ARTICOLI DEL GIORNO

- Serie A 2010/2011: Il calendario del Palermo

PALERMO: ROSANERO SU HERNANES

LE PROBABILI FORMAZIONI

LE PROBABILI FORMAZIONI
Filo diretto con la gazzetta

I gol dei rosa con D'Agostino by Gladiator987: Atalanta-Palermo

Televideo Rai

domenica 31 maggio 2009

Palermo-Sampdoria: le pagelle del popolo


Amelia 6: Non molto colpevole sui due gol, anche se risulta fin troppo immobile sul destro di Stankevicius che permette alla Samp di riacciuffare la gara. Bella respinta ravvicinata su Cassano.


Casssani 6: Risparmia le energie per l'imminente grande chance in nazionale. Gioca con ordine e diligenza, facendo anche vedere qualche giocata di buon tasso tecnico.

Kjaer 6: Sfortunato per l'infortunio che lo costringe a lasciare il terreno di gioco al 32'. Nella mezz'ora di gioco comunque non viene mai costretto a grosse giocate difensive.

Savini 5: Ancora una volta opaco nel ruolo di centrale. Ma d'altronde anche quando gioca a sinistra non fa propriamente sfracelli. Per nulla utile in queste battute finali di stagione.


Migliaccio 6: Pazzini lo brucia per il 2-1, per il resto poche sbavature per il generoso centrocampista rosanero, che ancora una volta gioca fuori ruolo.

Balzaretti 6: Non si mette in luce e come Cassani gioca una gara d'ordinaria amministrazione. Forse avrebbe meritato anche lui la chiamata in nazionale, ma questo conta poco sulla valutazione della gara odierna.

Tedesco sv: Anche lui costretto ad uscire. Gioca 10' generosi e si merita i soliti cori del pubblico.


Nocerino 6: Come al solito gioca una gara normale. Senza strafare, ma nemmeno senza regalare spunti interessanti.


Guana 6,5: Nonostante l'assenza di Liverani il Palermo riesce ad impostare e parte del merito va anche a lui. Bene in interdizione come al solito e, un po' insolitamente, anche in fase di costruzione dove commette pochi errori.

Bresciano 5,5: Anche lui come Guana non gioca una brutta gara, manca di mordente negli inserimenti e nonostante la corsa e la voglia sembra sempre più la brutta copia di se stesso.

Simplicio 6,5: Buon pressing, assist pregevoli e grande importanza per l'attacco rosanero: parliamo del Simplicio casalingo, anche oggi presente. Troppo lento in occasione della ghiottissima palla-gol nella ripresa.

Morganella sv: Qualche minuto per lui sulla fascia destra. Come al solito gioca altissimo e partecipa molto alla fase offensiva. Tocca due palloni in tutto (splendido un suo cross per Succi) ma stavolta fa vedere anche qualche buon movimento difensivo.

Miccoli 7,5: Solita prestazione maiuscola da parte del giocatore che c'ha messo maggior cuore in questo finale di stagione. Vederlo su questi livelli farebbe innamorare di questo sport anche la persona meno interessata al calcio del globo.

Succi 6: Si muove bene, ma, probabilmente, costa i tre punti al Palermo. Un giocatore dalla sua malizia non dovrebbe sbagliare due gol come quelli mancati nel corso dei novanta minuti. Si fa persino condizionare dagli errori precedenti quando in occasione del 2-0, invece di tirare subito, la stoppa rischiando un clamoroso recupero difensivo.

sabato 30 maggio 2009

Le verità di Zamparini: I temi dell'incontro con Ballardini

Era nell'aria e oggi è giunta una pioggia di conferme in merito al prossimo divorzio tra il Palermo e Ballardini. Un incontro avvenuto a mezzogiorno tra Zamparini ed il tecnico all'interno del quale sono emerse tutte le verità di un rapporto ormai in crisi. Adesso restano pochi dubbi e quella di domenica sarà sicuramente l'ultima gara di Ballardini alla guida del Palermo.
"Oggi mi sono incontrato con l’allenatore a mezzogiorno nel corso di un colloquio riservato dove ci siamo detti delle cose private. Poi sono stato informato delle parole del nostro allenatore e dato che Ballardini ha scelto di manifestare a tutti i contenuti del nostro incontro, ho deciso di rendere pubbliche le nostre parole. Oggi sono venuto qui per ringraziare Ballardini per il campionato fatto e che grazie al nostro entusiasmo e all’operato del nostro ds avremmo potuto raggiungere dei grandi risultati. Dato che continuavo a confermarlo e che il mister glissava sistematicamente ho cercato di capire meglio la situazione. Ballardini ha sostenuto che alcune mie dichiarazioni lo avevano disturbato anche se nel momento in cui ad inizio anno abbiamo firmato il contratto gli ho presentato il mio carattere ed il mio modo di essere. Ho detto al mister che queste motivazioni per me non erano chiare e sufficienti e che se c’era qualcos’altro dietro avrebbe dovuto informarmi. Ad inizio anno ho preso un Ballardini senza contratto - ha proseguito il numero uno rosanero - e oggi mi ritrovo con un grande tecnico col quale vorrei ottenere grandi traguardi lavorando per diversi anni insieme. Ballardini mi ha seccamente detto che, essendo un testone, ha deciso di andare via da Palermo".

