Antonio Cassano è un fan sfegatato della trasmissione 'Uomini e donne'. Ed è talmente appassionato che ha preteso che nella palestra interna, dove si allena la sua squadra, fosse installato un televisore al plasma. L'attaccante della Sampdoria, infatti, non si vuole perdere nemmeno una puntata del suo programma preferito. E la società l'ha accontentato. Il talentino barese ha ottenuto il suo televisore e così, durante il pomeriggio, può allo stesso tempo allenarsi e guardare i tronisti. Antonio è da sempre un grande estimatore di Maria De Filippi e della sua sua trasmissione e non è certo nuovo a bizzarrie o "cassanate" varie. E così, dopo aver fatto impazzire lo staff del Real Madrid per avere sempre a portata di mano le sue merendine preferite, stavolta ha richiesto un televisore per non perdersi nemmeno un secondo del suo programma preferito.
lo spazio dell'approfondimento che sta tra l'aggiornamento live ed i quotidiani cartacei.
ARTICOLI DEL GIORNO
- Serie A 2010/2011: Il calendario del Palermo
PALERMO: ROSANERO SU HERNANES
I gol dei rosa con D'Agostino by Gladiator987: Atalanta-Palermo
Televideo Rai
venerdì 31 ottobre 2008
Obiettivo rosanero: Thiago Carleto
Vi proponiamo il link di un video che mostra vari spezzoni delle migliori giocate del terzino sinistro del Santos, Thiago Carleto. Indicato in patria come l'erede di Roberto Carlos, il giocatore si sarebbe già espresso favorevolmente circa un suo possibile passaggio al Palermo. Su di lui ci sono anche società come Chelsea e Real Madrid, eppure sembra che i rosanero possano essere a buon punto....
Amauri: "L'interesse di Lippi mi rende orgoglioso"
‘Sapere che la Nazionale Campione del Mondo ha un occhio di riguardo nei miei confronti e` motivo d’orgoglio’. Con questa battuta secca, ma velata da un alone di incertezza, Amauri risponde a coloro che vorrebbero sapere se abbia deciso di vestire la maglia del Brasile o quella dell’Italia. Ma poi, quando gli viene fatto notare che Dunga ha dichiarato di preferire Adriano, aggiunge: ‘Non c’e` problema, io vado per la mia strada. Sono arrivato qui da perfetto sconosciuto e piano piano ho costruito il mio nome. Sono pronto a dimostrare tutto il mio valore’. L’attaccante, dopo il gol al Real Madrid e al Torino nel giro di pochi giorni, ha dimostrato di attraversare un ottimo momento di forma. ’Quello al Real Madrid e` stato un gol voluto, sognato. Poi, fare il gol partita al Real Madrid e` stata un’emozione molto bella. Spero che sia il primo di tanti gol. Ho sempre sognato di giocare in una grandissima squadra, di giocare la Champions. Per me, e` il torneo piu` bello al mondo, perche` si confrontano i migliori giocatori, le squadre migliori. Era un sogno e lo sto realizzando’.Intervenuto ai microfoni di Sky, Amauri spiega anche il significato della scritta mostrata dopo il gol nel derby. ‘Avevo questa cosa in testa e venerdi` l’ho preparata, ringraziando il Signore sono riuscito a fare gol e a far vedere a tutti che per me la mia famiglia e` speciale. Mia moglie e i miei figli sono un punto di riferimento, sono loro che mi danno quella carica in piu`, quella spinta in piu` per fare bene. Abbiamo vissuto anche dei momenti non belli, oggi sono in una grandissima squadra e, se sono qui, e` merito loro’.Infine una battuta sui programmi della Juventus. ‘L’obiettivo e` quello che abbiamo detto all’inizio della stagione: vogliamo tornare ad essere la regina d’Italia e d’Europa, vincere lo scudetto e la Champions’. Il prossimo impegno con la Roma potrebbe essere decisivo per mettere la parola fine alla crisi. ‘È una partita affascinante e bella, al di la` dei problemi che sta passando la Roma, che comunque e` sempre una grandissima squadra. È un bel confronto, un banco di prova, abbiamo un vantaggio perche` giochiamo in casa. Totti? E’ uno dei giocatori italiani che mi piace, mi piace come gioca, e` bello da vedere’.
Beckham al Milan: E' ufficiale
«Beckham è diventato realtà, non è più un sogno». Adriano Galliani è soddisfatto. Il patron del Milan ha raggiunto il suo scopo, sottoscrivendo, dopo una trattativa andata avanti per più di quattro ore, un accordo che porta il campione inglese dei Los Angeles Galaxy in prestito al club rossonero. Beckham starà al Milan per due o tre mesi a partire da gennaio, fino a quando ricomincerà il campionato di calcio a stelle e strisce. A quel punto lo Spice boy tornerà, salvo sorprese, in California. Il contratto sarà firmato entro Natale, ma l'accordo per il prestito è raggiunto.
IL RITIRO A DUBAI E A GENNAIO IN CAMPO - Lo sbarco a Milano del campione inglese è atteso fra un paio di settimane e Galliani ci tiene a precisare che il Beckham non arriva nel capoluogo meneghino «per fare l'attore, ma per giocare a calcio» e quindi sarà a disposizione di Carlo Ancelotti per una decina di partite di campionato e, se il tecnico lo riterrà, anche per quelle di coppa Uefa - due - che il Milan eventualmente giocherà il quella parentesi. Il 21 dicembre il marito della Spice Girls Victoria sarà presentato ufficialmente, in occasione di Milan-Udinese, e svelerà il suo numero di maglia. Quindi il 29 partirà con la squadra per Dubai, dove con Kakà e compagni svolgerà la preparazione invernale e prenderà parte - ancora nelle vesti di giocatore dei Galaxy, come fu per Pato a suo tempo - all'unica amichevole in programma nell'emirato.
LE CIFRE - Nessuna indiscrezione sulla cifra dell'operazione, perché hanno pattuito così quello di via Turati, la proprietà dei Galaxy - la AEG - e gli agenti della «19», la società che rappresenta l'ex di Manchester United e Real Madrid. Galliani però precisa che «già da subito l'ufficio marketing del Milan è al lavoro con quello di Beckham per sviluppare delle iniziative» e annuncia che c'è anche un accordo di collaborazione tecnica fra i due club (con una possibile tournée dei rossoneri in Usa se ci sarà spazio).
IL RITIRO A DUBAI E A GENNAIO IN CAMPO - Lo sbarco a Milano del campione inglese è atteso fra un paio di settimane e Galliani ci tiene a precisare che il Beckham non arriva nel capoluogo meneghino «per fare l'attore, ma per giocare a calcio» e quindi sarà a disposizione di Carlo Ancelotti per una decina di partite di campionato e, se il tecnico lo riterrà, anche per quelle di coppa Uefa - due - che il Milan eventualmente giocherà il quella parentesi. Il 21 dicembre il marito della Spice Girls Victoria sarà presentato ufficialmente, in occasione di Milan-Udinese, e svelerà il suo numero di maglia. Quindi il 29 partirà con la squadra per Dubai, dove con Kakà e compagni svolgerà la preparazione invernale e prenderà parte - ancora nelle vesti di giocatore dei Galaxy, come fu per Pato a suo tempo - all'unica amichevole in programma nell'emirato.
LE CIFRE - Nessuna indiscrezione sulla cifra dell'operazione, perché hanno pattuito così quello di via Turati, la proprietà dei Galaxy - la AEG - e gli agenti della «19», la società che rappresenta l'ex di Manchester United e Real Madrid. Galliani però precisa che «già da subito l'ufficio marketing del Milan è al lavoro con quello di Beckham per sviluppare delle iniziative» e annuncia che c'è anche un accordo di collaborazione tecnica fra i due club (con una possibile tournée dei rossoneri in Usa se ci sarà spazio).
giovedì 30 ottobre 2008
Lecce-Palermo: le pagelle del popolo
Fontana 6: L'estremo difensore rosanero non è mai chiamato in causa fatta eccezione per qualche uscita aerea. Incolpevole in occasione del gol di Cacia.
Cassani 6: Nonostante l'opaca prestazione fornita dal reparto arretrato rosa riesce ad essere il "meno peggio". Di certo non è stato il solito Cassani visto nel corso di questo avvio di campionato
Carrozzieri 5,5: Il gigante rosanero rientra dopo la squalifica ma non sembra essere il solito. Nonostante riesca a disimpegnarsi come sempre sulle palle alte, ha più di una difficoltà nel primo tempo ad arginare le sortite offensive degli avversari.
Kjaer 5,5: Il giovane danese conferma di avere grande personalità e doti da grande difensore centrale. Si fa suprare all'esterno un pò ingenuamente in occasione del gol del vantaggio dei salentini, ma nel complesso riesce a limitare i danni.
Balzaretti 5,5: Il terzino ex Fiorentina anche oggi non ha particolarmanete brillato, nonostante si sia affacciato nella metà campo avversaria con più personalità e frequenza. Induce Giacomazzi al fallo che gli costa il rosso e mette in area il pallone grazie al quale Cavani riesce a mettere in rete il gol del pareggio.
Bresciano 4,5: Il centrocampista rosanero praticamente non entra mai nel vivo dell'incontro. Si estranea per diversi tratti della partita dalla manovra dei suoi correndo a vuoto pur impegnandosi. Inesistente.
Guana 5: Il mediano rosanero rientra tra gli undici titolari dopo tempo eppure non riesce ad esprimersi come vorrebbe. Corre e lotta ma non consente alla manovra rosanero di venir fuori con scioltezza e velocità.
Migliaccio 5: Il centrocampista campano lotta come sempre ma anche oggi non riesce ad incidre sull'incontro. Anche lui è spesso impreciso non riuscendo a prodursi nelle solite chiusure arcigne che lo hanno fatto diventare uno dei più amati tra i rosanero.
Succi s.v: Viene gettato nella mischia da Balalrdini ne finale, ma non riesce a incidere sull'incontro.
Liverani 5,5: Il capitano rosanero entra nella ripresa prendendo il posto di Guana, ma nonostante ciò non riesce a prendere per mano la squadra. Trova il tempo per farsi ammonire a causa di un fallo di mano a centrocampo. Domenica dovrà guardare il match contro il Chievo dagli spalti.
Lanzafame 6: Entra a venti minuti dalla fine della gara nel tentativo di vivacizzare la manovra rosanero. Corre e lotta, si produce in un elegante colpo di tacco nel finale, spizza il pallone che consente a Cavani di firmare il pareggio.
Simplicio 5,5: Viene braccato da Ardito per tutto il corso della gara e la sua prestazione ne risente. Il trequartista brasiliano tenta di divincolarsi dalla morsa della gabbia leccese ma non vi riesce a pieno. Nel finale contribuisce a dar forza al forcing dei suoi.
Miccoli 5,5: Il numero dieci rosanero non è al cento per cento e si vede. Tenta di prendere per mano la squadra ma non vi riesce, venendo estraneato dalla manovra dei suoi sopratutto nel corso del primo tempo. Atleticamente non appare in condizioni smaglianti, prova ne è il fatto che non tenta mai l'uno contro uno. Deve assolutamente cercare di ritrovare la freschezza atletica che lo ha sempre contraddistinto nei momenti più rosei.
