ARTICOLI DEL GIORNO

- Serie A 2010/2011: Il calendario del Palermo

PALERMO: ROSANERO SU HERNANES

LE PROBABILI FORMAZIONI

LE PROBABILI FORMAZIONI
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I gol dei rosa con D'Agostino by Gladiator987: Atalanta-Palermo

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mercoledì 30 settembre 2009

Vertice al "Barbera": Ultimatum a Zenga?

Il patron rosanero non accetta il momento della sua squadra e convoca lo stato maggiore nel quartier generale. Un summit che non avrebbe posto le basi per un possibile divorzio in caso di risultato negativo contro la Juventus. La decisione di Zamparini lascia intendere che comunque Zenga dovrà dare una scossa ai suoi e soprattutto dovrà cambiare il modo di far giocare questa squadra. Forse la più brutta da quando il Palermo è tornato in A.

ORE 17.58 il coach Walter Zenga arriva al Barbera. E´ stato il tecnico il primo a presentarsi nella sede dei rosanero.
ORE 18.35 Arriva Walter Sabatini. Il direttore sportivo dei rosanero entra negli uffici dell´impianto di viale del fante senza rilasciare dichiarazioni.
ORE 18.36 Passa qualche secondo ed anche il presidente Maurizio Zamparini arriva al Barbera. Nemmeno lui vuole rispondere alle domande della stampa.
ORE 18.49 Arriva Gugliemo Micciché. Il vice presidente del Palermo è stato l´ultimo dei rappresentanti della società rosanero ad arrivare negli uffici dello stadio.
ORE 18.51 Adesso che i vertici societari sono presenti allo stadio dovrebbe e comincia la riunione che mira, come dichiarato da Zamparini, a individuare le cause e i rimedi alla mancanza di gioco della squadra.
ORE 20.18 Termina il vertice, Zenga e Zamparini lasciano il Barbera. Dopo circa un´ora e mezza si conclude la riunione tecnica voluta dal presidente dei rosanero.
ORE 20.25, Sabatini si ferma a parlare con la stampa prima di andare via dal Barbera.

All'uscita dall'impianto di Viale del Fante Sabatini ha fatto il punto della situazione: "Zamparini era molto sereno, vuol cercare di capire se possiamo migliorare, come, attraverso quali mezzi, è normale, sta facendo il suo lavoro di presidente. Io cercavo di fare il mio di direttore sportivo e sicuramente Zenga fa il suo di allenatore. Sto cercando, ma non sempre ci riesco. Partita con la Juve ultimo appello? No, è una partita importante per il futuro del Palermo, non per il futuro di Zenga, perché non è certo con la partita con la Juve che Zenga sarà confermato alla guida della squadra. E´ importante per noi, per noi tutti - aggiunge - perché è una partita che sarebbe comunque importante. Ma non è certo in discussione Zenga. Non lo è". Il ds rosanero ha poi parlato dei temi trattati durante la riunione: "Ci siamo confrontati sul fatto che è una squadra che non decolla, quali possono essere i problemi, i nostri, di spogliatoio, di scelte che sono state fatte e forse non azzeccate fino in fondo. Ma in una dimensione di confronto, non c´è nessun processo, non c´è niente. Zenga? Era assolutamente tranquillo, io lo sono un po´ meno di lui.

domenica 27 settembre 2009

Lazio-Palermo: le pagelle del popolo


Sirigu 8: Ottimo primo tempo, si dimostra attento e pronto a salvare il risultato sulle velenose conclusioni degli attaccanti biancocelesti. Nella ripresa non solo si ripete ma addirittura si supera. Eccezionale e, nonostante il gol subito per cui è incolpevole, a lui il Palermo deve il prezioso pareggio esterno.

Kjær 6,5: Bene in fase di copertura in particolare è prezioso il suo salvataggio di testa sulla linea di porta nel primo tempo. Nella ripresa esce al 72' per Mchedlidze.

Balzaretti 6,5: Ingaggia la battaglia con Foggia e nonostante la giornata di grazia del centrocampista laziale lui gli tiene testa con grande carattere. Assolutamente da Nazionale.

Bovo 5,5: Troppo disattento in alcune situazioni e anche oggi rimedia un cartellino giallo. Quando entra Rocchi accusa un po' di fatica e solo Sirigu impedisce al capitano biancoceleste di siglare la seconda rete.

Cassani 6: Positivo il suo contributo in fase di copertura. Lotta e mette in costante difficoltà l'attacco biancoceleste.
Nocerino 5,5: Parte bene ma poi scompare. Nella ripresa, dopo il vantaggio, sarebbe stato anche suo compito mantenere il possesso della palla e perdere preziosi secondi.

Simplicio 5: Ci mette voglia e spirito di sacrificio ma la quantità non corrisponde ad altrettanta qualità. Impreciso. A questo punto sarebbe più opportuno farlo giocare unicamente al "Barbera".
Blasi s.v: Non giudicabile.

Migliaccio 6,5: Tanta grinta e solita lotta senza mai risparmiarsi a metà campo. Combattivo come sempre, è il migliore dei suoi sulle palle inattive e di testa. Indispensabile.

Bresciano 4,5: Si vede troppo poco, prova un paio di volte la conclusione ma dai suoi piedi scaturiscono solo tiracci che si spengono in curva. Compagno di bravate di Simplicio.

Miccoli 5: Il numero 10 rosanero oggi c'è ma non si vede, anche e soprattutto per l'assoluta mancanza di rifornimenti da parte del centrocampo. Può compiere magie, non miracoli.

Budan 5,5: Parte bene e si spegne col passare dei minuti. Ad inizio gara compie una progressione sulla fascia sinistra che lascia tutti a bocca aperta. Due scatti però non bastano e viene sostituito da Zenga.

Cavani 6,5: Una gara alla Cavani. Entra al 57' ed al 76' prova una conclusione da 30 metri che, con la complice leggerezza di Muslera, vale la rete dell'1-0. Pochi minuti prima però riesce incredibilmente a non servire a porta vuota Simplicio. Il dolce e l'amaro.

Mchedlidze 6,5: Il giovane georgiano entra in campo e trova il tempo per servire di testa Cavani in occasione della rete del vantaggio. Se sta bene è il miglior attaccante classe '90 del campionato italiano e, forse, non solo.

sabato 26 settembre 2009

La preview di Lazio-Palermo

Terza trasferta per il Palermo, la seconda in cui i rosanero si trovano davanti una vecchia conoscenza oltre che sapiente guida della squadra in passato. Inevitabile data la fama di mangiallenatori di Zamparini, ma questo è un allenatore speciale, l'ultimo prima di Coach Z: e probabilmente uno dei migliori che abbiano avuto l'onore di occupare la panchina del club di Viale del Fante, ovvero Davide Ballardini. Inutile dirlo, il suo burrascoso addio è ancora ben vivo nei ricordi dei tifosi palermitani, che non l'hanno dimenticato: e decisamente non l'hanno mandato giù e digerito, specie di fronte ai progressi della squadra solo in virtù dell'adozione del vecchio modulo, quell'imprinting dato dal tecnico ravennate la scorsa stagione. Lazio-Palermo, guardando gli 11 di domani, fa pensare ad una gara in cui si combatte il passato...col passato stesso: salvo alcune eccezioni, a decidere la gara saranno i vecchi pretoriani di Ballardini, gente come Miccoli o Simplicio, contro i nuovi punti fermi del neo allenatore della Lazio, giocatori come Zarate o Cruz, la prima punta che a Palermo Ballardini non ha mai avuto. Passato contro passato, chi la spunterà?

