ARTICOLI DEL GIORNO

- Serie A 2010/2011: Il calendario del Palermo

PALERMO: ROSANERO SU HERNANES

LE PROBABILI FORMAZIONI

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I gol dei rosa con D'Agostino by Gladiator987: Atalanta-Palermo

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martedì 28 aprile 2009

Entusiasmo sopito: Un botto per tornare a sognare

Quando si parla di Ronaldo a Palermo si tratta ovviamente di strafantacalcio. Gli apprezzamenti fatti da un direttore sportivo per un campione assoluto che sta tornando a vivere sono quasi ovvi e da lì in poi i sogni partono a raffica. Una cosa forse è certa però: Palermo ed il Palermo hanno bisogno di un colpo ad effetto, un nome grosso, altisonante. Non c'è dubbio che l'entusiasmo attorno a questa squadra negli ultimi anni sia un pò scemato, forse per i risultati "congelati" anche se di altissimo livello se analizzati pensando ad un decennio fa, o forse per l'esodo dei campioni rosanero. Adesso con un tecnico bravo e giovane come Ballardini e degli elementi su cui far leva, come Kjaer, Amelia e Cavani, è giunto il momento di far infiammare il popolo palermitano. Ronaldo è troppo, ma immaginiamo per un momento la scena. Ventimila persona al Barbera per la presentazione del giocatore e venti-venticinquemila abbonamenti fatti solo per questo nome. Chi vive questa piazza sa che queste sono potenzialità non lontane, ma si tratta di polvere da sparo pronta a prendere fuoco. L'operazione che ha portato Cassano alla Samp sta conducendo i blucerchiati verso un importante trofeo nazionale come la Coppa Italia, ed il fascino di poter giocare al fianco del gioiello barese ha spinto Pazzini a rifiutare Palermo. Ecco cosa vuol die avere una stella in casa. Per il futuro la piazza palermitana ha bisogno di tornare a fremere e a vivere sino in fondo questa squadra, cosa che ad oggi non accade e si vede. I diciottomila abbonati di questa stagione, record negativo della gestione Zamparini, ne sono una prova. Il rendimento attuale della squadra e le potenzialità e la stabilità raggiunta con questo tecnico fanno dell'estate 2009 la chiave per il futuro. Si può volare, non servono decine e decine di milioni, bensì tre giocatori di grande livello o un unico campione. O tre da 8, o uno da 18 milioni, la proporzione è più o meno quella. La speranza del popolo palermitano è questa: che finalmente il Palermo possa sognare come ha fatto all'avvento di Zamparini, al primo anno di A e nella stagione del primo posto occupato per tre quarti del girone di andata. Ricordate quei momenti? Ecco, è proprio di ciò che stiamo parlando...

domenica 26 aprile 2009

Milan-Palermo: le pagelle del popolo


Amelia 6: Non può nulla in occasione della rete di Inzaghi e per poco non compie il miracolo su Kakà al momento del primo rigore.

Ujkani 6: Esordio in A per il giovane portiere rosanero che prende il posto al 19' della ripresa di Amelia. Un paio di uscite alte per lui e niente di più.

Cassani 4,5: La peggior prestazione della stagione per lui. Inesistente in avanti, appare sin troppo distratto in fase difensiva per i suoi standard. Quando uno come lui gioca così, è ancor più evidente notare una prestazione sin troppo opaca.

Kjaer 6,5: L'unico della difesa a mantenere alta la bandiera rosanero. Puntuale nelle chiusure, riesce ancora una volta a mettersi in mostra per le sue innate qualità che ne fanno il miglior difensore under21 del campionato.

Bovo 4: Il centrale rosa vive una giornata nera con un cartellino rosso che adesso mette in crisi Ballardini che dovrà rinunciare anche a lui in vista dell'importantissimma gara col Cagliari.

Balzaretti 5: Prova opaca per lui culminata dall'ingenuità in occasione del secondo rigore. Così come Cassani non riesce quasi mai a proporsi in avanti ed anche quando ciò accade il 90% dei cross vengono respinti dalla gambetta dei difensori rossoneri.

Migliaccio 6,5: Nel giorno in cui Ballardini sa di aver perso Bovo per la gara col Cagliari trova un serio candidato ad una maglia da titolare al centro della difesa. Il mediano campano nella ripresa gioca in maniera brillante accanto a Kjaer riuscendo a respingere un'impressionante quantità di palloni aerei. Fra sette giorni potrebbe anche essere preferito a Savini.

Liverani 5: Giornata con tante ombre e poche luci per lui. Sovrastato sotto il punto di vista della velocità dai rossoneri non riesce quasi mai a dare una netta accelerazione alla manovra dei suoi.

Nocerino 5: Primo tempo deludente per lui con pochissime luci. Giornata da dimenticare.

Hernandez 6: Entra sul 2-0 per dar vivacità e un nuovo assetto al Palermo ma l'espulsione di Bovo compromette tutto. Nonostante ciò tenta di effettuare qualche giocata pregevole riuscendo a giocare una partita più che onesta. Travolgente la discesa che lo porta in pochi secondi dalla sua area a quella dei rossoneri.

Simplicio 4: Inesistente. Ormai il brasiliano è un libro aperto. Il suo rendimento altalenante conduce anche il Palermo ad avere un rendimento altalenante. Sbaglia quasi tutti gli appoggi, si concentra prevalentemente sulle proteste dimenticandosi del resto. Il solito Simplicio in giornata 'No'.

Miccoli 5: Tenta di vivacizzare la manovra dei suoi con risultati deludenti. E' suo l'unico tiro degno di esser nominato così, quando nel primo tempo spara un bolide che sfiora la porta di Dida. Anche lui, così come Simplicio, fa della discontinuità (soprattutto per motivi fisici) il suo tallone d'Achille.

Mchedlidze s.v: Pochissimi palloni toccati dal genietto georgiano in un pomeriggio nerissimo per i suoi.