Cavani 5+: Se non fosse stato per il gol la sua prestazione sarebbe stata giudicata diversamente, in negativo. Per quanto tenti di lottare e di pressare gli avversari, la punta uruguayana è spesso imprecisa, anche negli stop più classici per un giocatore della sua caratura, nonchè in occasione di facili appoggi ai compagni vicini. Nel finale riesce a trovare un gol inaspettato che dà una spinta verso l'alto a morale e voto.
mercoledì 29 ottobre 2008
La preview di Lecce-Palermo
Sulla scia dei veleni e delle polemiche successive a Palermo-Fiorentina, si ritorna a giocare: meglio così probabilmente. Ancora meglio per il Palermo affrontare una gara particolarmente distensiva come quella in trasferta con Lecce: non tanto per la difficoltà dell’impegno, quanto per i rapporti assolutamente pacifici e distesi tra le due squadre. Tra le tifoserie gemellate da anni, si annuncia grande festa a Lecce per due squadre che, quando si sono incontrate, mai hanno deluso le aspettative. Meglio così dunque: l’avvertimento per il Palermo però è di non rilassarsi troppo in un contesto del genere. Fondamentale è essere spietati al fine di ottenere i 3 punti, importanti per uscire dal momento d’impasse nel quale si trovano i rosanero. Le notizie da Lecce a pochi minuti dal calcio d’inizio:
Non particolarmente favorevole questa partita per i salentini: agli indisponibili Angelo, Zanchetta e Petrachi si sono aggiunti in settimana ben 3 squalificati e non di poco conto come Ariatti, Fabiano e il bomber Tiribocchi. Formazione quasi obbligata per mister Beretta che schiera in porta Benussi, poi difesa a 4 con Antunes a sinistra e Stendardo al centro sicuri: ad affiancarli Diamoutene al centro e Polenghi a destra, ma è possibile un inserimento di Esposito al posto di uno dei due. Grossi dubbi a centrocampo, con Boudianski tenterà l’assalto ad una maglia da titolare: parte da sfavorito nei confronti di Giacomazzi e Munari, due conoscenze rosanero, ma potrebbe soffiarla ad Ardito, le cui quotazioni sono in ribasso. Dietro le punte Castillo e Cacia il grande ex Caserta. Panchina decisamente ridotta in qualità dalle tante assenze, l’unico giocatore insidioso a partita in corsa potrebbe essere la punta Konan, tuttavia mai brillantissimo in quest’inizio di campionato.
Probabile Formazione - Benussi; Antunes, Stendardo, Diamoutene, Polenghi; Munari, Giacomazzi, Ardito; Caserta; Cacia, Castillo.
Panchina - Rosati, A. Esposito, Basta, Vives, Leonardo, Boudianski, Konan.
Indisponibili - Ariatti, Tiribocchi, Fabiano, Petrachi, Zanchetta, Angelo.
Per i rosanero ancora una volta uomini contati in difesa: a causa dei recenti problemi fisici fuori Amelia, sostituito da Fontana, e Dellafiore, rimpiazzato dal rientrante Carrozzieri, che dovrebbe far coppia con Raggi. Sulle fasce Cassani a destra e Balzaretti a sinistra. Dalla cintola in su formazione confermata in blocco, con unico possibile cambio quello che potrebbe coinvolgere l’olimpionico Nocerino, che rischia il posto minacciato da Migliaccio: in cabina di regia il diffidato Liverani e a completare il centrocampo Bresciano. Poco più avanti agirà Simplicio, con il salentino Miccoli e Cavani in avanti: improbabile vedere Budan dal primo minuto, mentre ancora fuori è Levan Michelidze.
Probabile Formazione - Fontana; Balzaretti, Carrozzieri, Raggi,Cassani; Migliaccio, Liverani, Bresciano; Simplicio; Cavani, Miccoli.
Panchina - Ujkani, Capuano, Nocerino, Guana, Lanzafame, Budan.
Indisponibili - Amelia, Bovo, Dellafiore, Michelidze.
Non particolarmente favorevole questa partita per i salentini: agli indisponibili Angelo, Zanchetta e Petrachi si sono aggiunti in settimana ben 3 squalificati e non di poco conto come Ariatti, Fabiano e il bomber Tiribocchi. Formazione quasi obbligata per mister Beretta che schiera in porta Benussi, poi difesa a 4 con Antunes a sinistra e Stendardo al centro sicuri: ad affiancarli Diamoutene al centro e Polenghi a destra, ma è possibile un inserimento di Esposito al posto di uno dei due. Grossi dubbi a centrocampo, con Boudianski tenterà l’assalto ad una maglia da titolare: parte da sfavorito nei confronti di Giacomazzi e Munari, due conoscenze rosanero, ma potrebbe soffiarla ad Ardito, le cui quotazioni sono in ribasso. Dietro le punte Castillo e Cacia il grande ex Caserta. Panchina decisamente ridotta in qualità dalle tante assenze, l’unico giocatore insidioso a partita in corsa potrebbe essere la punta Konan, tuttavia mai brillantissimo in quest’inizio di campionato.
Probabile Formazione - Benussi; Antunes, Stendardo, Diamoutene, Polenghi; Munari, Giacomazzi, Ardito; Caserta; Cacia, Castillo.
Panchina - Rosati, A. Esposito, Basta, Vives, Leonardo, Boudianski, Konan.
Indisponibili - Ariatti, Tiribocchi, Fabiano, Petrachi, Zanchetta, Angelo.
Per i rosanero ancora una volta uomini contati in difesa: a causa dei recenti problemi fisici fuori Amelia, sostituito da Fontana, e Dellafiore, rimpiazzato dal rientrante Carrozzieri, che dovrebbe far coppia con Raggi. Sulle fasce Cassani a destra e Balzaretti a sinistra. Dalla cintola in su formazione confermata in blocco, con unico possibile cambio quello che potrebbe coinvolgere l’olimpionico Nocerino, che rischia il posto minacciato da Migliaccio: in cabina di regia il diffidato Liverani e a completare il centrocampo Bresciano. Poco più avanti agirà Simplicio, con il salentino Miccoli e Cavani in avanti: improbabile vedere Budan dal primo minuto, mentre ancora fuori è Levan Michelidze.
Probabile Formazione - Fontana; Balzaretti, Carrozzieri, Raggi,Cassani; Migliaccio, Liverani, Bresciano; Simplicio; Cavani, Miccoli.
Panchina - Ujkani, Capuano, Nocerino, Guana, Lanzafame, Budan.
Indisponibili - Amelia, Bovo, Dellafiore, Michelidze.
martedì 28 ottobre 2008
E a Firenze non ci stanno: continua il caso-Gila
Mentre il resto della Serie A comincia a pensare al turno infrasettimanale, non si sono ancora spente le polemiche sulla vicenda Gilardino e sulla squalifica dell'attaccante della nazionale. La Fiorentina continua a recriminare sul provvedimento disciplinare, forse perdendo l'occasione per dare la lezione di stile che ci si aspetterebbe da chi ha promosso l'iniziativa del terzo tempo nella nostra Serie A. Ai microfoni di RAI Sport durissimo è stato Diego Della Valle: "Non mi aspettavo i commenti di certi presidenti come quello di Zamparini, che ha puntato il dito contro Alberto in maniera poco elegante, come sa fare lui. Se ha qualcosa contro la Fiorentina che lo dica a me e non ad un ragazzo di 25 anni che è anche l’attaccante della nazionale".
Se questa prima uscita sembrerebbe il solito attacco a Zamparini cui ormai noi tifosi palermitani siamo abituati quando nasce una polemica riguardante i rosanero, le dichiarazioni successive lasciano un po' di stucco: "E’ spaventoso vedere l’accanimento che c’è stato nei confronti di Gilardino e che in fatti analoghi non abbiamo visto, ma questa pseudo-corte decide un po’ come vuole, basta vedere l’atteggiamento che ha avuto oggi, ma avendo vissuto ’calciopoli’ da questi non mi aspetto nulla". Fa sorridere il riferimento a Calciopoli, dato che il club di Della Valle non ha certo affrontato quel processo da società danneggiata, bensì da imputata: un'imputata che ha ricevuto enormi benefici dal palazzo del calcio fin dal momento della sua rinascita come Florentia Viola e che da quel processo uscì penalizzata, come tutte le altre imputate "maggiori" (se si esclude la Juventus), in maniera forse un po' troppo bonaria...
L'intervista del patron viola ha preceduto un comunicato della scoietà sulla squalifica Gilardino, che così recitava:
"La Fiorentina e Alberto Gilardino prendono atto, con delusione e rammarico, della decisione della Corte di Giustizia Federale di respingere il ricorso contro la squalifica di due giornate inflitta dal Giudice Sportivo. Alberto Gilardino ha infatti ribadito, anche di fronte alla Giustizia Sportiva, l’assoluta involontarietà del proprio gesto, causato dall’intervento non regolamentare di un avversario. Il verdetto sfavorevole non muta in alcun modo la convinzione della Fiorentina in merito all’assoluta buona fede del proprio giocatore. In ogni caso, la Fiorentina intende ribadire, anche in questa occasione, il proprio incondizionato impegno a supportare i valori dello sport e a contribuire alla loro diffusione, anche quando ciò significa accettare senza polemica decisioni di cui non si condivide il contenuto".
Il grassetto, avendo citato le dichiarazioni di Della Valle, pare un po' incoerente e confuso, un po' come la figura fatta dai principali protagonisti della vicenda, ovvero il Gila e il club che lo difende...
La moralità di un calcio esasperato. La vittoria viene prima di tutto, anche dei valori sportivi
A volte l'istinto premia nell'immediato e punisce nel prossimo futuro. In alcuni casi sarebbe stato meglio contare fino a dieci prima di compiere un'azione. Chissà come ha vissuto questi due giorni il calciatore più discusso del momento, Alberto Gilardino. Un gesto come il suo è così palese da far unire ed affiancare personaggi per natura antitecici, come i classici opinionisti del processo di Biscardi, da anni emblema della sovrapposizione di interventi e di parole con più o meno senso. Una cosa è certa: Gilardino ha danneggiato il Palermo ma allo stesso tempo ha recato un danno a se stesso ed alla Fiorentina. I tre punti incassati dai viola rimangono, penseranno i tifosi rosanero, ma la bruatta figura dei toscani non sarà facile da cancellare, sopratutto dopo il caos scatenato dall'episodio ed in particolare se a riguardo di una società che ha tentato in tutti i modi di farsi paladina del fair play e della lotta all'antisportività. Ed il terzo tempo dove finirà adesso? Si andrà direttamente ai rigori dopo il secondo? C'è quindi una consolazione per tutti i tifosi del Palermo: Gilardino è stato squalificato per due giornate e la Fiorentina ha fatto una figura così brutta da tornare indietro sui propri passi e temporeggiare in merito alla presentazione del ricorso contro la squalifica. Quando è troppo è troppo, a volte bisognerebbe avere la signorilità di capire che certi atti sono così lampanti e chiari agli occhi di tutti, che un ricorso sarabbe come gridare contro la giustizia sportiva e prima ancora all'oggettività. Quella è stata una lieve schiacciata, un accompagnamento del pallone in rete, un tocco stile curling. Comunque si voglia descrivere, una cosa è certa, non si tratta di un episodio casuale o involontario. Il giudice sportivo, Giampaolo Tosel, tra le righe del comunicato ufficiale attraverso il quale ha comunicato la squalifica di due giornate per la punta della nazionale, ha voluto sottolineare che: "Questo Giudice ritiene che, nell’esclusione di ogni ragionevole dubbio, il gesto compiuto dal Gilardino, per la sua peculiare dinamica, sia stato volontario, intenzionale e non determinato né condizionato dalla condotta tenuta dal Dellafiore negli attimi antecedenti". A questo punto non dovrebbero esserci più dubbi, il verdetto è già annunciato, sulla carta. Poi se si vuole incombere in una figura catastroficamente ancora più brutta, che si presenti il ricorso, ma a quel punto non sarà più solo lo sport a perderci...
lunedì 27 ottobre 2008
Ballardini: "Un risultato ingiusto"
Il tecnico del Palermo Davide Ballardini, pur scontento del risultato, apprezza la prova della sua squadra contro la Fiorentina: "Avete visto come è arrivato il primo gol della Fiorentina, ma poi noi abbiamo fatto tanti errori in fase di disimpegno - spiega il tecnico rosanero -. Il risultato non è sicuramente giusto, abbiamo creato tante occasioni da gol contro una grande squadra come la Fiorentina, ma il Palermo è sulla strada giusta per diventare una grande squadra". Sul gol di Gilardino. "E' chiaro che quel gol ha innervosito la partita, Gilardino era a disagio perchè sapeva quello che ha fatto, è un ragazzo intelligente - spiega Ballardini -, sensibile, l'istinto lo ha portato a fare quel gesto, dopo il gol l'ho visto in difficoltà".