Lazio senza Siviglia, Makinwa, Brocchi, Scaloni, Firmani e lo squalificato Kolarov. Ballardini potrebbe giocare col classico 4-3-1-2 ma è possibile anche un 4-4-2: certa la difesa, con un Muslera fresco di convocazione in nazionale in porta e una linea a 4 formata da Liechtsteiner, Diakitè, Cribari e Radu, in estate avvicinato dai rosanero. In mezzo Dabo e il ritrovato Baronio faranno da dighe, mentre non sono chiari i ruoli di Mauri e Foggia: potrebbero giocare sulle fasce nel 4-4-2 di cui sopra, oppure Mauri andrebbe a fare il terzo di centrocampo con Foggia ad agire come trequartista alle spalle delle due punte. Attaccanti che saranno Cruz e Zarate, con Rocchi in panchina.
Probabile Formazione - Muslera; Liechtsteiner, Cribari, Diakitè, Radu; Mauri, Dabo, Baronio, Foggia; Cruz, Zaràte.
Panchina - Bizarri, Perpetuini, Del Nero, Eliseu, Matuzalem, Meghni, Rocchi.
Indisponibili - Siviglia, Makinwa, Brocchi, Scaloni, Firmani, Kolarov.

4-3-1-2 che profuma d'antico per Walter Zenga: immutata la difesa, con un Rubinho tra i pali chiamato ad una prova finalmente decente, poi Balzaretti, Cassani, Kjaer e Bovo, al ritorno dopo il turnover nella gara con la Roma. Nocerino, Bresciano e Migliaccio sulla linea mediana: bocciati quindi Bertolo e Blasi. Altro bocciato è Pastore, che dovrà lasciare il posto ancora una volta a Simplicio. Davanti Miccoli a far coppia con Budan nonostante Cavani sia stato recuperato in extremis. L'uruguagio andrà in panchina assieme a Succi: fuori invece dopo gli scampoli di gara con la Roma il georgiano Levan Michelidze.
Probabile Formazione - Rubinho; Cassani, Bovo, Kjaer, Balzaretti; Nocerino, Bresciano, Migliaccio; Simplicio; Miccoli, Budan.
Panchina - Sirigu, Goian, Blasi, Pastore, Bertolo, Cavani, Succi.
Indisponibili - Hernandez, Liverani, Tedesco.

giovedì 24 settembre 2009

Palermo - Roma: le pagelle del popolo


Rubinho 3,5: Prestazione da dimenticare per il portiere brasiliani che è riuscito a far rimpiangere Amelia ai tifosi rosanero. Fa il suo in occasione dei tiri dalla distanza ma ogni uscita si trasforma in tragedia. Manca incredibilmente l'uscita in occasione del gol di Burdisso e, soprattutto, regala alla Roma un rigore assolutamente insperato. Che Sirigu possa avere una chance.

Balzaretti 6,5: Un leone, come sempre. Difende lottando con i denti e chiudendo bene su Vucinic. Riesce a giocare palla al piede e ripartire anche nella ripresa, nella parte peggiore del terreno di gioco.

Goian 6: Nel primo tempo appare un po' macchinoso quando i romanisti accelerano e scendono come saette. Nella ripresa torna ad essere il centrale ammirato in nazionale e tutti i palloni aerei sono suoi. Insieme a Kjaer dà alla difesa rosanero il giusto apporto nel gioco aereo. Più di quanto faccia Bovo.

Kjær 7: Senza l'intervento sulla linea sarebe stato 6,5. Copre con grande forza di volontà lasciando poco spazio alle iniziative delle punte giallorosse. Riesce a compiere dei disimpegni eleganti palla al piede anche con un campo in queste condizioni. Futuro campione.

Nocerino 7: Probabilmente il primo 7 da quando è a Palermo. Si da un gran da fare sia in fase di copertura sia in attacco, dove va al tiro più volte ed alla fine riesce anche a trovare la rete del momentaneo vantaggio rosanero. Ostinato a ragione.

Simplicio 6: Tanto lavoro di quantità. La qualità è un po' penalizzata a causa delle pessime condizioni del campo trasformato in risaia per l'occasione. Rispetto a Pastore mette in campo l'esperienza e quelle triangolazioni a limite d'area che lo contraddistinguono. Formato "Barbera".

Blasi s.v: Entra nel finale per dar battaglia.

Migliaccio 7: Il Palermo non può fare a meno di questo calciatore. Combattivo a metà campo, non demorde mai dagli scontri. La sua grinta trascina i compagni. Nel gioco aereo non ha rivali e nella ripresa, piazzandosi davanti alla difesa, costituisce insieme a Kjaer e Goian un trio che di testa non perde un duello. Mastino.

Bresciano 6: Con il terreno pesante da il suo contributo soprattutto in fase di recupero. Un aspetto fa capire subito quando la lampadina (raramente negli ultimi due anni) si accende: la corsa. Se sta bene mette in campo una velocità davvero preziosa. Peccato che questo accada raramente.

Miccoli 7,5: Semplicemente Miccoli. E' lui l'anima del Palermo che trascina con la forza ed il carisma di un inarrestabile condottiero. Sfiora il primo gol, pesca un angolo impossibile in occasione del 2-2. Con Budan, un centravanti e non un esterno offensivo camuffato, può trascinare i rosa.

Budan 7: Lotta e spinge con grande sacrificio. Corona la bella prestazione con un gol importante. E' un altro calciatore rispetto alla scorsa stagione e garantisce ai suoi peso in area e forza sui palloni aere. Non c'è dubbio è lui, molto più di Cavani, il partner d'attacco ideale per Miccli.

Mchedlidze s.v: Levan torna in campo dopo qualche mese. Il suo fisico, applicato ad una tecnica sopraffina, lo rende una possibile rivelazione. Infortuni permettendo.

martedì 22 settembre 2009

La preview di Palermo-Roma

4 punti, 4 partite. Ovvero come passare dall'apparente entusiasmo estivo alla preoccupazione di chi sa che questo è il periodo in cui tutto viene messo in discussione. Il Palermo tornato da Parma è un Palermo senza certezze, senza linea guida, con idee confuse: come se non bastasse, ha dovuto cercare un po' d'ordine in soli 2 giorni, pochissimo tempo. Ora inizia un autentico tour de force, sia per il numero delle partite che per la difficoltà: Roma, Lazio e Juventus le prossime 3. Per non finire nel baratro si deve guadagnare qualche punto: la speranza rosanero è di rivedere la luce davanti al pubblico amico, con una grande vittoria. Per tornare all'entusiasmo e lasciarsi alle spalle due gare deludenti. Un'impresa difficile contro una Roma in grande forma.


Zenga mescola ancora le carte cambiando uomini e modulo. Non c'è Cavani, fuori per affaticamento muscolare, via quindi alla rivoluzione del reparto avanzato. L'unica cosa che non cambia nel Palermo attuale è la difesa: Rubinho in porta chiamato alla gara del riscatto contro un club che lo voleva fortemente ad luglio, poi Balzaretti, Bovo, Kjaer e Cassani. In mezzo la garra di Blasi e Migliaccio, con Bresciano a dare un po' di tecnica: dovrebbe invece andare male la rincorsa ad una maglia da titolare per Nocerino. Bocciato, forse sarebbe più diplomatico dire rimandato, Javier Pastore: spazio a Simplicio dietro le punte. Punte che saranno Miccoli e Igor Budan, che sta sempre più conquistando il cuore dei tifosi con le sue prestazioni generose, tipiche di chi, finito l'incubo, ora vuole riprendersi tutto quello che gli è stato tolto. Contro la Roma il suo fisico può far male ad una linea difensiva che non sta bene fisicamente.
Probabile Formazione - Rubinho; Cassani, Kjaer, Bovo, Balzaretti; Blasi, Bresciano, Migliaccio; Simplicio; Miccoli, Budan.
Panchina - Sirigu, Goian, Nocerino, Pastore, Bertolo, Michelidze, Succi.
Indisponibili - Hernandez, Cavani, Liverani, Tedesco.