giovedì 28 maggio 2009

Champions League: Il trionfo del più forte


Il Barcellona rompe il dominio delle squadre inglesi e lo fa nel modo più clamoroso possibile, imponendo una lezione di calcio al Manchester United di Cristiano Ronaldo e di sir Alex Ferguson e vincendo la finale romana della Champions League, il massimo trofeo continentale per club. Ancora una vittoria della Spagna, dopo l'Europeo per nazionali, e una stupenda tripletta con campionato, coppa del re e Champions. Un trionfo per una generazione di giovani campioni come Lionel Messi, Samuel Eto'o, Xavi, Iniesta e un incredibile record per Pep Guardiola, passato in un anno dalla panchina del Barcellona B al "triplete", ad un 2-0 su un mostro sacro come Alex Ferguson e sul Pallone d'oro Cristiano Ronaldo. Una grandiosa cerimonia ha aperto la finale con una scenografia che si richiamava ai fasti della Roma imperiale, entusiasmando il pubblico e la platea televisiva, mentre nel palco d'onore prendevano posto i reali di Spagna, il principe William d'Inghilterra, il premier spagnolo Zapatero e il presidente del Consiglio Berlusconi, oltre ai vertici della Uefa, a cominciare dal presidente Michel Platini. Andrea Bocelli ha accompagnato con la sua musica i momenti fondamentali della cerimonia d'inizio. Il Manchester si rende subito pericoloso in avvio su calcio di punizione e con due conclusioni da fuori area che mancano di poco la porta di Van der Dar. Il Barcellona si sveglia al 10', ed è subito gol di Eto'o, abilissimo a dribblare Carrick e segnare con un tiro di esterno-collo sinistro. Valdes non riesce ad opporre una barriera adeguata. Al 15' Piquè ferma irregolarmente vicino all'area Cristiano Ronaldo lanciato a rete, meritandosi un cartellino giallo. La punizione di Giggs esce di poco sopra la traversa protetta da Valdes. Il Barcellona non sta però a guardare: al 19' è Messi che fa paura a Van der Sar con un sinistro potente di poco alto. Ronaldo cerca di sostenere l'attacco dei Red Devils, che non riescono a rendersi realmente pericolosi. La partita, però, è ricca di cambi di fronte e sostanzialmente equilibrata. Le due squadre si temono e si controllano reciprocamente. Si va negli spogliatoi sull'1-0 per il Barca. Nel secondo tempo Ferguson inserisce Tevez, ma il Barcellona continua a fare un calcio più rapido e avvolgente. Il campanello d'allarme per i Red Devils lo suona Xavi su punizione al 52': Van der Sar si salva grazie al palo alla sua sinistra. Il Barcellona insiste con un forcing spietato: i blaugrana si muovono tutti insieme, sia in attacco che in pressing, che in copertura. Il Manchester appare sbiadito e incapace di reagire. Alle sporadiche accelerazioni di Ronaldo e Rooney rispondono Pujol e Piquè, in grande forma e pronti su ogni pallone. Al 65' Ferguson prova a potenziare ancora il suo attacco, mandando in campo Berbatov per Park: le squadre si allungano, la partita si apre, il Barcellona non perde più il possesso della palla. Gli scontri tra Ronaldo e Pujol si fanno più frequenti e accesi, ma proprio da un recupero del capitano blaugrana parte il passaggio per Xavi che serve in cross Messi, lasciato solo in area e bravissimo nello stacco di testa e nel colpo che batte Van der Sar per la seconda, decisiva volta. Siamo al 70'. Lo United prova una reazione con Cristiano Ronaldo e Berbatov, ma con poca fortuna, mentre i tifosi catalani cantano l'inno del Barca e già festeggiano con le bandiere spiegate. Ancora un brivido per il Manchester dalla testa di Pujol, caricatissimo, in tuffo sul lancio millimetrico di Xavi. Al 74' entra il veterano dei Red Devils Paul Scholes, ma la mossa di Ferguson è inutile: la partita è ormai saldamente nelle mani dei blaugrana, incitati dai 30mila tifosi giunti all'Olimpico. Il Manchester non può nulla contro questo Barcellona, trascinato dalla qualità dei suoi uomini, dalle loro potenzialità tecniche e dalla classe di un gruppo che gioca al calcio in maniera armoniosa e artistica. Messi vince il duello con Cristiano Ronaldo, che probabilmente assegnerà il Pallone d'oro 2009. La gioia esplode con il fischio finale dell'impeccabile arbitro svizzero Busacca. La festa dei tifosi spagnoli nella capitale può cominciare e durerà tutta la notte. Il dominio del calcio inglese si interrompe. È la vittoria del bel gioco e ancora una volta dello sport spagnolo. Ciliegina sulla torta la dedica di Pep Guardiola «al calcio italiano e a Paolo Maldini, che ha l'ammirazione di tutta l'Europa». Un fuori programma che rende davvero onore a un grande allenatore e a uno sportivo vero.

domenica 24 maggio 2009

Atalanta-Palermo: le pagelle del popolo


Amelia 6: Non può nulla in occasione dei due perentori colpi di testa di Plasmati. Risponde puntualmente nelle occasioni in cui può mettere i guantoni.

Cassani 5,5: Giornata "ni" per il difensore rosanero che fatica alla distanza. Una prestazione che comunque non influenza gli alti standard dell'ex terzino del Verona.

Migliaccio 6,5: Anche oggi gioca un ottimo incontro. Riesce a giocare anche meglio di Bovo cercando anche di far ripartire da dietro la manovra dei suoi. Senza dubbio uno dei protagonisti del finale di stagione rosanero.

Bovo 6: Il centrale romano gioca una partita onesta. Puntuale nei palloni aerei riesce a guidare bene la difesa sino al momento dell'infortunio. Sfortunatamente per il Palermo al suo posto è entrato Savini.

Savini 3: Entra a freddo e viene sovrastato in ogni forma e modo da Plasmati. Non riesce ad opporsi al gigante bergamasco evitando anche di tentare lo stacco aereo. Preludio al mancato rinnovo? Ultima trasferta con la maglia rosa?

Balzaretti 6,5: Il laterale rosa continua a inanellare prestazioni positive. A differenza della gara interna col Cagliari non conclude in porta e decide di servire a Succi l'assist del vantaggio. Pedina fondamentale per il futuro. Da nazionale.

Tedesco 6,5: Il numero 4 rosanero gioca un grandissimo primo tempo. Come sempre è abile ad inserirsi negli spazi e prima sfiora l'assist servendo un pallone d'oro a Bresciano, poi mer pochi centimetri non riesce ad anticipare Consigli. Inspiegabilmente sostituito da Ballardini al 45'.

Nocerino 6: L'ex Juventus gioca un secondo tempo onesto ma senza acuti. Prende il posto di Tedeco ma non riesce ad incidere.

Guana 5,5: Il mediano rosa non riesce a giocare un grande incontro. Riesce a fare il suo in fase di interdizione ma spesso rallenta la manovra dei suoi in fase di impostazione. Ultima trasferta con la maglia rosa?

Hernandez s.v: Entra nel finale ma non riesce a lasciare l'impronta sulla gara.

Bresciano 4: Un fantasma, oggi come nelle ultime due stagioni. Non serve ripetere i commenti del passato. Se Sabatini non vuole rinnovare questo contratto i tifosi rosanero hanno la prova che il ds è un grande esperto di calcio. Ultima trasferta con la maglia rosa?

Simplicio 4: Vedi Bresciano. Ultima trasferta con la maglia rosa?

Miccoli 7: Il fantasista rosanero dà il là all'azione del vantaggio e firma un pareggio fortunoso ma frutto di una bella conclusione al volo. E' l'asso nella manica di questa squadra e spesso l'unico in grado di inventare qualcosa. Indipendentemente dai problemi fisici è un patrimonio attorno al quale vanno posizionati altri grandi giocatori.

Succi 7: L'attaccante rosanero poteva senza dubbio rivestire il ruolo di "attaccante da trasferta". Meno tecnica e velocità di Cavani ma molta più concretezza e fisicità. Tre reti su cinque realizzate in trasferta giocando complessivamente una manciata di minuti. Succi con la rete odierna ha dimostrato di essere un attaccante di valore e allo stesso tempo che al Palermo serve un centravanti con la C maiuscola.

La preview di Atalanta-Palermo

Solita trasferta, solito copione? Si spera di no, ma l'angoscia con la quale i tifosi palermitani guardano allo scontro valevole per la trentasettesima giornata del campionato di Serie A è palpabile. Il Palermo deve smentire tutti, trovando un risultato favorevole fuori addirittura senza il faro del gioco (Liverani), la punta di movimento migliore (Cavani) e un giovane baluardo della difesa (Kjaer. Partenza ad handicap per un Palermo che in trasferta già di per sè non è irresistibile. I grandi collettivi, e i grandi condottieri si vedono nei momenti di difficoltà e perchè no di scarsità, quando ci vuole carattere e voglia per sopperire alle proprie carenze. Domani capiremo se questo gruppo è davvero grande, forse capiremo anche se può costruire qualcosa d'importante nel proseguio del suo cammino. L'Europa League è vicina, i rosanero saranno abbastanza grandi per raggiungerla?

