a cura di,
Gianluca Rubino
Quello che hanno chiuso ieri sera Olanda e Francia, è stato il settimo giorno di partite di questa tredicesima edizione dell’Europeo di calcio. Analizziamo i più e i meno di questa prima settimana della manifestazione continentale.
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Il pubblico. Fino ad oggi sugli spalti si è registrato un clima di festa, che ha accomunato sia i tifosi delle squadre vincenti sia quelli delle squadre perdenti. Particolarmente calorosi e numerosi, padroni di casa a parte, olandesi e svedesi.
Gli stadi. Assolutamente all’altezza della manifestazione, si spera possano essere punto di riferimento per chi, in Italia, abbia l’intenzione di costruire un nuovo impianto sportivo.
Il fair-play. Competizione europea piuttosto corretta sino ad oggi, con un solo espulso (il tedesco Schweinsteiger, ndr) e rari casi di simulazione. Un plauso, dunque, a tutte le sedici squadre partecipanti.
I gol. Alcune di rara bellezza (vedi quello di Ibra contro la Grecia), altre fortunose, altre ancora irregolari, ad ogni modo le realizzazioni in questa prima settimana di Europeo non si può certo dire che siano state assenti: ben 35 le marcature fino ad oggi, con il tedesco Podolski e lo spagnolo Villa capocannonieri con 3 realizzazioni a testa.
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I commentatori tecnici Rai. Assolutamente inadeguati Bagni e Morace, con il primo, inopportuno partner di un ottimo Civoli, che sostituisce Zenga già sostituto di Capello e la seconda, nonostante un’esperienza da tecnico di una squadra maschile (la Viterbese di Gaucci, ndr), per nulla competente in materia calcistica.
Gli arbitri. Impossibile non vedere per lo svedese Fröjdfeldt la posizione irregolare di van Nistelrooy sul primo gol olandese contro l’Italia. Addirittura fantozziano il rigore assegnato dall’inglese Webb a favore dell’Austria nell’incontro tra i padroni di casa e la Polonia, per non parlare dell’inesistente penalty concesso alla Romania nel match contro gli azzurri. Fino ad oggi direttori di gara bocciati.
Lo spettacolo. Match in diversi casi dal contenuto spettacolare scadente in questo inizio di Euro 2008. Sono state spesso le giocate individuali a impreziosire incontri che qualitativamente hanno lasciato parecchio a desiderare.
Il clima. Soprattutto negli ultimi giorni si è giocato spesso sotto la pioggia, in alcuni casi caduta in modo copioso. Svizzera-Turchia, incontro terminato 1-2, a metà primo tempo ha rischiato seriamente la sospensione proprio a causa di un acquazzone. L’auspicio dunque è che insieme alla qualità del gioco di questo Europeo, possa migliorare anche il tempo.
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