Roma senza Tonetto, Baptista, Andreolli, Cerci, Antunes ed Esposito. Per Ranieri scelte di formazione abbastanza facili, dando grandissima fiducia ai veterani per una Roma dal 4-3-1-2 solido. Julio Sergio in porta, anche se Doni risulta tra i convocati (ma non è al meglio), poi linea a 4 non molto fisica con Cassetti, il fragile Juan, Burdisso e Riise: tagliato fuori dunque Mexes, che negli scampoli giocati con la Fiorentina è sembrato ancora lontano dalla condizione ideale. in mezzo De Rossi, Pizarro e Taddei, mentre trequartista seppur atipico sarà Perrotta, ideale per attaccare subito in pressing la difesa e dare corsa, inserimenti e vivacità alle spalle delle punte. Davanti c'è la coppia Vucinic-Totti: il capitano, smentite le voci di dissapori con Ranieri, sembra in grande forma, dopo aver trascinato la Roma nel big match di domenica.

Probabile Formazione - Julio Sergio Bertagnoli; Cassetti, Juan, Burdisso, Riise; De Rossi, Pizarro, Taddei; Perrotta; Totti, Vucinic.
Panchina - Doni, Mexes, Motta, Brighi, Guberti, Menez, Okaka.
Indisponibili - Tonetto, Baptista, Andreolli, Cerci, Antunes, Esposito.

Zenga: "Non sono preoccupato"

Walter Zenga ha le idee chiare: “Domani giocherà chi sta meglio. Siamo sereni e mi auspico una grande vittoria con la Roma”. L’allenatore palermitano continua: “ Ai miei ragazzi chiederò di scendere in campo con tranquillità e di continuare il lavoro intrapreso finora ”. Il mister rosanero si lancia poi in difesa dei suoi giocatori, dopo le critiche piovute per le due sconfitte esterne: “ Pastore? Alla sua età ci vuole del tempo, ma solamente giocando e maturando l’esperienza si possono comprendere gli errori commessi. Budan? Il ragazzo ha tutta la fiducia della società che è stata brava a puntare su di lui e a mettermelo a disposizione. Igor ha contribuito con la sua voglia, è stato molto bravo a gestirsi. Il comportamento della squadra, comunque, è sempre stato straordinario e questo mi rende sereno ”. Il tecnico rosanero parla poi de possibili cambiamenti in vista della gara contro i giallorossi e del suo momento: "Quando dei calciatori sbagliano una gara, poi due, si può anche decidere di continuare seguendo questa strada. Se le partite sbagliate diventano quattro, allora è chiaro che si devono apportare delle modifiche. Io tengo tantissimo ai miei calciatori - aggiunge - e non trovo giusto guardare sempre agli assenti. Non è giusto per chi va in campo e per chi ancora non ha una maglia alla domenica. Quando Fabio (Liverani, ndr) rientrerà ci disporremo in campo in maniera adeguata. Io devo trovare delle soluzioni in base ai calciatori che ho a disposizione in quel momento. Se tu vuoi iniziare un nuovo lavoro devi avere la pazienza e la capacità di gestire i momenti negativi. Lo avevamo messo in preventivo. A tutti piacerebbe ottenere solo risultati positivi, però il nostro mondo è fatto anche di errori e di momenti delicati. Il gioco del calcio è bello e brutto allo stesso momento proprio per quello - conclude - non vi è mai nulla di certo e di sicuro. Io penso sempre e solo alle cose positive".

domenica 20 settembre 2009

Parma-Palermo: le pagelle del popolo


Rubinho 5,5: Qualche perplessità sulle uscite. In occasione del gol Zaccardo colpisce di testa a due metri dalla linea di porta. Con più personalità si sarebbe trovato proprio nel punto dove è caduta la sfera.

Cassani 5,5: Incerto in avvio. Spinge un po' di più nella ripresa e si rende pericoloso con un tiro da fuori area.

Bovo 5: Soffre la velocità di Paloschi. Non sta attraversando un ottimo periodo, da qualche mese. Come spesso accade rimedia un cartellino giallo per un fallo nei pressi della metà campo.

Kjaer 6,5: Puntuale negli anticipi e nelle ripartenze. Il difensore giovanissimo che gioca da veterano emerge sempre. Le sue prestazioni, anche quando non strepitose, risaltano rispetto a molti compagni.

Balzaretti 6: Macina chilometri lungo la corsia di sinistra. E' uno di quelli che non ci sta a perdere e non molla mai. Un barlume di qualità in mezzo all'ombra.

Nocerino 5: Appoggio a compagno vicino e cambio di gioco. Da un centrocampista del Palermo ci si aspetta di più. Dopo i primi mesi della passata stagione, concessi per ambientamento e Olimpiade, gli standard sono rimasti immutati. Di conseguenza è quello attuale il suo valore.

Blasi 5: Uno degli acquisti meno utili della gestione Zamparini. Con Nocerino, Migliaccio e Tedesco, il ruolo di incontrista era già abbastanza coperto. Non può giocare da regista, o presunto tale visto il tasso tecnico. Rimedia anche oggi un cartellino giallo e anche oggi sfiora il secondo cartellino. I tifosi avevano già capito prima della firma.

Bertolo 5: L'argentino non trova mai posizione e spazio dimostrando di essere ancora un pò spaesato. Gli acquisti provenienti dall'Argentina dovrebbero far da ciliegina ad un'ossatura di acquisti più concreta e adatta alla serie A. Non delle colonne, o presunte tali.

Simplicio 5: Formato trasferta, come sempre. Unica nota da sottolineare un tiro a metà del secondo tempo. Troppo poco, ma in trasferta il suo livello è questo.

Pastore 4,5: Schierato a ridosso di Cavani, l'argentino non riesce a trovare mai la giocata giusta. Il talento c'è ed in grande quantità ma un ragazzo di 20 anni non può prendere una squadra sulle spalle per mancanza di qualità alternativa. Non merita tanta pressione ma oggi ha fatto un deciso passo indietro.

Cavani 4,5: Isolato nel primo tempo, tocca pochi palloni. L'uruguagio è in Italia ormai da quasi tre anni, non è un centravanti. Un bomber di riferimento deve saper colpire di testa, far reparto da solo, esser forte fisicamente. Cavani, invece, è agile, rapido e troppo impreciso. Può fare tanto come esterno offensivo, ma non è un numero 9.

Miccoli 6,5: Unica ancora di salvezza per questo Palermo. Il numero dieci rosanero è di un'altra categoria ma solo contro un'intera difesa può ben poco. Conclude a rete in un paio di occasioni, con lui è tutta un'altra storia. Insieme a due-tre compagni è l'unico a poter dire di essere da Champions.

Budan 5,5: Entra per dare peso all'attacco rosanero. Si muove bene, ma getta via un pallone d'oro.

Succi s.v: Sostiuisce Cavani, ma non riesce ad incidere. Merita più spazio.

sabato 19 settembre 2009

La preview di Parma-Palermo

A volte ritornano. Il Palermo va a Parma e si ritrova davanti Francesco Guidolin in panchina e Christian Zaccardo in campo: due facce note per tifosi palermitani e non, facce che evocano bei ricordi, grandi vittorie, traguardi mai più raggiunti, epiche lotte in Europa e in Italia. Il calcio di per sè è uno sport sentimentale dove il fascino dell'ex, l'amarcord, i risultati sugli almanacchi hanno un sapore particolare. Al tempo stesso però, il calcio è crudele come tutti gli sport, una strada da seguire senza mai guardarsi indietro: dopo ogni vittoria si cerca sempre di ottenerne un'altra, dopo ogni ciclo se ne deve aprire un altro, tutto viene rimesso in discussione ogni qual volta si gioca. Ricordare ciò che si è fatto prima non va bene, perchè o sei troppo nostalgico o ti culli troppo sugli allori o sei presuntuoso. Walter Zenga e il suo Palermo lo sanno e per questo tutti s'aspettano una squadra senza sentimentalismi, spietata, che guarda indietro solo per caricarsi, convincersi di poter fare di più. Prendere i tre punti, quelli che sono sfuggiti contro il Bari, poi arrivederci Francesco e Christian: è stato bello, ma questo è il calcio.