Assenze importanti per l'Atalanta, priva di Ferreria Pinto, Floccari e Valdes, che aveva cambiato la gara all'andata col suo ingresso e le sue giocate imprevedibili. Fuori anche De Ascentis, non un'assenza da far strappare i capelli ma importante per far numero a centrocampo. Del Neri ricorrerà comunque al classico 4-4-2 con Consigli tra i pali e una difesa abbastanza inedita: oltre alla bandiera Bellini, che giocherà sulla fascia destra e non sulla naturale fascia sinistra, al centro vedremo Capelli e Manfredini, mentre a sinistra agirà Peluso. Panchina dunque per Talamonti, ma anche per un Garics non al 100%. La linea mediana sarà di sostanza e corsa, con Cigarini e Guarente al centro, Padoin a sinistra e Defendi a destra. Davanti Doni, che svarierà su tutto il fronte d'attacco, e Plasmati, reduce da un mal di gola fastidioso che comunque non gli impedirà di scendere in campo, ovviamente.

Probabile Formazione - Consigli; Bellini, Capelli, Manfredini, Peluso; Defendi, Cigarini, Guarente, Padoin; Doni; Plasmati.

Panchina - Coppola, Talamonti, Zaza, Garics, Cerci, Pellegrino, Parravicini.

Indisponibili - Ferreira Pinto, Floccari, Valdes, De Ascentis.

Palermo con gli uomini contati, costretto per mettere assieme una panchina decente a richiamare dagli impegni con la Primavera (scontro a Genova con la Samp) Michelidze e Cossentino, che hanno raggiunto il gruppo in serata. Come detto niente Cavani e Liverani, ma anche niente Kjaer per via della squalifica. Formazione obbligata, con l'arretramento dell'ex Migliaccio a centrale (coppia con Bovo). In mezzo Nocerino dovrebbe fare il regista, con Guana a fare il "guastatore" e Bresciano ad inserirsi. Dopo tanti problemi muscolari è tornato disponibiloe anche Tedesco, ma un suo utilizzo pare improbabile. Simplicio dietro le punte, che saranno Miccoli e Succi. In panchina c'è Budan, altro grande ex.
Probabile Formazione - Amelia; Cassani, Bovo, Migliaccio, Balzaretti; Nocerino, Guana, Bresciano; Simplicio; Succi, Miccoli.
Panchina - Ujkani, Savini, Morganella, Tedesco, Hernandez, Budan, Michelidze.

Indisponibili - Liverani, Cavani, Kjaer.

Palermo-Bertolo, è fatta

Manca ancora l'ufficialità, ma il presidente del Palermo Maurizio Zamparini ha annunciato l'acquisto di Nicolas Bertolo, centrocampista argentino di 23 anni a metà tra Banfield e Boca Juniors. Arriverebbe per cinque milioni di euro. "L'affare Bertolo dovrebbe essere più o meno concluso - ha detto il patron ai microfoni di radio Kiss Kiss - Giovedì ho sentito telefonicamente Sabatini, che adesso andrà in Brasile (si parla di un interesse per il giovane centrale difensivo del Gremio Leo, ndr) e poi in Argentina. Penso proprio che sia fatta".
Il direttore sportivo del Palermo, Walter Sabatini, in serata ha assistito dal vivo all'incontro tra Banfield e Lanus, terminata con la vittoria del Lanùs per 1-o. Al termine della partita, dovrebbe essersi svolto un incontro tra Sabatini e i dirigenti argentini per definire la trattativa. La firma dovrebbe quindi essere ormai vicina.
Rimandiamo coloro che vorranno sapere di più sul giocatore ai prossimi giorni, quando il popolo pubblicherà una scheda tecnica accurata in merito.

giovedì 21 maggio 2009

Stagione finita anche per Cavani

Brutta tegola per il Palermo: nell'allenamento di oggi Edinson Cavani ha rimediato un grave infortunio che in men che non si dica ha allertato lo staff medico rosanero. A distanza di qualche ora il club ha fornito sul suo sito la diagnosi ufficiale riguardante l'infortunio dell'atttacante uruguagio: "Edinson Cavani è stato accompagnato dal medico sociale del club, Dott. Roberto Matracia e dal Fisioterarpista, Emanuele Randelli, presso il Policlinico di Palermo dove è stato sottoposto ad indagine strumentale effettuata dal Prof. Angelo Jovane. L’indagine radiografica ha dato esito negativo, mentre l’ecografia ha evidenziato un interessamento dell’apparato capsulo-legamentoso di primo grado". Ad appena un'ora di distanza la conferma riguardo l'assenza di Cavani per le prossime due gare, la trasferta di Bergamo e la gara interna con la Samp. Tappeto rosso (anzi, rosanero) steso dunque per Davide Succi, alla ricerca di conferme e gol, dopo le recenti buone prestazioni.

mercoledì 20 maggio 2009

Amelia: "Domenica non possiamo sbagliare"


Il Palermo è in corsa per l'Europe League. La Roma ha due punti in più e l'Udinese scalpita a una sola lunghezza. L'estremo rosanero Marco Amelia sa bene che i rosanero non hanno altra scelta che provare a vincere entrambe le partite che restano da giocare. "Sarà una settimana difficile in cui dobbiamo prepararci bene - ha detto Amelia in una intervista al sito ufficiale dei rosanero - quella di Bergamo sarà una partita da vincere a tutti i costi, per poter poi sperare nei passi falsi della Roma e giocarci le nostre possibilità per andare in Europa League. L'importanza del match è enorme, non dobbiamo sbagliare nulla e vogliamo scendere in campo con il giusto atteggiamento. La Roma non è al massimo della sua condizione, mentre noi siamo consapevoli che dal punto di vista dell'entusiasmo noi siamo avvantaggiati". Per Marco Amelia la stagione non finirà il 31 maggio: il portiere rosanero sarà poi impegnato con la Nazionale Italiana per la Confederations Cup, che si svolgerà in Sudafrica dal 14 al 28 giugno. "Per me ci sarà un altro mese di allenamenti e di partite, ma è questo il bello di giocare ad alti livelli. Spero di raggiungere prima l'Europa con il Palermo per poi togliermi qualche soddisfazione con la maglia azzurra. Credo che gente come Balzaretti, Bovo, Liverani e Miccoli meriti la convocazione in nazionale, ma le scelte spettano a Marcello Lippi".

