Un Walter Zenga in stile Mourinho presente il match con la Juve: 'Settimana normale. Kjaer gioca. Il portiere? Ho deciso'. Il tecnico del Palermo ostenta sicurezza e serenità alla vigilia della sfida con i bianconeri, impegnativo banco di prova per lui e per la sua squadra, il cui andamento non sta rispettando le promesse del precampionato. 'Questa per me è stata una settimana normale. Unico cambiamento la rifinitura che svolgeremo questa mattina. Quella di Ferrara è una grande squadra. La compagine bianconera ha da sempre uno spirito che è insito nel dna di questa società. Chi entra nello spogliatoio bianconero assorbe subito lo spirito vincente che caratterizza questo club. Il summit con Zamparini? Il presidente era venuto a Palermo per fare una riunione anche prima del Bari'. Proprio nell'incontro tra presidente, ds e allenatore, qualche giornalista ha visto un primo segnale di frattura. Zenga difende il proprio operato. 'Con Sabatini ci vediamo ogni giorno e c'è uno splendido rapporto. Stessa cosa vale per il presidente Zamparini. Nel contesto di questa settimana all'interno della quale questi ragazzi sono stati definiti delle 'ciofeche', siamo riusciti a sfiorare due vittorie consecutive contro Roma e Lazio. Purtroppo questo è un aspetto che nessuno considera, a differenza degli aspetti negativi'.L'allenatore milanese pare a vere risolto i dubbi di formazione. La scia trapelare qualcosa, ma non troppo. 'Kjaer? Sta bene e domani sarà a disposizione. Sirigu o Rubinho? Ho già deciso. So chi scenderà in campo. Quando un allenatore viene messo in difficoltà grazie a delle prestazioni importanti può esserci solo soddisfazione. Tutto dipende dalle partite e dagli avversari. Quando cambi due-tre giocatori, anche se di pari livello ma con caratteristiche diverse, la partita può prendere una piega diversa'.
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