Mercoledì potrebbe essere il giorno della "stella" per il Palermo. Il decimo acquisto. Dovrebbe essere ufficializzato entro mercoledì appunto l'acquisto dall'Atalanta del difensore, Moris Carrozzieri. A questo punto analizzando con calma l'operato della società, una cosa risalta subito. Con un centravanti di qualità questa squadra può davvero puntare in alto. Con tutto il rispetto per Cavani, Miccoli, Budan e De Melo, è bastato il nome di Iaquinta per accendere l'entusiasmo della folla. E' come un termometro in questo momento la Palermo rosanero. Il livello rimane basso, tutto tace, regna la calma. Poi si sente un nome di quelli che fa agitare il sangue dei tifosi ed il termometro sale. La società ha portato avanti ad oggi una grande campagna acquisti, anche se con un'operazione che ha lasciato la piazza ampiamente insoddisfatta, la cessione dell'ultima bandiera rosanero, Beppe Biava. Con un centrocampo a tre con Liverani, Migliaccio e Nocerino e due trequartisti del calibro di Jankovic e Miccoli basterebbe un grande innseto per far volare questa squadra. Per me è lampante, non so voi cosa ne pensate. Come terminale dei giocatori appena citati, immaginate Diego Milito, Marco Borriello o Vincenzo Iaquinta, che Palermo che sarebbe.... Ricordo un pò a tutti che il Palermo con la cessione di Biava è giunto ad un incasso totale derivante delle cessioni di 49 milioni di euro, ed ancora devono partire certamente Bresciano ed Agliardi, oltre a cessioni possibili come quelle di Guana e Simplicio. Acquistando Carrozzieri la società rosanero conserverà un untile di circa 10 milioni di euro... La cifra è quella, vedete che le cosa come diciamo noi "appattano"? Il prezzo per un centravanti di livello è più o meno quello, e dopo una campagna acquisti davvero ottima non fare l'ultimo sforzo per regalare a Palermo una grande squadra, sarebbe come manciarisi una cassata e lasciare solo il manderino candito, un peccato! "Tutti i fondi in entrata saranno reinvestiti" così c'è stato detto, e vorrei sottolineare che la società considera tra le spese i 7,5 milioni spesi per Nocerino. Ma se il giocatore napoletano è arrivato in cambio di Amauri a costo zero, questi 7,5 milioni non sono mica usciti dalle tasche del Palermo? E' come se non fossero mai stati versati realmente, perchè si considera un'operazione economica "d'uscita", diciamo così, quella che crea una passività, un segno negativo, quindi se al Palermo sono entrati esclusivamente come attivo 12 milioni più due giocatori per Amauri come si possono considerare Nocerino e Lanzafame due spese? La Juve ci ha dato 22 milioni e noi gliene abbiamo riversato 10? Che senso ha signori miei? Non trovate? Quindi per me restano 10 milioni una volta che sarà stato preso Carrozzieri...a quel punto mancherebbe solo il regalo finale...ci sono ancora due mesi, ai posteri l'ardua sentenza....
lo spazio dell'approfondimento che sta tra l'aggiornamento live ed i quotidiani cartacei.
ARTICOLI DEL GIORNO
- Serie A 2010/2011: Il calendario del Palermo
PALERMO: ROSANERO SU HERNANES
I gol dei rosa con D'Agostino by Gladiator987: Atalanta-Palermo
Televideo Rai
martedì 24 giugno 2008
giovedì 19 giugno 2008
Per sempre uno di noi...
Cesare Bovo torna a Palermo dopo quasi due anni, per una cifra di circa 3 milioni di euro più l'intero cartellino di Giuseppe Biava.
Questo post più che alla notizie in se e per se, è dedito a salutare una delle grandi bandiere di questa società, sopratutto degli ultimi venti anni, Peppino Biava. Più volte il difensore bergamasco ha chiesto di rimanere a Palermo, anche sapendo che al 70% avrebbe fatto panchina. Sin dai tempi della leva militare, grazie alll'operazione "Vespri Siciliani" Biava venne a Palermo e subito s'innamorò della città. Nell'anno della promozione venne acquistato dall'Albinoleffe per una cifra irrisoria se paragonata agli attuali prezzi degli acquisti rosanero....e subito fu amore cn i tifosi... Uno dei migliori in Italia a saper giocare d'anticipo, un lottatore, un difensore dinamico ed agile, insomma un ottimo elemento. Ma oltre all'aspetto tecnico ciò che ha fatto legare così tanto i tifosi a questo giocatore è stato l'attaccamento alla maglia, il sentimento d'orgoglio nell'indossare questi colori che Biava non ha mai nascosto e che anzi ha più volte sbandierato. Questo post vuole raccogliere quanti più saluti da parte dei tifosi che sono legati all'uomo prima che al giocatore... Grazie alla mia collaborazione con Stadionews cercherò di far pervenire quanti più messaggi di addio al difensore bergamasco, che di certo non disdegnerà dall'ascoltarli e leggerli. Spero di fare un record con questo post, ma non di commenti per il blog, ma di commenti dediti a salutare una delle ultime bandiere del calcio, un grande uomo, un Palermitano d'adozione che non dimenticheremo mai....Giuseppe Biava...Ciao Peppino
Questo post più che alla notizie in se e per se, è dedito a salutare una delle grandi bandiere di questa società, sopratutto degli ultimi venti anni, Peppino Biava. Più volte il difensore bergamasco ha chiesto di rimanere a Palermo, anche sapendo che al 70% avrebbe fatto panchina. Sin dai tempi della leva militare, grazie alll'operazione "Vespri Siciliani" Biava venne a Palermo e subito s'innamorò della città. Nell'anno della promozione venne acquistato dall'Albinoleffe per una cifra irrisoria se paragonata agli attuali prezzi degli acquisti rosanero....e subito fu amore cn i tifosi... Uno dei migliori in Italia a saper giocare d'anticipo, un lottatore, un difensore dinamico ed agile, insomma un ottimo elemento. Ma oltre all'aspetto tecnico ciò che ha fatto legare così tanto i tifosi a questo giocatore è stato l'attaccamento alla maglia, il sentimento d'orgoglio nell'indossare questi colori che Biava non ha mai nascosto e che anzi ha più volte sbandierato. Questo post vuole raccogliere quanti più saluti da parte dei tifosi che sono legati all'uomo prima che al giocatore... Grazie alla mia collaborazione con Stadionews cercherò di far pervenire quanti più messaggi di addio al difensore bergamasco, che di certo non disdegnerà dall'ascoltarli e leggerli. Spero di fare un record con questo post, ma non di commenti per il blog, ma di commenti dediti a salutare una delle ultime bandiere del calcio, un grande uomo, un Palermitano d'adozione che non dimenticheremo mai....Giuseppe Biava...Ciao Peppino
mercoledì 18 giugno 2008