Cavani 5,5: Solo, solissimo, ed anche di più. Corre come sempre ma oggi parlare di prova deludente per lui è fuori luogo. In novanta minuti non ha mai potuto beneficiare di un pallone giocabile.

giovedì 23 aprile 2009

Shock rosanero: Carrozzieri positivo alla cocaina

La notizia, sbucata fuori come un fulmine a ciel sereno nel pomeriggio, ha subito fatto il giro di Palermo con un passaparola di enorme portata. Chi era sicuro della veridicità di questa era sconvolto, chi non lo era pensava allo scherzo fatto da chi aveva portato questa novità.
Fa male, molto male, il comunicato apparso questo pomeriggio sul sito ufficiale del Coni: “L’Ufficio di Procura Antidoping del CONI, su indicazione della Federazione Medico Sportiva Italiana, dopo aver informato la Federazione interessata, con cui ha proceduto all’abbinamento codice/atleta, ha accertato un caso di positività. Il Laboratorio di Roma ha rilevato, nel primo campione sottoposto ad analisi, la presenza di Benzoilecgonina (Metabolita di cocaina) per Moris Carrozzieri, tesserato della Federazione Italiana Giuoco Calcio (Società US Città di Palermo), al controllo in competizione disposto dal CCA CONI, il 5 aprile 2009 a Palermo, in occasione della partita del campionato di serie A Palermo-Torino (vinta 1-0 dal Palermo con gol di Cavani, ndr)”.
Il presidente rosanero Maurizio Zamparini, contattato immediatamente, esprime “massima fiducia” nel Coni e nei suoi controlli e si dice “molto dispiaciuto” per quanto accaduto: “Questi ragazzi hanno ricevuto tutto o quasi dalla vita, non si capisce poi come mai finiscano in certi tunnel. Certo, il danno economico per il Palermo è gravoso ma più che arrabbiato sono dispiaciuto per Moris e cercherò di aiutarlo a riprendersi”. Che qualcosa non andasse per il verso giusto nella vita di Carrozzieri, specialmente quella notturna, Zamparini non lo nasconde, anzi: “Frequenta troppo le discoteche, abbiamo cercato in tutti i modi di farlo diventare leader ma in fin dei conti più che noi e il Palermo Moris ha tradito se stesso”.
Moris Carrozzieri dunque dovrebbe aver assunto cocaina: una notizia allucinante, incommentabile, specie per l'affetto che tutto il popolo rosanero ha nutrito per Carrozzieri sin dalle prime apparizioni allo stadio Renzo Barbera. Un giocatore che non ha faticato a diventare idolo della tifoseria, con quella sua rudezza, ma anche quella grinta che non lo abbandonava mai: se l'ha abbandonato l'ha fatto in quest'ultimo periodo, dove Moris non ha brillato, forse per motivi che piaceranno agli amanti delle dietrologie. Ma non è il momento della dietrologia, non è il momento delle considerazioni tattiche e nemmeno il momento di capire che ripercussione dal punto di vista psicologico avrà per la squadra la notizia che un giocatore così rappresentativo e carismatico sia stato trovato positivo. E' invece il momento dell'amarezza, del disappunto, della delusione nel constatare come un giocatore così amato, così ammirato, che appena un mese fa aveva dichiarato "Il doping è dannoso e inutile. Il fisico si migliora solo allenandosi e allenando anche la mente alla tenacia e a sopportare la fatica e le sconfitte" sia caduto nel tunnel di quella che non è solo una sostanza dopante, ma è di più, è molto altro. E di sicuro quest'altro non ha e non potrà mai avere un'accezione positiva.
Tutta Palermo è sotto shock, per ora nessuno vuole crederci, e forse nessuno ci crederà davvero fin quando non arriverà Carrozzieri a dichiarare che ha sbagliato ed ha effettivamente assunto tale sostanza. Non solo il Palermo, ma tutta la città di Palermo ha subito un brutto colpo dal punto di vista sportivo: oggi, Palermo è come un pugile che barcolla prima di finire definitivamente al tappeto. La prima domanda è quando cadrà, non se cadrà. La seconda e ultima domanda è però la più importante: quanto ci metterà a rialzarsi?

mercoledì 22 aprile 2009

Pallavicino: "Amelia alla Roma affare a sorpresa"

Continui rumors danno per finita l'avventura di Doni alla Roma e i giallorossi avrebbero già pronto il portiere, in caso di partenza del brasiliano. Il nome è quello di Marco Amelia, ora al Palermo ma prodotto del vivaio romanista e nella rosa della squadra che vinse lo scudetto del 2001. Così il suo agente, Carlo Pallavicino, al sito 24oredisport.com: «Quale sarà il colpo del prossimo mercato che non si aspetta nessuno? Nessuno si aspetta Amelia alla Roma». E tanto per restare nella capitale, Pallavicino si espone anche sul prossimo allenatore della Lazio: «Mazzarri alla Lazio lo darei per fatto».

