
Oggi ha parlato alla stampa, mostrando di avere comunque idee molto chiare: "Sono stato accolto molto bene sia dallo staff tecnico che dalla squadra. Sinceramente non credevo di poter essere ben voluto dal gruppo sin da subito, come se giocassi per il Palermo da molto più tempo. Durante questa settimana ho avuto modo di captare segnali importanti per quanto riguarda la caratura di questa squadra. Dal punto di vista umano ho trovato un gruppo molto unito e coeso. Questo è l’elemento fondamentale per una squadra che punta a vincere. In Romania sono state già giocate due giornate di campionato quindi dal punto di vista atletico non ci dovrebbero essere molti problemi. Ho notato, invece, una certe differenza dal punto di vista del clima. In quale ruolo mi esprimo meglio? A mio avviso sono sempre riuscito a dare il massimo in una difesa a quattro, giocando come centrale destro. Per similitudini fisiche e modo di interpretare il ruolo ho sempre osservato con grande ammirazione l’ex centrale del Liverpool, Hyppia. In ogni caso non ho particolari problemi da questo punto di vista. Nel momento in cui ho scelto Palermo sapevo di andare in un club importante e di trovare grande concorrenza. Solo il lavoro e la dedizione potranno consentirmi di ritagliarmi uno spazio importante. Per quanto riguarda i problemi con la lingua, il calcio per me ha un linguagggio universale e per un difensore la comunicazione è fondamentale. Capisco già discretamente l’italiano. Sto facendo tesoro di quelle piccole parole che avevo già imparato durante il periodo in cui ho avuto Zenga, prima, e Pedrazzini poi come allenatori. Ho sempre tenuto in grande considerazione il Palermo. In nazionale gioco con Mutu e Chivu, i quali mi hanno parlato molto bene del Palermo. Probabilmente, infatti, considerando il valore tecnico, se il club rosanero andasse a giocare in Romania vincerebbe sicuramente il campionato".
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