Arda Turan, il nuovo golden boy del calcio turco
a cura di,
Gabriele Pileri
Il Palermo, come ci ha abituato in questi anni di militanza in serie A, continua ad essere anche in questa sessione di calciomercato la società più attiva con cessioni pesanti, ma al contempo con acquisti che promettono di tenere alto il livello della squadra. Ecco che allora potrei proporre un giocatore che si è messo in mostra nel corso del campionato europeo che si sta svolgendo in questo mese, si tratta del nuovo talento turco Arda Turan. Classe ’87, è cresciuto nelle giovanili del Galatasaray. Nella stagione 2005/2006 è stato ceduto in prestito al Vestel Manisaspor, totalizzando 15 presenze e 2 gol e giocando nel ruolo di terzino destro nonostante nasca come ala offensiva. Successivamente fa ritorno alla “squadra madre” ed al termine della stagione 2006/2007 è stato premiato dalla stampa e dal pubblico come la rivelazione della stagione. Nella sua carriera, anche due gol in Champions League sempre con la squadra turca contro i cechi dell'FK Mladá Boleslav. Turan pur avendo solo 21 anni vanta già una discreta esperienza in campo internazionale, in quanto ha preso parte a ben 9 delle 12 partite di qualificazione ad Euro 2008 della sua nazionale, e ciò potrebbe rendere meno difficoltoso del solito un suo inserimento nel nostro campionato, che al contempo lo farebbe crescere dal punto di vista tattico e caratteriale. Protagonista della rocambolesca partita contro la Repubblica Ceca il talentino turco è un’ala sinistra offensiva in grado di mandare in visibilio il pubblico, un elemento dotato di un’ottima tecnica che gli permette di puntare l'uomo con grande facilità. Palermo sarebbe un’ottima piazza per questo giocatore, il suo innesto potrebbe portare maggiore peso in attacco e soprattutto, viste le sue doti tecniche da “giocoliere” potrebbe riportare sugli spalti del Barbera quell’entusiasmo che Amauri regalava con un doppio passo o una discesa perentoria. Rino se come penso, serve un po’ più di qualità in attacco, allora vai ad Istanbul…
Gabriele Pileri
Il Palermo, come ci ha abituato in questi anni di militanza in serie A, continua ad essere anche in questa sessione di calciomercato la società più attiva con cessioni pesanti, ma al contempo con acquisti che promettono di tenere alto il livello della squadra. Ecco che allora potrei proporre un giocatore che si è messo in mostra nel corso del campionato europeo che si sta svolgendo in questo mese, si tratta del nuovo talento turco Arda Turan. Classe ’87, è cresciuto nelle giovanili del Galatasaray. Nella stagione 2005/2006 è stato ceduto in prestito al Vestel Manisaspor, totalizzando 15 presenze e 2 gol e giocando nel ruolo di terzino destro nonostante nasca come ala offensiva. Successivamente fa ritorno alla “squadra madre” ed al termine della stagione 2006/2007 è stato premiato dalla stampa e dal pubblico come la rivelazione della stagione. Nella sua carriera, anche due gol in Champions League sempre con la squadra turca contro i cechi dell'FK Mladá Boleslav. Turan pur avendo solo 21 anni vanta già una discreta esperienza in campo internazionale, in quanto ha preso parte a ben 9 delle 12 partite di qualificazione ad Euro 2008 della sua nazionale, e ciò potrebbe rendere meno difficoltoso del solito un suo inserimento nel nostro campionato, che al contempo lo farebbe crescere dal punto di vista tattico e caratteriale. Protagonista della rocambolesca partita contro la Repubblica Ceca il talentino turco è un’ala sinistra offensiva in grado di mandare in visibilio il pubblico, un elemento dotato di un’ottima tecnica che gli permette di puntare l'uomo con grande facilità. Palermo sarebbe un’ottima piazza per questo giocatore, il suo innesto potrebbe portare maggiore peso in attacco e soprattutto, viste le sue doti tecniche da “giocoliere” potrebbe riportare sugli spalti del Barbera quell’entusiasmo che Amauri regalava con un doppio passo o una discesa perentoria. Rino se come penso, serve un po’ più di qualità in attacco, allora vai ad Istanbul…
In questa società di estremi...
a cura di,
Alessandro Castellese
Anche questa volta la nazionale italiana non si è smentita, ha ancora una volta dimostrato di dare il meglio di se sopratutto nelle situazioni di difficoltà. Alla vigilia del match d'esordio contro l'Olanda c'era grande serenità e nessuno, anche tra i più pessimisti, si aspettava una possibile delusione. Paradossalmente ieri invece alla vigilia dell'ormai eterna sfida tra Italia e Francia, anche tra i più ottimisti, nessuno riteneva possibile un tale trionfo. Due facce della stessa medaglia, due paradossi del nostro calcio. L'Italia ha convinto, non ha stentato ed ha rischiato poco anche nel finale quando si attendeva l'arrembaggio finale dei francesi. Il nostro contesto calcistico è strano, il giorno prima di una grande partita si usano toni solenni e festanti, quello dopo se macchiato da una sconfitta, è pieno di musi lunghi e toni tracigi, siamo sempre lì... è una società di estremi. Al termine della partita contro l'Olanda si riteneva imminente l'addio di Donadoni, oggi invece c'è chi auspica il rinnovo, indipendente da quella famosa clausola che legherebbe il futuro dell'ex centrocampista del Milan di Sacchi, all'andamento della rassegna continentale. E' vero l'Italia nei primi due match ha stentato, facendo dimenticare a tutti i fasti del trionfo tedesco, ma ieri s'è rivisto quello spirito, quella voglia di fare, di vincere che ha contraddistinto sicuramente questo gruppo negli ultimi due anni, con o senza Marcello Lippi. Adesso c'è la Spagna, probabilmente, al momento, l'avversario più ostico che poteva capitare agli azzurri, i quali però in situazioni di pressione sembrano trasformarsi da angellini in leoni pronti a dare il cuore per una maglia e per una nazione intera. Non ci saranno nè Pirlo nè Gattuso, entrambi squalificati, ed oggi indubbiamente in molti spereranno in una rissa, in un litigio, in qualche minuto di follia, nella speranza che qualche elemento di spicco spagnolo vada incontro alla stessa sorte dei due centrocampisti rossoneri, ma ciò non avverrà probabilmente in quanto è previsto per le furie rosse un ampio turn over. Non ci resta che fare quello che forse ci riesce meglio, isolarci da tutti, scendere in campo e vincere...perchè si sa in questa società di estremi sei un campione solo quando vinci...ma, fortunatamente, non tutti la pensano così.