Liverani: Il capitano rosa andrà sotto i ferri


Un movimento innaturale del ginocchio nella gara di domenica contro la Lazio è costato caro a Fabio Liverani. Il centrocampista del Palermo, infortunatosi da solo nel tentativo di stoppare un pallone. Lesione al menisco esterno per il capitano rosanero, come ha evidenziato la risonanza magnetica. Dall'esame è emersa anche la presenza di un grosso versamento in articolazione. L'indagine sarà ripetuta a ginocchio asciutto per avere una diagnosi strumentale più precisa. Adesso il capitano rosa si trova a Roma dove, molto prabilmente, verrà operato a Villa Stuart dall'ormai famoso professor Maiani. Al 99%, ovviamente, salvo miracoli, la stagione dell'ex viola è terminata.

domenica 17 maggio 2009

Palermo - Lazio: le pagelle del popolo


Amelia 6: Il portierone rosa non deve compiere degli interventi particolarmente complessi anche se un suo gesto di furbizia, forse, salva il Palermo. In occasione del tocco di Zarate allungando il braccio Amelia sposta di pochi centimetri il pallone bloccandolo proprio sulla linea. La furbizia lo ha salvato.

Cassani 6,5: E' tornato il vero Cassani, puntuale in fase difensiva e propositivo in avanti con diverse discese degne di nota.

Kjaer 6: Prestazione buona ma non perfetta. Qualche indecisione per il danesino che in ogni caso riese anche oggi a strappare una sufficienza meritata.

Bovo 6,5: Un altro giocatore rispetto allo spaesato laterale sinistro di Siena a cui Zuniga ne fece di tutti i colori. Puntuale nelle chiusure riesce anche a proporsi in avanti con un assist perfetto per uno sciagurato Cavani.

Balzaretti 7,5: Una forza della natura e uno dei grandi beniamini del pubblico palermitano. Corre come un matto, ad una velocità elevatissima e riesce anche ad incidere in avanti. Ennesima prova che rafforza ancor di più la sua candidature per un posto tra i 23 che andranno in Sudafrica per la Confederation Cup.

Migliaccio 8: E' senza dubbio l'uomo del momento ed il giocatore che ha aiutato in maniera maggiormente incisiva Ballardini in questo finale di campionato. Lotta come un leone, corre, giganteggia sulle palle alte e sigla la rete che chiude l'incontro. Da centrale di centrocampo a difensore, Migliaccio ha dimostrato ancora una volta di essere un grande calciatore.

Liverani 6: Sino a quando è in campo il Palermo vola, dopo il suo infortunio la manovra dei suoi perde tantissimo in termini di qualità. La gara odierna ha fornito l'ennesima prova circa il valore di questo elemento.

Nocerino 5,5: Prende il posto di Liverani e gioca l'ennesimo incontro anonimo. Gioca in modo lineare appoggiando al compagno più vicino ma probabilmente questo non basta. Il suo campionato continua ad essere un punto interrogativo decisamente vistoso.

Bresciano 6,5: Gioca da Bresciano, ma fortunatamente, da Bresciano formato 2006-07. Ha il passo dei giorni migliori e quando le gambe dell'australiano girano in questo modo tutto diventa più facile. Dà una mano alla difesa e nel finale riparte in più occasioni palla al piede. Nonostante ciò l'addio dovrebbe essere prossimo.

Simplicio 6,5: Il brasiliano gioca l'ennesima gara positiva all'interno delle mura amiche. Probabilmente questo tipo di prestazioni fanno aumentare ancora di più i rimpianti riguardanti le pessime gare giocate in trasferta.

Guana s.v: Pochi minuti giocati comunque con grande grinta e determinazione, come sempre.
Cavani 5: Il gol fallito in occasione dell'assist di Bovo è l'immagine che riassume in modo perfetto la sua prestazione. A questo ragazzo servono almeno sette-otto palle gol a gara per metterla dentro, ovviamente in relazione alle gare interne vista la sterilità quasi totale in trasferta. I suoi 14 gol (sui circa cento avuti a portata di mano) sono probabilmente frutto della gigantesca mole di palle gol costruite dai rosa in casa. Quanti ne avrebbe fatti un Milito o un Amauri?

Miccoli 8: Il numero dieci rosa è stato spesso vittima di infortuni ma quando c'è fa sempre la differenza. Corre con grande brillantezza e sfoggia delle giocate da campione. Firma il primo gol che consente ai suoi di sbloccare un incontro difficile. Merita il rinnovo e merita di avere attorno una squadra ancora più forte.

Succi s.v: Entra in campo a pochi minuti dal termine ma nonostante ciò riesce a far salire la squadra in un paio di occasioni.

La preview di Palermo-Lazio

Dopo il capitombolo di Siena, il Palermo prova a risvegliarsi in casa, al Barbera. Prova a farlo contro una Lazio ancora in festa per la vittoria in Coppa Italia, ma soprattutto prova a farlo per tenere il passo di Roma e Udinese, vincenti negli anticipi del Sabato. La corsa all'Europa League non sarebbe ancora finita, è ancora viva ed è entrata nella fase più calda. Vediamo chi andrà in scena oggi per giocarsi l'ambito traguardo:

Palermo senza gli infortunati Tedesco e Michelidze, ma soprattutto col dubbio Miccoli: il Romario del Salento ha svolto la rifinitura e potrebbe giocare, ma è ancora in svantaggio nel ballottaggio con Succi. Per il resto rosanero con la formazione tipo: oltre all'ormai obbligato schieramento difensivo, l'unica novità a centrocampo con il ritorno di Bresciano dall'inizio, nonostante la prestazione incolore di Siena. Migliaccio comunque rimane una possibile alternativa per Ballardini, che tuttavia sembra orientato verso la soluzione più, che premierebbe l'Aussie.


Formazione - Amelia; Balzaretti, Kjaer, Bovo, Cassani; Nocerino, Liverani, Bresciano; Simplicio; Cavani, Succi.

Pasnchina - Ujkani, Savini, Morganella, Guana, Migliaccio, Miccoli, Hernandez.

Indisponibili - Tedesco, Michelidze.

Rossi decide di attuare un massiccio turnover e rischia portando in trasferta anche il promettente giocatore della Primavera Mendicino. Indisponibili Brocchi e Siviglia squalificati, oltre a Inzaghi e Manfredini, il 4-4-2 di Rossi prevede il ritorno di Carrizo in porta, un contentino nel finale di stagione dopo aver perso il posto nella concorrenza con Muslera. In difesa non giocheranno gli acciaccati Cribari e Diakite: al centro spazio a Radu e Rozenhal, con De Silvestri e Kolarov come cursori sulla fascia. Non al meglio anche Ledesma e Matuzalem, che hanno svolto lavoro differenziato prima di partire per al Palermo: tuttavia, guideranno loro il centrocampo biancoceleste, che si affiderà anche a Mauri sulla fascia sinistra e alla spinta di Del Nero sulla destra, in una linea mediana molto aggressiva e portata alla fase offensiva. Davanti spazio a Pandev ma soprattutto a Rocchi, sempre devastante contro i rosanero.

Probabile Formazione - Carrizo; Kolarov, Radu, Rozenhal, De Silvestri; Mauri, Ledesma, Matuzalem, Del Nero; Pandev, Rocchi.

Panchina - Muslera, Lichtsteiner, Diakite, Dabo, Mendicino, Foggia, Zarate.