domenica 19 aprile 2009

Palermo-Bologna: le pagelle del popolo


Amelia 6: Incolpevole sul gol di Di Vaio, riesce comunque a sfoderare un paio d'interventi degni di questo nome. In più occasioni, dopo aver bloccato la sfera in uscita, tarda un po' a lanciare possibili contropiedi rosanero: ma segnalare ciò, in una giornata d'ordinaria amministrazione, è come voler trovare il pelo nell'uovo.
Kjaer 7,5: Ottima gara del giovane centrale rosanero, che mostra ancora una volta tutta la sua abilità nella difesa uno contro uno e nelle giocate d'anticipo. Più volte si mette in luce con interventi eleganti degni non solo di un veterano, ma anche di un centrale d'alta caratura. Segna in mischia il 2-0.
Carrozzieri 6,5: In crescita dopo alcune prestazioni deludenti. E' un punto di riferimento per la difesa, che gestisce benissimo praticamente tutti gli affondi della squadra rossoblù.
Morganella 6: 15' in Serie A, finalmente, per lo svizzero. Cosa ha mostrato? Oltre alla buona velocità di bas, di sicuro una grande propensione alla fase offensiva, dato che a lungo ha giocato da esterno altissimo, toccando tanti palloni e andando all'arrembaggio. Meno incoraggianti i segnali in difesa, dove stende il tappeto rosso a Valiani per il cross che vale il 3-1.
Bovo 5,5: Il meno brillante dei 3 dietro. Prestazione comunque da 6, mezzo punto in meno solo perchè apparso troppo insicuro e spaesato in occasione di una palla a campanile in area che poteva costare cara alla retroguardia rosanero.
Cassani 6,5: Viene cercato spesso e gioca una partita ottima, con buone giocate che mettono in luce la sua buona tecnica individuale. Se giocasse sempre così ed eliminasse i troppi passaggi a vuoto che spesso ha mostrato in maglia rosanero, sarebbe preziosissimo. Ottimo assist di testa per il 3-0 di Succi.
Migliaccio 6: Solito lavoro oscuro di grandissima utilità. Si vede meno rispetto alle ultime gare perchè si propone poco per non pestare i piedi agli inserimenti dal centrocampo di Tedesco, ma in fase d'interdizione è sempre presente.
Liverani 7: Vince il duello con l'altro uomo di fosforo Volpi, giocando una gara di buon livello nonostante i problemi fisici che l'hanno tormentato in settimana. Il Bologna non sfrutta la fisicità e l'atletismo dei suoi uomini di contenimento per aggredirlo (Mudingayi gioca una gara deludente in interdizione), lui ringrazia e grazie al tanto spazio progetta precise geometrie.
Tedesco 7: Onnipresente. Mette in mezzo il cross deviato da Belleri per l'1-0, s'inserisce di continuo e cerca sempre la conclusione: spina nel fianco per la retroguardia emiliana. Mostra come anche lui, uno della vecchia guardia, possa essere sempre utile a questa squadra.
Hernandez 6,5: E' un voto che conta poco perchè ha giocato 30' irrilevanti. Ma che mezz'ora, signori! Prima fa espellere Volpi dopo essersi fatto strada di forza e voglia per vie centrali, poi stupisce il Barbera con un gran numero sulla fascia sinistra, in seguito tradito dall'emozione si mangia un gol clamoroso incartandosi col sinistro. Ma presto si fa perdonare: protegge bene palla al limite dell'area e regala il 4-1 a Cavani. Il futuro è suo, ha enorme potenziale.
Balzaretti 6: Viene cercato poco perchè il Palermo attacca principalmente sulla destra. Lui non batte ciglio e corre, ripiega, cerca sempre di partecipare alla manovra. Fa il suo senza strafare.
Succi 7,5: Ancora una volta punisce il Bologna. Non sbaglia una giocata e si rende pericoloso con un bellissimo quanto sfortunato tiro. Corre e serve bene i compagni, protegge bene la palla e taglia in due la difesa con i suoi movimenti: il gol all'Inter ha dato linfa ad un attaccante che, se spesso quest'anno è stato considerato inadeguato, oggi ha mostrato tutta la sua esperienza e capacità di giocare di squadra.
Savini 6: Senza infamia e senza lode. Una ventina di minuti in cui non deve darsi molto da fare.
Cavani 6,5: Molto determinato. Nel primo tempo è il suo pressing a far nascere l'1-0, punta sempre l'avversario con voglia e convinzione. Nella ripresa un po' s'intestardisce per trovare il gol, che arriva puntuale allo scadere. Unica, notevole macchia nella sua prestazione l'orrendo appoggio indietro dalla quale nasce il gol di Di Vaio: al di là dell'errore, poteva anche semplicemente proteggere la palla e non sarebbe successo nulla.

sabato 18 aprile 2009

La preview di Palermo-Bologna

Il Palermo ospita al Bologna principalmente per non perdere il treno UEFA e confermare le ambizioni che Ballardini e i suoi coltivano senza troppi indugi. Importante fare risultato e sfruttare il favorevole calendario casalingo per tenere il ritmo della Roma, importante dunque battere dei rossoblu in crisi. Una crisi che la squadra della presidentessa Menarini conta di risolvere con l'aiuto di una vecchia volpe come Giuseppe Papadopulo, uomo adatto per compiti delicati di questa portata. Uno scontro dunque da non prendere alla leggera, in un pomeriggio che può rappresentare la svolta nel campionato di entrambe le compagini. Vediamo come si presenteranno le squadre in campo:

Ballardini con qualche assenza più pesante del solito: fuori, oltre ai soliti Budan e Guana, anche Nocerino e lo squalificato Simplicio. Ha recuperato invece Liverani, che dovrebbe occupare il solito posto di regista a centrocampo. L'intenzione del tecnico ravennate è quello di provare ancora una volta il nuovo modulo con la difesa a 3: davanti ad Amelia, dunque spazio a Kjaer, Bovo e Carrozzieri. Linea mediana che invece vedrà 5 giocatori con l'avanzamento di Balzaretti e Cassani sulle fasce e una robusta linea centrale che vedrà Liverani, Migliaccio e Bresciano l'uno affianco all'altro, anche se Bresciano dovrebbe avere la licenza di occupare una posizione più avanzata. Coppia di punte ovviamente formata da Cavani e Miccoli.

Probabile Formazione - Amelia; Bovo, Carrozzieri, Kjaer; Balzaretti, Migliaccio, Liverani, Bresciano, Cassani: Cavani, Miccoli.

Panchina - Ujkani, Morganella, Savini, Misuraca, Tedesco, Hernandez, Succi.
Indisponibili - Budan, Guana, Nocerino, Simplicio.



Modulo speculare per il Bologna di Papadopulo, pieno di assenze: Antonioli, Paonessa, Cesar, Castellini, Lavecchia, Britos e l'ex Bombardini. Senza il portiere titolare, spazio in porta per il carneade Colombo, che sarà protetto dai non irreprensibili Moras, Terzi e Belleri. In mezzo al campo, c'è pane per i denti rosanero: a sinistra il lavoro oscuro di Valiani, a destra Zenoni, al centro la corsa di Mudingayi, in mezzo la regia di un Volpi un po' bollito ultimamente e infine ultimo posto che verrà occupato da un portatore d'acqua a scelta tra Amoroso e Mutarelli, col primo favorito sul secondo. Davanti cercherà di ritrovare la via del gol Di Vaio, spalleggiato da Marazzina.

Probabile Formazione - Colombo; Moras, Terzi, Belleri; Valiani, Mudingayi, Volpi, Amoroso, Zenoni; Di Vaio, Marazzina.

Panchina - Campironi, Lanna, Marchini, Mingazzini, Mutarelli, Osvaldo, Adailton.

Indisponibili - Antonioli, Paonessa, Cesar, Castellini, Lavecchia, Britos, Bombardini.