Alessandro Castellese
Anche questa volta la nazionale italiana non si è smentita, ha ancora una volta dimostrato di dare il meglio di se sopratutto nelle situazioni di difficoltà. Alla vigilia del match d'esordio contro l'Olanda c'era grande serenità e nessuno, anche tra i più pessimisti, si aspettava una possibile delusione. Paradossalmente ieri invece alla vigilia dell'ormai eterna sfida tra Italia e Francia, anche tra i più ottimisti, nessuno riteneva possibile un tale trionfo. Due facce della stessa medaglia, due paradossi del nostro calcio. L'Italia ha convinto, non ha stentato ed ha rischiato poco anche nel finale quando si attendeva l'arrembaggio finale dei francesi. Il nostro contesto calcistico è strano, il giorno prima di una grande partita si usano toni solenni e festanti, quello dopo se macchiato da una sconfitta, è pieno di musi lunghi e toni tracigi, siamo sempre lì... è una società di estremi. Al termine della partita contro l'Olanda si riteneva imminente l'addio di Donadoni, oggi invece c'è chi auspica il rinnovo, indipendente da quella famosa clausola che legherebbe il futuro dell'ex centrocampista del Milan di Sacchi, all'andamento della rassegna continentale. E' vero l'Italia nei primi due match ha stentato, facendo dimenticare a tutti i fasti del trionfo tedesco, ma ieri s'è rivisto quello spirito, quella voglia di fare, di vincere che ha contraddistinto sicuramente questo gruppo negli ultimi due anni, con o senza Marcello Lippi. Adesso c'è la Spagna, probabilmente, al momento, l'avversario più ostico che poteva capitare agli azzurri, i quali però in situazioni di pressione sembrano trasformarsi da angellini in leoni pronti a dare il cuore per una maglia e per una nazione intera. Non ci saranno nè Pirlo nè Gattuso, entrambi squalificati, ed oggi indubbiamente in molti spereranno in una rissa, in un litigio, in qualche minuto di follia, nella speranza che qualche elemento di spicco spagnolo vada incontro alla stessa sorte dei due centrocampisti rossoneri, ma ciò non avverrà probabilmente in quanto è previsto per le furie rosse un ampio turn over. Non ci resta che fare quello che forse ci riesce meglio, isolarci da tutti, scendere in campo e vincere...perchè si sa in questa società di estremi sei un campione solo quando vinci...ma, fortunatamente, non tutti la pensano così.
martedì 17 giugno 2008
Attentato ad un mito: ma quali biscotto e tortini?
Nel resto del paese e del continente i termini per indicare una possibile combine tra Romania ed Olanda si sprecano, ma ogni palermitano davanti ad una situazione del genere non utilizzerebbe mai espressioni del tipo "biscotto" o "tortino", ma una ed una sola ed ognuno di voi ce l'ha già sulla punta della lingua...."Pàista ch'ì sàidde", "pasta con le sarde" per chi disconosce le bellezze ed i segreti del dialetto palermitano. Questa è un'espressione che in certe occasioni si sente nell'aria, si avverte e basta uno sguardo allo stadio per capire che si sta pensando la stessa cosa. "Tu chì dici? Pàista ch'ì sàidde?", espressioni come questa guizzano tra le gradinate ed i sedili del Barbera prima di certe partite. In questo caso più che tra le gradinate dell'amato stadio rosanero, questa espressione viaggia attraverso tutti i bar della città e della regione, con la differenza che valicando i confini del capoluogo per pasta con le sarde si intende solo il tipico primo piatto palermitano. Ragazzi...biscotto è riduttivo...tortino è sminuente...ci siamo già capiti...la prossima volta che sentiremo queste "dolci" espressioni durante i Tg sportivi nazionali, continueremo a strocere il naso, perchè queste cose possono solo essere descritte con una "palermitanologia"....ragazzi, pasta ch'ì sàidde!
domenica 15 giugno 2008
Italia - Romania: Le pagelle di Rubino
Italia-Romania 1-1: le pagelle.
Buffon: 7,5. Ancora una volta il migliore. Ci tiene in corsa con una parata stilisticamente non perfetta sul rigore di Mutu, ma va bene così. Incolpevole sul gol dell’attaccante della Fiorentina.
Panucci: 7. Gioca una partita piuttosto attenta al centro, non facendo rimpiangere Materazzi. Lesto a sfruttare l’assist di Chiellini nell’occasione del pareggio.
Chiellini: 6,5. Buona gara da parte dello juventino, inserito da Donadoni al posto di Barzagli. Non è l’eleganza la sua dote migliore, ma sa essere al posto giusto nel momento giusto.
Zambrotta: 5,5. In ripresa rispetto a lunedì. Gioca un match attento, spingendosi talvolta in fase offensiva, senza essere comunque più di tanto pericoloso. Imperdonabile la disattenzione sul gol di Mutu che gli costa mezzo punto in pagella.
Grosso: 7. Gran partita dell’ex rosa che asfalta la fascia sinistra, arrivando diverse volte al cross, puntualmente non sfruttato da Toni e Del Piero. E’ al momento il più in forma tra gli azzurri.
De Rossi: 5,5. Gara col freno a mano tirato per il romanista, mai nel vivo del gioco. Sbaglia diversi passaggi, finendo per non essere di aiuto a un Pirlo a corto di fiato. Nel finale sfiora il gol.
Pirlo: 5,5. Gioca meglio rispetto al match con l’Olanda ma manca di lucidità. Sbaglia diversi appoggi cercando spesso, in modo inefficace, il lancio lungo per Toni. Da rivedere.
Perrotta: 5,5. Non una gran partita quella del giallorosso, che sostituiva Ambrosini. Sfrutta di rado la sua dote migliore, la capacità di inserimento, e quando lo fa a metà primo tempo va vicino al gol. Può fare di più.
Camoranesi: 5. Nuova prestazione negativa dell’oriundo, avulso dal gioco. Impalpabile.
Del Piero: 5. Inizia bene, andando vicino al gol, ma col passare del tempo cala e a un quarto d’ora dalla fine viene sostituito da Quagliarella. Come spesso è accaduto nella sua parentesi azzurra, non è decisivo nel momento più importante.
Toni: 6. Il gol lo avrebbe anche fatto, ma gli viene annullato da una cervellotica decisione dell’assistente di Ovrebo. Gioca al servizio della squadra, pagando in lucidità. Nel finale serve un assist al bacio a De Rossi, non sfruttato a dovere dal romanista.
Cassano: 6,5. Entra in campo e accende la luce. Ottime giocate, meriterebbe il posto da titolare.
Quagliarella: sv. Pochi minuti senza lasciare il segno.
Ambrosini: sv. Vedi Quagliarella.
Donadoni: 6. Criticato dalla stampa per tutta la settimana, stravolge la formazione con 5 inserimenti rispetto all’11 anti-Olanda. Meriterebbe la vittoria ma fortuna e terna arbitrale non sono con lui. Si giocherà qualificazione e panchina contro la Francia. Olanda permettendo.
