so domani mi recherò a Palermo. Non ho ancora parlato con Walter Zenga, sono molto felice di ritrovare Massimo Pedrazzini, la sua presenza nello staff tecnico rosanero è stata determinante ai fini della mia scelta. Credo che dopo cinque anni trascorsi alla Steaua, sia arrivato per me il momento di provare una nuova esperienza - ha dichiarato Goian - Ho fatto molti sacrifici ed ho lavorato duro per guadagnarmi questa opportunità e penso di meritare di crescere professionalmente".

mercoledì 5 agosto 2009

Miccoli: "E' arrivato il momento di entrare nella storia"


Il numero dieci del Palermo, Fabrizio Miccoli, in esclusiva a Sky parla a 360 gradi del Palermo e di se stesso.
Ti aspettavi un’accoglienza così calorosa da parte dei tifosi?
“Si, me l’aspettavo, perché ormai ci hanno abituato a questa accoglienza. Siamo contenti e speriamo che sia il giusto entusiasmo quest’anno per poter andare avanti”
Secondo te, Zenga ha rotto un po’ qualche resistenza che c’era inizialmente per il fatto di aver allenato il Catania, anche parlando di scudetto?
“Il mister è una bravissima persona, sa quello che vuole fare, una persona alla quale piace lavorare tantissimo. Piace anche per questo. Sono contento che la gente lo ha applaudito, perché ha sposato questo progetto importante. Quindi, è uno di noi”.
Mourinho ha inserito nella rosa delle pretendenti allo scudetto anche il Palermo di Walter Zenga
“Secondo me il mister ha detto una cosa giustissima, ha detto che con questa squadra vuole ottenere il massimo. Il massimo, se uno ci pensa, è giustamente lo scudetto. Però, sappiamo che se arriviamo sesti, quinti o quarti, il nostro scudetto è quello. Quindi, va bene così”.
Quanto sarà importante iniziare bene con Napoli e Fiorentina per cavalcare, poi, questa onda di entusiasmo?
“E’ importantissimo, perché è da un po’ di anni che non iniziamo benissimo. Al di là del Napoli e della Fiorentina, il 16 abbiamo la Coppa Italia, che per noi è importantissima. Quindi, pensiamo a passare il turno, visto che da due anni usciamo al primo turno. E’ importante cominciare sin dal 16 di agosto”.
Cosa chiedi personalmente a questa stagione?
“Vorrei almeno ripetere la stagione scorsa, fare 14-15 gol come lo scorso anno e fare almeno una decina di assist, come mi è successo. So che posso ancora migliorare, se fisicamente sono al 100%. Spero, per lo meno, di migliorare. Poi, per quel che mi riguarda, il mio sogno è quello di vincere qualcosa con questa squadra. Magari, non lo scudetto, ma mi accontenterei della Coppa Italia, sarebbe il massimo. Comunque, fare qualcosa di importante”.
Ci pensi alla Nazionale?
“Sinceramente no. Devo essere sincero, perché se ne sono fatti tantissimi di nomi, so che il mister ha il suo gruppo, sta andando avanti con quello, va benissimo così. Dopo tutti i nomi che ho letto e che si sono fatti, dopo la stagione che ho fatto l’anno scorso, con 14 gol e almeno 15 assist… Sempre che non ci sa anche il mio nome. Questo non è stato fatto. Quindi, penso che, ormai, il mio ciclo in nazionale si sia chiuso già da un pezzo. Va bene così, penserò solo al Palermo”.

Palermo: In 10mila al Barbera... è già Zenga-mania

Autentico bagno di folla oggi per il Palermo al rientro in città dopo la parentesi del ritiro estivo in Austria. Così come accaduto un anno fa allo stadio "Renzo Barbera" erano presenti circa 10mila persone (curva nord interamente gremita). Accoglienza calorosa per i soliti noti, in primis l'idolo della folla Fabrizio Miccoli ed i neo-arrivati, Pastore, Bertolo e Rubinho. La parentesi più suggestiva, ancora una volta, riguarda però il tecnico Walter Zenga. L'ex numero uno dell'Inter, infatti, è riuscito nell'impresa di portare dalla propria parte quella grande maggioranza dei tifosi che tanto avevano criticato la scelta di Zamparini. Urla ed applausi per lo "special-one" rosa che, con un'abile mossa da mago della comunicazione, ha risposto all'insistente coro dei supporters palermitani, saltando al momento del riferimento ai cugini etnei. Mossa che farà entrare ancora di più il neo arrivato nei cuori dei palermitani ma che, senza alcun dubbio, gli costerà un'accoglienza a dir poco rabbiosa al rientro a Catania nel corso del derby di ritorno. Allenamento particolarmente blando per i rosa al rientro dai tre giorni di riposo, con riscaldamento, esercizi finalizzati alle conclusioni a rete, e partitella finale. Occhi puntati ovviamente su Javier Pastore che è riuscito a far vedere qualche sprazzo di classe. Adesso il prossimo appuntamento per il Palermo sarà il triangolare di presentazione di sabato con Maiorca e Siviglia. Sette giorni dopo inizieranno le gare che contano con l'impegno nel terzo turno di coppa. Avversaria una tra Spal e Albinoleffe. La sensazione è che finalmente la squadra reputi la Coppa Italia un obiettivo di primissimo livello, un trofeo, tra l'altro, che per i tifosi rosanero ha un sapore ancor più particolare. Le due finali-beffa contro Bologna e Juventus, infatti, rimangono i due rimpianti più grandi della secolare storia del Palermo calcio.