Zamparini: "Fiorentina esempio di fair play? Ma per piacere..."
E' furioso Maurizio Zamparini dopo la sconfitta con la Fiorentina: "E' vergognoso, chiederemo agli organi competenti di intervenire con la prova tv: Gilardino merita 5 giornate di squalifica. Ha anche esultato. Incredibile. Il Palermo ha giocato una partita generosa, ma è stato derubato. Con l'arbitro e il guardalinee compiacenti. Anche due stagioni fa Mutu ci prese in giro, segnando col nostro giocatore a terra. E poi la Fiorentina sarebbe la squadra che ha promosso il fair play e il terzo tempo? Ma per piacere...".
L'attaccante della Fiorentina si è difeso: “E’ stata una situazione involontaria, nel cadere ho preso una ginocchiata per la quale sarebbe stato anche rigore. La palla mi è sbattuta sul braccio in modo assolutamente involontario. L’azione è stata talmente veloce che non mi sono reso conto e per questo ho esultato. Adesso che rivedo le immagini, ammetto che si è trattato di un gol di mano”.
Palermo - Fiorentina: le pagelle del popolo
Amelia 5: L'estremo difensore rosanero, così come in occasione del derby di Catania, dimostra di avere ottima fisicità e prestanza fisica ma poca reattività. Nel corso del primo tempo in più di un'occasione dovrebbe uscire in presa alta ma preferisce evitare. In occasione del gol di Mutu, l'asisst di Gilardino rotolava lentamente verso l'area di rigore e con una decisa uscita anche di piede il pericolo sarebbe stato sventato.
Fontana 6: Prende il posto di Amelia all'uscita dagli spogliatoi. Al suo ingresso in campo il pubblico del Barbera gli riserva un'ovazione, scandendo a gran voce il nome "Jimmy" (per motivarlo o come atto dimostrativo verso le gerarchie che il pubblico preferirebbe?). Viene chiamato in causa in poche occasioni e nonostante ciò si fa trovare pronto.
Cassani 6,5: Anche oggi uno dei migliori, nonostante nel finale cali insieme al resto della squadra. E' sicuro negli interventi difensivi ed elegante nelle sortite offensive. Sicurezza.
Raggi 6: Il gigante ex Empoli prende il posto di Carrozzieri al centro della difesa rosanero e dimostra di poter diventare un elemento importante per questa squadra. Arcigno nei contrasti di testa, dimostra di essere rapido anche nelle chiusure.
Dellafiore 4,5: Il centrale ex Torino, dopo la disastrosa prestazione di Udine, non ha entusiasmato a Catania e non lo ha fatto nemmeno contro i viola. Impacciato nel duello con Gilardino, non riesce a causa di qualche imprecisione a dare sicurezza al reparto ed alla squadra. C'è già chi rimpiange fin troppo un idolo come Biava?
Kjaer 6: Il giovane danese viene buttato nella mischia da Ballardini, e nonostante i diciotto anni dimostra di non avere timori reverenziali nei contronti dei ben più esperti attaccanti viola. E' autore di un grande intervento in anticipo su Mutu e di diverse chiusure puntuali di testa. Come esordio non c'è male, sicuramente può diventare il terzo nelle gerarchie tra i centrali difensivi, Raggi permettendo.
Balzaretti 5,5: Il terzino ex Juve sembra a tratti un lontano parente del giocatore visto la scorsa stagione. Nonostante l'impegno sia come sempre massimale, a volte dimostra di essere poco agile, fatto decisamente strano per un grande terzino come lui. E' un perno fondamentale della formazione rosanero, deve crescere.
Nocerino 5,5: L'ex capitano dell'under 21 continua a non convincere pienamente. Corre e lotta fino allo stremo ma non abbina qualità ai chilometri percorsi. Spesso risulta troppo impreciso anche negli appoggi più facili.
Lanzafame s.v: Il giovane attaccante torinese prende il posto di Nocerino nel finale non riuscendo a toccare palloni importanti. Si fa notare sopratutto in occasione di due azioni a gioco fermo, durante le quali riesce a colpire prima palo e poi traversa da pochi metri dalla porta.
Liverani 5: Il capitano rosanero, dopo le ottime prestazioni di Torino e Catania, compie un deciso passo indietro. Impreciso in alcuni appoggi, commette una leggerezza in occasione della terza rete dei viola, facendo a tratti indispettire il pubblico del Barbera.
Bresciano 5,5: La sua prestazione può essere analizzata attraverso due differenti punti vista. Da un lato non riesce ad incidere sul match scomparendo per diversi tratti della partita. Dall'altro mostra di avere tutt'altro passo rispetto alla scorsa stagione. Proprio per questo si può guardare con ottimismo al futuro.
Simplicio 6: Il trequartista rosa, sopratutto nel corso del primo tempo, riesce a fraseggiare con grande rapidità con i compagni anche in zone decisamente affollate come la trequarti avversaria. La sua prestazione diminuisce per intensità col passare dei minuti, ma il gol premia un avvio di campionato decisamente positivo. Nota lieta.
Miccoli 6: L'attaccante salentino gioca un'infinità di palloni riuscendo spesso a non perdere la sfera ed anzi a fornire ottimi assist ai compagni. La sua prestazione cresce alla distanza anche se non gli consente di incidere sull'incontro.
Cavani 5,5: Il centravanti uruguayano compie un passo indietro rispetto alle ultime partite. Sbaglia qualche controllo di troppo e dimostra di essere impreciso in più di una circostanza. Viene servito poco dai centrocampisti e per questo latita dalle azioni più importanti, eccetto una grande azione personale nel corso del primo tempo che gli avrebbe consentito di mettere a segno una rete spettacolare.
domenica 26 ottobre 2008
Serie A, sei davvero tu?
Un campionato così bello non si vedeva da metà anni novanta, quando le famose "Sette Sorelle" si giocavano il campionato sino al 94' dell'ultimo turno. Se è scontato parlare dell'inarrestabile Napoli, bravo e fortunato, non di meno rilievo è la stagione dell'Udinese di Pasquale Marino, alias Re Mida. Se si pensa che, due anni or sono, con gli stessi uomini Malesani arrancava in graduatoria, si può ben capire come mai il tecnico di Marsala venga considerato, dagli addetti ai lavori, tra i più preparati in Italia. Impossibile dimenticarsi anche del Genoa: finalmente la squadra di Gasperini ha trovato gioco e personalità persino in trasferta, riuscendo a fermare i campioni d'Italia. Bene pure il Catania: alla squadra di Zenga in questo momento gira tutto bene, e il pareggio di Siena, conquistato grazie all'unico tiro in porta nell'arco dell'incontro, ne è la testimonianza. Arrancano invece, come nelle previsioni, Lazio e Atalanta, le cui rose, seppur ottime, risultano essere incomplete per lottare a certi livelli. E il Palermo? Tra poco meno di un'ora affronterà la Fiorentina. Speriamo bene...
sabato 25 ottobre 2008
La preview di Palermo-Fiorentina
Primo posticipo domenicale della stagione per il Palermo: non poteva essere altrimenti perchè Palermo-Fiorentina è ormai una sfida di grande tradizione, molto sentita da tutti i tifosi palermitani. Sono lontani i tempi in cui sembrava quasi d'obbligo portare allo stadio per fischiare il viola Luca Toni, sono lontani i battibecchi tra Guidolin e Prandelli, si spera che siano lontani episodi discussi come l'ormai celeberrimo gol di Mutu che non si accorge di Guana steso a terra per il dolore. Di sicuro comunque Palermo-Fiorentina rimane una sfida ricca di fascino tra due che nel corso del loro cammino in Serie A hanno seminato simili ambizioni, per poi raccogliere, purtroppo, risultati differenti, con i viola ad intraprendere scontri epici (in realtà parecchio dolorosi,a giudicare dai risultati...) in Champions e il Palermo che ancora a sognare il palcoscenico che conta per chissà quanto. E i sentimenti delle due squadre, come le ambizioni, sono simili: il Renzo Barbera ospita due squadre ferite, un Palermo uscito male dal derby e una Fiorentina uscita malissimo dal maledetto Martedì dell'Allianz Arena...Desiderose di rialzarsi dopo una caduta fragorosa, vediamo su cosa si poggiano le speranze delle due compagini:
Per Ballardini è per la prima volta emergenza difesa: in porta rimane Marco Amelia, nonostante i fastidi muscolari che l'hanno tormentato negli ultimi giorni. I problemi però sono al centro della difesa dove, assente Bovo per infortunio e Carrozzieri per il turno di squalifica da scontare, vedremo una coppia inedita formata da Dellafiore e da Raggi, alla prima uscita in maglia rosanero in quello che pare essere il suo ruolo naturale, quello di centrale. Confermata la coppia sulle fasce formata da Cassani a destra e da Balzaretti a sinistra. In mezzo rientra finalmente Mark Bresciano, che dovrebbe riprendersi il posto occupato in maniera non del tutto convincente da Migliaccio nel primo tempo di Catania, spalleggiando l'ex Liverani e Nocerino. Solito trio d'attacco con Simplicio dietro alle due punte Cavani e Miccoli, fastidi muscolari permettendo: si dovrà accomodare in panchina Igor Budan, non ancora al meglio dopo i 20 minuti scarsi di Catania, mentre non figura tra i convocati Levan Michelidze, reduce dai postumi dell'infortunio patito con la nazionale georgiana.
Probabile Formazione - Amelia; Cassani, Raggi, Dellafiore, Balzaretti; Bresciano, Liverani, Nocerino; Simplicio; Cavani, Miccoli.
Panchina - Fontana, Capuano, Kjaer, Migliaccio, Tedesco, Lanzafame, Budan.
Indisponibili - Bovo, Carrozzieri, Michelidze.
Prandelli affronta la trasferta di Palermo senza Da Costa,Semioli e Jorgensen. Solito 4-3-3 per il tecnico dei viola: Frey in porta, centrali Gamberini e Dainelli. Particolarmente complicata la situazione sulle fasce, dove Comotto dovrebbe giocare al posto del deludente Zauri e Vargas che dovrebbe partire titolare, considerata l'assenza di Gobbi e l'intento da parte della società gigliata di non far giocare Pasqual. In mezzo Donadel a far legna, Montolivo a costruire e Kuzmanovic favorito su Almiron per completare il centrocampo, mentre dovrebbe accomodarsi in panchina l'irruento e focoso Felipe Melo. In attacco il tandem Gilardino-Mutu verrà supportato dall'ex-rosanero Santana: occhio però a possibili inserimenti in corsa, con Pazzini e il montenegrino Jovetic che formano una coppia d'attacco di riserva capace di far male all'inserimento in campo.
Probabile Formazione - Frey; Comotto, Dainelli, Gamberini, Vargas; Montolivo, Donadel, Kuzmanovic; Santana, Gilardino, Mutu.
Panchina - Storari, Koldrup, Zauri, Melo, Almiron, Jovetic, Pazzini.