Organico al completo per i ducali e massima libertà di scelta per Guidolin: il modulo di partenza dovrebbe essere un solido 4-4-2. Tra i pali Mirante, portiere discontinuo ma di talento. Difesa esperta per una neopromossa, con Panucci leader assoluto al centro, Paci ad affiancarlo, Zaccardo a destra e Castellini a sinistra. I 4 di centrocampo sono abbastanza atipici perchè non c'è nessun esterno di fascia puro ma giocatori completi capaci sia d'interdire che di costruire: in mezzo c'è Galloppa, interno sottovalutatissimo, accanto a Mariga. Più esterni dovrebbero giocare due giocatori che Palermo l'hanno già sentita per circostanze diverse: Stefano Morrone, indimenticabile settepolmoni del primo Palermo di Zamparini, e Blerim Dzemaili, oggetto della telenovela di mercato finita male per i rosanero. Davanti punte giovani provenienti dal vivaio delle grandi milanesi: a rappresentare la scuola Inter c'è la scheggia Biabiany, mentre per la sponda rossonera della Madunina c'è il bomber Paloschi. Occhio alla panchina di lusso dei gialloblu, con ex rosanero come Dellafiore, Lanzafame e Alessandro Lucarelli oltre a punte col vizietto del gol come Nicola Amoruso e Valeri Bojinov.

Probabile Formazione - Mirante; Zaccardo, Panucci, Paci, Castellini; Dzemaili, Galloppa, Mariga, Morrone; Biabiany, Paloschi.

Panchina - Pavarini, Zenoni, Lucarelli, Dellafiore, Amoruso, Lanzafame, Bojinov.


Solito 4-3-1-2 per Zenga, ma con poche certezze. Confermatissima la difesa, con Rubinho in porta e, da sinistra verso destra Balzaretti, Bovo, Kjaer e Cassani. Unico intoccabile in mezzo Blasi, poi c'è tanta incertezza: lottano per due maglie Simplicio, Nocerino, Bertolo e Bresciano. Favoriti il brasiliano e il napoletano, ma Zenga potrebbe sorprendere tutti all'ultimo minuto. Dietro le punte si spera nelle illuminanti giocate di Javier Pastore: se poi l'argentino avesse stavolta anche un minimo di lucidità sotto porta il Palermo potrebbe davvero sperare di far bene. Davanti Miccoli c'è sempre, difficile invece capire chi lo aiuterà a creare problemi alla retroguardia ducale: Budan è favorito su Cavani, ma anche questo potrebbe essere una decisione dell'ultimo minuto. Poche novità dalla panchina, se si esclude il grande ritorno di Giulio Migliaccio, rientrato dall'infortunio occorsogli nella gara di Coppa Italia contro la Spal.

Probabile Formazione - Rubinho; Cassani, Bovo, Kjaer, Balzaretti; Nocerino, Blasi, Simplicio; Pastore; Budan, Miccoli.

Panchina - Sirigu, Goian, Migliaccio, Bertolo, Cavani, Budan, Succi.

Indisponibili - Hernandez, Liverani, Tedesco.

giovedì 17 settembre 2009

Migliaccio: "Pronto per tornare protagonista"

"Andremo a Parma per giocare alla pari e cercare di ottenere il massimo. Questa sarà sempre la nostra mentalità". Il centrocampista rosanero Giulio Migliaccio carica il Palermo in vista della trasferta in Emilia. A Parma i siciliani troveranno l'ex tecnico Guidolin. "Con lui il rapporto è ottimo - dice Migliaccio - In quei tre mesi qui a Palermo mi ha fatto sentire subito importante. Non mi preoccupa la sua voglia di rivincita o quella di Lanzafame, mi preoccupa più che altro il Parma, che è una buona squadra con l'entusiasmo delle neopromosse. Loro però troveranno un Palermo che fuori casa deve tornare a far punti e che vuole invertire la rotta rispetto allo scorso anno". La presenza di Migliaccio, appena rientrato da un infortunio, è ancora incerta. "Adesso avremo tre gare in sette giorni e sicuramente questo per noi sarà un bel banco di prova. Io mi sento già al 100% quindi sono fiducioso - spiega -. Già da adesso credo di poter giocare bene nonostante le settimane di stop. Da lunedì lavoro con la squadra anche se ovviamente, dal punto di vista della condizione, sono un po' più indietro. In queste prime giornate la squadra ha dimostrato di avere carattere. Ho notato diversi aspetti positivi, considerando anche che è arrivato un nuovo allenatore con idee diverse. La mancanza di Liverani in gara si sente, perchè per noi è sempre stato un grande punto di riferimento".

mercoledì 16 settembre 2009

Champions: bene il Milan, male la Fiorentina, da rivedere Inter e Juve

Ricomincia lo spettacolo della Champions League. Tra le italiane sorride solo il Milan, pari dal diverso significato per Inter e Juve, piange dopo essersi illusa di poter stavolta dire la sua nella massima competizione internazionale la Fiorentina.
Nel Girone A dilaga solo nella ripresa il Bayern Monaco, ma ottiene un risultato scontato contro il Maccabi Haifa che conferma come la squadra di Van Gaal sia ora in leggera ripresa dopo le difficoltà iniziali. Juve-Bordeaux è invece gara a due facce: la Juve ancora una volta è brava a soffrire e poi colpire, ma non convince pienamente in una gara divertente ed emotiva che ha mostrato come il Bordeaux sia avversario tosto. Sicuramente da valutare i bianconeri col ritorno di Diego (ieri luci e ombre per Giovinco).
Nel Girone B splende la stella di Grafite, protagonista assoluto nel 3-1 del suo Wolfsburg. Conferma invece la sua nuova natura cinica il Manchester, trascinato da vecchie glorie come Paul Scholes: per i Red Devils, comunque da rivedere davanti, un bel successo su un campo molto più ostico di quanto si pensi.
Girone C che ha visto la pioggia di gol del Real Madrid a Zurigo, contro una squadra decisamente più adatta all'Europa League piuttosto che al massimo palcoscenico internazionale. Bene anche il Milan trascinato dall'immarcescibile Inzaghi, ma anche dalle giocate di qualità di un Seedorf irriconoscibile rispetto alle ultime uscite: deludente il Marsiglia, poco lucido negli ultimi 20 metri.
Calcio sparagnino nel Girone D col Chelsea di Carlo Ancelotti che si è confermata squadra cinica, ma soprattutto assistita da alisei decisamente propizi: il gol da flipper di Anelka è la dimostrazione di come Carletto abbia decisamente qualche santo in paradiso, sospetto già nato per alcune vittorie allo scadere dei suoi Blues. Male invece l'Atletico Madrid bloccato dai ciprioti dell'Apoel: l'inizio di Liga e Champions dei colchoneros non sta entusiasmando, in Europa si rischia perchè il Porto rimane squadra poco digeribile.
Partite del Mercoledì: Girone E che ha visto un magro successo del Liverpool su un buon Debreceni, mentre la Fiorentina ha pagato l'ennesima figuraccia internazionale di Gilardino. Ora per i viola la squadra è in salita con una sconfitta sul groppone e la probabile squalifica del bomber per la prossima giornata: insomma, la squadra di Prandelli rischia di fare una magra figura come l'anno scorso.
Girone F che ha visto un bel derby dell'Est tra Dynamo Kiev e Rubin Kazan: buona la rimonta degli ucraini. Ovviamente non rischiano troppo Inter e Barça che sembrano avere una marcia in più: l'Inter ha giocato come doveva giocare. L'unico modo per contenere il Barça è aspettare, lasciare l'iniziativa e ripartire in contropiede. L'Inter l'ha fatto in maniera diligente, ha sbagliato troppo al momento di far ripartire l'azione ma ha portato a casa un buon punto.
Girone G che ha visto una buona partenza del Siviglia, facile sull'Unirea Urziceni. Partita equilibrata tra Stoccarda e Rangers: gli scozzesi hanno mostrato ulteriormente come siano squadra difficile da incontrare, anche per chi, come lo Stoccarda, possiede maggior tasso tecnico.
Clamoroso il Girone H, quello più disastrato dell'intera Champions. Ha del clamoroso l'impresa dell'Arsenal, capace di ribaltare un risultato pesante a Liegi: l'impressione comunque è che i Gunners senza Adebayor abbiano perso molto, ridimensionandosi a livello internazionale. Bene l'Olympiakos che dopo il caso Ketsbaia ha dato una bella risposta battendo un poco brillante AZ Alkmaar, partito così così in questo inizio di stagione.

domenica 13 settembre 2009

Palermo - Bari: le pagelle del popolo


Rubinho 6: L'estremo difensore rosanero poteva forse essere più reattivo sulla conclusione di Alvarez che determina il gol iniziale, si riscatta evitando d'istinto l'autorete di Bovo.
Kjær 5,5: Il danese prova a rendersi pericoloso in avanti ma, al pari del suo compagno di reparto, soffre quando gli avanti del Bari hanno la palla fra i piedi.