Rubinho: "A Palermo per vincere e crescere"

''Sono molto felice perche' sono arrivato in una grande piazza in cui trovero' un presidente entusiasta ed un ottimo allenatore che mi aiuteranno a crescere e diventare un giocatore importante''. Lo afferma Moedim Rubens Fernando detto Rubinho, neo portiere del Palermo, durante la conferenza stampa di presentazione. Rubinho, tra i motivi della sua venuta a Palermo, spiega: ''la presenza di Zenga in panchina ha influito sulla mia scelta, spero di poter imparare da lui qualche segreto per poter coronare il mio sogno di vestire la maglia della mia Nazionale. Lo scudetto'? Io condivido tutto quello che hanno detto il presidente e l'allenatore, sara' un campionato difficile ma noi lotteremo fino alla fine''. ''Non so - punualizza il brasiliano - se sono uno dei portieri piu' forti d'Italia, a me interessa continuare a lavorare con sacrificio per raggiungere gli obiettivi della squadra''. Della citta' e dei tifosi, Rubinho ha fatto affidamento sulle parole di un ex rosanero dallo scorso anno al Genao e segnala: ''Biava mi ha parlato benissimo di Palermo, lui e' innamorato di questa citta' e qui ha trascorso cinque anni importantissimi''. Il neo acquisto rivolge un pensiero al suo predecessore, Marco Amelia, sostenendo: ''Sara' un piacere prendere il posto di un portiere campione del Mondo e sono orgoglioso di sapere che il presidente Zamparini sia entusiasta del mio acquisto, faro' il massimo per ripagare la sua stima. A mio parere il Palermo si pone subito dopo le grandi, alla pari con squadre del calibro di Lazio e Udinese e con il modo di lavorare adottato da Zenga possiamo arrivare in alto. In rosanero - conclude - ritrovero' Cesare Bovo, abbiamo giocato insieme un anno a Genova. Adesso siamo piu' maturi e consapevoli di poter fare bene''.

martedì 4 agosto 2009

"Clamoroso: Amelia vola a Genova, Rubinho nuovo portiere rosanero"... e i tifosi rosa esultano


Qualche sentore ma nessuno lo avrebbe mai immaginato in tempi così brevi. Amelia passa al Genoa di Preziosi, percorso opposto per Rubinho, uno dei migliori portieri della scorsa stagione. In Austria Marco Amelia era parso in calo dal punto di vista delle motivazioni e il problema potrebbe essere "interno". Al momento non è facilmente intuibile se si tratti di problemi legati a Zenga o alla società. Lo stato d'animo del calciatore, comunque, era intuibile. Adesso è arrivato praticamente l'annuncio da parte del direttore sportivo del Palermo, Walter Sabatini: "E’ ormai molto probabile - ha detto il ds rosanero - già domani dovrebbe arrivare l’ufficialità". In serata il procuratore del numero 32 rosanero, Carlo Pallavicino, si è recato a Genova per limare gli ultimi dettagli. Amelia passa in rossoblu a titolo definitivo. Stesso destino per Rubens Fernando Moedim, meglio conosciuto come Rubinho. Estremo difensore brasiliano che nelle ultime due stagioni ha costituito una colonna fondamentale della formazione di Gasperini. Il calciatore oggi firmerà un contratto che lo legherà al Palermo per le prossime quattro stagioni. Nessuna contropartita economica, i due portieri vengono ritenuti di pari valore, quindi si tratta di uno scambio alla pari. Rubinho domani sbarcherà a Palermo ed effettuerà la visite mediche. Nel pomeriggio dovrebbe già svolgere la prima seduta da calciatore rosanero davanti al pubblico del "Barbera". E' possibile ammetterlo con molta franchezza: Marco Amelia non ha mai convinto del tutto il pubblico palermitano. L'ovazione tributata dal "Barbera" a Jimmy Fontana all'ingresso in campo dall'intervallo del match contro la Fiorentina è forse la prova più tangibile. L'ex portiere del Livorno, ottimo tra i pali ma decisamente approssimativo nelle uscite basse e soprattutto aeree (vedi gol di Martinez a Catania nel derby di andata o la prova in nazionale di due mesi fa contro la Nuova Zelanda). Il Palermo riesce quindi a cedere il secondo di Buffon e ad acquisire probabilmente il miglior portiere sulla piazza in relazione alla propria disponibilità finanziaria (al di sopra di Rubinho, infatti, in Italia al momento stazionano probabilmente solo Julio Cesar, Buffon e Frey). Questa operazione quindi potrebbe essere decisamente positiva per il Palermo per tre motivi fondamentali: Viene ceduto un calciatore poco motivato e forse sin troppo turbato dagli scivoloni in azzurro; viene acquistato alla pari il miglior portiere sulla piazza italiana dopo i primi tre quasi irraggiungibili; il Palermo adesso ha in rosa adesso un portiere titolare più forte rispetto al 2008.