Indisponibili - Jorgensen, Da Costa, Semioli, Gobbi.
Ballardini: "Firenze?Non c'è nulla di vero"
Palermo-Fiorentina è una partita speciale: tanti sono gli ex (Balzaretti, Liverani, Miccoli, Santana per ricordarne qualcuno), tanta è la voglia di far bene contro la squadra di Prandelli. Per alcuni poi sarà una gra speciale: come lo svizzero di origine serba Kuzmanovic, conteso dalle due società in passato, ma soprattutto mister Ballardini, oggetto di continuo chiacchericcio di mercato sulla linea Palermo-Firenze negli ultimi tempi. Durante la conferenza stampa, prima della rifinitura delle ore 16, ha parlato proprio lui, vediamo co'ha detto:
"Domani dobbiamo essere decisi, concentrati e attenti a non farci sorprendere. non è comunque una gara decisiva.
Per quanto riguarda la formazione, Amelia sta bene, Giovedì dopo la partita si è fatto massaggiare perché aveva avuto un fastidio dopo un rinvio. Comunque non ha nulla. Ieri ha deciso di rimanere precauzionalmente a riposo. Miccoli e Bresciano hanno recuperato, così come Migliaccio e Nocerino che stanno bene. Bovo e Mchedlidze, invece, non ce la fanno. Per Budan titolare in aattacco è ancora presto. Si sta allenando, ma partirà dalla panchina. In difesa vedrete Raggi dato che continuo a vederlo meglio come difensore centrale, perché nasce così. Per lui domani sarà un bel test. Per quanto riguarda Kjaer (in panchina domani, ndr), gioca in una squadra importante È molto giovane, dell’89, e sono molto contento che sia a Palermo perché ha grandi qualità e mi auguro anche grandi prospettive.
La Fiorentina è un’ottima squadra, ha un grande organico, in attacco sono forti, oltre alla coppia Gilardino-Mutu, hanno anche valide alternative. Saranno corti e sfrutteranno la velocità. Prandelli è un grande allenatore, uno dei più bravi in Italia. Le voci che mi vogliono a Firenze per sostituirlo l'anno prossimo? Faccio fatica a commentarle, NON E' VERO NIENTE."
venerdì 24 ottobre 2008
Zamparini: "I cento milioni di euro? Avrei ripreso Amauri"
"Cosa farei guadagnando cento milioni in un attimo? Per gioco dico che vorrei ricomprare subito Amauri, ma tengo a precisare che lo dico solo per gioco". Questa la risposta carica di ironia del presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, durante un'intervista al sito www.ilovesicilia.info. Dopo il derby vinto dal Catania, all'ombra dell'Etna hanno vinto anche i cento milioni di euro del superenalotto. "Si vede che è la loro annata, gli va tutto bene. Dalle parti dell’Etna ci sarà una stella che porta fortuna ai catanesi. Comunque sono contento per loro. Non ha giocato al superenalotto? Ho avuto la tentazione. Sa una cifra così, m’e’ venuta la tentazione. Ma li avrei regalati a chi ne ha bisogno...". Che acquisti farei per il Palermo? Niente da fare, una cifra così non vale nessun acquisto. Abbiamo già l’allenatore bravo. E poi i cento milioni finiscono, investiti pure per acquisti fantasmagorici. I bilanci, invece, restano. E io non voglio fare la fine di Tanzi e Cagnotti. E nemmeno di Sensi, che negli anni d’oro avrà speso qualcosa come seicento milioni di euro. Alla mia età penserei a guadagnarmi il paradiso. Non li sprecherei per il calcio, ma per fare beneficenza. Cristiano Ronaldo? Assolutamente no. Al massimo mi farei ridare indietro Amauri...".
giovedì 23 ottobre 2008
UEFA, parte la fase a gironi: bene le italiane
Al via una fase a giorni di UEFA ricca di scontri interessanti almeno in questa prima giornata: particolarmente gustoso nel Gruppo A Schalke-PSG, conclusasi con una gran vittoria dei tedeschi per 3-1, lo scontro del Gruppo G Siviglia- Stocarda, anche qui con vittoria dei padroni di casa con un agevole 2-0, ma anche Aston Villa-Ajax conclusasi 2-1 con gol-partita dell'ottimo Gareth Barry. Tanti scontri minori, ma di grande interesse come Galatasaray-Olympiakos (1-0) o Hertha-Benfica (1-1) nel Gruppo B o CSKA Mosca-Deportivo (3-0) nel Gruppo H. Poche le sorprese: una interessa il girone del Milan, con la caduta del Portsmouth per 2-0 a Braga; l'altra probabilmente è la caduta fragorosa del Feyenoord, distrutto 3-0 dai francesi del Nancy. Andiamo a vedere gli scontri che riguardavano le italiane, molto interessanti:
Heerenveen - Milan 1-3
Kakà trascina i rossoneri, che subiscono un Heerenveen aggressivo in fase di pressing, nel primo tempo. Bastano due suoi guizzi per chiudere la paratica. Al 19' quando il brasiliano crossa dentro e la palla finisce in rete grazie alla deviazione decisiva di Jong-A-Pin. Poi al 23', quando dopo una straripante discesa sulla fascia sinistra mette poco dentro il limite per Gattuso che batte Vandenbussche sul primo palo, anche in questo caso con una deviazione. Bene Emerson e Zambrotta in fase d'impostazione nella prima frazione. Da annotare anche taccuino una punizione violenta di Shevchenko deviata oltre la traversa e l'ennesimo capolavoro di Kakà nel recupero con annessa cavalcata sulla fascia, sventata dalla difesa di casa, annichilita e delusa.
La ripresa ha un copione scontato: olandesi a caccia del riscatto, Milan che cerca di non sprecare forze, optando per il gioco di rimessa senza alzare il ritmo. L'Heerenveen gioca a testa bassa, ma ha limiti tecnici evidenti. I rossoneri addomesticano il gioco e ripartono in velocità. Un Gattuso forse ringalluzzito dalla fascia di capitano serve l'assist per Inzaghi che, sul filo del fuorigioco, gabba tutti e infila alla sua maniera Vandenbussche in uscita. Nel finale spazio a Ronaldinho e Pato , fuori Sheva e Inzaghi. Ma niente "KaPaRo": Jankulovski rileva Kakà in vista della sfida di Domenica con l'Atalanta. Finale di contenimento in cui c'è spazio per il rigore concesso giustamente all'Heerenveen per un fallo di Favalli. Autore del gol Pranjic con un pregevole cucchiaio.
La ripresa ha un copione scontato: olandesi a caccia del riscatto, Milan che cerca di non sprecare forze, optando per il gioco di rimessa senza alzare il ritmo. L'Heerenveen gioca a testa bassa, ma ha limiti tecnici evidenti. I rossoneri addomesticano il gioco e ripartono in velocità. Un Gattuso forse ringalluzzito dalla fascia di capitano serve l'assist per Inzaghi che, sul filo del fuorigioco, gabba tutti e infila alla sua maniera Vandenbussche in uscita. Nel finale spazio a Ronaldinho e Pato , fuori Sheva e Inzaghi. Ma niente "KaPaRo": Jankulovski rileva Kakà in vista della sfida di Domenica con l'Atalanta. Finale di contenimento in cui c'è spazio per il rigore concesso giustamente all'Heerenveen per un fallo di Favalli. Autore del gol Pranjic con un pregevole cucchiaio.
Partizan - Sampdoria 1-2
L'avvio dei blucerchiati è timido: gli uomini di Mazzarri, con un centrocampo foltissimo, controllano bene e il Partizan, pur mantenendo a lungo il possesso di palla, non riesce a creare grossi pericoli a Castellazzi. Alla prima occasione buona, la Samp colpisce: Cassano, imbeccato da Stankevicius, beffa un difensore con un tunnel, si porta sul fondo e tocca al centro per Delvecchio, che tocca quel tanto che basta per servire Bonazzoli; l'ariete blucerchiato, marcato stretto a centro area, tocca con il tacco e batte Bozovic. In svantaggio, il Partizan aumenta l'intensità della partita, ma la squadra di Mazzarri si difende con ordine. Al 33' i blucerchiati rischiano addirittura di raddoppiare: lanciato in contropiede, Cassano salta un difensore sulla sinistra, si accentra e calcia dal limite, ma Bozovic è bravo a respingere. Sulla ripartenza, i serbi pareggiano: Accardi sbaglia l'intervento difensivo su Diarra, che si ritrova solo davanti a Castellazzi e lo batte: 1-1. La Samp paga il gol subito, il tifo infernale del pubblico di casa si fa sentire e spinge all'attacco il Partizan, che nel finale di primo tempo assedia l'area blucerchiata. Il fischio che segna la fine del primo tempo è quasi una liberazione per una Samp in sofferenza.
Ma la ripresa parte com'era finito il primo tempo: col Partizan all'attacco. Al 7' una fuga di Diarra sulla destra, palla al centro, la Samp respinge a fatica. Passano tre minuti e la Samp, grazie al generoso contributo della difesa bianconera, passa in vantaggio: il cross da destra di Stankevicius, apparentemente innocuo, viene impreziosito da Miljkovic, che nel tentativo di spazzare tocca in maniera maldestra verso il centro dell'area dove Dessena, ben appostato, batte agevolmente Bozovic. Dopo il vantaggio, Mazzarri fa i suoi conti e toglie dal campo Cassano, per risparmiargli le energie in vista del campionato; al suo posto entra Bellucci, che rileva dal barese anche la fascia di capitano. Il vantaggio tranquillizza la Samp, che gioca con maggior calma, ragionando, senza farsi prendere dal panico durante le folate offensive del Partizan. Al 30' i blucerchiati vanno vicini al terzo gol: Sammarco trova il varco giusto per Dessena, ma la conclusione del centrocampista è respinta da Obradovic. Poi la Samp è brava a controllare, senza farsi prendere dal panico nei minuti finali, quando l'assedio del Partizan si fa insistente, ma sterile.
Ma la ripresa parte com'era finito il primo tempo: col Partizan all'attacco. Al 7' una fuga di Diarra sulla destra, palla al centro, la Samp respinge a fatica. Passano tre minuti e la Samp, grazie al generoso contributo della difesa bianconera, passa in vantaggio: il cross da destra di Stankevicius, apparentemente innocuo, viene impreziosito da Miljkovic, che nel tentativo di spazzare tocca in maniera maldestra verso il centro dell'area dove Dessena, ben appostato, batte agevolmente Bozovic. Dopo il vantaggio, Mazzarri fa i suoi conti e toglie dal campo Cassano, per risparmiargli le energie in vista del campionato; al suo posto entra Bellucci, che rileva dal barese anche la fascia di capitano. Il vantaggio tranquillizza la Samp, che gioca con maggior calma, ragionando, senza farsi prendere dal panico durante le folate offensive del Partizan. Al 30' i blucerchiati vanno vicini al terzo gol: Sammarco trova il varco giusto per Dessena, ma la conclusione del centrocampista è respinta da Obradovic. Poi la Samp è brava a controllare, senza farsi prendere dal panico nei minuti finali, quando l'assedio del Partizan si fa insistente, ma sterile.
Udinese - Tottenham Hotspur 2-0
C'è poco da dire per una gara vinta meritatamente dagli uomini di Marino contro un Tottenham più blasonato ed esperto ma attualmente allo sbando: gli uomini di Juande Ramos, ultimi in Premiership con soli 2 punti all'attivo, cercavano il riscatto in Coppa, ma al contrario delle aspettative son parsi facilmente addomesticabili. All'Udinese bastano 24' per sbloccare il risultato, con tiro dagli 11 metri di Di Natale, rigore precedentemente fischiato per fallo su Quagliarella, schierato a sorpresa da Marino. Poi l'Udinese controlla la gara, con un piglio autorevole ed enormemente sorprendente. Così si va al riposo con un vantaggio ampiamente meritato.