Indisponibili - Inzaghi, Manfredini.

lunedì 11 maggio 2009

Rimpianti o speranze rosanero? Nilmar, gol alla Maradona

E' un gol da fenomeno a decidere la sfida tra due delle favorite, nella prima giornata del campionato brasiliano. Gol da fenomeno ma non del Fenomeno, con Ronaldo ai box (troppe partite consecutive, per evitare guai era meglio uno stop) Nilmar ruba la scena e decide con una sua rete la partita tra Corinthians e Internacional. Un gol rubato dalla collezione di Ronaldo, partendo poco oltre la metacampo e infilzando tutta la difesa della squadra di San Paolo. Altri addetti ai lavori hanno paragonato la rete del giovane attaccante dell'Inter, che il Palermo sembrava si fosse assicurato nell'ultimo mercato, prima di un ulteriore incremento della richiesta economica che ha mandato tutto all'aria, a quella di Diego Maradona all'Inghilterra, nel celeberrimo Mondiale del 1986, che il 'el pibe de oro' vinse quasi da solo. Mica male come paragoni... Nilmar tuttavia non si limita a realizzare gol del genere. Oggi, è sicuramente l'attaccante più completo del Brasile, e non solo per il suo allenatore, Tite, che dopo la fine del match a Pacaembu così lo ha celebrato. Ha una notevole pulizia tecnica nelle giocate, a volte eccessiva, tanto da procurarsi l'etichetta di attaccante con poca grinta. Impressioni da cancellare, vista anche la grande forza d'animo che il numero 9, cresciuto proprio nelle giovanili dell'Internacional, ha dimostrato nel recuperare da un grande infortunio. In più, colpiscono le sue intuizioni, nel gol di ieri che ha steso un discreto Corinthians (vedovo non solo di Ronaldo ma pure di altri due titolari), dopo una serie di dribbling, davanti al portiere, rientra sul destro mandando a spasso il difensore ed è lucidissimo nel cercare l'altro angolo: cose non da tutti, concordano gli esperti. La rete di Nilmar è anche una rete dell'ex: dopo la cessione al Lione (un grande avvio ma alcune stagioni in ombra, anche perché i francesi erano alla ricerca di un realizzatore puro, orientandosi alla fine su Fred), l'attaccante torna in Brasile, proprio al Corinthians, all'epoca governato dal fondo MSI, che porta a Parque Sao Jorge anche Carlitos Tevez e Javier Mascherano, prima di abbandonare la nave e far sprofondare il Timao addirittura in serie B. I dirigenti rosa hanno più volte dichiarato di aver abbandonato la Pista Nilmar e adesso questo calciatore continua a stupire e a regalare perle assolute. Il Palermo deve crescere, serve qualità nell'immediato ed esperienza, non solo talento prematuro e tanta voglia di fare...Nilmar, sogno rosanero o l'ennesimo rimpianto?

Siena-Palermo: le pagelle del popolo



Amelia 6,5: L'estremo difensore rosanero esce dal Franchi con le ossa malandate. In tutti i sensi dati i problemi accusati alla tibia. Tuttavia, è incolpevole sul gol di Calaiò e anzi salva dal tonfo con una grande parata ravvicinata.


Cassani 5: Partita di down fisico e mentale evidente per l'esterno destro, che non gioca ai suoi livelli nè in difesa, nè proponendosi in fase offensiva. Sembra che sia finita la benzina.


Kjaer 6: Gioca una partita da sufficienza considerati i problemi fisici che l'hanno tormentato in settimana. Nessuna colpa attribuile al centrale danese. Nel finale perde un contrasto con Ghezzal che potrebbe risultare fatale, ma l'attaccante bianconero si addormenta al momento di metterla in mezzo.


Migliaccio 6: Anche lui come Kjaer fa il possibile e non sbaglia mai realmente. Giocare fuori ruolo è molto complicato, anche se sei un medianaccio effettivamente dotato per giocare dietro. Non ha molte colpe.


Bovo 5: Ennesima prestazione discutibile per lui. Naturalmente ha poche idee su come fare la fase offensiva. Dalla sua fascia arriva il gol di Calaiò. Forse Ballardini per una volta avrebbe fatto meglio a fidarsi dei suoi pur mediocri ricambi.


Guana 5,5: Gioca per i problemi che affligono Liverani. Non è colpa sua però se il gioco manca: certo, non è il Guana visto col Cagliari, ma in fondo conosciamo i suoi limiti e sarebbe stato impossibile chiedergli di fare più di quanto ha fatto ieri.


Hernandez sv: Entra nel finale, tocca pochi palloni e non incide.


Tedesco sv: Dimostra di non essere un highlander indistruttibile uscendo per infortunio. D'altronde, ha la sua età.


Bresciano 4,5: Impalpabile, dimostra che forse la fiducia nei suoi mezzi e la convinzione è venuta meno dato il periodo passato tra tribuna e panchina. E' la solita versione pasticciona dell'Aussie, che non può piacere non solo al tifoso, ma a chiunque mastichi calcio.


Simplicio 6: Non è il solito Simplicio negativo. Ci prova nel primo tempo e gioca una buona partita, affonda con tutta la squadra nella ripresa ma stavolta c'è poco da imputargli.


Miccoli 6,5: S'impegna, scalda le mani a Curci con un'altra bordata su punizione, ma manca la concretezza. Comunque il più volonteroso nel finale nel provare ad evitare il naufragio rosanero. Per poco non trova la magia.


Cavani 4: Regredisce in un amen, dopo le recenti buone prestazioni. Lo spirito di sacrificio bene o male c'è sempre, ma come al solito manca d'incisività sotto porta con errori così madornali da far chiaramente esasperare il compagno di reparto Miccoli. Non dà nulla alla manovra offensiva.

domenica 10 maggio 2009

La preview di Siena-Palermo


Dopo il Palermo modalità Barcellona visto contro il Cagliari, arriva la trasferta di Siena contro una squadra tranquilla ma insidiosa. Di questo Siena, squadra imprevedibile per eccellenza, capace sia di vittorie roboanti fuori contro squadre più forti sia di tonfi colossali in casa contro squadre molto più deboli. I bianconeri sono come il cielo a Marzo, non sai mai che tempo farà: il Palermo spera che non faccia brutto e va avanti con cautela, perchè potrebbe piovere da un momento all'altro. La Uefa è vicina ora più che mai, e i rosanero devono regalare una grande prestazione, in barba anche a chi pensa che a questa squadra troppo spesso manchino gli attributi quando i 3 punti sono importanti per scalare impetuosamente la classifica. Negli occhi dei tifosi ci sono ancora partite esterne come Chievo-Palermo, degli stop troppo inspiegabili, troppo ingiustificati, dei punti persi che visti oggi fanno mangiare unghie, mani e probabilmente anche braccia. Troppo occasioni sprecate: Siena-Palermo può essere l'eccezione?

