Heerenveen - Milan 1-3
Kakà trascina i rossoneri, che subiscono un Heerenveen aggressivo in fase di pressing, nel primo tempo. Bastano due suoi guizzi per chiudere la paratica. Al 19' quando il brasiliano crossa dentro e la palla finisce in rete grazie alla deviazione decisiva di Jong-A-Pin. Poi al 23', quando dopo una straripante discesa sulla fascia sinistra mette poco dentro il limite per Gattuso che batte Vandenbussche sul primo palo, anche in questo caso con una deviazione. Bene Emerson e Zambrotta in fase d'impostazione nella prima frazione. Da annotare anche taccuino una punizione violenta di Shevchenko deviata oltre la traversa e l'ennesimo capolavoro di Kakà nel recupero con annessa cavalcata sulla fascia, sventata dalla difesa di casa, annichilita e delusa.
La ripresa ha un copione scontato: olandesi a caccia del riscatto, Milan che cerca di non sprecare forze, optando per il gioco di rimessa senza alzare il ritmo. L'Heerenveen gioca a testa bassa, ma ha limiti tecnici evidenti. I rossoneri addomesticano il gioco e ripartono in velocità. Un Gattuso forse ringalluzzito dalla fascia di capitano serve l'assist per Inzaghi che, sul filo del fuorigioco, gabba tutti e infila alla sua maniera Vandenbussche in uscita. Nel finale spazio a Ronaldinho e Pato , fuori Sheva e Inzaghi. Ma niente "KaPaRo": Jankulovski rileva Kakà in vista della sfida di Domenica con l'Atalanta. Finale di contenimento in cui c'è spazio per il rigore concesso giustamente all'Heerenveen per un fallo di Favalli. Autore del gol Pranjic con un pregevole cucchiaio.
La ripresa ha un copione scontato: olandesi a caccia del riscatto, Milan che cerca di non sprecare forze, optando per il gioco di rimessa senza alzare il ritmo. L'Heerenveen gioca a testa bassa, ma ha limiti tecnici evidenti. I rossoneri addomesticano il gioco e ripartono in velocità. Un Gattuso forse ringalluzzito dalla fascia di capitano serve l'assist per Inzaghi che, sul filo del fuorigioco, gabba tutti e infila alla sua maniera Vandenbussche in uscita. Nel finale spazio a Ronaldinho e Pato , fuori Sheva e Inzaghi. Ma niente "KaPaRo": Jankulovski rileva Kakà in vista della sfida di Domenica con l'Atalanta. Finale di contenimento in cui c'è spazio per il rigore concesso giustamente all'Heerenveen per un fallo di Favalli. Autore del gol Pranjic con un pregevole cucchiaio.
Partizan - Sampdoria 1-2
L'avvio dei blucerchiati è timido: gli uomini di Mazzarri, con un centrocampo foltissimo, controllano bene e il Partizan, pur mantenendo a lungo il possesso di palla, non riesce a creare grossi pericoli a Castellazzi. Alla prima occasione buona, la Samp colpisce: Cassano, imbeccato da Stankevicius, beffa un difensore con un tunnel, si porta sul fondo e tocca al centro per Delvecchio, che tocca quel tanto che basta per servire Bonazzoli; l'ariete blucerchiato, marcato stretto a centro area, tocca con il tacco e batte Bozovic. In svantaggio, il Partizan aumenta l'intensità della partita, ma la squadra di Mazzarri si difende con ordine. Al 33' i blucerchiati rischiano addirittura di raddoppiare: lanciato in contropiede, Cassano salta un difensore sulla sinistra, si accentra e calcia dal limite, ma Bozovic è bravo a respingere. Sulla ripartenza, i serbi pareggiano: Accardi sbaglia l'intervento difensivo su Diarra, che si ritrova solo davanti a Castellazzi e lo batte: 1-1. La Samp paga il gol subito, il tifo infernale del pubblico di casa si fa sentire e spinge all'attacco il Partizan, che nel finale di primo tempo assedia l'area blucerchiata. Il fischio che segna la fine del primo tempo è quasi una liberazione per una Samp in sofferenza.