Nella ripresa, almeno all'inizio, gli inglesi appaiono di nuovo più aggressivi, ma i bianconeri dimostrano di sapersela cavare anche sul piano dell'esperienza. E' infatti O'Hara a farsi espellere per due evitabili falli da ammonizione nel giro di un minuto: così gli uomini di Marino se la giocano pure con più calma. C'è prima un delizioso pallonetto di Di Natale, lanciato da Motta, su cui Gomes fa il miracolo. Poi il tecnico, dopo la mezzora, inserisce Pepe e guarda caso, nel giro di qualche minuto, matura un'azione sull'asse azzurro di Di Natale, Quagliarella e del nuovo entrato, che chiude la gara con un bel gol. E conferma il buon momento dei bianconeri.
Nella ripresa, almeno all'inizio, gli inglesi appaiono di nuovo più aggressivi, ma i bianconeri dimostrano di sapersela cavare anche sul piano dell'esperienza. E' infatti O'Hara a farsi espellere per due evitabili falli da ammonizione nel giro di un minuto: così gli uomini di Marino se la giocano pure con più calma. C'è prima un delizioso pallonetto di Di Natale, lanciato da Motta, su cui Gomes fa il miracolo. Poi il tecnico, dopo la mezzora, inserisce Pepe e guarda caso, nel giro di qualche minuto, matura un'azione sull'asse azzurro di Di Natale, Quagliarella e del nuovo entrato, che chiude la gara con un bel gol. E conferma il buon momento dei bianconeri.
mercoledì 22 ottobre 2008
Beckham al Milan, calcio o marketing?
David Beckham, dal primo gennaio prossimo, sarà a tutti gli effetti un giocatore del Milan. Una mossa inaspettata quella portata avanti dal sodalizio di via Turati, e apparsa ai più come figlia di un calcio in cui l'elemento marketing risulta avere una notevole importanza sui bilanci delle società. D'altronde, alla soglia dei 33 anni, ci sembra difficile che lo Spice Boy possa far compiere un ulteriore salto di qualità ad una squadra che, all'interno della propria rosa, può vantare la presenza di calciatori del calibro di Ronaldinho, Kakà, Pato e Pirlo. Ancelotti, accetterà come al solito supinamente la politica societaria, facendo dunque giocare l'inglese, oppure lo relegherà ai margini della prima squadra? Ai posteri l'ardua sentenza, anche se non è poi difficile immaginare come andrà a finire...
Champions al giro di boa: il resoconto
3 Partite e poi avremo i primi verdetti per la competizione calcistica per club più famosa al mondo. Senza dubbio, guardando le classifiche, molte sentenze dopo la prima fase saranno inaspettate: senza dubbio comunque stiamo assistendo ad una Champions che, partita in sordina per l'assenza di squadre storiche come il Milan e la presenza invece di modeste debuttanti nell'Europa che conta, sta andando oltre ogni rosea aspettativa. Analizziamo gruppo per gruppo la situazione con risultati e classifiche di giornata.
Nel Gruppo A situazione estremamente equilibrata, col Chelsea gran favorito e dietro la bagarre: non demorde il Cluj ma dietro rinviene il Bordeaux di Laurent Blanc, mentre la Roma arranca ma lancia segnali confortanti dopo la prova orgogliosa dello Stamford Bridge. La sensazione è che lo scontro decisivo e il secondo posto sarà quello tra i giallorossi e il Cluj che vanta un calendario propizio giocando i due scontri diretti (Roma e Bordeaux) in casa:
Bordeaux - CFR Cluj 1-0 (54' autogol di Cadù)
Chelsea - Roma 1-0 (77' Terry)
Chelsea - Roma 1-0 (77' Terry)
Classifica - Chelsea 7, CFR Cluj 4, Roma 3, Bordeaux 3.
Nel Gruppo B situazione simile, con Inter chiaramente favorita per il passaggio del turno e dietro un'altra sorpresa che prova a resistere. Panathinaikos che ha sprecato un'occasione per rientrare in corsa stasera facendosi raggiungere dal Werder, che deve riuscire a guarire dalla pareggite e vincere la prima partita stagionale per impensierire l'Anorthosis di Ketsbaia:
Inter - Anorthosis Famagosta 1-0 (44' Adriano)
Panathinaikos - Werder Brema 2-2 (36' e 68' Mantzios; 29' Mertesacker, 83' Hugo Almeida)
Panathinaikos - Werder Brema 2-2 (36' e 68' Mantzios; 29' Mertesacker, 83' Hugo Almeida)
Classifica: Inter 7, Anorthosis 4, Werder Brema 3, Panathinaikos 1.
Nel Gruppo C meno equilibrio: dominane le iberiche col Barça a punteggio pieno, segue lo Sporting che può chiudere il discorso qualificazione già la prossima settimana battendo in casa lo Shaktar:
Basilea - Barcellona 0-5 (4' Messi, 15' Busquets, 22' e 46' Bojan, 48' Xavi)
Shaktar Donetsk - Sporting Lisbona 0-1 (76' Liedson)
Classifica: Barcellona 9, Sporting Lisbona 6, Shaktar Donetsk 3, Basilea 0.
Anche nel Gruppo D le gerarchie son ben definite, con Liverpool e Atletico che dovrebbero passare facilmente: il PSV potrebbe sperare nel colpaccio battendo una delle big del girone, purtroppo lo scontro sulla carta più comodo (contro i colchoneros) è in trasferta, nella bolgia del Vicente Calderòn....
Atletico Madrid - Liverpool 1-1 (83' Simao; 14' Keane)
PSV Eindhoven - Olympique Marsiglia 2-0 (72' e 85' Koevermans)
Classifica: Liverpool 7, Atletico Madrid 7, PSV Eindhoven 3, Olympique Marsiglia 0.
Il Gruppo E è palesemente il più prevedibile della Champions, con Manchester e Villareal a banchettare sui resti del povero Celtic, di certo non più la formazione tosta e ruvida di un tempo, e dei mansueti danesi dell'Aalborg. Si gioca solo per il primato nel girone:
Manchester United - Celtic Glasgow 3-0 (30' e 51' Berbatov, 77' Rooney)
Villareal - Aalborg BK 6-3 (28' Rossi, 33' Capdevila, 67', 70' e 84' Joseba Llorente, 79, Pires; 13' Saganowski, 36' Enevoldsen, 77' Johansson)
Classifica: Manchester United 7, Villareal 7, Celtic Glasgow 1, Aalborg BK 1.
Nel Gruppo F la Fiorentina rischia parecchio, ma può succedere di tutto: il Bayern di quest'inizio di stagione è tutto tranne che convincente e il Lione pare concedere un po' troppo dietro. Entrambe dovranno passare da Firenze: lì i viola si giocano tante chance. Occhio però a non sottovalutare lo Steaua che si giocherà tutto per quanto riguarda il secondo posto nelle due gare in casa proprio contro i francesi ed i ragazzi di Prandelli:
Bayern Monaco - Fiorentina 3-0 (4' Klose, 25' Schweinsteiger, 90' Zè Roberto)
Steaua Bucarest - Olympique Lione 3-5 (8' Enrique, 11' Goian, 45' Petre; 23' Keita, 33' e 72' Benzema, 69' e 90' Fred)
Classifica: Bayern 7, Olympique Lione 5, Fiorentina 2, Steaua Bucarest 1.
Nel Gruppo G la Dynamo con la vittoria in trasferta di stasera ha ottenuto 3 punti importanti: a Kiev anche l'Arsenal è stato bloccato e per il Porto non sarà facile passare. Delusione del girone il Fenerbahce che ha fatto vedere pochissimi spezzoni del calcio convincente mostrato lo scorso anno:
FC Porto - Dynamo Kiev 0-1 (27' Aliyev)
Fenerbahce - Arsenal 2-5 (19' Silvestre, 78' Guiza; 10' Adebayor, 11' Walcott, 22' Diaby, 49' Song Bilong, 90' Ramsey)
Classifica: Arsenal 7, Dynamo Kiev 5, Porto 3, Fenerbahce 1.
Nel Gruppo H la grande vittoria di oggi proietta in alto la Juve, che giocherà due brutte trasferte a Madrid e a San Pietroburgo e in casa col BATE, ma la sensazione è che basti poco per passare. Anche qui, molto deludente lo Zenit, che come la Fiorentina dimostra che non sempre vale l'equazione forti in UEFA=competitivi in Champions...
Zenit San Pietroburgo - BATE Borisov 1-1 (80' Fatih Tekke; 52' Niakhaichyk)
Juventus - Real Madrid 2-1 (5' Del Piero, 49' Amauri; 66' Van Nistelrooy
Classifica: Juventus 7, Real Madrid 6, BATE Borisov 2, Zenit SanPietroburgo 1.
Fiorentina: Disastro Vargas
La Fiorentina, prossimo avversario del Palermo, dopo la sconfitta di Champions a Monaco contro il Bayern, analizza i problemi di famiglia ed è uno il nome che salta fuori più spesso nell'ambiente che circola attorno ai viola, Manuel Vargas. "La Repubblica" sottolinea come il terzino peruviano sia spaesato ed in altomare:
"Quello che resta della sfida di ieri sera tra Bayern Monaco e Fiorentina è una squadra viva e vivace, che però ha ancora alcune cose da mettere a posto nonostante la buona volontà e qualche leggero sintomo di miglioramento. Vargas, per esempio, non è ancora un terzino. E con lui in campo la difesa fa fatica. Soprattutto quando si affronta una squadra come il Bayern. Quindi per fidarsi ancora di Vargas, che è e resta un buon giocatore ma per il momento non l´ha fatto mai vedere, bisogna accelerare la metamorfosi tattica e spiegargli un po´ meglio alcune elementari regole tattiche. Altrimenti ti trovi sempre con uno in meno. Ed è un problema. Specialmente contro il Bayern".
Il tecnico viola, Cesare Prandelli, nel corso del post-partita, ha poi commentato:
"Vargas? Per me rimane un terzino, ci punto molto, deve crescere e lavorare per migliorare in entrambe le fasi. Ho avuto il dubbio di inserire Gobbi dall'inizio ma non era al meglio e infatti si è poi fatto male".
Insomma da buoni sportivi in vista del match di domenica al Barbera tra Palermo e Fiorentina, non possiamo che sperare che.... Vargas giochi.
martedì 21 ottobre 2008
I verdetti del giudice sportivo: Carrozzieri fuori una giornata
In giornata si è pronunciato il giudice sportivo Tosel sui provvedimenti disciplinari da applicare dopo la sesta giornata. Ammende di 4000 euro per Atalanta ed Inter, di 3000 alla Roma e di 2000 al Lecce. Tuttavia molto più interessanti sono le misure contro i giocatori: a far compagnia al portiere reggino Campagnolo, al blucerchiato Lucchini, a Conti del Cagliari, a Mudingayi del Bologna e a Pratali del Torino c'è anche il rosanero Moris Carrozzieri, espulso per doppia ammonizione a Catania.
Il gigante rosanero in questo inizio stagione ha mantenuto fede alla sua principale caratteristica, quella di difensore "irruento" che non fa troppo fronzoli, collezionando, oltre al doppio giallo di Domenica, altri due gialli contro Roma e Genoa. Carrozzieri salterà la gara interna contro la Fiorentina: sarà la prima (e di sicuro non l'ultima) gara saltata dal difensore ex-Atalanta per motivi disciplinari, dato che ad Udine nella prima giornata non avevo potuto giocare per i postumi dell'infortunio alla spalla patito contro il Ravenna.