Terna arbitrale: 4. E’ vero che gli episodi non fanno la storia di una partita, ma spesso la modificano. E così accade che l’Italia si vede annullato un gol regolare nel primo tempo e concedere un rigore contro inesistente a fine partita. E se non ci fosse stato san Buffon si parlerebbe di un’eliminazione francamente ingiusta. Arbitraggio, dunque, assolutamente non all’altezza di una partita così importante.
Buffon: 7,5. Ancora una volta il migliore. Ci tiene in corsa con una parata stilisticamente non perfetta sul rigore di Mutu, ma va bene così. Incolpevole sul gol dell’attaccante della Fiorentina.
Panucci: 7. Gioca una partita piuttosto attenta al centro, non facendo rimpiangere Materazzi. Lesto a sfruttare l’assist di Chiellini nell’occasione del pareggio.
Chiellini: 6,5. Buona gara da parte dello juventino, inserito da Donadoni al posto di Barzagli. Non è l’eleganza la sua dote migliore, ma sa essere al posto giusto nel momento giusto.
Zambrotta: 5,5. In ripresa rispetto a lunedì. Gioca un match attento, spingendosi talvolta in fase offensiva, senza essere comunque più di tanto pericoloso. Imperdonabile la disattenzione sul gol di Mutu che gli costa mezzo punto in pagella.
Grosso: 7. Gran partita dell’ex rosa che asfalta la fascia sinistra, arrivando diverse volte al cross, puntualmente non sfruttato da Toni e Del Piero. E’ al momento il più in forma tra gli azzurri.
De Rossi: 5,5. Gara col freno a mano tirato per il romanista, mai nel vivo del gioco. Sbaglia diversi passaggi, finendo per non essere di aiuto a un Pirlo a corto di fiato. Nel finale sfiora il gol.
Pirlo: 5,5. Gioca meglio rispetto al match con l’Olanda ma manca di lucidità. Sbaglia diversi appoggi cercando spesso, in modo inefficace, il lancio lungo per Toni. Da rivedere.
Perrotta: 5,5. Non una gran partita quella del giallorosso, che sostituiva Ambrosini. Sfrutta di rado la sua dote migliore, la capacità di inserimento, e quando lo fa a metà primo tempo va vicino al gol. Può fare di più.
Camoranesi: 5. Nuova prestazione negativa dell’oriundo, avulso dal gioco. Impalpabile.
Del Piero: 5. Inizia bene, andando vicino al gol, ma col passare del tempo cala e a un quarto d’ora dalla fine viene sostituito da Quagliarella. Come spesso è accaduto nella sua parentesi azzurra, non è decisivo nel momento più importante.
Toni: 6. Il gol lo avrebbe anche fatto, ma gli viene annullato da una cervellotica decisione dell’assistente di Ovrebo. Gioca al servizio della squadra, pagando in lucidità. Nel finale serve un assist al bacio a De Rossi, non sfruttato a dovere dal romanista.
Cassano: 6,5. Entra in campo e accende la luce. Ottime giocate, meriterebbe il posto da titolare.
Quagliarella: sv. Pochi minuti senza lasciare il segno.
Ambrosini: sv. Vedi Quagliarella.
Donadoni: 6. Criticato dalla stampa per tutta la settimana, stravolge la formazione con 5 inserimenti rispetto all’11 anti-Olanda. Meriterebbe la vittoria ma fortuna e terna arbitrale non sono con lui. Si giocherà qualificazione e panchina contro la Francia. Olanda permettendo.
Terna arbitrale: 4. E’ vero che gli episodi non fanno la storia di una partita, ma spesso la modificano. E così accade che l’Italia si vede annullato un gol regolare nel primo tempo e concedere un rigore contro inesistente a fine partita. E se non ci fosse stato san Buffon si parlerebbe di un’eliminazione francamente ingiusta. Arbitraggio, dunque, assolutamente non all’altezza di una partita così importante.
News di Gianluca Di Marzio: Ad inizio settimana doppio colpo Palermo, Floccari e Carrozzieri. Il "grande colpo" potrebbe essere Renato Augusto
L'esperto di calciomercato, Gianluca Di Marzio, nel corso della trasmissione sky, eurocalciomercato, ha rilasciato un importante dichiarazione che riguarda il Palermo.
"Doppio colpo per il Palermo ad inizio settimana, in arrivo dall'Atalanta Carrozzieri e Floccari". "Il grande botto del presidente Zamparini - ha proseguito il giornalista di sky - potrebbe essere Renato Augusto, un'operazione importante da circa 11 milioni di euro".
"Doppio colpo per il Palermo ad inizio settimana, in arrivo dall'Atalanta Carrozzieri e Floccari". "Il grande botto del presidente Zamparini - ha proseguito il giornalista di sky - potrebbe essere Renato Augusto, un'operazione importante da circa 11 milioni di euro".
sabato 14 giugno 2008
Euro 2008: I più e i meno della prima settimana
a cura di,
Gianluca Rubino
Quello che hanno chiuso ieri sera Olanda e Francia, è stato il settimo giorno di partite di questa tredicesima edizione dell’Europeo di calcio. Analizziamo i più e i meno di questa prima settimana della manifestazione continentale.
+
Il pubblico. Fino ad oggi sugli spalti si è registrato un clima di festa, che ha accomunato sia i tifosi delle squadre vincenti sia quelli delle squadre perdenti. Particolarmente calorosi e numerosi, padroni di casa a parte, olandesi e svedesi.
Gli stadi. Assolutamente all’altezza della manifestazione, si spera possano essere punto di riferimento per chi, in Italia, abbia l’intenzione di costruire un nuovo impianto sportivo.
Il fair-play. Competizione europea piuttosto corretta sino ad oggi, con un solo espulso (il tedesco Schweinsteiger, ndr) e rari casi di simulazione. Un plauso, dunque, a tutte le sedici squadre partecipanti.
I gol. Alcune di rara bellezza (vedi quello di Ibra contro la Grecia), altre fortunose, altre ancora irregolari, ad ogni modo le realizzazioni in questa prima settimana di Europeo non si può certo dire che siano state assenti: ben 35 le marcature fino ad oggi, con il tedesco Podolski e lo spagnolo Villa capocannonieri con 3 realizzazioni a testa.
-
I commentatori tecnici Rai. Assolutamente inadeguati Bagni e Morace, con il primo, inopportuno partner di un ottimo Civoli, che sostituisce Zenga già sostituto di Capello e la seconda, nonostante un’esperienza da tecnico di una squadra maschile (la Viterbese di Gaucci, ndr), per nulla competente in materia calcistica.
Gli arbitri. Impossibile non vedere per lo svedese Fröjdfeldt la posizione irregolare di van Nistelrooy sul primo gol olandese contro l’Italia. Addirittura fantozziano il rigore assegnato dall’inglese Webb a favore dell’Austria nell’incontro tra i padroni di casa e la Polonia, per non parlare dell’inesistente penalty concesso alla Romania nel match contro gli azzurri. Fino ad oggi direttori di gara bocciati.
