Ieri è arrivato un sì fondamentale per il futuro del calcio. La Commissione Cultura- Sport del senato ha approvato il testo del disegno di legge per i nuovi stadi di proprietà dei club. Ora, a tempo di record, il diesgno di legge potrebbe diventare esecutivo. Ovviamente, lasciando nella legge le dovute menzioni alla spartizione dei diritti tv. Ancora una volta, lo sport, ha messo insieme e d'accordo maggioranza e opposizione, in nome di "stadi più moderni e produttivi" ha detto Crimi, sottosegretario della presidenza del Consiglio con delega per lo Sport, l'uomo che ha spinto il disegno di legge con grande veemenza. Ora, i comuni potrano decidere se cedere gli stadi esistenti alle società, che in alternativa, potendo accedere a crediti super agevolati, ne costruiranno di nuovi, moderni, fruibili, in nome di un calcio moderno e di una nuova cultura sportiva, più europea ed internazionale, da instillare anche negli ultras. "Così come promesso - osserva il senatore Alessio Butti - il Senato ha licenziato in tempi molto rapidi il testo che ora passerà all'esame della Camera dove potrà diventare legge entro l'anno. Il ddl dà ai Comuni l'opportunità di poter costruire gli impianti sportivi nel più breve tempo possibile, attraverso procedure snelle e veloci che una volta intraprese devono necessariamente essere portate a compimento. Gli enti locali potranno ricevere, attraverso un piano triennale di intervento straordinario, un contributo dallo Stato che valga da incentivo per le nuove infrastrutture. Si tratta di un importante piano strategico a livello nazionale di cui il governo si fa carico anche a sostegno della candidatura dell'Italia agli Europei di Basket e di Calcio ed eventualmente alle Olimpiadi del 2020".
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