Comincia il toto-centrale per Domenica, con Bovo altro probabile assente: Ballardini darà un'altra occasione a Hernan Dellafiore, primo centrale di riserva nelle gerarchie rosanero, che a dir la verità ha convinto poco nelle 2 uscite stagionali in cui è stato buttato nella mischia?? Finalmente vedremo Raggi nel ruolo che il mister vede come il migliore per lui, quello di centrale?? E il giovane Simon Kjaer potrà finalmente assaggiare l'atmosfera della Serie A???
Il gigante rosanero in questo inizio stagione ha mantenuto fede alla sua principale caratteristica, quella di difensore "irruento" che non fa troppo fronzoli, collezionando, oltre al doppio giallo di Domenica, altri due gialli contro Roma e Genoa. Carrozzieri salterà la gara interna contro la Fiorentina: sarà la prima (e di sicuro non l'ultima) gara saltata dal difensore ex-Atalanta per motivi disciplinari, dato che ad Udine nella prima giornata non avevo potuto giocare per i postumi dell'infortunio alla spalla patito contro il Ravenna.
Comincia il toto-centrale per Domenica, con Bovo altro probabile assente: Ballardini darà un'altra occasione a Hernan Dellafiore, primo centrale di riserva nelle gerarchie rosanero, che a dir la verità ha convinto poco nelle 2 uscite stagionali in cui è stato buttato nella mischia?? Finalmente vedremo Raggi nel ruolo che il mister vede come il migliore per lui, quello di centrale?? E il giovane Simon Kjaer potrà finalmente assaggiare l'atmosfera della Serie A???
Sorprese, incertezze ed equilibrio: La nuova serie A è davvero "nuova"
Si chiude il sipario sulla settima giornata del campionato italiano di calcio. La classifica vede in vetta l'Inter (16 punti) tallonata dall'insolito terzetto composto da Udinese, Catania e Napoli (14 punti). Sette partite sono poche per poter fare già dei processi, è pur vero però che non si vedeva un inizio di campionato così combattuto e una classifica così corta da molto tempo. Questo ovviamente è possibile perchè le cosiddette "piccole" si sono ben attrezzate con acquisti di qualità. Inoltre il boom di forma fisica di quest'ultime ha messo in ginocchio squadre ormai affermate come ad esempio Roma e Juventus. Focalizziamo l'attenzione sulle quattro "grandi". Volendo fare un'analisi su queste quattro squadre non si può non cominciare ad analizzare la situazione della capolista Inter. Un Ibrahimovic sempre più in forma e motivato, una forma fisica in netta crescita, un'ottima duttilità tattica fanno dell'inter la squadra "Special one", ovvero la solita favorita per la vittoria del campionato, anche se il primo obiettivo già annunciato rimane la Champions League. Dopo aver combattuto contro la sorte che gli aveva portato via per infortuni vari quasi tutti i difensori centrali (vedasi Cambiasso in versione Cannavaro nelle prime tre partite) e dopo le prime partite che non avevano convinto dal punto di vista fisico e tattico, poco a poco la squadra ha saputo far fronte alle difficoltà e ha raggiunto in poco tempo una buona forma. La capacità infine di poter cambiare modulo anche a partita in corso è un altro punto a favore per il club nerazzurro e per il neo allenatore, Josè Mourinho, il vero colpo di mercato della società.Scorrendo la classifica in quinta posizione troviamo i "diavoli" rossoneri. Dopo un difficile inizio campionato la squadra ha saputo rispondere colpo su colpo alle critiche, magari non sul piano del gioco, ma alla fine nel calcio è il risultato che conta e se il Milan dimostrerà di poter tornare ad essere lo stesso Milan di due anni fa, allora l'obiettivo scudetto, con conseguente qualificazione per la Champions, saranno realizzabili. Il Milan negli ultimi tre anni ha sempre sofferto l'inizio campionato che solitamente gli ha sempre precluso la lotta per lo scudetto, ma la tattica di partire piano per poi finire in bellezza è una caratteristica della squadra, non dobbiamo dimenticare quante finali di Champions ha disputato il Milan negli ultimi sette anni. Infine ricordiamo che Ronaldinho e Kakà non sono ancora al top quindi ci aspetta un finale di campionato molto combattuto.Più in basso troviamo rispettivamente Juventus (9 punti) e Roma (7 punti). Entrambe le squadre hanno deluso finora e non sono sicuramente riuscite ad esprimere interamente l'enorme potenzuiale del quale sono fornite. Partendo dalla Juve, risalta subito la differenza fra il numero di goal realizzati in questo inizio stagione e di quelli realizzati all'inizio della scorsa; la vecchia Juventus "schiacciasassi" si è trasformata in "cinica"con le vittorie di misura contro Cagliari e Udinese, o nella versione "sprecona", esempio clamoroso il pareggio col Catania fino alla versione "sconclusionata" o addirittura "anonima" vista contro la Sampdoria e soprattutto contro il Palermo. Gli infortuni hanno sì influenzato molti risultati quest'anno ma l'andamento altalenante della squadra dal punto di vista tattico lascia perplessi, le uniche consolazioni dei bianconeri possono essere le magistrali prestazioni dell'italo-brasiliano Amauri che si impegna costantemente per cercare di trascinare la squadra al successo nonostante gli ostacoli, un po' come usualmente faceva a Palermo. Ovvio che la preparazione fisica anticipata può essere un ulteriore scusante dato il fondamentale impegno dei preliminari di Champions ma appunto perchè la squadra è impegnata su più fronti ci si aspetta che mantenga solidità anche quando i giocatori simbolo vengono a mancare; appunto per questo si deve lavorare per far maturare quei giovani talenti che con il loro apporto partita dopo partita porteranno avanti la squadra in questa stagione .Infine ancora più preoccupante è la situazione della Roma. Sembra che ormai la buona stella dei giallorossi si sia spenta assieme al Presidente Sensi. Il fondamentale difetto che gli è costato lo scudetto ovvero la "Tottidipendenza" le sta costando questo campionato. Certo pesano anche le assenze di Mancini e di Tonetto pilastri della formazione di Spalletti, ma la cosa che desta molta preoccupazione è la forma fisica e psicologica; con le cessioni di Mancini e Giuly la Roma non ha più quella freschezza che aveva un tempo sulle fasce è ciò la costringe a chiudersi cosa che non faceva ormai da tempo e si è sempre saputo che la chiave del calcio spettacolo romanista è stata la forma fisica straripante di questi giocatori. Inoltre elementi come il francese Menez hanno difficoltà ad entrare nel vivo del gioco non essendo abituati al calcio italiano, di conseguenza tutto ciò costringe l'allenatore a ripiegare su altre soluzioni tattiche come l'utilizzo di Vucinic come jolly; in diverse partite abbiamo visto il montenegrino come prima punta, come ala o addirittura al fianco di Okaka. Tutto ciò fa capire quanto debba lavorare la Roma per raggiungere una certa stabilità, non è impossibile certo bisognerà lavorare, come del resto dovranno fare tutte le squadre di questa stagione 2008/09 che si preannuncia come la stagione del "Fantastico Campionato" e non del "Campionato delle fantastiche 4".
Pallone d'oro: Ecco le nomination
E' stata resa nota la lista delle 30 nomination che si contenderanno il Pallone d'Oro 2008, che verrà assegnato il prossimo 2 dicembre a Parigi. Nell'elenco figurano due soli giocatori italiani, il portiere della Juventus Gianluigi Buffon e l'attaccante del Bayern Monaco Luca Toni. Tre in totale i calciatori che militano in serie A, contanto oltre al portiere bianconero anche l'interista Ibrahimovic e il milanista Kakà, vincitore l'anno scorso. Ci sono ovviamente anche i due grandi favoriti per la vittoria finale: Leo Messi e Cristiano Ronaldo. Ben sette gli elementi della Spagna campione d'Europa.
Questa la lista completa dei 30 candidati, in rigoroso ordine alfabetico:
Adebayor (Togo, Arsenal); Aguero (Argentina, Atletico Madrid); Arshavin (Russia, Zenit San Pietroburgo); Ballack (Germania, Chelsea); Benzema (Francia, Lione); Buffon (Italia, Juventus); Casillas (Spagna, Real Madrid); Cristiano Ronaldo (Portogallo, Manchester United); Drogba (Costa d'Avorio, Chelsea); Eto'o (Camerun, Barcellona); Fabregas (Spagna, Arsenal); Fernando Torres (Spagna, Liverpool); Gerrard (Inghilterra, Liverpool); Ibrahimovic (Svezia, Inter); Kaká (Brasile, Milan); Lampard (Inghilterra, Chelsea); Messi (Argentina, Barcellona); Pepe (Portogallo, Real Madrid); Ribery (Francia, Bayern Monaco); Rooney (Inghilterra, Manchester United); Senna (Spagna, Villarreal); Sergio Ramos (Spagna, Real Madrid); Toni (Italia, Bayern Monaco); Van der Sar (Olanda, Manchester United); Van der Vaart (Olanda, Amburgo/Real Madrid); Van Nistelrooy (Olanda, Real Madrid); Vidic (Serbia, Manchester United); Villa (Spagna, Valencia); Xavi (Spagna, Barcellona); Zhirkov (Russia, Zenit San Pietroburgo).
Zamparini contro Catania: il derby continua
Il derby è ormai alle spalle per la sponda rosanero della Sicilia, vogliosa di dimenticare la giornata storta contro i cugini catanesi, tuttavia una rivalità non è una rivalità senza le polemiche post-partita. A far partire la polemica è naturalmente chi non si fa problemi a dire cose "scomode" come Maurizio Zamparini, che oggi ha incrociato le armi contro il Catania con uno scambio di dichiarazioni velenosissime. Vediamo le dichiarazioni che hanno scatenato il putiferio, che ancora una volta coinvolgono un giocatore che ha fatto parlare tantissimo di sè in queste prime giornate di campionato,ovvero Giacomo Tedesco:
"Sull'espulsione Carrozzieri non è stato ingenuo, Tedesco è allenato durante la settimana in batteria a provocare le espulsioni degli altri, è già successo con un giocatore dell’Inter e con uno del Chievo. Tre giocatori espulsi in sette partite rappresentano il 45%, vuol dire che è un ’professionista’ e gli arbitri ci cadono. Zenga ieri ha ’uccellato’ il nostro tecnico in furbizia. Mi preoccupa la scuola di pensiero del Catania: provare durante la settimana a far buttare fuori l’avversario lo considero un atto profondamente antisportivo".