Ma la ripresa parte com'era finito il primo tempo: col Partizan all'attacco. Al 7' una fuga di Diarra sulla destra, palla al centro, la Samp respinge a fatica. Passano tre minuti e la Samp, grazie al generoso contributo della difesa bianconera, passa in vantaggio: il cross da destra di Stankevicius, apparentemente innocuo, viene impreziosito da Miljkovic, che nel tentativo di spazzare tocca in maniera maldestra verso il centro dell'area dove Dessena, ben appostato, batte agevolmente Bozovic. Dopo il vantaggio, Mazzarri fa i suoi conti e toglie dal campo Cassano, per risparmiargli le energie in vista del campionato; al suo posto entra Bellucci, che rileva dal barese anche la fascia di capitano. Il vantaggio tranquillizza la Samp, che gioca con maggior calma, ragionando, senza farsi prendere dal panico durante le folate offensive del Partizan. Al 30' i blucerchiati vanno vicini al terzo gol: Sammarco trova il varco giusto per Dessena, ma la conclusione del centrocampista è respinta da Obradovic. Poi la Samp è brava a controllare, senza farsi prendere dal panico nei minuti finali, quando l'assedio del Partizan si fa insistente, ma sterile.
Ma la ripresa parte com'era finito il primo tempo: col Partizan all'attacco. Al 7' una fuga di Diarra sulla destra, palla al centro, la Samp respinge a fatica. Passano tre minuti e la Samp, grazie al generoso contributo della difesa bianconera, passa in vantaggio: il cross da destra di Stankevicius, apparentemente innocuo, viene impreziosito da Miljkovic, che nel tentativo di spazzare tocca in maniera maldestra verso il centro dell'area dove Dessena, ben appostato, batte agevolmente Bozovic. Dopo il vantaggio, Mazzarri fa i suoi conti e toglie dal campo Cassano, per risparmiargli le energie in vista del campionato; al suo posto entra Bellucci, che rileva dal barese anche la fascia di capitano. Il vantaggio tranquillizza la Samp, che gioca con maggior calma, ragionando, senza farsi prendere dal panico durante le folate offensive del Partizan. Al 30' i blucerchiati vanno vicini al terzo gol: Sammarco trova il varco giusto per Dessena, ma la conclusione del centrocampista è respinta da Obradovic. Poi la Samp è brava a controllare, senza farsi prendere dal panico nei minuti finali, quando l'assedio del Partizan si fa insistente, ma sterile.
Udinese - Tottenham Hotspur 2-0
C'è poco da dire per una gara vinta meritatamente dagli uomini di Marino contro un Tottenham più blasonato ed esperto ma attualmente allo sbando: gli uomini di Juande Ramos, ultimi in Premiership con soli 2 punti all'attivo, cercavano il riscatto in Coppa, ma al contrario delle aspettative son parsi facilmente addomesticabili. All'Udinese bastano 24' per sbloccare il risultato, con tiro dagli 11 metri di Di Natale, rigore precedentemente fischiato per fallo su Quagliarella, schierato a sorpresa da Marino. Poi l'Udinese controlla la gara, con un piglio autorevole ed enormemente sorprendente. Così si va al riposo con un vantaggio ampiamente meritato.
Nella ripresa, almeno all'inizio, gli inglesi appaiono di nuovo più aggressivi, ma i bianconeri dimostrano di sapersela cavare anche sul piano dell'esperienza. E' infatti O'Hara a farsi espellere per due evitabili falli da ammonizione nel giro di un minuto: così gli uomini di Marino se la giocano pure con più calma. C'è prima un delizioso pallonetto di Di Natale, lanciato da Motta, su cui Gomes fa il miracolo. Poi il tecnico, dopo la mezzora, inserisce Pepe e guarda caso, nel giro di qualche minuto, matura un'azione sull'asse azzurro di Di Natale, Quagliarella e del nuovo entrato, che chiude la gara con un bel gol. E conferma il buon momento dei bianconeri.
Nella ripresa, almeno all'inizio, gli inglesi appaiono di nuovo più aggressivi, ma i bianconeri dimostrano di sapersela cavare anche sul piano dell'esperienza. E' infatti O'Hara a farsi espellere per due evitabili falli da ammonizione nel giro di un minuto: così gli uomini di Marino se la giocano pure con più calma. C'è prima un delizioso pallonetto di Di Natale, lanciato da Motta, su cui Gomes fa il miracolo. Poi il tecnico, dopo la mezzora, inserisce Pepe e guarda caso, nel giro di qualche minuto, matura un'azione sull'asse azzurro di Di Natale, Quagliarella e del nuovo entrato, che chiude la gara con un bel gol. E conferma il buon momento dei bianconeri.
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