Lo spettacolo. Match in diversi casi dal contenuto spettacolare scadente in questo inizio di Euro 2008. Sono state spesso le giocate individuali a impreziosire incontri che qualitativamente hanno lasciato parecchio a desiderare.
Il clima. Soprattutto negli ultimi giorni si è giocato spesso sotto la pioggia, in alcuni casi caduta in modo copioso. Svizzera-Turchia, incontro terminato 1-2, a metà primo tempo ha rischiato seriamente la sospensione proprio a causa di un acquazzone. L’auspicio dunque è che insieme alla qualità del gioco di questo Europeo, possa migliorare anche il tempo.
Gianluca Rubino
Quello che hanno chiuso ieri sera Olanda e Francia, è stato il settimo giorno di partite di questa tredicesima edizione dell’Europeo di calcio. Analizziamo i più e i meno di questa prima settimana della manifestazione continentale.
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Il pubblico. Fino ad oggi sugli spalti si è registrato un clima di festa, che ha accomunato sia i tifosi delle squadre vincenti sia quelli delle squadre perdenti. Particolarmente calorosi e numerosi, padroni di casa a parte, olandesi e svedesi.
Gli stadi. Assolutamente all’altezza della manifestazione, si spera possano essere punto di riferimento per chi, in Italia, abbia l’intenzione di costruire un nuovo impianto sportivo.
Il fair-play. Competizione europea piuttosto corretta sino ad oggi, con un solo espulso (il tedesco Schweinsteiger, ndr) e rari casi di simulazione. Un plauso, dunque, a tutte le sedici squadre partecipanti.
I gol. Alcune di rara bellezza (vedi quello di Ibra contro la Grecia), altre fortunose, altre ancora irregolari, ad ogni modo le realizzazioni in questa prima settimana di Europeo non si può certo dire che siano state assenti: ben 35 le marcature fino ad oggi, con il tedesco Podolski e lo spagnolo Villa capocannonieri con 3 realizzazioni a testa.
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I commentatori tecnici Rai. Assolutamente inadeguati Bagni e Morace, con il primo, inopportuno partner di un ottimo Civoli, che sostituisce Zenga già sostituto di Capello e la seconda, nonostante un’esperienza da tecnico di una squadra maschile (la Viterbese di Gaucci, ndr), per nulla competente in materia calcistica.
Gli arbitri. Impossibile non vedere per lo svedese Fröjdfeldt la posizione irregolare di van Nistelrooy sul primo gol olandese contro l’Italia. Addirittura fantozziano il rigore assegnato dall’inglese Webb a favore dell’Austria nell’incontro tra i padroni di casa e la Polonia, per non parlare dell’inesistente penalty concesso alla Romania nel match contro gli azzurri. Fino ad oggi direttori di gara bocciati.
Lo spettacolo. Match in diversi casi dal contenuto spettacolare scadente in questo inizio di Euro 2008. Sono state spesso le giocate individuali a impreziosire incontri che qualitativamente hanno lasciato parecchio a desiderare.
Il clima. Soprattutto negli ultimi giorni si è giocato spesso sotto la pioggia, in alcuni casi caduta in modo copioso. Svizzera-Turchia, incontro terminato 1-2, a metà primo tempo ha rischiato seriamente la sospensione proprio a causa di un acquazzone. L’auspicio dunque è che insieme alla qualità del gioco di questo Europeo, possa migliorare anche il tempo.
venerdì 13 giugno 2008
I numeri dell'Italia
Oggi alle 18 l'Italia giocherà contro la Romania, in quella che è la partita decisiva per il cammino azzurro in questi europei di Austria e Svizzera.
La classifica del girone C parla chiaro e non dice niente di buono:
1 - Olanda 3
2 - Francia 1
3 - Romania 1
4 - Italia 0
L'Italia con due vittorie nelle ultime due partite sarebbe quasi sicuramente qualificata, ma dopo la prestazione di martedì sembrano non esserci più certezze. A questo punto allora gli azzurri devono ovviamente battere la Romania e sperare che l'Olanda batta la Francia, se ciò accadesse all'ultima giornata gli azzurri avrebbero a disposizione 2 risultati su tre, ed andrebbero ai quarti anche pareggiando contro i transalpini. Nel caso in cui nvece la Francia battesse gli olandesi, allora le cose si complicherebbero, in quanto gli azzurri dopo aver vinto con la Romania andrebbero a 3 punti e la Francia sarebbe a 4, di conseguenza l'Italia dovrebbe a tutti i costi battere les bleu.
Ecco numericamente cose ci aspetta oggi, e quali scenari potrebbero aprirsi a seconda del risultato della partita degli azzurri delle 18:
- se l'Italia vince contro la Romania ha il 58,7% di possibilità di passare il turno
- se l'Italia pareggia contro la Romania ha il 29,2 % di possibilità di passare il turno
- se l'Italia perde è eliminata.
La classifica del girone C parla chiaro e non dice niente di buono:
1 - Olanda 3
2 - Francia 1
3 - Romania 1
4 - Italia 0
L'Italia con due vittorie nelle ultime due partite sarebbe quasi sicuramente qualificata, ma dopo la prestazione di martedì sembrano non esserci più certezze. A questo punto allora gli azzurri devono ovviamente battere la Romania e sperare che l'Olanda batta la Francia, se ciò accadesse all'ultima giornata gli azzurri avrebbero a disposizione 2 risultati su tre, ed andrebbero ai quarti anche pareggiando contro i transalpini. Nel caso in cui nvece la Francia battesse gli olandesi, allora le cose si complicherebbero, in quanto gli azzurri dopo aver vinto con la Romania andrebbero a 3 punti e la Francia sarebbe a 4, di conseguenza l'Italia dovrebbe a tutti i costi battere les bleu.
Ecco numericamente cose ci aspetta oggi, e quali scenari potrebbero aprirsi a seconda del risultato della partita degli azzurri delle 18:
- se l'Italia vince contro la Romania ha il 58,7% di possibilità di passare il turno
- se l'Italia pareggia contro la Romania ha il 29,2 % di possibilità di passare il turno
- se l'Italia perde è eliminata.
giovedì 12 giugno 2008
Aronica vuole tornare a casa
a cura di,
Alessandro Castellese
Il difensore palermitano della Reggina, Salvatore Aronica, nel corso dell'intervista rilasciata al "Giornale di Sicilia" si dichiara entusiasta all'idea di vestire i colori rosanero."Il presidente Foti era inizialmente contrario alla mia cessione, ma abbiamo parlato e gli ho fatto capire di voler cambiare aria". "Sono tante le società interessate al mio cartellino - ha aggiunto il difensore amaranto - ma io sono stato chiaro ed ho dato la priorità al Palermo".