La risposta piccata del Catania è arrivata in serata con un comunicato lungo e pieno di frecciatine:
"Nel ringraziare il presidente dell’U.S. Città di Palermo, Maurizio Zamparini, per non far mancare mai al calcio italiano le sue continue stravaganze che ne legittimano la sua assoluta e puntuale “coerenza”, il Calcio Catania S.p.A., lette le ennesime deliranti affermazioni del presidente Zamparini, se ne duole altamente e ne stigmatizza fortemente il contenuto antisportivo. Evidentemente i bei proclami della vigilia del derby e le significative affermazioni del direttore sportivo palermitano Sabatini, che si è complimentato per l’accoglienza ricevuta prima, durante e dopo il derby di ieri dalla comitiva rosanero a Catania, stridono fortemente con le esternazioni di una persona che non era neanche presente alla partita e che non perde occasione per propinarci il proprio delirio. Ci auguriamo che gli organi competenti possano aprire con la stessa solerzia mostrata in altre occasioni un’approfondita indagine sulle dichiarazioni del presidente Zamparini, chiaramente e gravemente lesive del Calcio Catania ed in particolare dei suoi due tesserati quali il signor Zenga ed il signor Tedesco. Noi, da parte nostra, non accettiamo censure da chi è abituato da anni a straparlare e ci meraviglia alquanto che un uomo di calcio, come dice di essere il presidente del Palermo, che dovrebbe dunque comprendere con immediatezza almeno gli aspetti tattici più elementari, non capisca (in riferimento all’espulsione del proprio tesserato Carrozzieri) che uno degli aspetti basilari del calcio moderno è proprio quello di contrapporre un uomo dal passo rapido ad altri dal fisico più possente e dunque più macchinoso, che per forza di cose sono costretti a ricorrere all’intervento falloso nelle situazioni di uno contro uno. Il presidente Zamparini dice di essere preoccupato dalla scuola di pensiero del Catania. Ma la conosce? La nostra scuola di pensiero è sempre e solo stata quella del lavoro serio, dell’abnegazione, del rispetto delle regole e di far quadrare sempre e comunque il bilancio, essendo consapevoli di non poterci permettere di spendere certe cifre delle quali altre Società dispongono. Ricordiamo ancora agli assenti alla gara di ieri, che il nostro unico ammonito ha ricevuto la sanzione per essersi tolto la maglia dopo la realizzazione del proprio gol, mentre la squadra avversaria di cartellini gialli ne ha collezionati tre (tutti per falli di gioco) ed a voler essere fiscali chi ha commesso il fallo da rigore avrebbe dovuto essere a sua volta sanzionato con un cartellino giallo (il secondo) e quindi correttamente condannato ad una sacrosanta espulsione. Quello che più sorprende, comunque, è notare la solidarietà espressa dal connubio sorto sull’asse diretto del Nord Zamparini-Campedelli, al quale rammentiamo che il proprio calciatore Mandelli, in occasione della recente gara contro di noi, è stato espulso all’87’ minuto (dunque a gara abbondantemente compromessa). Una strana alleanza quella tra Zamparini e Campedelli. Della quale nessuno sentiva il bisogno…".
Al di là delle ovvie discussioni su chi ha ragione, dubitiamo che questo sia l'ultimo capitolo di una polemica appena iniziata...Aspettiamoci una continuazione del derby nei prossimi giorni...
lunedì 20 ottobre 2008
Catania - Palermo: le pagelle del popolo
Amelia: 5. Il portiere rosanero rimane inoperoso nel corso del primo tempo, ma in occasione del gol di Martinez si fa trovare decisamente impreparato. Statico e poco elastico tarda nell'uscita consentendo all'uruguagio di portare in vantaggio i suoi.
Cassani: 7. Anche oggi il migliore dei suoi, sopratutto nel primo tempo, grazie ad un paio di discese degne di un grande numero 7. Alla tecnica di base di assoluto livello, alterna chiusure puntuali ed appoggi sempre precisi. E' giovane e se continua così può diventare uno dei migliori nel suo ruolo.
Carrozzieri: 4. Senza l'espulsione il voto avrebbe tranquillamente raggiunto la sufficienza. Con un cartellino giallo non si può rischiare, specialmente se si è a tre metri dall'arbitro. Salterà il match di domenica contro la "rivale" Fiorentina, peccato.
Dellafiore: 5. Il giovane difensore rosanero, dopo l'opaca prestazione di Udine, conferma di aver bisogno di giocare con continuità per poter esprimere le proprie potenzialità. La sua prestazione cala col passare dei minuti, in particolare nel finale con l'occasione del clamoroso assolo di Morimoto.
Balzaretti: 5,5. Nel primo tempo si dimostra puntuale e preciso, nella ripresa cala vistosamente, in particolare in occasione del gol di Martinez, facendosi sovrastare in elevazione. Nel finale cerca più di una volta di andare sul fondo riuscendo a mettere in area un paio di cross.
Nocerino: 5,5. Il centrocampista campano si dimostra impreciso, anche in occasione degli appoggi più semplici. Come sempre corre e lotta come un leone, ma da lui ci si aspetta qualcosa anche dal punto di vista della qualità. Deve tornare ad esprimersi ai livelli del match casalingo con la Roma, occasione in cui ha dimostrato di essere l'anima del centrocampo rosanero.
Liverani: 6. Il capitano rosanero sta crescendo dal punto di vista fisico e, dopo Torino, anche oggi si dimostra in palla, sia dal punto di vista dell'impostazione, che in fase difensiva, grazie a chiusure puntuali e disimpegni eleganti. In crescita.
Migliaccio: 5. Lotta, corre, si danna l'anima, ma anche oggi non incide sul match. Impreciso negli appoggi più semplici, si impegna nell'interpretare il ruolo di centrale difensivo ma nel finale concede ingenuamente il rigore che consente a Mascara di chiudere il match.
Simplicio: 6,5. Il brasiliano cresce di partita in partita anche se contro gli etnei cala vistosamente dopo il gol di Martinez. Si impegna anche in fase difensiva e si propone con continuità in fase offensiva tentando in più di un'occasione la conclusione verso la porta difesa da Bizzarri.
Miccoli: 6. Il numero 10 rosanero non è al 100% e si vede, ma nonostante ciò riesce a partecipare attivamente alla fase di costruzione della manovra, duettando in più di un'occasione con Cavani. Impegna Bizzari con una bella punizione ma, dopo l'espulsione di Carrozzieri, deve lasciare il posto a Tedesco, palesando un certo nervosismo, "ufficialmente" causato del riacutizzardi del fastidio al polpaccio.
Cavani: 6,5. Poteva essere una domenica indimenticabile per l'attaccante rosanero. Al quarantesimo del primo tempo su lancio di Liverani si tuffa colpendo di tacco, la famosa mossa dello scorpione resa celebre da, uno su tutti, Higuita, colorito portiere colombiano degli anni '90. Sarebbe stato il gol dell'anno. L'uruguagio corre per tutti i novanta minuti, ma dopo l'uscita di Miccoli rimane fin troppo isolato. Generosissimo.
Tedesco: S.V. Prende il posto di Miccoli ma non incide sulla gara.
Budan: S.V. La sua prestazione dura poco più di venti minuti, troppo poco per poter essere giudicata con un voto, ma sufficiente per far capire che il croato è ancora molto lontano dalla migliore condizione. Appesantito.
sabato 18 ottobre 2008
La preview di Catania-Palermo
E’ tempo di derby: le agenzie di stampa nazionali l’hanno definito come il derby tra due delle squadre più in forma del campionato, la vera gara di cartello della settima giornata dato l’ammontare complessivo dei punti di entrambe le squadre(23), ma per tutti noi, per tutta la Sicilia, è semplicemente Catania-Palermo. L’atmosfera è sempre la stessa, magica e ineffabile, che si giochi in C come negli anni bui o in A come oggi, i tempi della rinascita. Allo Stadio Massimino forse non sarà la stessa cosa dato che saranno presenti solo i supporter catanesi alla luce della decisione (doverosa, perché non potremmo mai cancellare la tragedia del maledetto 2 Febbraio 2007) di lasciare a casa i tifosi palermitani, ma nulla può rovinare la magica atmosfera che circonda la Sicilia in tempi di derby. I catanesi sognano di bissare il trionfo casalingo dell’anno scorso, a Palermo si ricordano le storiche cinquine rifilate al Catania per esorcizzare la tensione pre-scontro: di certo tutti sognamo di vedere un derby all’altezza di quello che entrambe le squadre hanno messo in campo nelle scorse giornate. E allora, prima di vedere le possibili formazioni, buon derby a tutti.
Zenga non può contare su Paolucci, squalificato per una giornata dopo l’espulsione a Reggio, oltre che sull’infortunato di lungo corso Spinesi e sul sorprendente Ledesma,fuori per un infortunio alla mano. L’ex portiere della nazionale dovrebbe dunque schierare l’ottimo Bizarri a proteggere la porta e il quartetto composto da Sardo, Stovini, l’ex Terlizzi e Silvestri in difesa. In mezzo a far compagnia al palermitano Giacomo Tedesco dovrebbe esserci il promettente Biagianti, mentre è ballottaggio per l’altro posto a centrocampo, con Izco favorito su Baiocco. Davanti un altro ex discusso come Mascara,farà compagnia al giustiziere della scorsa stagione Jorge Martinèz mentre è in dubbio l’ultimo posto da titolare: verosimilmente se lo dovrebbero giocare il pallino di Zenga Dica, il giovane ma poco impiegato Morimoto e il castiga-grandi Plasmati.
Zenga non può contare su Paolucci, squalificato per una giornata dopo l’espulsione a Reggio, oltre che sull’infortunato di lungo corso Spinesi e sul sorprendente Ledesma,fuori per un infortunio alla mano. L’ex portiere della nazionale dovrebbe dunque schierare l’ottimo Bizarri a proteggere la porta e il quartetto composto da Sardo, Stovini, l’ex Terlizzi e Silvestri in difesa. In mezzo a far compagnia al palermitano Giacomo Tedesco dovrebbe esserci il promettente Biagianti, mentre è ballottaggio per l’altro posto a centrocampo, con Izco favorito su Baiocco. Davanti un altro ex discusso come Mascara,farà compagnia al giustiziere della scorsa stagione Jorge Martinèz mentre è in dubbio l’ultimo posto da titolare: verosimilmente se lo dovrebbero giocare il pallino di Zenga Dica, il giovane ma poco impiegato Morimoto e il castiga-grandi Plasmati.
Probabile Formazione - Bizarri; Sardo, Stovini, Terlizzi, Silvestri; Giacomo Tedesco, Biagianti, Izco; Morimoto, Mascara, Martinèz.
Panchina - Kosicki, Llama, Silvestre, Baiocco, Carboni, Dica, Plasmati.
Indisponibili - Spinesi, Ledesma, Paolucci.
In casa rosanero dopo una settimana ricca di notizie non incoraggianti, come quella dell’assenza di Michelidze e dei problemi di Bresciano, finalmente ecco buone notizie: sono migliorate le condizioni di Succi, ma soprattutto di Miccoli,che ha soddisfatto Ballardini durante il test svolto nella rifinitura di stamane e dunque ci sarà. A questo punto sono pochissimi i dubbi per la formazione, con la solita retroguardia confermata in blocco: il solo Amelia difatti non ha riposato per la sosta delle nazionali, mentre i 4 dietro Cassani, Bovo, Carrozzieri e Balzaretti son decisamente freschi. A centrocampo le condizioni fisiche dell’australiano sono ancora da valutare, è tuttavia probabile che non ce la faccia: probabile dunque la solita coppia di quantità formata da Nocerino e Migliaccio ad affiancare Liverani. Davanti al solito Simplicio trequartista vedremo dall’inizio Cavani e Miccoli, ma in panchina scalpitano Lanzafame e soprattutto Igor Budan, finalmente tra i convocati.
Probabile Formazione - Amelia; Cassani, Bovo, Carrozzieri, Balzaretti; Migliaccio, Liverani, Nocerino; Simplicio; Miccoli, Cavani.
Panchina - Fontana, Capuano, Raggi, Giovanni Tedesco, Guana, Lanzafame, Budan.
Indisponibili - Bresciano, Michelidze.
venerdì 17 ottobre 2008
Il derby è già iniziato: Giacomo e Giovanni, fratelli "lontani"
Il derby siciliano si infiamma prima del previsto per una questione di stampo famigliare tra i due fratelli Tedesco: Giovanni al Palermo e Giacomo al Catania. Le frasi pronunciate dal rossazzurro però non sono piaciute alla società Catania, che ha prontamente diramato una nota per dissociarsi da quanto detto dal loro giocatore.
Così si legge nel comunicato stampa: "Pur riconoscendo qualità professionali di spessore all'atleta il Calcio Catania rileva come i sentimenti familiari abbiano in quest'occasione preso il sopravvento, dando luogo a dichiarazioni lesive della dignità della società e del senso comune dell'etica sportiva".
