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venerdì 19 giugno 2009

La Confederations in pillole: seconda giornata


Confederations Cup entrata nel vivo con i primi verdetti e le prime bocciature, le conferme e clamorosi ribaltoni, nello spirito di una manifestazione che nella sua seconda giornata ha regalato meno spettacolo e colpi di scena, con la continuazione della tendenza che vede le migliori partite nel Girone B in contrasto con un Girone A scontato e che va avanti per inerzia. Andiamo a vedere cosa succede nei due raggruppamenti:

Girone A – Interessante quanto noiosa la gara tra Spagna e Iraq. Gli uomini di Milutinovic ancora una volta hanno mostrato un’eccellente organizzazione difensiva, alla quale purtroppo però va contrapposta la clamorosa pochezza quando la palla va gestita al fine di provare a fare un gol. Gli iraqueni hanno comunque mostrato al mondo i soliti difetti della Spagna, eccezionale squadra di palleggiatori e uomini da possesso palla, che si rivela ciononostante tremendamente inconcludente di fronte a spazi stretti e difese rocciose. Nonostante tutto il Dream Team spagnolo ha comunque portato a casa il risultato, finalizzando una delle pochissime palle gol costruite per l’1-0 finale.
Bene il Sudafrica nella sua seconda uscita, contro una Nuova Zelanda ancora una volta dimostratasi inadeguata a questo palcoscenico: i padroni di casa al di là della pochezza degli avversari hanno mostrato come siano una squadra diversa quando c’è Pienaar: maggiori iniziative in velocità, un gioco che finalmente acquisisce un senso e meno peso sulle punte e su Modiste sono il risultato della presenza del regista dell’Everton e causa del 2-0 finale.

Girone B – Travolgente Brasile contro degli USA che sono parsi un po’ sulle gambe dopo la gara con l’Italia. I verdeoro hanno messo in luce uno straordinario Maicon e finalmente hanno avuto un po’ più di sostanza da Melo e Gilberto Silva in mezzo al campo. Un’ulteriore conferma poi è arrivata dai calci piazzati, dove gli uomini di Dunga fanno paura anche grazie ai tanti tiratori capaci d'indirizzare la palla sulla testa di qualunque compagno. Dalla parte degli USA invece tanta delusione, a partire da un Howard poco sicuro in porta sino ad arrivare ad un Altidore rinunciatario e pasticcione rispetto alla gara con l’Italia. La Confederations Cup per ora boccia la nazionale a stelle e strisce, in vista del Mondiale 2010.
Continua la favola dell’Egitto, che batte l’Italia al termine di una gara giocata male dagli Azzurri: bloccato Rossi, la nazionale non ha avuto idee nella prima frazione, intestardendosi con il tiro da fuori, pensando che la palla possa entrare sempre. Nella ripresa l’ingresso in campo di Montolivo e di un Pepe da ammirare per il cuore messo in campo hanno cambiato la situazione, ma la porta egiziana si è rivelata inviolabile anche per eventi sfortunati, vedi le occasioni capitate a Iaquinta. La verità è che questa nazionale ha problemi notevoli: la retroguardia che nel 2006 sembrava insuperabile non sembra tale, manca fantasia in mezzo al campo e davanti, Gattuso non sta bene, e anche Pirlo si trascina in campo sbagliando fin troppe giocate per lui facili. A tutto questo si aggiunge la solita situazione di cui si parla ad ogni manifestazione internazionale: ovvero la mancanza di un centravanti utile, dato che Toni e Giardino sono animali da gol, e se non segnano son assolutamente inutili alla causa, specie Toni che con la maglia azzurra quando conta fa davvero poco.

Consigli per gli acquisti – Partiamo dall’Iraq: particolarmente interessante la diga a centrocampo formata da Nashat Akram, classe 1984, e Hawar Mulla Mohammed, classe 1981. Giocatori diversi, entrambi prediligono la fascia centrale del campo, Akram (che gioca in Qatar come un altro suo compagno molto interessante, Yoannis Mahmoud) è più devoto a compiti di regia, mentre Hawar gioca in posizione più avanzata, gioca meglio in uno contro uno e s’inserisce con maggior mordente: non a caso ha il vizietto del gol, come dimostrato in Champions con l’Anorthosis.
Nel Sudafrica bene Bernard Parker della Stella Rossa: dopo la figuraccia con l’Iraq ha mostrato le sue ottime doti fisiche e una discreta abilità a finalizzare le palle gol create dai compagni. Ottima gara anche per Masilela, esterno sinistro con un buon campionario di finte e movimenti macchinosi ma comunque ubriacanti , anche se forse messi fin troppo in luce dalla debole fascia destra neozelandese.
Per il Girone B si torna in Egitto con Essam El-Hadary, strepitoso contro gli Azzurri: l’estremo difensore egiziano ha mostrato grandi riflessi, prontezza nelle uscite e fantastica capacità nel controllare i palloni bassi. Impressionante anche lo stacco da terra, messo in luce col balzo prodigioso sulla conclusione da fuori di Rossi. Da aggiungere al campionario tecnico anche la personalità e una naturale leadership che lo rendono un importante punto di riferimento difensivo. L’età purtroppo non gioca a suo favore (36 anni), peccato.

Prossimo turno – Il 20 Giugno scende in campo il Girone A: in contemporanea Iraq-Nuova Zelanda, gara in cui giustizia vorrebbe che l’Iraq porti a casa i 3 punti, e Spagna-Sudafrica per il Girone A: per le Furie Rosse non dovrebbe essere una gara impossibile, ma una volta sbloccatisi i Bafana Bafana possano far meglio: per passare alle Semifinali basta un punto, o comunque sperare che l’Iraq non seppellisca a suon di reti ciò che resta della Nuova Zelanda.
Girone B il 21 Giugno con Egitto-USA, gara praticamente indirizzata verso i campioni d’Africa forse orfani di Zidan, ma soprattutto la gara che decide il Girone, Italia-Brasile. Ricordiamo che in casa di vittoria egiziana, tutto dipende da Italia-Brasile: se si pareggia o vince il Brasile, verdeoro primi nel girone ed Egitto secondo; se vince l’Italia si arriva pari a 6 con una differenza reti che al momento premia il Brasile(+4), seguito da Italia (+1) e Egitto (0). In ogni caso gli uomini di Dunga sembrano con un piede in Semifinale.

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Zamparini: "Sabatini in scadenza, rinnovo? Vedremo..." In base a questi due anni di operato, vorresti ancora Sabatini come ds del Palermo?

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