Siena senza un Maccarone tormentato dai problemi al bicipite femorale destro. Indisponibile anche Manitta per un problema all'obliquo estremo sinistro: essendo indisponibile anche Elftheropoulos Giampaolo manderà in panchina il giovane Ivanov. In campo invece parerà Curci, che comanderà una difesa a 4: da destra verso sinistra il promettente Zuniga, la bandiera Portanova e i semi-carneadi Brandao e Rossi. Centrocampo a 3 con un altro giocatore di lungo corso per i bianconeri come Vergassola, l'ex Codrea e poi l'elemento più interessante in prospettiva futura, ovvero Galloppa. Dietro le punte occhio al sempre insidiosissimo Kharja, giocatore decisivo nei destini della squadra bianconera. In attacco il palermitano Calaiò e Ghezzal, entrambi non molto prolifici ma comunque in grado di piazzare qualche zampata. Dalla panchina comunque può sempre arrivare un volpone come Nick Amoruso, non nel miglior periodo della sua carriera ma sempre insidioso.

Probabile Formazione - Curci; Zuniga, Portanova, Brandao , Rossi; Vergassola, Codrea, Galloppa; Kharja; Calaiò, Ghezzal.

Panchina - Ivanov, Ficagna, Del Grosso, Coppola, Jarolim, Amoruso, Frick.

Indisponibili - Manitta, Guadalupi, Eleftheropoulos, Maccarone.

Solita emergenza in difesa per il Palermo di Ballardini, che da squalificato seguirà la gara in tribuna: Balzaretti non ce l'ha fatta e starà fuori per influenza, Kjaer ha problemi non solo alla tibia sinistra ma anche alla caviglia destra. Se il danese non ce la farà spazio a Migliaccio centrale in coppia col rientrante Bovo. Sono certezze per quanto riguarda il reparto arretrato invece Amelia in porta e la coppia Cassani-Savini sulle fasce. A centrocampo dovrebbe tornare Bresciano, ma anche Nocerino rivedrà il campo dal primo minuto. Qualche dubbio invece per Liverani, che ha lavorato a parte negli ultimi giorni: allertato Guana. Dalla cintola in su pochi dubbi, con il solito Simplicio dietro alla coppia Miccoli-Cavani, che punta a rimpinguare un bottino già consistente.

Probabile Formazione - Amelia; Cassani, Bovo, Kjaer, Savini; Nocerino, Liverani, Bresciano; Simplicio; Miccoli, Cavani.

Panchina - Ujkani, Kjaer, Cossentino, Tedesco, Guana, Succi, Hernandez.
Indisponibili - Budan, Balzaretti.

giovedì 7 maggio 2009

Ovrebo e l'Uefa: orrori ed errori

13 Giugno 2008. Agli Europei l'Italia affronta la Romania: partita equilibrata, finisce 1-1 ma con polemiche per la mancata concessione di un gol a Toni, fermato per fuorigioco inesistente. Altro episodio discutibile il rigore a favore della Romania, ma lì le polemiche saranno meno intense data la prodezza di Buffon su Mutu.
6 Maggio 2009. Un altro 1-1 regala al Barcellona la qualificazione per la finale di Roma, nonostante gli spagnoli fossero in inferiorità numerica per l'espulsione (discutibile) di Abidal. Ma il Chelsea protesta per 3, forse 4 rigori negati: Drogba a fine gara è una furia, più vicino ad Hulk che ad un mite e tranquillo Bruce Banner.
Il minimo comune denominatore? Tom Henning Ovrebo, l'arbitro norvegese che ha avuto l'onore di dirigere entrambe le gare. Internazionale dal 1994, quest'arbitro dalla testa pelata, sguardo da protagonista di "Shining" e fisico imponente, è salito alla ribalta come massimo rappresentante della classe arbitrale norvegese dopo il ritiro dalle scene di Hauge. Da un paio d'anni sta scalando le gerarchie arbitrali della Uefa e da quel momento in poi in tanti si stanno chiedendo il perchè: le sue direzioni son parse sempre al limite dell'indecenza, è un arbitro che incute timore ma che forse non ha davvero la personalità per controllare una gara. Ieri se ne è avuta l'ennesima dimostrazione con la direzione di una gara mal arbitrata, ma anche col "fare 30 ma non 31" ammonendo il Drogba furioso del post-partita piuttosto che espellerlo definitivamente.
Ovrebo è comunque un uomo onesto: aveva ammesso di aver sbagliato dopo il gol di Toni annullato, probabilmente ammetterebbe col senno di poi che ieri la gara gli è sfuggita di mano, ma oggi non può farlo perchè come al solito, in un calcio che si prende come al solito troppo sul serio, è blindato per le minacce di morte arrivate nel post-partita.
Dovunque si vada oggi, è sport preferito del tifoso tirare a segno, trovare un capro espiatorio. Spesso è più comodo trovarlo nel direttore di gara che nel giocatore: se il Chelsea avesse sfruttato tutte le occasioni arrivate a quest'ora i Blues sarebbero andati a Londra, Hiddink sarebbe stato celebrato come un grande allenatore e Ballack si starebbe preparando già ora per perdere un'altra finale. Ma non è così, dunque dagli all'Ovrebo.
Giusto così? Forse, ma se c'è qualcuno da mettere sotto processo questa sarebbe l'Uefa e l'assurda designazione per una delle partite più importanti dell'anno. E' un sistema meritocratico quello che premia un arbitro che nella precedente manifestazione Uefa più importante era stato cacciato in seguito agli errori del 13 giugno? E' intelligente designare un arbitro non certo garanzia di grande direzione per una gara che, considerato l'approccio del Chelsea alla semifinale, sarebbe stata più tattica che tecnica, dunque più difficile da arbitrare? Ancora una volta la Uefa si è dimostrata inadeguata e fallace, come nel post Italia-Romania, quando si cercò di giustificare l'errore evidente di Ovrebo ("Toni è in gioco, ma il gol è irregolare perchè Del Piero, che non tocca la palla, è in fuorigioco)...stavolta al posto della FIGC, spesso impotente a livello di diplomazia internazionale, potrebbe intervenire la più potente Football Association inglese per tutelare un suo club, come si adeguerà la Uefa?
Non si sa, d'altronde nulla è prevedibile in un calcio in cui le classi dirigenziali spesso hanno deluso chi vorrebbe vedere un gioco meno falsato nei risultati rispetto a quanto si è visto anche ieri. Non stupitevi se la Uefa un giorno decidesse di deluderci di nuovo, designando Ovrebo addirittura per una finale. Sperando che Drogba non sia in campo, ne va dell'incolumità di tutti, le conseguenze potrebbero essere terribili.

martedì 5 maggio 2009

Giudice sportivo: Ballardini fermo per un turno

Davide Ballardini, in questi giorni al centro d'interessanti voci di mercato che lo danno addirittura come papabile successore di Ranieri alla Juventus, nel prossimo turno avrà ben altre gatte da pelare: stamane infatti è arrivata la decisione riguardo al placcaggio sull'esterno sinistro del Cagliari Matheu. Nonostante una possibile valutazione della vicenda fosse la volontà del tecnico ravennate di fermare una possibile rissa, e soprattutto nonostante la netta simulazione del giocatore rossoblù, l'allenatore rosanero è stato squalificato per il prossimo turno di campionato.
In merito alla 34/a giornata di serie A, il giudice sportivo Gian Paolo Tosel ha anche punito 16 giocatori, tutti per una giornata: Bellini e Doni (Atalanta), Campagnaro (Sampdoria), Ferrari e Motta (Genoa), Pinzi (Chievo), Sereni e Ogbonna (Torino), Ibrahimovic (Inter), Ledesma (Lazio), Mellberg e Nedved (Juventus), Mingazzini e Mutarelli (Bologna), Morimoto (Catania), Riise (Roma). Ammende a società: 15.000 euro al Genoa, 5.000 a Catania, Inter e Sampdoria, 3.000 al Bologna.