sabato 1 agosto 2009

Test a Bad: cinquina al Pordenone

Palermo quest'oggi di scena a Bad Kleinkircheim per uno degli ultimi impegni prima della grande presentazione della squadra nel triangolare con Siviglia e Mallorca.
Privo di Pastore, partito per l'Argentina (ci sarà per la presentazione), il Palermo è tornato al vecchio 4-3-1-2 dell'anno scorso con Amelia in porta, una difesa sperimentale formata da Morganella, Kjaer, Bovo e Melinte, il romeno accolto in ritiro da Zenga e soci, il trio di centrocampo Bresciano-Nocerino-Bertolo, Simplicio sulla trequarti e la coppia Cavani-Miccoli davanti. E proprio il tandem d'attacco ha deliziato il pubblico: l'uruguagio ha realizzato tre gol e preso una trasferta con una conclusione sporca, Miccoli come al solito ha alternato grandi giocate a pregevoli assist, trovando anche un gol. Gol che ha dato il via allo show d'inizio ripresa del Palermo, quando i rosanero hanno realizzato 3 gol in 5 minuti (Miccoli, Bresciano, Cavani).
Partita in generale positiva: i rosanero non sono ancora nella miglior condizione, ma stanno imparando pian piano il piano tattico voluto da Zenga e dal suo staff, con un notevole contributo da parte di chi la scorsa stagione aveva giocato un grande campionato. E' vero anche che i due ritiri di St.Veit e Bad non hanno offerto grandi test ai rosanero: è grande dunque la curiosità di vederli all'opera contro formazioni di caratura internazionale, come presumibilmente accadrà nei prossimi giorni.

Succi: "Voglio rimanere a Palermo"

Davide Succi fa chiarezza sul proprio futuro: “Voglio restare a Palermo e provare a giocare le mie carte”. Nonostante una buona stagione in maglia rosanero, il nome dell’attaccante staziona stabilmente nella lista del mercato in uscita. Sabatini e Zamparini spendono spesso parole d’elogio per lui, ma poi il campo dice che non Succi non rientra nei titolari. Una situazione non semplice, ma che non lo mortifica, anzi. "Ci tengo a chiarire che ho cambiato procuratore, non avevo più fiducia in quello di prima , nel momento in cui ti viene a mancare quella è difficile lavorare con una determinata persona. Una volta chiuso con un procuratore, sono andato con un altro. Semplice. Interesse del Torino? Io direttamente non ho mai parlato con il Torino, con nessuno. Ho letto queste dichiarazioni. Più di una volta sembrava che dovessi già essere là. Però mi fanno piacere, perchè siginifica che c’è attenzione e stima nei tuoi confronti. Per adesso di concreto c’è stato poco. Di concreto c’è che io qua sto bene e posso far bene. Io non penso al calcio parlato, ma solo al calcio giocato. Io voglio restare e fare bene con la maglia rosanero".Succi è convinto che con Zenga alla guida della squadra tutti possano avere un’opportunità. “Sicuramente Zenga, per quello che ha fatto vedere nei precedenti anni, dà la possibilità a tutti di giocare. E’ importante che ci sia un mister che ti dà queste possibilità, poi spetta ai giocatori sfruttare l’occasione".

Zamparini: "Derby del Sud uno spettacolo"

Il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, ha accolto con favore l'esito del sorteggio del calendario di Serie A, che nella prima giornata vedrà i rosanero sicialiani sfidare il Napoli. "Sono felice di esordire contro una squadra amica, soprattutto perché quella azzurra e il Palermo sono due formazioni che giocano al calcio senza ostruzionismi", ha detto Zamparini a Radio Kiss Kiss: "Il sorteggio libero? Mi piace moltissimo - ha affermato il patron del Palermo - dovremmo fare così anche con la designazione degli arbitri, così sarebbe tutto perfetto". Zamparini ha poi rilanciato le ambizioni della sua squadra: "Contro gli azzurri sfida da Champions? Assolutamente sì ma il Palermo non mira al quarto posto, noi puntiamo allo scudetto", ha detto il patron rosanero.

Zamparini: "Sabatini in scadenza, rinnovo? Vedremo..." In base a questi due anni di operato, vorresti ancora Sabatini come ds del Palermo?

contatore quanti e da dove