giovedì 16 aprile 2009

Champions League: tutto secondo pronostico


Gare di ritorno un po' meno sorprendenti dell'andata per un turno di Champions che ci regala 4 grandi semifinaliste, probabilmente 4 delle prime 5 squadre mondiali, segno che si arriva sino in fondo non per caso.
La gara senza dubbio più drammatica della due giorni è quella di Martedì tra Liverpool e Chelsea: gli uomini di Benitez avevano un compito ingrato, ribaltare l'1-3 di Anfield. Un'impresa impossibile, che i Reds hanno sfiorato in una partita bellissima, senza esclusione di colpi. Una gara ravvivata soprattutto dai 2 gol del primo tempo, realizzati con la partecipazione di un Chelsea disattento in difesa: pessimo Cech sulla punizione di Fabio Aurelio, male Ivanovic sul fallo che ha regalato il rigore a Xabi Alonso. Se Cech non sembra in giornata dall'altra parte da rivedere Reina, il para-rigori del Liverpool che prima si fa battere sul suo palo da Drogba, poi non para la punizione violenta ma centrale di Alex, dando fiducia al Chelsea. Ma è dopo il 3-2 di Frankie Lampard che si nota il carattere dei Reds anche in mancanza del capitano Gerrard: un Liverpool mai domo, pur col compito arduo di fare 3 gol in pochi minuti, capace di fare tanta paura al Chelsea, prima con Lucas, poi con Kuyt, prima di capitolare definitivamente sul 4-4 allo scadere di un grande Lampard. Passa il Chelsea, ma esce a testa altissima il Liverpool, in quella che giustamente è stata definita "La madre di tutte le battaglie".
Dopo un Martedì che ha visto un insignificante 1-1 tra Bayern e Barça in un quarto di finale ormai chiuso, si è passati ad un Mercoledì di fuoco, col Manchester a camminare sui carboni ardenti di Oporto: a risolvere le grane della squadra di Sir Alex Ferguson ci ha pensato Cristiano Ronaldo con un colpo da maestro, decisivo quanto può essere solo un pallone d'oro. Il siluro da oltre 30 metri di Cristiano Ronaldo lancia uno United perfetto e impeccabile in difesa, complice il rientro di un giocatore importantissimo per i meccanismi difensivi come Ferdinand: il Porto crea poco e male, non riuscendo nell'impresa sognata per una settimana.
Nell'altra gara del Mercoledì, tutto facile per l'Arsenal contro il Villareal di Giuseppe Rossi, ma orfano dei perni del suo centrocampo, Marcos Senna e Santi Cazorla: Gunners dilaganti con Walcott, Adebayor e Van Persie, nonostante da parte loro avessero parecchie assenze pesanti specie in una difesa priva del portiere Almunia e di giocatori come Gallas o Sagna. Walcott dilaga sulla fascia per tutta la gara, a differenza di quanto successo a El Madrigal: da cineteca il primo gol, in collaborazione con Cesc Fabregas, bravo a servire di tacco la palla per il pallonetto dell'inglese. Dopo la rete dell'1-0, è facile colpire in contropiede con le accelerazioni di Van Persie e un appoggio davanti come Adebayor: i Gunners chiudono la gara con un 3-0 più agevole di quanto sembrava dire l'orgogliosa reazione dei gialli di Spagna dopo il gol di Walcott.
Semifinali che sono dunque Arsenal-Manchester e Barcellona-Chelsea: difficile fare un pronostico, Manchester e Barça favorite, ma l'Arsenal potrebbe piazzare il colpaccio con uno United non ancora capace d'esprimere il suo pieno potenziale e il Chelsea ha dalla sua la cabala, dato che ogni squadra capace di eliminare il Liverpool nelle precedenti edizioni ha almeno raggiunto la finale. In ogni caso, vedremo grandissimo calcio.


Porto - Manchester United 0-1 (6' Cristiano Ronaldo)
Arsenal - Villareal 3-0 (10' Theo Walcott, 60' Emmanuel Adebayor, 69' Robin Van Persie)
Bayern Monaco - Barcellona 1-1 (47' Frank Ribery, 74' Keita)
Chelsea - Liverpool 4-4 (19' Fabio Aurelio, 28' Xabi Alonso, 51' Didier Drogba, 57' Alex, 76' Frank Lampard, 81' Lucas Leiva, 83' Dirk Kuyt, 89' Frank Lampard)

martedì 14 aprile 2009

Papadopulo torna in A: a Palermo il debutto come tecnico del Bologna

Il Bologna ha comunicato di aver sollevato dall’incarico di mister della prima squadra Sinisa Mihajlovic. Il nuovo tecnico è Giuseppe Papadopulo, vecchia conoscenza rosanero: il tecnico di Casale Marittimo ha allenato il Palermo nella stagione 2005/2006, subentrando a Gigi Del Neri e lasciando un buon ricordo nei fan rosanero, chiudendo bene il campionato, arrivando alla Semifinale di Coppa Italia persa con la Roma e fermandosi solo davanti all'insidioso Schalke 04 in Coppa UEFA. Papadopulo si era guadagnato anche una meritata conferma, poi sconfessata dalla scelta di tornare a Guidolin la stagione successiva.
Palermo non è l'unica piazza dove "il Papa" ha lasciato un buon ricordo: bene si è comportato anche a Siena, dove è stato protagonista della storica promozione in A del 2002 e della comoda salvezza in Serie A dell'anno successivo, a Roma sponda laziale, dove subentrando a Mimmo Caso ha ben traghettato la Lazio nel 2005, e naturalmente a Lecce, con la promozione del Giugno 2008 a cui non è seguita una riconferma in una scelta molto discussa e forse tutt'oggi non compresa da parte della tifoseria giallorossa.
Per uno scherzo del destino Papadopulo tornerà in A proprio a Palermo, 3 anni dopo aver interrotto l'esperienza nella massima serie. Allenatore dalle grandi capacità e dallo straordinario acume tattico, si tratta di una grande acquisizione per il Bologna nello sprint per la salvezza, che considerate le ormai perenni difficoltà di Reggina e Lecce dovrebbe essere una corsa a due tra i rossoblù e il Torino. Auguri da parte del popolo ad un allenatore capace di entrare, seppur per poco, nel cuore dei tifosi rosanero e che non solo a Palermo si è messo in luce come gran professionista e lavoratore: in bocca al lupo, mister. Con la speranza però che la corsa alla salvezza del Bologna non inizi subito da Domenica prossima, ma dalla trentatreesima giornata in poi...

Volata per l'Europa: decisioni pesanti del giudice sportivo

Tanto lavoro per la disciplinare, che dopo una breve vacanza in occasione di Pasqua, ha dovuto decidere che provvedimenti adottare dopo uno dei turni più caldi della stagione. Prima decisione "calda" quella sui fattacci di Fiorentina-Cagliari, scontro tra 2 delle prime 8 squadre del campionato: al termine della partita aveva fatto parlare tantissimo la presunta rissa tra l'uruguaiano Diego Lopez e il brasiliano Felipe Melo. Tosel ha usato il pugno di ferro e ha punito entrambi con addirittura 5 giornate di squalifica, privando la Fiorentina di un altro pezzo pregiato, dopo l'infortunio che ha concluso la stagione della punta Adrian Mutu. Non da meno però i provvedimenti contro Lazio e Roma: in ottica Europa più importanti i provvedimenti contro i giallorossi, con Mexes squalificato 3 giornate "per aver scalciato un avversario (Matuzalem,anche lui squalificato per 3 giornate) afferrandogli quindi con violenza i capelli e la maglia" e con Spalletti fuori il prossimo turno "per aver rivolto all’arbitro un’espressione irriguardosa" nell'ambito dell'accesa discussione con Ighli Tare, dirigente laziale.
Le decisioni di Tosel a questo punto favoriscono Genoa e Palermo. I grifoni hanno un punto di vantaggio sulla Fiorentina, i rosanero sono in ritardo di 3 punti sulla Roma e sul sesto posto, che darebbe la certezza della UEFA Cup. Genoa, Fiorentina, Roma, Palermo: quattro squadre per un posto Champions e uno UEFA, per i rosanero è possibile sognare, in piccolo ma anche in grande...Andiamo perciò a vedere il calendario delle 4 squadre: in maiuscolo le gare in casa, in rosso le gare che Fiorentina e Roma dovranno affrontare con le maxi-squalifiche a carico.