Reduce da due ottime stagioni sullo stretto, Aronica si ritiene pronto per coronare il suo sogno, vestire la maglia rosanero. " Ho dei contatti con la Lazio ed il Napoli - dichiara il difensore palermitano - due squadre forti, dal passato glorioso e che il prossimo anno vorranno disputare un campionato da protagonista. Sono felice per il loro interessamento - ha aggiunto il centrale della Reggina – ma, come detto in precedenza, il Palermo resta la mia priorità anche se non capisco come mai stia temporeggiando così tanto". Il difensore ha inoltre confidato al "Giornale di Sicilia" di voler correre il "rischio" di vestire la maglia rosa. "Se alcuni sostengono che questo sia un rischio, io allora voglio correrlo". "Le pressioni si trovano da ogni parte d'Italia - ha proseguito il difensore di Bagheria - e credo che a Palermo non sarebbe diverso. La nostra, peraltro, è una piazza straordinaria". "Alla squadra rosanero potrei davvero dare il mio contributo - ha continuato Aronica - e la mia duttilità potrebbe essere un'arma in più per conquistare un posto da titolare".
Alessandro Castellese
Il difensore palermitano della Reggina, Salvatore Aronica, nel corso dell'intervista rilasciata al "Giornale di Sicilia" si dichiara entusiasta all'idea di vestire i colori rosanero."Il presidente Foti era inizialmente contrario alla mia cessione, ma abbiamo parlato e gli ho fatto capire di voler cambiare aria". "Sono tante le società interessate al mio cartellino - ha aggiunto il difensore amaranto - ma io sono stato chiaro ed ho dato la priorità al Palermo".
Reduce da due ottime stagioni sullo stretto, Aronica si ritiene pronto per coronare il suo sogno, vestire la maglia rosanero. " Ho dei contatti con la Lazio ed il Napoli - dichiara il difensore palermitano - due squadre forti, dal passato glorioso e che il prossimo anno vorranno disputare un campionato da protagonista. Sono felice per il loro interessamento - ha aggiunto il centrale della Reggina – ma, come detto in precedenza, il Palermo resta la mia priorità anche se non capisco come mai stia temporeggiando così tanto". Il difensore ha inoltre confidato al "Giornale di Sicilia" di voler correre il "rischio" di vestire la maglia rosa. "Se alcuni sostengono che questo sia un rischio, io allora voglio correrlo". "Le pressioni si trovano da ogni parte d'Italia - ha proseguito il difensore di Bagheria - e credo che a Palermo non sarebbe diverso. La nostra, peraltro, è una piazza straordinaria". "Alla squadra rosanero potrei davvero dare il mio contributo - ha continuato Aronica - e la mia duttilità potrebbe essere un'arma in più per conquistare un posto da titolare".
mercoledì 11 giugno 2008
Il punto sull'Italia: Le pagelle di Rubino
Buffon: 7. Incolpevole sui gol, ha il merito di evitare che la serataccia si trasformi in disfatta con almeno due interventi prodigiosi su van Nistelrooy. A fine partita chiede scusa agli italiani, dimostrando, se ce ne fosse ancora bisogno, grande personalità. Il migliore.
Barzagli: 4,5. Sono ancora in molti a chiedersi perché sul 2-0 di Sneijder a coprire ci fosse Di Natale e non il neo giocatore del Wolfsburg. Spesso in ritardo sul pallone rispetto agli avversari, dimostra di essere spaesato senza un leader come Cannavaro al suo fianco.
Materazzi 5. Entra bene nel match compiendo un autentico miracolo al 24’, quando di testa anticipa di un soffio van Nistelrooy solo davanti a Buffon. Poi, come tutta la squadra, entra in confusione e viene giustamente sostituito al 54’ da Grosso.
Zambrotta 5. Non è il Zambrotta del Mondiale. Arriva di rado sul fondo e quando vi riesce non è mai pericoloso. Svolge (e neppure perfettamente) il compitino in fase di copertura, finendo per essere tra i più deludenti.
Panucci 6. Tra i migliori. Sullo 0-0 supera spesso, la metà campo, partecipando alle rare occasioni offensive di marca azzurra. Dopo l’uscita di Materazzi gioca centrale, candidandosi prepotentemente a sostituire in maniera definitiva l’interista nel ruolo.
Pirlo 5,5. La marcatura asfissiante degli orange non gli permette di rendere come al solito. Degni di nota solo alcuni cambi di campo e qualche calcio piazzato, come quello con cui al 78’ va vicino al gol che potrebbe riaprire l’incontro.
Gattuso 6. Ringhio ci mette la grinta, ma non basta. Spesso è costretto a impostare il gioco, ruolo chiaramente non suo, finendo per sbagliare diversi appoggi. Si fa valere, come sempre, in fase di interdizione ed è tra gli ultimi a mollare.
Ambrosini 5,5. Stesso discorso fatto per Gattuso. Bravo a rompere il gioco avversario, meno in fase di costruzione. Inserito all’ultimo al posto di De Rossi, probabilmente già dalla prossima gara cederà i galloni da titolare proprio al romanista.
Camoranesi 4,5. Un fantasma. Serata no per l’oriundo, avulso dal gioco, tra l’altro parecchio scadente, degli uomini di Donadoni. Lascia il posto nel finale a un sicuramente più vivace Cassano.
Di Natale 5,5. Merita mezzo punto in più per aver fatto 80 metri di campo nel vano tentativo di impedire agli olandesi la seconda realizzazione. Per il resto una partita opaca per l’attaccante udinese, che un paio di volte cerca il jolly da fuori area senza successo.
Toni 4,5. Quasi sempre isolato, gioca una partita a sportellate contro la difesa di van Basten, riuscendo quasi mai ad essere pericoloso. Nel secondo tempo, servito dal neo entrato Cassano, sciupa una ghiotta occasione per riaprire la contesa, sparando alto da favorevolissima posizione.
Grosso 6,5. Entra nel vivo dell’incontro con alcune discese sulla sinistra, guadagnando spesso falli e corner. Si fa ipnotizzare a metà ripresa da van der Sar, durante il periodo di maggiore pericolosità degli azzurri. Merita il posto da titolare.
Del Piero 6,5. Ha il merito di rianimare almeno in parte una squadra spenta e senza nerbo, non facendo rimpiangere Di Natale. Sfiora in due occasioni, senza fortuna, la realizzazione.
Cassano 6. Entrato a venti minuti dalla fine al posto di uno spento Camoranesi, si mette subito in luce con un assist al bacio per Toni, sciupato malamente dall’attaccante del Bayern. Ha voglia di giocare “Fantantonio”, e si vede. Genio e sregolatezza.
Donadoni 5. Errata la scelta di schierare la coppia Materazzi-Barzagli al centro della difesa. Ritarda l’ingresso di Del Piero e Cassano, aspettando un’improbabile riscossa dell’undici titolare che puntualmente non si materializza. Non può più sbagliare, altrimenti dirà addio agli Europei e alla panchina della Nazionale.