Balzaretti 6: Solita prova di sacrificio sulla fascia per il terzino rosanero, con grande corsa e diversi cross. In difficoltà però quando viene puntato, prima da Alvarez poi da Rivas.

Bovo 5: Meggiorini lo mette in apprensione diverse volte, rischia un'autorete e rimedia anche un cartellino giallo per evitare una ripartenza degli avversari.
Cassani 6,5: Bene sulla fascia destra, mette al centro diversi cross e difende bene la sua zona. L'esterno difensivo ex Verona dimostra di essere in crescita dal punto di vista della condizione.
Nocerino 6: Corre fino all'ultimo minuto ma spesso paga in termini di lucidità. I suoi standard sono questi, grande corsa e cuore i suoi punti di forza. La fase di impostazione non è il suo cavallo di battaglia.
Simplicio 6: Entra nel finale e cerca di lanciare i quattro attaccanti schierati da Zenga per recuperare il risultato. Risulta molto incisivo e particolarmente preciso negli appoggi in profondità.

Blasi 5,5: Un doppione di Nocerino e Migliaccio. Lotta a centrocampo, recupera diversi palloni e commette una serie infinita di falli. Continuando su questa strada le squalifiche fioccheranno.

Pastore 5,5: Una prova dai due volti per il giovane talento argentino: alterna tocchi deliziosi a errori elementari, anche a causa del terreno di gioco che non aiuta. Rimedia anche un cartellino giallo per simulazione.

Bresciano 5,5: Dovrebbe illuminare il centrocampo del Palermo ma, complice il terreno di gioco in condizioni non ottimali, la luce si accende raramente.

Cavani 5: Solita prova di movimento su tutto il fronte d'attacco ma ancor meno concreto rispetto ad altre occasioni. Serve a Succi una buona palla-gol ma una "prima punta" dovrebbe anche concludere a rete.

Budan 7: L'attaccante croato aveva sfiorato il pari a Firenze, contro il Bari lo trova in pieno recupero sfruttando un rimpallo e battendo con freddezza Gillet in uscita. Il giusto premio per un ragazzo sin troppo sfortunato, con la speranza che i soliti infortuni siano ormai alle spalle.

Miccoli 6: Al pari di Pastore, soffre molto il terreno pesante. Sente particolarmente l'incontro da leccese doc, cerca in tutti i modi di battere Gillet ma il portiere belga gli nega il gol. E nel finale dopo uno splendido slalom non trova la porta ma solo gli applausi dei suoi tifosi.

Succi s.v: Cerca di dare una mano ai compagni e fallisce l'occasione del pareggio a cinque dal termine.

sabato 12 settembre 2009

La preview di Palermo-Bari

Dopo una pausa per le nazionali a dir poco interminabile, ritorna il campionato. Un Palermo che ancora non ha capito davvero la sua vera dimensione ospita il Bari, che non ha iniziato male il campionato: gli uomini di Ventura hanno mostrato buon calcio nella prima gara con l'Inter, meno contro il Bologna ma a parziale scusante c'è da dire che era impossibile fare di più su un terreno di gioco orrendo. Tuttavia, per il Palermo è innegabile la superiorità del collettivo rosanero: per Zenga e compagnia la prova è di quelle toste, perchè una squadra che punta in alto non può lasciare punti per strada, ma deve vincere tutte le partite che sulla carta sono già vinte. Ci riuscirà domani?


Tanti dubbi in mezzo al campo per Walter Zenga: nonostante l'assenza di Liverani e Migliaccio il tecnico rosanero può infatti contare sul nuovo acquisto Blasi e dovrà ridisignare l'11 iniziale. Non cambia nulla in difesa, dove davanti a Rubinho troviamo la coppia centrale Bovo-Kjaer, col danese sempre più sulla rampa di lancio, oltre agli esterni Balzaretti e Cassani. Nessun dubbio nemmeno davanti, con Pastore a rifinire Miccoli e Cavani. In mezzo, come detto, la bagarre: Blasi è l'unico sicuro del posto, mentre lottano partendo da favoriti Nocerino e Bresciano: al primo potrebbe essere preferito Bertolo, al secondo Simplicio in caso di tattica più spregiudicata. Qualche novità anche in panchina, dove dovrebbe sedersi per la prima volta il rumeno Melinte.

Probabile Formazione - Rubinho; Cassani, Bovo, Kjaer, Balzaretti; Nocerino, Blasi, Bresciano; Pastore; Miccoli, Cavani.

Panchina - Sirigu, Goian, Melinte, Bertolo, Simplicio, Succi, Budan.

Indisponibili - Hernandez, Liverani, Migliaccio.



Difficoltà in casa Bari per la trasferta di Palermo, con tanti giocatori in condizioni precarie un po' in tutti i reparti. Andiamo con ordine: in porta c'è Gillet, mentre la linea a 4 difensiva sarà composta da A.Masiello, Ranocchia, un Bonucci recuperato all'ultimo minuto e S.Masiello, che sostituirà Parisi vittima di un problema agli adduttori. A centrocampo sicuro il duo centrale De Vezze-Gazzi, diversa la situazione sulle fasce: a sinistra Langella è favorito su Allegretti, a destra recuperato miracolosamente anche Rivas, favorito su un Alvarez anch'esso reduce da un infortunio patito con la nazionale honduregna. Davanti non c'è lo squalificato (2 giornate) Sforzini e ovviamente manca ancora Barreto: spazio dunque a Meggiorini e Kutuzov.

Probabile Formazione - Gillet; A.Masiello, Ranocchia, Bonucci, S.Masiello; Rivas, De Vezze, Gazzi, Langella; Kutuzov, Meggiorini.

Panchina - Padelli, Diamoutene, Alvarez, Belmonte, Allegretti, Stellini, Donati.


Indisponibili - Sforzini, Donda, Paro, Kamata, Almiron, Barreto.

giovedì 10 settembre 2009

Bresciano: "Vorrei rimanere in rosanero"

"Da quando gioco nel Palermo il reparto di centrocampo non e' mai stato cosi' numeroso, ma la concorrenza e' solamente positiva. Tutti noi ci sentiamo titolari e vogliamo farci trovare sempre pronti quando l'allenatore ci chiamera' in causa". Il centrocampista del Palermo Mark Bresciano, rientrato ieri in citta' dopo gli impegni con la Nazionale australiana, ha parlato alla stampa della concorrenza in seno al Palermo. "Per quanto riguarda il ruolo, mi piace averne uno di riferimento, ma in tanti anni di carriera i tecnici mi hanno impiegato in posizioni differenti e ormai sono abituato - spiega - La mia situazione contrattuale? Da quando e' iniziato il ritiro precampionato penso esclusivamente a giocare con la maglia rosanero, ho ancora un anno di contratto in cui voglio far bene e spero di trovare un accordo con la societa'. In citta' mi trovo molto bene insieme alla mia famiglia, mi sono sempre divertito a giocare e non ho alcun motivo di pensare di altro. Gli obiettivi per questa stagione? Noi proveremo a vincere tutte le partite e alla fine vediamo dove possiamo arrivare. In questo avvio di campionato abbiamo provato diversi modi di giocare, ma credo che la soluzione del rombo sia quella piu' adatta. Domenica prossima incontreremo il Bari, un avversario tosto, che ha messo in difficolta' anche l'Inter e per questo motivo non sara' facile per noi. La partita piu' attesa dell'anno? Ovviamente il derby con il Catania, vogliamo riscattare le sconfitte dell'anno scorso".

lunedì 7 settembre 2009

Abate: "Amauri, niente qualificazioni"

Non contate su Amauri per staccare il biglietto per il Sud Africa. Lui, al massimo, arriverà dopo. E' quello che emerge dalle parole del presidente della Federcalcio Giancarlo Abete: "Amauri? La posizione della Figc è che l'Italia finirà le qualificazioni ai Mondiali con l'organico attuale. La cittadinanza di Amauri sicuramente arriverà dopo le ultime partite degli azzurri. Poi sarà il c.t. a fare la sua scelta, fermo restano il grande apprezzamento della federazione per il giocatore brasiliano sia da un punto di vista sportivo che umano".

