Se questa prima uscita sembrerebbe il solito attacco a Zamparini cui ormai noi tifosi palermitani siamo abituati quando nasce una polemica riguardante i rosanero, le dichiarazioni successive lasciano un po' di stucco: "E’ spaventoso vedere l’accanimento che c’è stato nei confronti di Gilardino e che in fatti analoghi non abbiamo visto, ma questa pseudo-corte decide un po’ come vuole, basta vedere l’atteggiamento che ha avuto oggi, ma avendo vissuto ’calciopoli’ da questi non mi aspetto nulla". Fa sorridere il riferimento a Calciopoli, dato che il club di Della Valle non ha certo affrontato quel processo da società danneggiata, bensì da imputata: un'imputata che ha ricevuto enormi benefici dal palazzo del calcio fin dal momento della sua rinascita come Florentia Viola e che da quel processo uscì penalizzata, come tutte le altre imputate "maggiori" (se si esclude la Juventus), in maniera forse un po' troppo bonaria...
L'intervista del patron viola ha preceduto un comunicato della scoietà sulla squalifica Gilardino, che così recitava:
"La Fiorentina e Alberto Gilardino prendono atto, con delusione e rammarico, della decisione della Corte di Giustizia Federale di respingere il ricorso contro la squalifica di due giornate inflitta dal Giudice Sportivo. Alberto Gilardino ha infatti ribadito, anche di fronte alla Giustizia Sportiva, l’assoluta involontarietà del proprio gesto, causato dall’intervento non regolamentare di un avversario. Il verdetto sfavorevole non muta in alcun modo la convinzione della Fiorentina in merito all’assoluta buona fede del proprio giocatore. In ogni caso, la Fiorentina intende ribadire, anche in questa occasione, il proprio incondizionato impegno a supportare i valori dello sport e a contribuire alla loro diffusione, anche quando ciò significa accettare senza polemica decisioni di cui non si condivide il contenuto".
Il grassetto, avendo citato le dichiarazioni di Della Valle, pare un po' incoerente e confuso, un po' come la figura fatta dai principali protagonisti della vicenda, ovvero il Gila e il club che lo difende...
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