Tedesco in precedenza si era però già prontamente scusato per il suo sfogo: "Ho chiuso un'intervista odierna con delle frasi inopportune, riguardo al rapporto che ho con mio fratello Giovanni. Questo partendo da alcune mie impressioni sul derby di domenica tra Catania e Palermo". Il giocatore ha poi concluso: "Mi spiace aver creato malumori a causa del risentimento che ho nei confronti di mio fratello, che mi ha fatto pronunciare parole che non penso affatto".
Giacomo e Giovanni non si parlano da tempo ed il loro rapporto è teso per questioni extra calcistiche, ma il catanese prova ancora rabbia per l'esultanza del fratello l'anno scorso quando il Palermo vinse sul Catania.
Così si legge nel comunicato stampa: "Pur riconoscendo qualità professionali di spessore all'atleta il Calcio Catania rileva come i sentimenti familiari abbiano in quest'occasione preso il sopravvento, dando luogo a dichiarazioni lesive della dignità della società e del senso comune dell'etica sportiva".
Tedesco in precedenza si era però già prontamente scusato per il suo sfogo: "Ho chiuso un'intervista odierna con delle frasi inopportune, riguardo al rapporto che ho con mio fratello Giovanni. Questo partendo da alcune mie impressioni sul derby di domenica tra Catania e Palermo". Il giocatore ha poi concluso: "Mi spiace aver creato malumori a causa del risentimento che ho nei confronti di mio fratello, che mi ha fatto pronunciare parole che non penso affatto".
Giacomo e Giovanni non si parlano da tempo ed il loro rapporto è teso per questioni extra calcistiche, ma il catanese prova ancora rabbia per l'esultanza del fratello l'anno scorso quando il Palermo vinse sul Catania.
Pelè: "Il mondiale in Brasile sarà un grande evento"
Pelè è sicuro, il Pallone d`Oro è una questione aperta tra Lionel Messi e Cristiano Ronaldo. "O Rei", attualmente impegnato a promuovere l`edizione dei Mondiali di calcio del 2014 in Brasile, rilasciando un`intervista al quotidiano spagnolo "As", ha parlato di diversi argomenti e partendo dal suo pronostico sull`assegnazione del Pallone d`Oro, ha dichiarato: "Certo a poterlo assegnare a piu` giocatori, lo darei a Torres, Casillas, Messi e Cristiano Ronaldo, ma lo scorso anno anno, quando lo ha vinto Kaka`, alle sue spalle se lo sono contesi Messi e Cristiano (Ronaldo, n.d.r.), quindi penso proprio che sia una questione tra loro due". Proprio su Messi, Diego Maradona lo ha definito un "chupón", in pratica un innamorato della palla: "E` una sua opinione - ha risposto Pele` - Pero` e` normale che la stella di una squadra abbia la palla tra i piedi per piu` tempo degli altri. Succedeva con me, succedeva con Cruyiff e succedeva anche con Maradona". Passando dai singoli alle squadre, l`ex campione brasiliano parla della nazionale spagnola, campione d`Europa: "La Spagna e` una squadra formata da ottimi giocatori e che gioca molto bene la palla e soprattutto gioca da squadra. E` piu` importante il collettivo delle `stelle`. Per me la Spagna e` tra le maggiori candidate a vincere il prossimo Mondiale". Meno positivo il giudizio sulla selezione verdeoro: "Nel Brasile ci sono giocatori come Robinho, Kaka`, ma non abbiamo un gioco concreto, non siamo una squadra, da quel punti di vista". Infine un aggiornamento sul Mondiale 2014 che vedrà proprio il Brasile come Paese ospitante: "Per il momento non possiamo che `celebrarlo` come evento, ma subito dobbiamo cominciare a costruire e sistemare molti stadi. Abbiamo molti problemi di sicurezza e anche di comunicazione. E` necessario l`appoggio del Governo, ma sono sicuro che quando sarà il momento, tutto sarà perfetto".
Mchedlidze out per il derby: Il destino lo prepara per domenica prossima?
Dopo il gol-vittoria che ha consentito al Palermo di espugnare lo stadio "Olimpico" di Torino è già diventato un pupillo della tifoseria. Il suo nome, un pò troppo difficile da pronunciare per chi di solito ha un rapporto conflittuale con i cognomi stranieri, si è gia tramutato nell'immaginario collettivo del tifo palermitano in "Michelino". Purtroppo Levan Mchedlidze domenica contro il Catania non ci sarà. Nonostante la tac effettuata diopo l'incidente di martedì, riportato durante la gara contro la Bulgaria, il georgiano rimarrà a scopo precauzionale a Tblisi, capitale della Georgia, sino a domenica. Il suo ritorno a Palermo è previsto per la giornata di lunedì, quando il giovane centravanti rosanero sarà probabilmente accompagnato dalla madre e forse da un altro parente. Così come era accaduto dopo l'edordio in rosanero di Cavani (indimenticabile il gol al volo contro l'ormai rivale Fiorentina, ndr) Levan grazie al gol contro la Juventus è già entrato nel cuore dei tifosi, che forse in lui vedono il futuro del Palermo, visto che si tratta di una giovane promessa classe 1990. A nostro avviso la sua somiglianza all'interno del campo con lo svedese dell'Inter, Zlatan Ibrahimovic, c'è e si vede, l'altezza, il fisico, i capelli lunghi tenuti dal laccetto, le scarpe, le movenze, il tipo di tocco di palla, insomma, possiamo porrele basi per un futuro "Zlatan" rosanero. In attesa di ciò Levan domenica dovrà seguire da lontano il derby di Sicilia, e conoscendo la sua passione sfrenata per il calcio, e la sua continua voglia di crescere e migliorare giocando, siamo sicuri che per lui non sarà facile stare fuori. Una motivazione in più per farsi trovare pronto contro la Fiorentina, alla sua prima al Barbera, come Cavani all'esordio in quel giorno indimenticabile per lui e per i tifosi. Che sia un segno del destino?....
giovedì 16 ottobre 2008
Maledette nazionali: Michelidze a rischio per il derby
Mandare giocatori nelle rispettive nazionali può riempire d'orgoglio i tifosi: chi tra noi appassionati delle vicende rosanero non ha mostrato un minimo di compiacimento dopo le parate di Amelia contro il Montenegro? Tuttavia, spesso possono capitare inconvenienti abbastanza sgradevoli, come l'infortunio di uno degli eroi di Torino, Levan Michelidze. Il georgiano ieri contro la Bulgaria ha lasciato il campo al 31' e si è immediatamente sottoposto ad una Tac per monitorare le sue condizioni fisiche: l'esame ha dato esito negativo, tuttavia Levan è rimasto a Tblisi sotto osservazione. Il ritorno in Italia è previsto solo per Venerdì, appena 48 ore prima del derby, gara per cui il georgiano è tutt'ora in dubbio: con Cavani alle prese con un viaggio transoceanico sempre per via degli impegni internazionali (ha seguito dalla panchina il suo Uruguay mentre pareggiava 2-2 in Bolivia,sul duro campo di La Paz) e Budan ancora non al 100%, i problemi fisici di Levan potrebbero essere un'altra tegola pesante per il Palermo che dovrà affrontare il derbissimo. Nei prossimi giorni attendiamo novità speranzosi, anche se le prime voci dicono che il giocatore che si trova a Tblisi, tornerà a Palermo nella giornata di lunedì.
Milito: Il rimpianto del popolo
"A Genova e nel Genoa mi sento a casa - ha sottolineato l’argentino - Vivo benissimo la dimensione, il rapporto con il pubblico e i gol lo dimostrano. Nazionale? Giocare con Aguero e Messi è un lusso. Quello è il mio ruolo, gli schemi di Basile li sento miei. È un gioco che mi permette di servire a dovere i compagni e di puntare la porta".
Parola di Diego Milito, sponsorizzato per un'estate dal popolorosanero, alla fine senza esiti positivi, e pure venne proposto al Palermo ma Zamparini disse di no rifiutando di acquistarlo. In questo Palermo, con questo allenatore, con questo tipo di gioco, con questa serenità, vi immaginate in attacco Miccoli-Milito???.......Come si dice da noi ogni tanto: "Maaatri matri! Ma c'avissi stato????!!!!"
mercoledì 15 ottobre 2008
Primavera, è antipasto di derby: contro il Catania termina 0-0
Il derby di Sicilia è già entrato nel vivo. Le formazioni primavera di Palermo e Catania, si sono infatti affrontate oggi pomeriggio presso il "Centro Sportivo Universitario" del capoluogo. Il match, valido per i sedicesimi di finale della Tim Cup di categoria, si è concluso sullo 0-0 e, alla luce del 2-0 palermitano maturato nella gara d'andata, ha consentito ai baby guidati da Pergolizzi di accedere agli ottavi. Dunque l'antipasto si è tinto di rosanero: speriamo che anche il resto delle pietanze del banchetto siciliano per antonomasia abbiano un colorito che metta in risalto quei colori che, come era solito dire Ignazio Majo Pagano, fondatore della prima società di calcio panormita, sono la perfetta rappresentazione cromatica del dolce e dell'amaro. E noi, in tutta onestà, ci auguriamo che domenica a prevalere sia il dolce.
Italia, stasera in campo Amelia
Stasera, alle ore 20,45, si giocherà Italia-Montenegro. La sfida, valida per le qualificazioni a Sudafrica 2010, verrà disputata sul terreno del "Via del Mare" di Lecce. Tra gli azzurri, sarà della partita Marco Amelia: il portiere rosanero, dopo la poco impegnativa prova di Sofia, dovrà dimostrare di poter sopperire all'assenza dell'estremo difensore più forte al mondo, lo juventino Gigi Buffon. Ecco comunque nel dettaglio la formazione che il ct azzurro, Marcello Lippi, dovrebbe mandare in campo:
Amelia; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Dossena; Gattuso, De Rossi, Aquilani; Pepe, Di Natale, Gilardino. A disposizione: De Sanctis, Santacroce, Gamberini, Perrotta, Montolivo, Rossi, Quagliarella.
martedì 14 ottobre 2008
Zamparini: "Ballardini alla Fiorentina? Invenzioni di Tuttosport"
Il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, intervistato da "Radio Radio" smentisce le voci circolate negli ultimi giorni che vorrebbero il prossimo anno Ballardini sulla panchina della Fiorentina. "Tuttosport scrive che Ballardini va alla Fiorentina? Non è affatto vero. Tuttosport scrive cavolate. Anche se fosse vero il nostro allenatore, tra noi e la Fiorentina, sceglierebbe sempre il Palermo. Magari potrebbe titubare di fronte ad un´altra squadra tipo l´Inter, ma la Fiorentina chi è…?".
Ormai quello tra Palermo e Fiorentina è un derby. Per la considerazione che hanno dei palermitani i fiorentini, per gli episodi spiacevoli in sede di mercato nati dall'atteggiamento dei dirigenti viola, dalla partita dove Mutu segnò con Guana a terra, dalla cessione di Toni proprio alla Fiorentina.... Sembra proprio che sia un derby anche per il presidente...Domenica c'è il vero derby, ma la settimana successiva in posticipo al Barbera sapete chi arriva??? La Fiorentina...
Ormai quello tra Palermo e Fiorentina è un derby. Per la considerazione che hanno dei palermitani i fiorentini, per gli episodi spiacevoli in sede di mercato nati dall'atteggiamento dei dirigenti viola, dalla partita dove Mutu segnò con Guana a terra, dalla cessione di Toni proprio alla Fiorentina.... Sembra proprio che sia un derby anche per il presidente...Domenica c'è il vero derby, ma la settimana successiva in posticipo al Barbera sapete chi arriva??? La Fiorentina...
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