Chi più vince più perde. La vecchia legge del calcio italiano è confermata dall'analisi degli ultimi bilanci disponibili, quelli della stagione conclusa il 30 giugno 2008. In particolare l'Inter, che ha vinto l'ultimo scudetto ed è in testa al campionato con sette punti di vantaggio a cinque partite dal termine, ha il passivo più alto in serie A. La società di Massimo Moratti ha dichiarato una perdita netta di 148,27 milioni nella scorsa stagione, su un giro d'affari che, escludendo le plusvalenze su cessione calciatori (pari a 8 milioni), è stato di 197 milioni. Deficit gigantesco, ma non il più alto nell'albo nerazzurro: il primato è stato raggiunto nei conti al 30 giugno 2007, in rosso per 206,8 milioni.Massimo Moratti può coprire i buchi nerazzurri grazie ai cospicui dividendi che incassa, insieme al fratello Gian Marco, dalla raffineria Saras: circa 100 milioni è il dividendo spettante ai due Moratti – in parti uguali – con la distribuzione degli utili 2008.Secondo nella classifica delle perdite è il Milan. Ha appena approvato un bilancio consolidato al 31 dicembre 2008 con 66,8 milioni di perdita netta, su 237,9 milioni di ricavi. La chiusura dei conti al 31 dicembre è una deroga ottenuta anni fa da Adriano Galliani per far coincidere i conti rossoneri con quelli della casa madre Fininvest. Terza in ordine di perdite la Juventus, in rosso per 20,8 milioni al 30 giugno 2008, quando è finita terza in campionato, dopo 16,2 milioni di plusvalenze nette da calciomercato. Ci sono cinque club con 244 milioni di perdite complessive e cinque con un utile netto di 45 milioni. Sono comprese nel conto le plusvalenze per la cessione di calciatori, che talvolta sono realizzate non con l'effettivo pagamento, ma con lo scambio con altri giocatori, come figurine dell'album Panini.Si può stimare che la perdita effettiva di tutti i club di serie A nell'ultima stagione sia stata di almeno 300 milioni, prima delle plusvalenze.La Fiorentina non ha ancora reso pubblico il bilancio al 31 dicembre 2008: nel 2007 aveva una perdita netta di 3,7 milioni. Il Genoa di Enrico Preziosi ha un utile netto di 1,5 milioni nell'ultimo bilancio (dopo la perdita di 3,72 milioni nel precedente) grazie a 21,78 milioni di plusvalenze da calciomercato, intaccate solo per 1,4 milioni da minusvalenze. Le operazioni più rilevanti sono state la vendita di Marco Borriello al Milan per 11,8 milioni (9,1 milioni di plusvalenza), Cesare Bovo al Palermo per 7,85 milioni (3,29 di plusvalenza), Fernando Forestieri al Siena per 3,4 milioni (3,36 di plusvalenza).Gli utili più consistenti sono stati dichiarati dai bilanci consolidati di As Roma (19,2 milioni) e Lazio (13,76 milioni). Ma questo non significa che la gestione sia risanata. Entrambe le romane hanno una situazione patrimoniale fragile. E ci sono proventi straordinari: soprattutto per la Roma, che ha «proventi non ricorrenti» per 21 milioni e plusvalenze nette da calciomercato per 14,6 milioni. La Magica sconta la debolezza del gruppo di cui fa parte, Compagnia Italpetroli, che a fine 2007 aveva 365 milioni di debiti netti verso le banche, di cui 277 con Unicredit.A sorpresa l'Udinese, settima nell'ultimo campionato, ha presentato un bilancio con 7,88 milioni di utile e ha distribuito dividendi per 4,056 milioni.
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