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mercoledì 17 giugno 2009

La Confederations in pillole: prima giornata


Confederations Cup partita tra l’entusiasmo generale nel colorito Sudafrica: in realtà forse la FIFA dovrebbe riflettere su alcuni particolari organizzativi apparsi vistosamente in queste gare di prova. In primis è parsa scarsa la risposta del pubblico sudafricano: tante presenze solo per la gara dei Bafana Bafana e quella del Brasile, per merito della solita torcida brasiliana in trasferta (oltre 7000 tifosi). Dato non preoccupante vista la portata dell’evento, senza dubbio meno preoccupante la presenza negli spalti delle vevuzela, le trombette che rendono difficile la vita dello spettatore col loro insopportabile ronzio: si può tifare in tanti altri modi, dunque si spera non sia drammatico richiedere il divieto di suonare questi aggeggi palesemente anti-televisivi. Non il massimo, per chiudere con gli spalti, i brusii e i fischi che hanno fatto a sottofondo ad ogni giocata di Booth nella gara inaugurale: vero che siamo di fronte ad una situazione storico-sociale complessa, ma la sport dovrebbe unire i popoli, non certo gettare benzina sul fuoco del rancore e dell'odio.
Infine scendiamo verso i campi da gioco, decisamente orrendi, messi a disposizione delle nazionali: dal campo di patate di Johannesburg a quello di Pretoria, si son visti terreni non all’altezza di una manifestazione mondiale. Ma passiamo a parlare di calcio giocato:

Girone A – Deludente la gara inaugurale tra Sud Africa ed Iraq, priva di qualsiasi spunto tecnico. Si è visto senza dubbio un Iraq ben organizzato in difesa ed abbottonato, ma estremamente dedito al non-gioco: prevedibile, ma di certo non ci si aspettava un Sud Africa così mal organizzato e schierato male, fin troppo inconcludente. Incomprensibile la scelta di Santana di tener fuori Pienaar e affidare l'intera organizzazione delle manovre offensive al lezioso Modise. Padroni di casa rimandati fin quando non mostreranno Pienaar, ma di certo le fantozziane sortite offensive di Parker e Fanteni non promettono bene: il fantasma Benni McCarthy aleggia pesantemente sui Bafana Bafana. Lo 0-0 finale dice tutto.
Nell'altra gara poco da dire con la Spagna solita macchina da gioco favorita dalla presenza del Re Mida Torres, ma la Nuova Zelanda era ben poca cosa. La riflessione maggiormente in voga dopo la prima giornata sta nello squilibrio dei gironi: da una parte una grande e 3 personaggi in cerca d'autore, dall'altra 2 grandi e 2 squadre.


Girone B - Due belle partite. Partiamo da Brasile-Egitto: Brasile scintillante nel primo tempo dove ha mostrato tutti i suoi pregi, dalla fantasia di Kakà ai calci piazzati perfettamente eseguiti. D'altro canto l'Egitto ha mostrato giocatori di rara fantasia e tecnica, capaci di trovarsi benissimo e collaborare in campo, ma carente organizzazione difensiva e un bucoa centrocampo dove manca un buon incontrista. Nel secondo tempo, col calo fisico, il Brasile ha allungato troppo la squadra, lasciando spazi tra i reparti ed esponendosi alle veloci ripartenze egizie: preoccupante l'impotenza poi di Melo e Gilberto Silva a far da filtro a centrocampo, esponendo una difesa non al meglio con Lucio e Juan non certo in piena forma. Il Brasile visto nel secondo tempo sembra quello del 2006 e il 4-3 finale non consola di certo Dunga.
Italia-USA? Una partita in chiaroscuro. Bene gli americani che si dimostrano squadra solida, compatta, ma decisamente inconcludente sotto porta con due palle gol divorate davanti a Buffon. L'Italia appunto ha due facce: la prima Italia fa paura in senso negativo, con Chiellini clamorosamente disattento;un centrocampo che fa acqua, che vede De Rossi e Pirlo pestarsi i piedi, quest'ultimo poi con goffagine e lentezza evidente; un attacco sterile, dove Camoranesi sull'esterno non fornisce la fantasia che serve e Gilardino che fa a testate contro un avversario ignoto. L'altra Italia ha il volto di Giuseppe Rossi, che accende la luce e stende gli USA: con la fantasia di Rossi gli Azzurri volano e rischiano di farne una valanga, se solo avessero un centravanti che la schiaffasse dentro o almeno si rendesse utile. Lippi deve meditare, per schierare la squadra giusta per l'Egitto: non sembra difficile capire chi far giocare e chi farebbe meglio a star fuori, dal campo ma forse anche dal gruppo Mondiale.