Genoa (57) - LAZIO, Bologna, SAMPDORIA, Atalanta, CHIEVO, Torino, LECCE.
Fiorentina (56) - Udinese, ROMA, TORINO, Catania, SAMPDORIA, Lecce, MILAN.
Roma (49) - LECCE, Fiorentina, CHIEVO, Cagliari, CATANIA, Milan, TORINO.
Palermo (46) - BOLOGNA, Milan, CAGLIARI, Siena, LAZIO, Atalanta, SAMPDORIA.

sabato 11 aprile 2009

Inter-Palermo: le pagelle del popolo


Amelia 6: La sua è una partita lineare senza macchie e senza interventi progidigiosi. La sua gara è positiva con l'ottimo intervento su Ibrahimovic e qualche rimpianto in occasione del rigore.

Cassani 6,5: Inizia male e conclude al meglio. Le sue doti tecniche gli permettono di svolgere il ruolo dell'esterno di centrocampo con ottimi risultati e nella ripresa il suo controbuto è stato determinante in fase offensiva. Suo l'assist che ha consentito a Cavani di accorciare le distanze.

Kjaer 5: Il giovane danese non riesce ad arginare in maniera del tutto efficiente le sortite offensive dei nerazzurri e pecca di inesperienza in occasione dei due gol. Nel primo caso, pur non avendo toccato il pallone, non perde qualche secondo protestando con furbizia in modo tale da consentire ai suoi di posizionarsi e nell'episodio del calcio di rigore non temporeggia andando a franare su un Ibrahimovic fin troppo furbo.

Carrozzieri 5: Il centrale rosanero gioca forse la sua peggior partita con la maglia del Palermo. Nel primo tempo ne combina di tutti i colori in particolar modo in tutte le occasioni di fuorigioco. Prima non sale tempestivamente consentendo ad Ibrahimovic di presentarsi a tu per tu con Amelia, poi si dimentica di Balotelli rinunciando al fuorigioco o ad una respinta aerea. Nella ripresa i suoi non corrono particolari risschi e la sua prestazione rimane congelata.

Balzaretti 6,5: Insieme a Cassani cosnente a Ballardini di capovolgere l'andamento del match. La sua facilità di corsa gli permette di giocare lungo tutta la fascia andando così ad allargare le maglie avversarie. Oggi la trasformazione tattiche subita dalla squadra deriva dalla sua gara e da quella di Cassani. Un progetto tattico da riproporre in trasferta.

Migliaccio 6: Corre e lotta come sempre. Il suo compito non è quello di giganteggiare palla al piede ma nonostante ciò sa comunque dare una mano ai compagni in avanti. Pregevole un'elegante discesa palla al piede in palleggio.

Bresciano 6: L'australiano entra nella ripresa e consente al Palermo di poter gestire con maggiore velocità il possesso del pallone. Incide positivamente sulla gara e sfiora il gol con una bella girata al volo.

Liverani s.v: Il capitano rosanero esce per un problema al tallone d'Achille nel momento peggiore per i suoi. Al suo posto in campo Bovo.

Bovo 6: Prende il posto di Liverani andando ad affiancare in difesa Carrozzieri e Kjaer. Nella ripresa firma un paio di anticipi di ottima fattura consentendo ai suoi di dare il via alle ripartenze sin dalla difesa.

Nocerino 6,5: Il mediano rosanero è forse il 'meno peggio' della prima frazione di gioco. Nel secondo tempo compre bene il campo andando a costruire una diga davanti alla difesa. Lascia il posto a Succi per un problema al polpaccio.

Succi 7: Col secondo gol in campionato regala il secondo punto al Palermo. A Bologna, in pieno recupero, aveva già fatto esultare i supporters rosanero ma quella odierna è una rete che probabilmente l'ex ravennate sognava da anni. Incide in maniera determinante sull'incontro con una serie di ottime sponde e alla fine regala il meritato pareggio ai suoi.

Simplicio 6: Cresce col passare dei minuti. Durante l'intervallo il gemello deludente lascia il posto a quello più frizzante che solitamente scende in campo al Barbera e la musica cambia. Determinante in numerose ripartenze dei suoi con una serie di recuoperi effettuati sulla linea mediana occupata dopo il forfait di Nocerino.

Miccoli 7,5: Nel primo tempo è quasi invisibile, nella ripresa prende per mano i suoi con una serie di giocate funamboliche. Firma l'assist al volo che consente a Succi di siglare il pareggio e poi nel finale sfiora il gol dell'anno con una serpentina che manda al bar la difesa nerazzurra. Unica pecca l'idea della rabona dal fondo al posto della quale con un tiro o un cross potente avrebbe potuto dare il via al gol vittoria. Quando Miccoli gioca così il Palermo deve impegnarsi per uscire sconfitto dal campo.

Cavani 7: Nel primo tempo corre tanto ma non riesce a gestire un pallone degno di questo nome per mancanza di assistenza. Nella ripresa firma il gol che da il via alla rimonta e fa tremare 'San Siro' con un bolide sul quale Toldo compie il miracolo. Un giudizio viene dato sempre in maniera oggettiva e così come vengono sottolineati i limiti che a volte emergono, vengono esaltate le doti di questo ragazzo che è ormai croce e delizia del popolo palermitano. I dodici gol in campionato siglati a ventidue anni sono comunque un dato che non può essere ignorato.

