Buffon: 7. Incolpevole sui gol, ha il merito di evitare che la serataccia si trasformi in disfatta con almeno due interventi prodigiosi su van Nistelrooy. A fine partita chiede scusa agli italiani, dimostrando, se ce ne fosse ancora bisogno, grande personalità. Il migliore.
Barzagli: 4,5. Sono ancora in molti a chiedersi perché sul 2-0 di Sneijder a coprire ci fosse Di Natale e non il neo giocatore del Wolfsburg. Spesso in ritardo sul pallone rispetto agli avversari, dimostra di essere spaesato senza un leader come Cannavaro al suo fianco.
Materazzi 5. Entra bene nel match compiendo un autentico miracolo al 24’, quando di testa anticipa di un soffio van Nistelrooy solo davanti a Buffon. Poi, come tutta la squadra, entra in confusione e viene giustamente sostituito al 54’ da Grosso.
Zambrotta 5. Non è il Zambrotta del Mondiale. Arriva di rado sul fondo e quando vi riesce non è mai pericoloso. Svolge (e neppure perfettamente) il compitino in fase di copertura, finendo per essere tra i più deludenti.
Panucci 6. Tra i migliori. Sullo 0-0 supera spesso, la metà campo, partecipando alle rare occasioni offensive di marca azzurra. Dopo l’uscita di Materazzi gioca centrale, candidandosi prepotentemente a sostituire in maniera definitiva l’interista nel ruolo.
Pirlo 5,5. La marcatura asfissiante degli orange non gli permette di rendere come al solito. Degni di nota solo alcuni cambi di campo e qualche calcio piazzato, come quello con cui al 78’ va vicino al gol che potrebbe riaprire l’incontro.
Gattuso 6. Ringhio ci mette la grinta, ma non basta. Spesso è costretto a impostare il gioco, ruolo chiaramente non suo, finendo per sbagliare diversi appoggi. Si fa valere, come sempre, in fase di interdizione ed è tra gli ultimi a mollare.
Ambrosini 5,5. Stesso discorso fatto per Gattuso. Bravo a rompere il gioco avversario, meno in fase di costruzione. Inserito all’ultimo al posto di De Rossi, probabilmente già dalla prossima gara cederà i galloni da titolare proprio al romanista.
Camoranesi 4,5. Un fantasma. Serata no per l’oriundo, avulso dal gioco, tra l’altro parecchio scadente, degli uomini di Donadoni. Lascia il posto nel finale a un sicuramente più vivace Cassano.
Di Natale 5,5. Merita mezzo punto in più per aver fatto 80 metri di campo nel vano tentativo di impedire agli olandesi la seconda realizzazione. Per il resto una partita opaca per l’attaccante udinese, che un paio di volte cerca il jolly da fuori area senza successo.
Toni 4,5. Quasi sempre isolato, gioca una partita a sportellate contro la difesa di van Basten, riuscendo quasi mai ad essere pericoloso. Nel secondo tempo, servito dal neo entrato Cassano, sciupa una ghiotta occasione per riaprire la contesa, sparando alto da favorevolissima posizione.
Grosso 6,5. Entra nel vivo dell’incontro con alcune discese sulla sinistra, guadagnando spesso falli e corner. Si fa ipnotizzare a metà ripresa da van der Sar, durante il periodo di maggiore pericolosità degli azzurri. Merita il posto da titolare.
Del Piero 6,5. Ha il merito di rianimare almeno in parte una squadra spenta e senza nerbo, non facendo rimpiangere Di Natale. Sfiora in due occasioni, senza fortuna, la realizzazione.
Cassano 6. Entrato a venti minuti dalla fine al posto di uno spento Camoranesi, si mette subito in luce con un assist al bacio per Toni, sciupato malamente dall’attaccante del Bayern. Ha voglia di giocare “Fantantonio”, e si vede. Genio e sregolatezza.
Donadoni 5. Errata la scelta di schierare la coppia Materazzi-Barzagli al centro della difesa. Ritarda l’ingresso di Del Piero e Cassano, aspettando un’improbabile riscossa dell’undici titolare che puntualmente non si materializza. Non può più sbagliare, altrimenti dirà addio agli Europei e alla panchina della Nazionale.
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