Consigli per gli acquisti - Rubrica monopolizzata dall'Egitto, ma prima soffermiamoci su un giocatore made in USA: Jozy Altidore ha fatto impazzire l'Italia, ma non scommetteremmo su un futuro da Carneade per lui. Stella dell'Under20, appartiene al Villareal (che l'ha preso su consiglio di Pellegrini, neo-tecnico del Real Madrid) che l'ha girato quest'anno in prestito allo Xerez. Manca forse di un pizzico di malizia e senso del gol, ha un buon bagaglio di mezzi fisici e atletici: possente, alto e rapido, oltre che molto propenso alla corsa e al sacrificio. Ha un buon bagaglio tecnico, da tenere d'occhio dato che parliamo di un classe 1989.
Passiamo ora all'Egitto: superfluo segnalare Zidan, stellina in Bundesliga, soffermiamoci allora su altri. Impossibile non parlare di Mohamed Abou Treika, giocatore fenomenale: non velocissimo, sa comunque fare tutto con la palla, dal passare al tirare. Copre praticamente ogni settore del campo e non gioca egoisticamente, classe 1978. Unico problema: non vuole lasciare l'Africa per motivi religiosi (lo sport professionistico europeo sottrarebbe tempo alla preghiera).
Altri giocatori da segnalare:sicuramente Ahmed Eid, classe 1980, tradizionale numero 10 con buona propensione all'assist ma non molto mobile in campo; poi in difesa per gli amanti dell'usato sicuro si segnala Wael Gomaa (34 anni), difensore longilineo elegante sia in fase d'impostazione che di chiusura: troppo vecchio? Spazio allora all'articolo finale, una vecchia conoscenza come l'ex-Bari Hani Said, classe 1980, gioca libero vecchio stampo ma anche centrale, ha disputato un gran secondo tempo e nonostante alcuni cali di concentrazione ha mezzi per provare di nuovo, con successo, l'avventura europea.


Prossimo turno - Il programma in data odierna prevede Spagna-Iraq alle 16, pronostico chiuso sull'1 ma la grande organizzazione difensiva dell'Iraq potrebbe creare qualche problema alla Spagna: ergo, stavolta le Furie Rosse potrebbero fermarsi sui 2-3 gol e amministrare la gara con calma. Per il Girone B scontro alle 20.30 tra Sud Africa e Nuova Zelanda, coi Bafana Bafana costretti a vincere: se Pienaar gioca non dovrebbero rischiare.
Domani alle 16 Brasile-USA: interessante vedere la Selecao contro una squadra coriacea e pragmatica, ma meno tecnica rispetto all'Egitto. Possibile gara da under, con un 2-0 a favore dei verdeoro. L'Italia infine si scontra con l'Egitto: gara decisiva per passare il turno, inutile dire che tutto passa dalle intenzioni di Lippi. Se decide di schierare la faccia buona dell'Italia, lo sgambetto dovrebbe essere evitabile.

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Zamparini: "Sabatini in scadenza, rinnovo? Vedremo..." In base a questi due anni di operato, vorresti ancora Sabatini come ds del Palermo?

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