Contento ed emozionato. E' questa la prima immagina di Javier Pastore al primo giorno da calciatore rosanero. L'arrivo nel pomeriggio, giusto il tempo per vestire gli abiti sportivi con i nuovi colori ed entrare in campo per la prima sgambatura. Non solo questo ma anche la prima partitella con i compagni ed i primi colpi di pregevole fattura. Una giornata da ricordare chiusa dalla conferenza stampa di presentazione. "Ho incontrato un gruppo di brave persone e di ottimi calciatori. Prima partitella con i compagni? E’ stata una sensazione senza dubbio positiva anche perchè ero compagno di squadra di un campione come Miccoli. Averlo accanto potrà essere un fattore determinante per la mia crescita in maglia rosanero. In molti mi definiscono il nuovo Kakà? In quel ruolo è di sicuro il più forte e completo al mondo. Sarebbe un sogno diventare un giocatore del suo livello o addirittura come lui. Sono un fantasista ed è questa la posizione che prediligo. Posso giocare da trequartista o da seconda punta". Un profilo tracciato con passione e la voglia di stupire. Pastore motiva inoltre la sua scelta e la decisione di approdare a Palermo: "Ho preso questa scelta in quanto Palermo è una squadra molto competitiva e composta da giocatori molto giovani. Sono molto contento che anche altri club si sono interessati a me. Se ho scelto il Palermo è perchè corrisponde al target ideale per la mia crescita. Poi se farò bene tra qualche anno si vedrà se dovrò approdare in un club di prima fascia". L'ex numero 16 dell'Huracàn ha poi svelato alcuni retroscena riguardanti il suo accordo con il club di Zamparini. "L’accordo verbale con il Palermo è stato raggiunto da tempo. Il contratto, invece, è stato firmato solo da pochi giorni. Se tornerò per sei mesi in Argentina? Non vedevo l’ora di venire a giocare nel Palermo, ma, allo stesso tempo, parlando con lo staff dell’Huracan non mi dispiaceva l’idea di rimanere altri 6 mesi in Argentina. Alla fine, comunque, sono con tento di essere arrivato subito. Prima impressione sulla città di Palermo? Mi è davvero piaciuta così come la gente palermitana. In città verranno a vivere anche i miei genitori, due miei fratelli ed una sorella. Non solo la mia famiglia è molto contenta per la mia scelta ma anche tutti i miei amici. Chi mi ha aiutato in questa scelta delicata? Mi sono consultato con i miei genitori e, al contempo, mi sono informato sul Palermo tramite internet". Pastore ha infine smentito le voci che lo vorrebbero in procinto di tornare in Argentina per alcuni giorni, causa alcune questioni burocratiche: "Se dovrò tornare subito in Argentina per alcune pratiche burocratiche? No i documenti li portaranno in Italia i miei genitori. Da oggi sono a pieno regime con la squadra".
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