Oriundi — Abete, al termine del consiglio federale, torna a parlare di Amauri: "Noi abbiamo una copia delle carte che stanno al Viminale. Sarà il Ministero dell'Interno a comunicare al giocatore la data in cui riceverà la cittadinanza italiana. Ma come minimo bisognerà aspettare il 31 ottobre". Il presidente ha poi sottolineato che ora di finirla con il termine oriundi: "Non ha più senso usare questo termine. Se sono cittadini italiani possono giocare solo con l'Italia, se invece hanno la doppia cittadinanza devono fare una scelta, ma quando la fanno hanno poi a tutti gli effetti gli stessi diritti e le stesse opportunità degli italiani".

Europeo 2016 — "Per adesso siamo concentrati sulla preparazione del dossier da presentare all'Uefa. Stiamo lavorando intensamente per poter ospitare gli Europei del 2016, ma è ancora presto per dirsi ottimisti". Queste le parole del presidente della Figc sulla nuova candidatura italiana: "Venerdì prossimo ci sarà un workshop con i dirigenti dell'Uefa per fare un punto sulla sicurezza e sugli stadi. Poi l'1 ottobre ci sarà un altro incontro per le infrastrutture e la logistica. Abbiamo attivato un gruppo di lavoro che si aggiunge alla struttura già esistente per la candidatura che avevamo presentato per l'edizione del 2012. Il disegno di legge sugli stadi è una tappa fondamentale: la Francia lo ha già".

Tessera del tifoso — "Sulla tessera del tifoso abbiamo sempre avuto una posizione chiara. Da commissario straordinario della Lega - ricorda Abete al termine del Consiglio Federale - ho partecipato a due incontri con il ministro Maroni e le società di A e B: ho preso atto del decreto del 15 agosto ritenendo coerente una obbligatorietà, anche se avrei preferito non ci fosse. Oggi c'è una normativa che dà quattro mesi di tempo per una applicazione sostanziale: per noi, però, la rivoluzione culturale non è data dalla tessera del tifoso ma dall'introduzione del biglietto nominativo, che ha contribuito a rompere delle abitudini consolidate. L'obiettivo della Figc è far diventare la tessera uno strumento di sicurezza ed un momento di fidelizzazione e servizi".

domenica 6 settembre 2009

Al Brasile il derby del mondo: Maradona è nei guai

Il Brasile di Carlos Dunga vince la sfida della stelle contro l'Argentina: 3-1 grazie a Luisao e Luis Fabiano (2), inutile l'1-2 di Datolo. I verdeoro infliggono una lezioni ai rivali e staccano il pass per i Mondiali sudafricani. Il Brasile vola già in Sudafrica: la squadra di Carlos Dunga ha schiantato in trasferta l'Argentina per 3 a 1 ed è così la prima nazionale del Sudamerica ad acquisire il passaporto per la fase finale dei Mondiali.
Per la nazionale guidata da Diego Armando Maradona quella allo stadio 'Gigante de Arroyito' di Rosario è stata una sconfitta bruciante, che rende molto difficile il cammino verso il Sudafrica. Nel suo girone, la 'Seleccion' è infatti quarta alle spalle di Brasile, Paraguay e Cile, e rischia di dover affrontare lo spareggio con il quinto classificato del gruppo Concacaf. Il Brasile ha saputo costruire senza grandi difficoltà una partita perfetta, grazie alle reti di Luisao, di testa al 23', e di Luis Fabiano al 30', entrambi a causa di ingenuità e disattenzioni della difesa argentina. La terza rete brasiliana è giunta al 66' grazie ad una precisa chiusura di Luis Fabiano, dopo un passaggio magico di Kakà: gol che è arrivato due minuti dopo l'unica rete argentina (segnata da Jesus Datolo con un forte tiro di sinistra da fuori area) e che è stato come una mazzata per la squadra di Maradona.
Al centro degli sguardi dei 40 mila presenti allo stadio è finito l'uomo più atteso dai preoccupati tifosi locali, Leonel Messi. La stella del Barcellona non è mai riuscita ad essere incisiva di fronte alla massiccia e ben dispiegata difesa del Brasile. Ma è stata tutta la squadra di Dunga a giocare con grande serenità aspettando gli errori (tanti) degli avversari. Molti i brasiliani in evidenza, tra i quali il portiere Julio Cesar, i difensori Luisao e Lucio, Elano e Gilberto Silva. Oltre a Luis Fabiano che non ha mancato l'appuntamento con i gol.
NON E' COLPA DI MESSI - "Ora quel che non bisogna fare è prendersela con Messi, che - ha puntualizzato Diego - fa parte di una squadra, e non gioca da solo. Fino ai primi venti minuti il Brasile non era neppure arrivato nella nostra porta, ma abbiamo marcato molto male, fatto che ci è costato caro", ha proseguito Maradona. "Sono tranquillo con i miei giocatori, ora dobbiamo continuare a lavorare, in vista della partita di mercoledì con il Paraguay, anche se sarà dura e complicato".
DUNGA ENTUSIASTA- "Siamo stati più tecnici e concentrati. I miei giocatori non solo sono grandi campioni, ma anche dei veri lavoratori nel campo di gioco", ha sottolineato Dunga al termine della partita, riconoscendo che l'Argentina "é una grande squadra e Messi è uno dei migliori". Nel rilevare che "il Brasile ha saputo utilizzare bene la velocità nei momenti opportuni", il ct ha precisato che la sua squadra "non ha vinto per gli errori dell'Argentina, ma perché siamo stati concentrati e abbiamo giocato bene le palle ferme".