La preview di Inter-Palermo

Il Palermo a Milano per stupire il mondo del calcio italiano, per rendere possibile l'impossibile, per sorprendere tutti: è inutile dire che i favori del pronostico sono tutti contro i rosanero, contro un'Inter più che mai lanciata verso lo scudetto annunciato in anticipo, con tanta convinzione nei propri mezzi, da un Mourinho che non può fare a meno di stupire e soprattutto di continuare il suo rapporto con giornali e tv, che sa tanto di amore ed ossequienza mascherata da stupore ed incredulità mediatica. Per una volta, però la settimana interista non ha visto come protagonista il tecnico portoghese, che non è riuscito a fare da parafulmine al dilagante caso Adriano: motivi di distrazione che probabilmente non condizioneranno il rendimento di una squadra solidissima come quella nerazzurra. La speranza però, è che quel rendimento sia condizionato dalla minaccia rosanero...comunque buttiamo un occhio sui particolari di uno scontro inserito in una giornata di Serie A al tempo stesso eccezionale (perchè si gioca al Sabato) e malinconica, per la tragedia che in settimana ha colpito l'Abruzzo e non può lasciare indifferenti:

Inter privo di elementi chiave come Maicon, per l'infortunio al retto femorale patito con la Seleçao, e Julio Cesar, malconcio dopo Udine. Fuori anche il fantasma Mancini, Jimenez e il giovane Bolzoni. In porta spazio ovviamente a Toldo, con il terzo portiere Orlandoni in panchina (convocato però anche il giovane Boluc). Per la difesa Mourinho ricorrerà al nuovo assetto lanciato ad Udine, col ritorno di Maxwell a sinistra e lo spostamento di Santon a destra: prova del nove per la giovane promessa nerazzurra, che ad Udine non ha convinto sulla fascia che gli sarebbe più congeniale. Al centro è lotta a 3 Chivu-Cordoba-Samuel, con favoriti gli ultimi due. In mezzo solita diga col fisico di Muntari o Vieira, la corsa di Cambassio, il lavoro di copertura di Zanetti; a cucire la linea mediana con l'attacco ci penserà Stankovic, che agirà dietro Ibrahimovic e Balotelli.

Probabile Formazione - Toldo; Maxwell, Cordoba, Samuel, Santon; Cambiasso, Muntari, Zanetti; Stankovic; Ibrahimovic, Balotelli.

Panchina - Orlandoni, Chivu, Burdisso, Viera, Figo, Cruz, Crespo.

Indisponibili - Julio Cesar, Maicon, Bolzoni, Mancini, Jimenez.


Palermo con la formazione tipo. Amelia in porta, torna sulla destra Cassani, mentre sulla sinistra è stato recuperato in extremis Balzaretti. Centrali difensivi Carrozzieri e Bovo, scelta discutibile nonostante Kjaer abbia lavorato a parte in settimana. In mezzo Liverani regista, sperando che non venga sovrastato dalla fisicità e dalla corsa nerazzurra: per rendergli meno gravoso il compito, i suoi portatori d'acqua saranno Nocerino e ancora Migliaccio, in formissima. In avanti solito trio: Simplicio sulla trequarti, Miccoli e Cavani davanti. In panchina c'è Michelidze, non ci dovrebbe essere Hernandez, che è partito per Milano ma dovrebbe accomodarsi in tribuna, dato che le gerarchie dicono che Succi ha diritto al posto in panchina. Peccato perchè l'uruguiano ha fatto bene sia con la Primavera, sia nell'allenamento a porte aperte svolto in settimana.

Probabile Formazione - Amelia; Balzaretti, Bovo, Carrozzieri, Cassani; Migliaccio, Liverani, Nocerino; Simplicio; Miccoli, Cavani.

Panchina - Ujkani, Kjaer, Savini, Tedesco, Bresciano, Michelidze, Succi.

Indisponibili - Budan, Guana.

mercoledì 8 aprile 2009

Champions: il Porto sorprende tutti, il Barça ipoteca le semifinali

Due giorni di Champions intensi,capaci di riconciliare col mondo del calcio: partiamo col resoconto della giornata di Martedì. La sorpresa è senza dubbio il pareggio per 2-2 strappato dal Porto di mister Ferreira nell'inferno dell'Old Trafford: risultato non soprendente ma giustissimo e che forse sta anche stretto ai biancoblu, bravi a giocare alla pari con i Red Devils. La squadra portoghese ha fatto quello che poche squadre riescono fare trovandosi di fronte lo United, ovvero giocare per 90' al ritmo altissimo degli inglesi e contrattaccare sempre con scambi e ripartenze veloci. Il tutto guidato dal trio di enorme valore che si è rivelato essere il motore del gioco del Porto: si parte da Hulk, ieri ancora più incredibile del solito, si passa per il torello Rodriguez (autore della prima rete) e si finisce con Lisandro Lopez, attaccante di livello che non si capisce perchè non sia ancora nel radar di qualche squadra di maggior blasone. Bene la panchina, con un Mariano Gonzalez decisivo per il pareggio e molto in forma, sicuramente più asciutto e tonico fisicamente rispetto a quel giocatore che in Italia alternava giocate geniali ad altre assai indolenti. D'altro canto il Manchester United è parso decisamente meno brillante rispetto allo scorso turno con l'Inter, confermando le impressioni delle ultime giornate di campionato, dove non si era vista una corazzata (basta tornare indietro a Domenica e al miracolo di Macheda che ha regalato i 3 punti solo allo scadere per esser scettici): male in particolare la difesa, sia con il pasticcio di Evans sul primo gol che con la pessima diagonale in occasione del 2-2 di Gonzalez. Male anche Cirstiano Ronaldo, bene invece un Wayne Rooney prima astuto nell'approfittare sull'errore del tanto strombazzato Bruno Alves (mani nei capelli per il procuratore jorge Mendes ieri) poi geniale nel servire Tevez. Lo United è ancora favorito, ma in Portogallo avrà tanta pressione addosso. Spostiamoci dalla partita più bella dell'annata di Champions ad una gara più modesta, quella che a El Madrigal vedeva impegnato il Villareal contro l'Arsenal. Una gara più tattica, meno spettacolare ma che comunque ha vissuto di gesti tecnici estemporanei: se le progressioni di Rossi hanno messo in apprensione gli uomini di Wenger, che dire della fucilità di Senna? Il centrocampista delle furie rosse si conferma giocatore che fa enorme differenza in mezzo al campo. Così come enorme differenza ha fatto per i Gunners Adebayor: l'acrobazia del togolese è probabilmente la miglior giocata dell'annata di Champions, che alterna grandi doti da centravanti come il superbo stop su un lancio tutt'altro che semplice, ad una mostruosa coordinazione e precisione nel piazzare il pallone sul palo opposto. In ottica qualificazione comunque, anche qui occhio alle sorprese, perchè il Villareal ha comunque giocato meglio e l'Arsenal, privo di Van Persie, è sembrato incompleto, con un deficit di esplosività ed imprevedibilità in attacco.
La giornata di Mercoledì passerà alla storia come il Barça-show: gli uomini di Guardiola hanno dimostrato di esser la squadra che gioca il miglior calcio d'Europa, frantumando il Bayern per un tempo e poi irridendolo nella ripresa, in una gara che sarebbe potuta anche finire con un punteggio tennistico. Imbarazzante la superiorità dei blaugrana e del tridente di stelle Henry-Eto'o-Messi. Il Bayern ha invece dimostrato di vivere un momentaccio: dopo i 5 gol incassati dal Wolfsburg la difesa tedesca è stata surclassata anche oggi, con una prova ancora una volta indegna soprattutto di Breno, imbarazzante in entrambe le gare. Anche l'attacco ha fatto poco, con Ribery limitato e un Toni che si è ancora una volta dimostrato incapace di pungere o anche solo di far notare la sua presenza quando si incontra una big del palcoscenico internazionale.
Infine, sopresa ad Anfield: il gol di Torres sembrava aver spianato la strada al Liverpool, ma mai dare per morta una squadra allenata da Guus Hiddink. I Blues hanno ribaltato la partita dominando sulle palle inattive, con la complicità dei Reds, che con loro immobilismo su quelle situazioni hanno fatto imbestialire non poco Benitez: merito da dare anche ad Ivanovic, bravo a sfruttare i corner. In svantaggio, il Liverpool ha subito il colpo e ha preso gol dopo poco tempo sull'asse Malouda-Drogba, complicando la gara di ritorno: ci vorrà un miracolo per ribaltare la situazione.