Svincolati: Tante occasioni per i rosanero, da Crespo a Cruz sino a Diamanti


Albano Bizzari (Portiere): Dopo tante stagioni tra l'Argentina e la Spagna, dopo essere stato il secondo di lusso del Real Madrid campione d'Europa, l'estremo difensore di Etruria ha avuto la sua chance italiana. Il ds Lo Monaco ha fiutato l'affare aggiudicandosi uno dei portieri più interessanti del panorama sudamericano. Bizzarri non ha deluso le attese. Stagione da incorniciare la sua. Le sue parate hanno stuzzicato l'interesse di moltissimi club europei. Dopo mesi e mesi di trattative con il club etneo non ha raggiunto ancora l'accordo per il rinnovo. Lazio e club spagnoli sono sulle sue tracce.

Morgan De Sanctis (Portiere): terza scelta dopo Buffon e Amelia, l'ex portiere dell'Udinese gioca attualmente in prestito al Galatasaray, ma di fatto è di proprietà del Siviglia. Dopo due stagioni deludenti vorrà sicuramente riscattarsi per cercare di far della carovana nazionale per i prossimi mondiali in Sudafrica.

Christian Panucci (difensore centrale-laterale destro): Il suo ciclo romano è chiuso. Nonostante i trentasei anni l'ex Real Madrid può ancora giocare almeno altre due stagioni a buon livello.

Jeremy Mathieu (jolly difensivo sinistro): 189 centimetri di potenza pura. Il 25enne jolly della fascia sinistra in forza al Tolosa FC, dopo alcune stagioni in chiaroscuro è tornato ad esprimersi su ottimi livelli. Cecchino sui calci piazzati, Mathieu è stato vicinissimo prima alla Roma e poi al Genoa. E' monitorato da mesi da grandi club europei.

Martin Jorgensen (giocatore tuttofare): La volontà del giocatore danese è quella di restare a Firenze. Le trattative sono in fase avanzata ma la fumata bianca tarda ad arrivare. Giocatore molto duttile e intelligente tatticamente potrebbe sia giocare come terzino che come centrale di centrocampo. Elemento d'esperienza e uomo spogliatoio potrebbe accrescere il tasso qualitativo della squadra rosanero.

Fabrizio Zambrella (playmaker di centrocampo): Seguito anche dal Palermo negli ultimi mesi, il regista svizzero è prossimo allo svincolo, solo in caso di promozione in A, il rinnovo con le rondinelle sarebbe automatico. Il suo lavoro in mezzo al campo è tanto prezioso quanto silenzioso. Discreta visione di gioco e fama di rubapalloni, fanno di Zambrella uno dei pezzi pregiati del prossimo mercato. Potrebbe essere il vice ideale di Liverani.

Alessandro Diamanti (Trequartista): Ha una pecurialità: segna soltanto gol d'autore. 12 perle di rara bellezza realizzate in questa stagione. Fantasista mancino, il suo ruolo ideale è quello di trequartista centrale dietro a due punte, perfetto per prendere il testimone di Simplicio. In carriera si è adattato anche a giocare mezza punta alle spalle di un centravanti o in un attacco a tre partendo dalla destra, per potersi accentrare e sfruttare il sinistro.

Stefano Guberti (ala destra): Esterno di centrocampo prettamente offensivo, molto veloce e in possesso di buona tecnica, predilige il gioco palla a terra. Dribbla spesso l'uomo per poi cercare il cross. Insieme al brasiliano Barreto, è l'emblema della stagione trionfale del Bari in serie cadetta. Promesso sposo della Roma.

Hernan Crespo (Prima Punta): L'anagrafe non è dalla sua parte. Le 34 primavere sono ormai alle porte, ma di classe ne ha da vendere. Insieme ad Inzaghi fa parte della schiera dei vampiri dell'area di rigore, assatanati di gol e soddisfazioni personali. A 15 mesi dal mondiale sudafricano, "Valdanito" vuole ancora dimostrare di essere un attaccante su cui credere ad occhi chiusi. La sua fame di vittorie è ancora forte. Inutile parlare del suo curriculum, il contagol andrebbe fuorigiri per un campione che è stato cercato dal club rosanero anche nelle ultime ore dello scorso mercato estivo. Potrebbe essere il botto dei rosanero, con un nome così il boom di abbonamenti e di entusiasmo è assicurato.

Julio Ricardo Cruz (Prima Punta): El Jardinero è il Massaro dei tempi moderni. Gettato nella mischia nei momenti critici prima da Mancini poi da Mourinho, l'attaccante argentino non ha mai deluso le attese. Apprezzabile il suo contributo alla causa nerazzurra. Professionista encomiabile, potrebbe diventare il botto di mercato di Zamparini. Così come per Crespo, l'età non può fargli richiedere un ingaggio stratosferico eppure le qualità di primissimo livello ci sono ancora.

Marco Di Vaio (Seconda Punta): In Emilia ha ritrovato continuità e il feeling col gol. Più a suo agio in squadre di "seconda fascia", Di Vaio sembra soffrire l'aria d'alta quota. Le esperienze alla Juventus e col Valencia non hanno rispecchiato le sue attitudini da bomber. Guadagna circa 800 mila euro a stagione, cifra che rientra nei parametri societari del culb rosa.

Nella lista degli svincolati di lusso ci sono anche tantissimi altri campioni, li riportiamo soltanto per rendere il servizio più esaustivo ma difficilmente il loro destino sarà dipinto di rosanero: Micheal Owen, Micheal Ballack, Tomas Rosicky, Maniche, Jermain Pennant, Mark Van Bommel, John Obi Mikel, Emmanuel Ebouè e fresco fresco di rescissione l'ex "Imperatore" nerazzurro Adriano.