Sudafrica 2010: Kjaer ferma C.Ronaldo, Trapattoni mette pressione su Lippi

Ventuno le partite in programma per le qualificazioni mondiali: brutti passi falsi per Portogallo e Francia, vince la Svezia di Ibrahimovic. Ok l'Ucraina, 5-0 contro Andorra, a segno anche Shevchenko. Bene la Russia di Pavlyuchenko (doppietta).
GRUPPO 1
Danimarca-Portogallo 1-1
Per i lusitani è quasi finita. Cristiano Ronaldo e soci vanno sotto al 42', quando l'attaccante dell'Arsenal Bendtner porta avanti la Danimarca. Con una classifica più che deficitaria significherebbe mancata qualificazione. Ma Liedson all'86' pareggia i conti e tiene viva una flebile speranza. Il Portogallo è ora quarto a 10 punti, -7 rispetto alla Danimarca prima in classifica e -3 dall'Ungheria seconda.
Ungheria-Svezia 1-2
Impresa grandissima per gli ospiti. L'ex juventino Mellberg porta avanti la Svezia dopo soli 8', ma un rigore trasformato da Husztl (79') rimette i magiari in pari. Sembra finita. Ma l'Ungheria deve fare i conti con Zlatan Ibrahimovic, che al 94' regala i tre punti alla Svezia, ora terza a -1 dai magiari.
GRUPPO 2
Moldova-Lussemburgo 0-0
Israele-Lettonia 0-1
Rete fondamentale di Gorkss al 14' del secondo tempo. Con questo risultato la Lettonia si porta infatti al secondo posto, agganciando la Grecia e ponendosi a -3 dalla vetta.
Svizzera-Grecia 2-0
Gli elvetici passano nel finale, ma la partita si sblocca al 42', quando gli ospiti restano in dieci per la doppia ammonizione di Vyntra. All'83' Grichting segna l'1-0, all'88' il doriano Marco Padalino raddoppia. La Svizzera vince lo scontro diretto per il primo posto e sale a 16 punti, +3 sulla Grecia e la Lettonia.
GRUPPO 3
Polonia-Irlanda del Nord 1-1
Slovacchia-Repubblica Ceca 2-2
Derby ad alta tensione e senza esclusione di colpi. Succede tutto nella ripresa. Al 60' Sestak porta in vantaggio i padroni di casa, ma otto minuti dopo pareggia Pudil. Il napoletano Hamsik al 73' fa 2-1 su rigore, però al 75' rimedia il secondo giallo ed esce di scena. Ne approfitta la Repubblica Ceca, che pareggi all'84' con Milan Baros. La Slovacchia resta prima con 16 punti. La Repubblica Ceca è ferma a 9 ed è quasi fuori dai giochi avendo solo tre partite da giocare.
GRUPPO 4
Azerbaijan-Finlandia 1-2
Russia-Liechtenstein 3-0
La Russia passeggia sul Liechtenstein nel segno di Roman Pavlyuchenko: dopo il gol iniziale di Vasily Berezutsky al minuto 17, ci pensa l"attaccante del Tottenham a realizzare ben due calci di rigore (al 39' e al 45') per rendere più largo il successo degli uomini di Guus Hiddink, che per l"occasione ha dovuto rinunciare per infortunio sia al playmaker dell'Arsenal Andrey Arshavin (inguine) che all'ala del Chelsea Yuri Zhirkov (ginocchio). Russia a quota 18 punti, solo a -1 dalla capolista Germania.
GRUPPO 5
Armenia-Bosnia 0-2
Turchia-Estonia 4-2
La Turchia ha battuto l'Estonia 4-2 (2-1 al termine del primo tempo) grazie alle reti di Yildrim, Turan e Sanli, autore di una doppietta. Per l'Estonia a segno invece Voskoboinikov, che aveva realizzato il momentaneo vantaggio degli ospiti al 7' del primo tempo, e Vassiljev. Con questi tre punti, la Turchia, che si conferma terza forza del girone, sale a quota 11, comunque lontana dalla seconda posizione occupata dalla Bosnia (15).
SPAGNA-BELGIO 5-0
Le Furie Rosse dimostrano di aver dimenticato in fretta la debacle della Confederations Cup e mantengono la classifica a punteggio pieno. Vicente del Bosque opta per un 4-4-2 con Villa e Torres davanti e un centrocampo composto dal doppio regista, Xabi Alonso e Xavi, e da due esterni come Busquets e David Silva. Proprio quest'ultimo sblocca le marcature al 41' e segna la personale doppietta al 68'. In mezzo, i gol del solito gemello del Valencia David Villa (49') e del centrale del Barcellona Piqué (50'). A chiudere le marcature è sempre Villa a cinque minuti dallo scadere, facendosi perdonare il rigore sbagliato al 23'. La Spagna rifila la "manita" al Belgio e va a 21 punti, +6 sulla Bosnia a tre partite dal termine. Quando si dice avere la qualificazione in tasca.
GRUPPO 6
Ucraina-Andorra 5-0
Tutto facile per gli uomini di Aleksey Mikhaylichenko: i padroni di casa sbloccano il risultato al 18' con Yarmolenko e raddoppiano nel recupero del primo tempo con il talentuoso Artem Milevskiy. Nella ripresa va a segno anche Andriy Shevchenko (al 71' su calcio di rigore); sempre dal dischetto arrivano il definitivo 4-0 a opera ancora di Milevskiy al 91' e il definitivo 5-0 di Yevgen Seleznov al 93'. L'Ucraina sale a quota 14 punti e rilancia le sue velleità di secondo posto.
Croazia-Bielorussia 1-0
Con l'Inghilterra di Fabio Capello praticamente imprendibile, la Croazia non può fare altro che rafforzare la sua seconda posizione nel gruppo 6 vincendo - seppur di misura - contro la Bielorussia a Zagabria. Di Ivan Rakitic, trequartista dello Schalke 04, il gol che decide la partita al 24' del primo tempo. E mercoledì prossimo c'è Inghilterra-Croazia, con gli inglesi che guidano il raggruppamento con 21 punti, quattro in più rispetto ai 17 messi fin qui insieme dai croati.
GRUPPO 7
Austria-Isole Far Oer 3-1
Francia-Romania 1-1
Ennesimo passo falso per la Nazionale di Raymond Domenech che non riesce ad andare al di là dell'1-1 interno contro la Romania. Allo Stade de France, i transalpini - dopo essere andati in vantaggio con il solito Henry al 48' - sono ripresi dai compagni di Mutu (quest'ultimo assente per infortunio) che sfruttano al meglio l'autogol di Escudè all'11' del secondo tempo. E ora, per la Francia, andare a prendere la Serbia in testa al girone si fa davvero dura.
GRUPPO 8
Bulgaria-Montenegro 4-1
Il fiorentino Stefan Jovetic dimostra ancora una volta il proprio stato di grazia segnando la rete che illude gli ospiti (8'). Dopodiché è notte fonda. Al 45' pareggia i conti Kishishev, al 49' Telkiyski fa 2-1. E nel finale c'è anche spazio per il 3-1 di Berbatov su rigore e il 4-1 di Domovchiski. La Bulgaria si presenterà mercoledì a Torino con 11 punti, -5 rispetto all'Irlanda. Ma quanto basta per mantenere una flebile speranza di qualificazione.
Cipro-Irlanda 1-2
Trapattoni aveva detto che la sua Irlanda non avrebbe lottato per il secondo posto e così, almeno considerando il risultato, è stato. L'Eire passa in vantaggio dopo soli 5' con Doyle, compagno di reparto di Robbie Keane nel 4-4-2 del ct italiano. Ma Cipro non molla e al 30' pareggia con Elia. L'Irlanda soffre le pene dell'inferno sino all'83', quando Keane giustizia i padroni di casa e tiene la squadra di Trapattoni a una sola lunghezza dall'Italia (16 punti contro i 17 degli azzurri). Mercoledì l'Irlanda riposa e gli uomini di Lippi si porteranno in pari con i match disputati. E avranno la possibilità di presentarsi in Irlanda il 10 ottobre con un margine di 4 punti di vantaggio.
GRUPPO 9
Scozia-Macedonia 2-0
Islanda-Norvegia 1-1

venerdì 4 settembre 2009

Addio sogni di gloria: Sabatini e "i grandi colpi che non arriveranno mai"