Barzagli: 4,5. Sono ancora in molti a chiedersi perché sul 2-0 di Sneijder a coprire ci fosse Di Natale e non il neo giocatore del Wolfsburg. Spesso in ritardo sul pallone rispetto agli avversari, dimostra di essere spaesato senza un leader come Cannavaro al suo fianco.
Materazzi 5. Entra bene nel match compiendo un autentico miracolo al 24’, quando di testa anticipa di un soffio van Nistelrooy solo davanti a Buffon. Poi, come tutta la squadra, entra in confusione e viene giustamente sostituito al 54’ da Grosso.
Zambrotta 5. Non è il Zambrotta del Mondiale. Arriva di rado sul fondo e quando vi riesce non è mai pericoloso. Svolge (e neppure perfettamente) il compitino in fase di copertura, finendo per essere tra i più deludenti.
Panucci 6. Tra i migliori. Sullo 0-0 supera spesso, la metà campo, partecipando alle rare occasioni offensive di marca azzurra. Dopo l’uscita di Materazzi gioca centrale, candidandosi prepotentemente a sostituire in maniera definitiva l’interista nel ruolo.
Pirlo 5,5. La marcatura asfissiante degli orange non gli permette di rendere come al solito. Degni di nota solo alcuni cambi di campo e qualche calcio piazzato, come quello con cui al 78’ va vicino al gol che potrebbe riaprire l’incontro.
Gattuso 6. Ringhio ci mette la grinta, ma non basta. Spesso è costretto a impostare il gioco, ruolo chiaramente non suo, finendo per sbagliare diversi appoggi. Si fa valere, come sempre, in fase di interdizione ed è tra gli ultimi a mollare.
Ambrosini 5,5. Stesso discorso fatto per Gattuso. Bravo a rompere il gioco avversario, meno in fase di costruzione. Inserito all’ultimo al posto di De Rossi, probabilmente già dalla prossima gara cederà i galloni da titolare proprio al romanista.
Camoranesi 4,5. Un fantasma. Serata no per l’oriundo, avulso dal gioco, tra l’altro parecchio scadente, degli uomini di Donadoni. Lascia il posto nel finale a un sicuramente più vivace Cassano.
Di Natale 5,5. Merita mezzo punto in più per aver fatto 80 metri di campo nel vano tentativo di impedire agli olandesi la seconda realizzazione. Per il resto una partita opaca per l’attaccante udinese, che un paio di volte cerca il jolly da fuori area senza successo.
Toni 4,5. Quasi sempre isolato, gioca una partita a sportellate contro la difesa di van Basten, riuscendo quasi mai ad essere pericoloso. Nel secondo tempo, servito dal neo entrato Cassano, sciupa una ghiotta occasione per riaprire la contesa, sparando alto da favorevolissima posizione.
Grosso 6,5. Entra nel vivo dell’incontro con alcune discese sulla sinistra, guadagnando spesso falli e corner. Si fa ipnotizzare a metà ripresa da van der Sar, durante il periodo di maggiore pericolosità degli azzurri. Merita il posto da titolare.
Del Piero 6,5. Ha il merito di rianimare almeno in parte una squadra spenta e senza nerbo, non facendo rimpiangere Di Natale. Sfiora in due occasioni, senza fortuna, la realizzazione.
Cassano 6. Entrato a venti minuti dalla fine al posto di uno spento Camoranesi, si mette subito in luce con un assist al bacio per Toni, sciupato malamente dall’attaccante del Bayern. Ha voglia di giocare “Fantantonio”, e si vede. Genio e sregolatezza.
Donadoni 5. Errata la scelta di schierare la coppia Materazzi-Barzagli al centro della difesa. Ritarda l’ingresso di Del Piero e Cassano, aspettando un’improbabile riscossa dell’undici titolare che puntualmente non si materializza. Non può più sbagliare, altrimenti dirà addio agli Europei e alla panchina della Nazionale.
I passi da gigante della società rosanero: Granoche: "l'interessamento del Palermo non può che inorgoglirmi"
L'attaccante della Triestina, Pablo Mariano Granoche (24), intervistato dal Giornale di Sicilia, scalpita all'idea di passare in rosanero: "So che la trattativa non è ancora conclusa, ma comunque sono molto felice di essere un obiettivo del Palermo. E' una delle squadre più prestigiose del campionato italiano - prosegue Granoche - ed io non vedo l'ora di vestire quella maglia. L'interessamento del Palermo non può che inorgoglirmi".
Questo è un ulteriore segnale di come il Palermo abbia compiuto dei passi da gigante, come nessuno ha fatto negli ultimi otto anni. Dall'anonimato della provincia siciliana dei campionati di serie C1 ai vertici del calcio nazionale, subito a ridosso delle grandi. Come non mai nella sua storia forse, il Palermo oggi è una grande realtà del calcio italiano e sopratutto del sud e per un tifoso palermitano non c'è niente di più gratificante di sentire o leggere dichiarazioni dove un calciatore confessa di essere orgoglioso dell'interesse dei rosanero, una delle squadre più prestigiose del campionato italiano. Come sembrano lontani i giorni delle trasferte a Giarre e Trapani, eppure erano solo i primi anni 90'...
Questo è un ulteriore segnale di come il Palermo abbia compiuto dei passi da gigante, come nessuno ha fatto negli ultimi otto anni. Dall'anonimato della provincia siciliana dei campionati di serie C1 ai vertici del calcio nazionale, subito a ridosso delle grandi. Come non mai nella sua storia forse, il Palermo oggi è una grande realtà del calcio italiano e sopratutto del sud e per un tifoso palermitano non c'è niente di più gratificante di sentire o leggere dichiarazioni dove un calciatore confessa di essere orgoglioso dell'interesse dei rosanero, una delle squadre più prestigiose del campionato italiano. Come sembrano lontani i giorni delle trasferte a Giarre e Trapani, eppure erano solo i primi anni 90'...
sabato 7 giugno 2008
I tifosi sono fiduciosi
Un elemento traspare fortenemente dal sondaggio da noi proposto qualche giorno fa, la fiducia nella società. Due terzi dei votanti si sono espressi favorevolmente nei confronti dell'operato di Rino Foschi e sopratutto davanti alla possibilità da parte della società di compiere un grande acquisto, come accaduto nelle passate stagioni con Miccoli ed Amauri e qualche anno fa con Toni. Ad oggi il Palermo si è mosso sul mercato come poche altre squadre, ed agli occhi dei tifosi con un grande rinforzo in difesa, ed il grande colpo dell'estate in avanti, la stagione 2008/2009 inizierebbe sotto l'insegna dell'entusiasmo, un pò perso nell'ultimo anno e mezzo.