domenica 3 maggio 2009

Palermo-Cagliari: le pagelle del popolo

Amelia 6: Estremo difensore rosanero poco impegnato oggi. Alterna interventi sicuri a qualche giocata un po' titubante. Nulla di grave comunque: non è la prima volta in questa stagione che il secondo di Buffon è di fatto inoperoso.
Cassani 6: Il Palermo spinge un po' meno del solito sulle fasce, se si escludono le sortite di Miccoli a sinistra per far girare la testa a Matheu, dunque gli esterni rosanero si fanno vedere poco in fase offensiva. Un po' più presenti invece in fase offensiva, con Cassani che svolge il compitino senza infamia nè lode.
Kjaer 6,5: Buonissima prestazione del centrale danese, che pecca solo in occasione del bel colpo di testa dell'ex rosanero Jeda. Il giovane gioiello del Palermo per il resto brilla ancora una volta con interventi precisi e puntuali. Casualmente (o forse no?) quando non deve fare coppia con Bovo Kjaer è sempre impeccabile...
Migliaccio 7,5: Prestazione monumentale del sette polmoni rosanero. Gioca fuori posizione con determinazione e concentrazione e, proprio nella gara in cui gioca più arretrato, realizza una rete su palla inattiva. Di piede e non con quello che sarebbe il colpo migliore del suo arsenale, ovvero il colpo di testa.
Balzaretti 6,5: Puntuale in difesa, bravo a farsi sempre trovare come appoggio ai compagni sugli attacchi a sinistra. Nell'unica occasione, divora una palla gol sulla rabona deliziosa fornita da Miccoli con imprecisione e scarsa lucidità, dato che la palla poteva pure essere messa in mezzo per un facile tap-in: mezzo punto in meno, poteva essere il gol dell'anno.
Guana 7: Finalmente gioca una gara ma soprattutto gioca in maniera brillante. Corre e si sacrifica in mezzo al campo lottando caparbiamente come nei momenti d'oro.
Liverani 7,5: Come al solito, quando riesce a prendersi il suo tempo per giocare la palla, senza massiccio pressing e ritmi per lui insostenibili, è devastante. Sbaglia pochi palloni e lancia anche più contropiedi del solito.
Succi 6,5: Spezzoni di gara quando forse il pubblico avrebbe preferito vedere giocatori meno utilizzati durante la stagione. Il Cigno di Bologna conferma l'ottima condizione e segna una rete, seppur irrilevante. Temporeggia su un'altra palla gol, peccato.
Tedesco 8: Il suo agonismo come al solito infiamma il pubblico palermitano. In campo è onnipresente e trasmette lo spirito giusto per una partita così delicata. Con gran senso del dramma segna il 3-1 che uccide la gara: colpisce col suo marchio di fabbrica, ovvero l'inserimento tra le pieghe delle difesa per il colpo di testa acrobatico. Standing ovation meritata.
Savini 6: Entra al posto di Tedesco e fa il suo nell'amministrare una facile situazione di vantaggio.
Simplicio 6: Si vede meno del solito, forse perchè il Palermo fa male anche senza il suo prezioso lavoro tra le linee. E' sfortunato sottoporta: mezzo punto in più perchè si fa perdonare con l'assist per Tedesco per il fondamentale 3-1.
Nocerino 6,5: Anche lui come Succi, entra per gli ultimi minuti. Qualcuno avrà pensato: "Non era meglio inserire qualche giocatore con meno minuti di campionato nel curriculum?" Lui risponde con un grande assist per Succi e una gara quadrata.
Cavani 7: Altra buona prova per la punta della Celeste. Quattordicesimo, anche se fortuito gol in campionato. Una serie di giocate di buona fattura, e molte meno goffagini rispetto ai suoi standard. Il Cavani di questa seconda metà di campionato è comunque un altro giocatore per consapevolezza e fiducia nei propri mezzi.
Miccoli 8,5: Forse il voto più giusto sarebbe 10, ma non vorremmo strafare. Fa impazzire Matheu e tutta la difesa del Cagliari con la sua velocità. Guardandolo giocare contro questo Cagliari, sembra quasi di vedere Messi il giorno prima contro il Real Madrid: poi ci si sveglia dalle fantasie calcistiche e si vede il Romario del Salento in tutto il suo splendore. Corona una mostruosa prestazione realizzando finalmente l'agognato gol su punizione.

venerdì 1 maggio 2009

Serie A: Per l'Inter record di "perdite"

Chi più vince più perde. La vecchia legge del calcio italiano è confermata dall'analisi degli ultimi bilanci disponibili, quelli della stagione conclusa il 30 giugno 2008. In particolare l'Inter, che ha vinto l'ultimo scudetto ed è in testa al campionato con sette punti di vantaggio a cinque partite dal termine, ha il passivo più alto in serie A. La società di Massimo Moratti ha dichiarato una perdita netta di 148,27 milioni nella scorsa stagione, su un giro d'affari che, escludendo le plusvalenze su cessione calciatori (pari a 8 milioni), è stato di 197 milioni. Deficit gigantesco, ma non il più alto nell'albo nerazzurro: il primato è stato raggiunto nei conti al 30 giugno 2007, in rosso per 206,8 milioni.Massimo Moratti può coprire i buchi nerazzurri grazie ai cospicui dividendi che incassa, insieme al fratello Gian Marco, dalla raffineria Saras: circa 100 milioni è il dividendo spettante ai due Moratti – in parti uguali – con la distribuzione degli utili 2008.Secondo nella classifica delle perdite è il Milan. Ha appena approvato un bilancio consolidato al 31 dicembre 2008 con 66,8 milioni di perdita netta, su 237,9 milioni di ricavi. La chiusura dei conti al 31 dicembre è una deroga ottenuta anni fa da Adriano Galliani per far coincidere i conti rossoneri con quelli della casa madre Fininvest. Terza in ordine di perdite la Juventus, in rosso per 20,8 milioni al 30 giugno 2008, quando è finita terza in campionato, dopo 16,2 milioni di plusvalenze nette da calciomercato. Ci sono cinque club con 244 milioni di perdite complessive e cinque con un utile netto di 45 milioni. Sono comprese nel conto le plusvalenze per la cessione di calciatori, che talvolta sono realizzate non con l'effettivo pagamento, ma con lo scambio con altri giocatori, come figurine dell'album Panini.Si può stimare che la perdita effettiva di tutti i club di serie A nell'ultima stagione sia stata di almeno 300 milioni, prima delle plusvalenze.La Fiorentina non ha ancora reso pubblico il bilancio al 31 dicembre 2008: nel 2007 aveva una perdita netta di 3,7 milioni. Il Genoa di Enrico Preziosi ha un utile netto di 1,5 milioni nell'ultimo bilancio (dopo la perdita di 3,72 milioni nel precedente) grazie a 21,78 milioni di plusvalenze da calciomercato, intaccate solo per 1,4 milioni da minusvalenze. Le operazioni più rilevanti sono state la vendita di Marco Borriello al Milan per 11,8 milioni (9,1 milioni di plusvalenza), Cesare Bovo al Palermo per 7,85 milioni (3,29 di plusvalenza), Fernando Forestieri al Siena per 3,4 milioni (3,36 di plusvalenza).Gli utili più consistenti sono stati dichiarati dai bilanci consolidati di As Roma (19,2 milioni) e Lazio (13,76 milioni). Ma questo non significa che la gestione sia risanata. Entrambe le romane hanno una situazione patrimoniale fragile. E ci sono proventi straordinari: soprattutto per la Roma, che ha «proventi non ricorrenti» per 21 milioni e plusvalenze nette da calciomercato per 14,6 milioni. La Magica sconta la debolezza del gruppo di cui fa parte, Compagnia Italpetroli, che a fine 2007 aveva 365 milioni di debiti netti verso le banche, di cui 277 con Unicredit.A sorpresa l'Udinese, settima nell'ultimo campionato, ha presentato un bilancio con 7,88 milioni di utile e ha distribuito dividendi per 4,056 milioni.

Zamparini: "Sabatini in scadenza, rinnovo? Vedremo..." In base a questi due anni di operato, vorresti ancora Sabatini come ds del Palermo?

contatore quanti e da dove