E' proprio la figura geometrica con TRE lati quella che decide il match tra Palermo e Milan: TRE sono infatti i gol realizzati dai rosanero, tra l'altro dai TRE uomini più avanzati della formazione di Ballardini: Simplicio, Miccoli e Cavani. Parentesi geometrica a parte, sono le trame di gioco quelle che hanno deciso il match del "Barbera": inesistenti tra le fila lombarde, abbondanti e piacevoli da ammirare quelle siciliane. Fondamentale, in tal senso, è stato l'apporto di capitan Liverani, bravo a velocizzare la manovra con "sventagliate" che hanno spellato le mani dei 33.997 presenti presso l'impianto palermitano. Finalmente sui loro reali livelli Nocerino e Balzaretti, mentre ha destato qualche perplessità (nessun campanello d'allarme naturalmente) la prestazione di Bovo. Quasi superfluo sottolineare le straordinarie prove dei vari Miccoli, Amelia, Cavani, Simplicio, Carrozzieri: proprio il centrale di Giulianova, come spesso gli accade, non è riuscito nell'impresa di impedire al proprio ardore di manifestarsi sotto forma di cartellino giallo. Ma, come affermava il protagonista di un storico spot, "o ti mangi 'sta minestra o ti butti dalla finestra". Non è improprio parlare di riscatto, invece, nel caso di mister Ballardini: l'allenatore ravennate ha schierato in modo diligente la squadra, affidandosi agli stessi undici (qualcuno parla di fedelissimi) che avevano sconfitto Roma tra le mura amiche e Juventus in trasferta. La speranza è quella di vederlo lavorare in pace, senza assili dall'accento friulano, e magari con l'ausilio, a partire da gennaio, di un centravanti di razza che permetta ai colori rosanero di volare verso traguardi di estera natura...
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