Manchester United - Porto 2-2 (4' Cristian Rodriguez, 15' Wayne Rooney, 85' Carlos Tevez, 89' Mariano Gonzalez)
Villareal - Arsenal 1-1 (10' Marcos Senna, 66' Emmanuel Adebayor)
Liverpool - Chelsea 1-3 (6' Fernando Torres, 39' e 62' Branislav Ivanovic, 67' Didier Drogba)
Barcellona- Bayern Monaco 4-0 (9' e 38' Lionel Messi, 12' Samuel Eto'o, 43' Thierry Henry)

martedì 7 aprile 2009

Champions League: Al via i quarti di finale

Mancheranno le squadre italiane, ma la Cham­pions, che riparte stasera, pro­mette scintille. Favorito d’obbli­go il Manchester United, a cac­cia di un clamoroso bis e aiuta­to dall’urna che gli ha spianato la strada verso la finale. Intanto però c’è da superare il Porto, do­minatore in campo nazionale e carnefice negli ottavi del più quotato Atletico Madrid. Un in­crocio da cui Ferguson è uscito malconcio già una volta, nell’an­no in cui Mourinho guidò i por­toghesi sul trono di Europa. Nel­l’altro incontro dei quarti di fina­le in campo oggi, il Villarreal af­fronta al Madrigal l’Arsenal. Il pronostico pende dalla parte dei Gunners, di nuovo a ranghi completi, ma, soprattutto in ca­sa, Giuseppe Rossi e compagni sono un avversario tosto. An­che in questo caso c’è un prece­dente importante. Nella stagio­ne 2005-06 le due squadre si af­frontarono nella semifinale di Champions e i londinesi, allora guidati da Henry, ebbero la me­glio, pur soffrendo molto nell’ar­co dei 180’. Domani andranno in scena gli altri due incontri, ovvero la parte nobile del tabel­lone. Ad Anfield ennesima edi­zione del classico Liverpo­ol- Chelsea. Al posto dello Spe­cial One sulla panchina dei Blues c’è il santone olandese Gu­us Hiddink, ma il resto è storia nota. L’ultimo atto in Europa è la semifinale dello scorso anno, con il Chelsea che dopo vari as­salti falliti riuscì ad estromette­re i Reds dalla finale. Per chiude­re il tabellone dei quarti il ma­tch tra Barcellona-Bayern Mona­co. Sfida stellare tra due squa­dre che però stanno attraversan­do un momento di forma oppo­sto. I blaugrana volano nella Li­ga e offrono il più bel calcio d’Europa, mentre i bavaresi ar­rancano dietro a formazioni di livello decisamente inferiore. Negli ultimi anni non si sono mai affrontati a questo livello, ma a incendiare la sfida ci pen­serà il grande ex, Marc Van Bommel, mai amato in Spagna e leader, non soltanto per la fa­scia da capitano, dell’undici di Klinsmann.

lunedì 6 aprile 2009

Palermo - Torino: le pagelle del popolo


Amelia 6: Un solo intervento ma importante per l'estremo difensore rosanero. L'istinto salva lui e la squadra in occasione del colpo di tacco di Ventola.

Balzaretti 6: Gioca bene anche in una posizione nuova. E' un mancino naturale ma si esprime al meglio anche a destra dimostrandosi puntuale in entrambe le fasi.

Kjaer 6,5: Bovo è assente e Kjaer si esprime al meglio, manca Carrozzieri ed il risultato non cambia. Ormai è chiaro che tener fuori questo ragazzo è davvero difficile. Il suo rendimento si attesta ancora una volta su ottimi livelli.

Carrozzieri 5,5: Col Torino non gioca una delle sue gare migliori. Soffre insolitamente sui palloni aerei e spesso viene anticipato.

Savini 5,5: Giocare con continuità è il solo modo per migliorare e lui ne è la prova. Non scendeva in campo da tempo e i risultati non sono stati esaltanti. Discreta la prova nel primo tempo, rivedibile nella ripresa quando Abate è arrivato più volte sul fondo.

Migliaccio 7: Protagonista della gara. Lotta come un leone e raddoppia continuamente sull'avversario. Il suo apporto alla squadra quando si esprime con questa grinta e quantità è fondamentale e senza dubbio più incisivo rispetto a quello di Bresciano.

Liverani 6: Partita lineare del capitano rosanero che non eccelle e non sbava. Come sempre è un punto di riferimento importante per tutti i compagni.

Nocerino 6,5: L'ex Juventus continua a crescere soprattutto dal punto di vista della brillantezza. Gioca a tutto campo, aiuta la difesa e si propone in un paio di discese palla al piede notevoli. Migliora col passare delle settimane e si vede.

Simplicio 5,5: Il brasiliano effettua più di una giocata apprezzabile ma alla fine incide poco sull'incontro rispetto alle altre gare casalinghe. Per la prima volta forse una sua prestazione non esaltante non fa naufragare anche la squadra.

Tedesco s.v: Ennesimo gettone in A per il centrocampista palermitano.

Miccoli 5,5: Non gioca una delle sue migliori gare nonostante l'impegno. Spesso tenta qualche giocata di spessore ma alla fine non riesce ad incidere sul match. Il tanto desiderato gol su punizione, nonostante un paio di tentativi, non arriva neanche con i granata.