"Blasi non e' un'alternativa all'ex granata, e' sempre stato nella mia testa. Il nostro allenatore voleva completare il reparto di centrocampo con un giocatore di livello come Manuele, che in un ipotetico rombo potrebbe ricoprire sia il ruolo di mezzala che quello di interditore centrale". Lo afferma Walter Sabatini, direttore sportivo del Palermo, dopo la presentazione del neo acquisto Manuele Blasi, puntualizzando: "Voglio chiarire la questione relativa a Dzemaili. Ho portato avanti una trattativa estenuante con il Torino per oltre un mese ma non riuscivo a sbloccarla e fare passi in avanti. Il presidente Zamparini, invece, in cinque minuti ha trovato l'accordo con Cairo e con il calciatore". Strana ammissione quella del ds rosanero che di certo non fa che incrinare ancor di più il suo rapporto con la tifoseria palermitana, molto critica in questi giorni. Sabatini, parlando della campagna acquisti-cessioni, precisa: "Negli ultimi momenti del calciomercato c'e' stata un'offerta importante per Budan da parte di una squadra russa, ma quel colpo di testa contro la Fiorentina lo ha avvicinato di molto al modello di attaccante che abbiamo in mente. Simplicio'? Non e' mai stato sul mercato, cosi' come non e' mai stata fatta alcuna trattativa con la Lazio. Lui e Bresciano sono due grandissimi giocatori a disposizione di Zenga. Succi, invece, e' stato messo sul mercato anche per una sua richiesta, ma quando e' rimasto con noi non e' sembrato per nulla rammaricato. Anche se dovesse giocare poche partite di certo sara' molto importante, e' un ragazzo estremamente motivato e per questa ragione e' arrivato a giocare in Serie A. Pastore? Sta rispettando le aspettative, ha fatto due buonissime partite di sostanza, ma nessun giocatore nel calcio italiano si e' mai imposto senza l'aiuto della squadra. Il nostro gruppo - conclude il Ds rosanero - e' formato da ragazzi molto generosi, in grado di remare tutti nella giusta direzione". Il ds rosa pronuncia poi delle parole che infrangono i sogni di molti tifosi rosanero, in merito ad un futuro radioso e fatto di grandi ambizioni: "Io non ho detto di aver poco gradito il malcontento dei tifosi o che mi dà fastidio il fatto che io non sia molto amato dai tifosi del Palermo. Io volevo solo che un calciatore già nostro, come Blasi, fosse accolto nel modo adeguato. Io non sono un direttore sportivo dai grandi colpi, lo dico con sincerità e da questo punto di vista non adotto questa politica e per tale ragione so che non sarò mai il direttore sportivo dei sogni dei tifosi rosanero".

giovedì 3 settembre 2009

Monte ingaggi serie A: Palermo nono

La "Gazzetta dello Sport" ha stilato una classifica relativa al monte stipendi delle squadre di serie A per la stagione calcistica 2009-2010. Secondo la "rosea", il Palermo si trova in nona posizione. In vetta l’Inter campione d’Italia in carica:
1. Inter: 150 milioni di euro
2. Milan: 125,5 mln
3. Juventus: 115 mln
4. Roma: 69,7 mln
5. Fiorentina: 40 mln
6. Genoa: 38 mln
7. Napoli: 37 mln
8. Lazio: 32,9 mln
9. Palermo: 30 mln
10. Parma: 26 mln
11. Sampdoria: 24 mln
12. Bari: 20 mln
13. Bologna: 20 mln
14. Cagliari: 19 mln
15. Udinese: 18 mln
16. Siena: 17,5 mln
17. Catania: 17,5 mln
18. Livorno: 14,3 mln
19. Chievo: 13 mln
20. Atalanta: 13 mln.
Dato importante: la Sampdoria, pur garantendo 2,5 milioni all'anno ad Antonio Cassano spende 6 milioni di euro in meno del Palermo. Il club rosanero quindi, tra le squadre della parte sinistra della classifica, è al penultimo posto per quanto riguarda il monte ingaggi, elemento chiave che può spingere o intralciare il cammino verso traguardi importanti. Un ulteriore dato curioso è quello che vede la Lazio di Lotito spendere 2,9 milioni in più dei rosa, con Cruz a 1,6 milioni annui ultima prova. Genoa e Napoli spendono rispettivamente 8 e 7 milioni in più dei rosanero. La Fiorentina addirittura 10 milioni in più. Senza dubbio, aumentare anche di poco l'entità del monte ingaggi e ancor di più del tetto ingaggi appare ad oggi l'unica soluzione possibile in vista di un ipotetico salto di qualità.

Un sogno a tinte rosanero: L'A.S.D Futsal Palermo in rampa di lancio


Riportare i colori rosanero nel calcio a 5 che conta. E' questo l'obiettivo dell'A.S.D Futsal Palermo del presidente Liborio Guida Rutilio. L'A.S.D. FUTSAL PALERMO, dapprima denominata A.S.D. FEEL ROUGE, nasce nel mese di settembre 2006 per merito di Liborio Guida Rutilio, che vanta un passato sportivo come arbitro di calcio a 11 dal 1973 al 1989 con gli ultimi 5 anni a calcare numerosi campi di calcio di serie C 1 a livello nazionale e tra questi quello della Favorita di Palermo dove, dinanzi a circa 45.000 spettatori, arbitrò la famosa partita PALERMO - ATLETICO MINEIRO, che segnò la rinascita della squadra del Palermo. Nella stagione 2006/2007 alla prima esperienza di serie D la squadra si classifica al 3° posto centrando l’accesso ai play off per la serie C 2, dove viene eliminata soprattutto per mancanza di esperienza e della necessaria “cattiveria sportiva”. Nella successiva stagione 2007/2008 la 1^ squadra, sotto la guida tecnica di Adriano Varrica, ripete il campionato di serie D classificandosi al 2° posto, accede ai play off perdendo soltanto l’ultima decisiva partita per la promozione in serie C 2, mentre la squadra giovanile juniores, dove gioca anche il figlio Daniele, con la guida tecnica di Salvo Ruisi arriva a disputare la fase finale regionale. Il presidente Liborio Guida R., credendo nel suo progetto a medio – lungo termine per cercare di arrivare al prestigioso traguardo nazionale e credendo nell’impegno dei suoi ragazzi, acquisisce dapprima il titolo sportivo del St. Denis, squadra di serie C 1, e così, dopo avere rinforzato la squadra con elementi esperti di categoria superiore e con il sostegno di qualche sponsor, nella stagione sportiva partecipa al Campionato Regionale di serie C 1 classificandosi alla fine al 6° posto. Dopo i fasti dell'Atletico Palermo in A la C1 (ultimo grado regionale prima del ritorno nel panorama nazionale) è la serie più alta nella quale milita una formazione palermitana. Fin qui il passato, eccoci ora al presente pronti per questa nuova stagione che la Futsal Palermo si appresta ad affrontare con due grandi obiettivi: riportare il calcio a 5 palermitano nel panorama nazionale e diventare i porta-bandiera rosanero in Sicilia prima e nel resto del paese poi. Un movimento che si diffonde anche all'interno del più importante social network della rete, Facebook. Ecco il gruppo dedicato alla più importante squadra palermitana di calcio a 5 militante nel girone unico regionale di serie C1. Tutte le news e gli appuntamenti con le telecronache di tutte le gare qui per gli appassionati rosanero:

mercoledì 2 settembre 2009

Cosmi: "Blasi guerriero dai piedi buoni"

"Blasi veniva dalla Roma, l´avevamo preso nel contesto dell´operazione che portò Nakata in giallorosso e aveva appena vent´anni. Me lo avevano presentato come un esterno destro del 4-4-2. Ma ci misi poco a capire che il suo ruolo era in mezzo al campo". E’ quanto affermato, attraverso le colonne del Giornale di Sicilia da Serse Cosmi, allenatore di Emanuele Blasi ai tempi dell’esordio in A a Perugia. "Sull’esterno non riusciva a espreimere le sue qualità. Lo impiegai prima da mezzala, dopo più indietro, da mediano e da allora ha sempre giocato in quel ruolo". L'ex tecnico del Perugia parla poi di come Blasi e Liverani abbiano composto in Umbria una delle coppie di centrocampo meglio assortite. "Blasi era molto giovane e con un futuro davanti, lo ricordo con grandissimo piacere perché è davvero un bravo ragazzo. Con Liverani componeva una coppia affiatatissima e in alcune occasioni l´ho schierato davanti alla difesa. Ha piedi buoni, è bravo nel cambio di gioco, può giocare regista all´occorrenza però non è quello il suo ruolo". Infine una battuta sui difetti dell'ormai ex mediano del Napoli: "Difetti? Il primo difetto è anche il suo pregio, la combattività. Certe volte non riesce a controllare la sua irruenza e allora eccede con qualche fallo di troppo. E poi prova raramente la via del gol, e non capisco perché visto che ha anche un buon tiro. Se solo avesse l´intraprendenza di Giovanni Tedesco...".

Zamparini: "Sabatini in scadenza, rinnovo? Vedremo..." In base a questi due anni di operato, vorresti ancora Sabatini come ds del Palermo?

contatore quanti e da dove