Cavani 7: Corre, lotta e segna di spalla. La sua prestazione odierna rispecchia al meglio il suo modo di essere. Prima spreca quattro-cinque palle gol, tra un'occasione e l'altra corre come un matto, ed alla fine regala la vittoria ai suoi. Questo è Cavani, prendere o lasciare.

Mchedlidze s.v: Il giovane georgiano entra a pochi minuti dalla fine e si fa notare per i falli commessi. Esordio al Barbera per lo Zlatan rosanero che per la prima volta saluta da vicino il pubblico amico.

sabato 4 aprile 2009

La preview di Palermo-Torino

Nella domenica del campionato spezzatino, il Palermo prova a riscattarsi ospitando il casa il modesto Torino, che sarà diretto in panchina dal “nuovo” allenatore Camolese. La partita, sognando Ballardinamente,è di quelle importanti per dare un segnale in una lotta per l’Europa che vede molte rivali perdere pezzi importanti: vedi la Fiorentina con Mutu, vedi il Genoa con gli innumerevoli problemi fisici di Milito, vedi una Roma che l’anno prossimo forse dovrebbe andare in ritiro a Lourdes. Insomma, recuperare un gap importante non è impossibile, forse nemmeno probabile, ma si può provare. Intanto i 3 punti domani, poi si vedrà.

In settimana Ballardini ha provato diverse soluzioni per sopperire all’assenza per squalifica di Bovo e Cassani. La soluzione più probabile per quanto riguarda la linea a 4 da schierare davanti ad Amelia vede lo spostamento di Balzaretti sulla destra, Carrozzieri-Kjaer al centro, Savini a snistra: tuttavia, non sono tramontate le speranze di Michel Morganella di fare l’esordio in Serie A, facendo tornare Balzaretti alla posizione originale. Vedremo se nell’immediata vigilia Ballardini deciderà di dare una chance all’ex-Basilea. Per il resto, poche novità: in mezzo al campo, nonostante il rientro di Mark Bresciano, sembra che ancora una volta sarà Migliaccio ad affiancare Liverani e Noverino, mentre davanti non si scappa dal trio che vede Simplicio sulla trequarti con Miccoli e Cavani punte, alla luce anche della probabile assenza di Michelidze, reduce da una serie di piccoli infortuni (col Chievo e in nazionale) che ne hanno limitato le condizioni fisiche.

Probabile Formazione - Amelia; Savini, Kjaer, Carrozzieri, Balzaretti; Migliaccio, Liverani, Nocerino; Simplicio; Cavani, Miccoli.

Panchina - Ujkani, Cossentino, Morganella, Tedesco, Bresciano, Succi, Hernandez.

Indisponibili - Budan, Guana, Cassani, Bovo.

Formazione prudente per il Toro, che rispone con un 4-4-1-1, In porta la saracinesca Sereni che tenterà di rimediare ai troppi errori di una difesa solitamente fallace: retroguardia che vede i non irreprensibili Di Loreto e Natali al centro,il giovane Rubin a sinistra (al posto dello squalificato Pisano) e l’ex Dellafiore a destra. Quantità, qualità e un pizzico di vecchio Palermo in mezzo, con Barone e Corini a fare filtro. Ben più fondamentali però nell’ottica del gioco saranno l’ottimo Dzemaili e Abate, che presumibilmente si occuperà di spingere la manovra offensiva sulla fascia. Dietro l’unica punta Stellone (favorito su Bianchi) la croce e delizia dei tifosi granata, quel Rosina a dir poco discontinuo nel corso della stagione, ma che rappresenta comunque il giocatore di maggior talento della squadra di Camolese.

Probabile Formazione - Sereni; Rubin, Di Loreto, Natali, Dellafiore; Barone, Corini, Dzemaili, Abate; Rosina; Stellone.

Panchina - Calderoni, Franceschini, Rivalta, Diana, Zanetti, Bianchi, Gasbarroni.

Indisponibili - Ogbonna, Pisano, Saumel, Abbruscato.

venerdì 3 aprile 2009

Zona Europa: Le rivali del Palermo perdono i pezzi


Da Di Natale a Mutu passando per Maicon, Vucinic, Lavezzi e Milito. Partono sani e tornano rotti. E' il destino di molti giocatori che in questi giorni sono stati impegnati con le rispettive Nazionali nelle gare valide per le qualificazioni ai prossimi Mondiali sudafricani del 2010. Vana quindi la speranza dei club di appartenenza di svuotare l'infermeria in concomitanza con la sosta del campionato. E' il caso della Roma, che ormai convoca i giocatori alla clinica Villa Stuart invece che a Trigoria. L'ultimo consulto medico in ordine di tempo riguarda l'attaccante Mirko Vucinic, rientrato dalla Nazionale montenegrina con i soliti dolori alla schiena e con uno stiramento al gluteo che molto probabilmente lo costringerà probabilmente a saltare la sfida di campionato contro il Bologna. Molto più pesante il prezzo pagato dall'Inter al Brasile: il terzino Maicon contro l'Ecuador si è infatti lesionato il retto femorale della coscia destra mentre crossava, e salterà le partite finali della stagione, compresa quella decisiva in chiave scudetto a Torino contro la Juventus. Le brutte notizie provenienti dal Sudamerica hanno toccato pure Napoli e Genoa, visto che anche gli argentini Lavezzi e Milito si sono fermati per problemi muscolari. Il primo si è infortunato in allenamento; il secondo invece ha disputato i minuti finali di Venezuela-Argentina, finita 4-0 per l'albiceleste, e si è procurato una lesione al bicipite femorale della coscia destra che potrebbe fargli saltare il finale di stagione. Destino sfortunato anche per l'attaccante azzurro Antonio Di Natale, che si è fatto male da solo al 7' minuto di Montenegro-Italia, subendo una lesione parziale del legamento crociato anteriore e una distrazione di primo grado del legamento collaterale interno del ginocchio sinistro. Problemi infine anche per l'attaccante della Fiorentina Adrian Mutu. Stando alle notizie diffuse dalla Federcalcio romena, il numero 10 soffre ancora per un problema al ginocchio sinistro, accusato nel corso della gara con la Serbia, e "dopo il suo ritorno a Firenze sarà sottoposto a intervento chirurgico". In attesa del responso dello staff medico viola, la Fiorentina smentisce e incrocia le dita sperando di non dover perdere il romeno nella corsa al quarto posto.

Zamparini: "Sabatini in scadenza, rinnovo? Vedremo..." In base a questi due anni di operato, vorresti ancora Sabatini come ds del Palermo?

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