venerdì 6 giugno 2008
Un mercato deciso, un Palermo che cresce
Il Palermo corre, e lo fa in sede di mercato come non accadeva da qualche anno. Il mese di Giugno è appena iniziato ma la dirigenza rosa ha già piazzato dei colpi di assoluta caratura. Nelle passate sessioni di mercato la società palermitana aveva mostrato quasi sempre di saper effettuare le migliori operazioni sopratutto al fotofinish, al termine della scadenza del 31 Agosto. Ad oggi invece il Palermo che comincia a prendere corpo è una squadra già di ottimo livello, con un innesto importantissimo a centrocampo quale Fabio Liverani, supportato da un elemento che, a nostro avviso, sarà un grande protagonista della prossima stagione, Antonio Nocerino. Dopo gli innesti in difesa di Raggi e Kjaer e l'arrivo in attacco di Tulio de melo,allo stato attuale sembrano due gli innesti che potrebbero consacrare il Palermo come una delle società maggiormente attrezzate in vista della prossima stagione, un leader difensivo di grande spessore e un centravanti di sicura esperienza e qualità. Se il centrocampo, immaginando un trio formato da Liverani, Nocerino e Migliaccio, appare il punto di forza della squadra, la difesa dopo le partenze illustri, necessita sicuramente di almeno un grande rinforzo, ed i nomi fatti nell'ultimo periodo fanno ben sperare (Loria e Carrozzieri, ndr). Le grandi speranze dei tifosi in ogni caso si sa, sono rivolte il reparto che più di tutti può dare spettacolo, l'attacco. Ponendo sotto esame l'attuale situazione del settore offensivo rosa, di certo non è difficile intuire il motivo per il quale fervono le attese da parte della tifoseria. Miccoli ha dato un contributo fondamentale con gol pesantissimi durante la stagione appena conclusa, ma è stato vittima di qualche infortunio di troppo. Cavani dopo un avvio strepitoso nella passata stagione, all'inizio dell'ultimo campionato era considerato come un giovane sulla rampa di lancio, pronto alla consacrazione, ma ha avuto anche lui fequenti problemi fisici che ne hanno limitato i progressi. In ogni caso è doveroso ricordare che stiamo parlando di un classe 87', e sono ben poche le squadre italiane che hanno elementi così importanti ma allo stesso tempo così giovani. Infine c'è la vera novità (o se vogliamo incognita) del mercato rosanero, Tulio De melo, che in Francia ha dimostrato di essere già un buon calciatore, ma che si troverà davanti ad una realtà come quella del campionato italiano nettamente più complicata ed insidiosa rispetto al contesto della Ligue 1. Sembra che anche questa volta i tifosi abbiano colto nel segno, attendono un grande nome in avanti, e visto l'operato di Foschi sino ad oggi non è utopico sperare che alla fine il "colpaccio" porebbe arrivare. A quel punto non dubitiamo che il morale tra i seguaci rosa tornerebbe a volare.
Marco Amelia
Marco Amelia è nato a Frascati il 2 aprile del 1982. Protagonista di due belle stagioni con la Primavera della Roma, nella stagione 2001/2002 il presidente del Livorno Aldo Spinelli scommise su di lui e se lo fece prestare dai capitolini: in quell'anno tuttavia Amelia scese in campo solo una volta in Serie C1. L'anno seguente, con gli amaranto saliti in Serie B, fu promosso titolare da Roberto Donadoni e giocò 35 partite, attirando l'attenzione di club della massima serie. Nel 2005 si classifica secondo nella graduatoria del Miglior portiere. Nel 2006/2007, Amelia fa il suo esordio nelle coppe europee pertecipando con il Livorno alla Coppa Uefa, edizione della quale si renderà protagonista grazie ad un gesto insolito per un estremo difensore. Il 2 novembre 2006 infatti, durante la partita contro il Partizan Belgrado, entra a far parte della ristretta cerchia di portieri capaci di andare in rete, realizzando un gol all'87' minuto e consentendo al Livorno di raggiungere l'1-1 finale. È stato convocato in Nazionale dal ct Marcello Lippi, e ha fatto il suo esordio il 16 novembre 2005, entrando nel 2° tempo della partita amichevole contro la Costa d'Avorio. Amelia è stato inoltre selezionato per i Mondiali 2006, vincendo il ballottaggio con Morgan De Sanctis per il ruolo di terzo portiere della Nazionale italiana che ha vinto la Coppa del Mondo. Al termine del Mondiale 2006, con l'abbandono di Angelo Peruzzi, Amelia è divenuto a 24 anni il secondo portiere della Nazionale dietro Gianluigi Buffon. Arriva al Palermo grazie ad un conguaglio di circa 6 milioni di euro e dopo aver firmato un contratto quadriennale con il club di Viale del Fante.
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I nuovi volti del Palermo 2008/2009
mercoledì 4 giugno 2008
Zampa, presidente-tifoso o imprenditore?
a cura di,
Gabriele Pileri
Leggendo l'articolo di ieri a cura di Alessandro, mi è sorto nuovamente un dubbio: ma il presidente usa il Palermo come un'impresa, dove il solo scopo è quello di guadagnare come se fosse un ipotetico centro commerciale? Oppure è il presidente serio, che ha tra le mani una squadra che può lottare “tranquillamente” con le squadre di vertice? Quello che ho potuto notare in questi quattro anni di serie A, più i due anni di serie B della gestione Zamparini, sono stati acquisti utili a portare la squadra nella massima serie e poi ingaggi di giocatori al fine di mantenere alto l'iniziale entusiasmo dei tifosi rosa nero. E dopo questo? Le cessioni di grandi giocatori, al fine di poter fare cassa. Detto ciò, cosa si scopre? Un tot di milioni di euro incassati, e la metà usati per il mercato. Giustamente, non volendo togliere valore tecnico alle rose degli anni passati, mi sembra normale che giunti ad un certo punto della stagione, in mancanza di alternative, si abbia un netto calo di rendimento. Inoltre coloro che ne pagano le conseguenze sono gli allenatori; e sappiamo tutti quanto ne abbia esonerati il presidente nelle sue precedenti gestioni calcistiche. Perche’ non fare una sessione di mercato seria, da vertice? Usare tutti i fondi possibili per l'ingaggio di giocatori utili per poter arrivare a quella squadra, a quella rosa che potrebbe conquistare un posto in Champions? Una posizione sempre sfiorata, e sempre persa nei momenti più delicati della stagione, per i motivi elencati in precedenza. Il presidente Zamparini ci ha regalato l'emozione di una stagione in serie B nettamente dominata fin dalla prima giornata, ci ha restituito la A e ha restituito ad una piazza importante una squadra altrettanto importante. Un quotidiano sportivo,nell’edizione di qualche giorno fa riportava una classifica secondo la quale il Palermo è tra le prime otto città come seguito di tifosi ed audience del campionato, tra le più importanti. Insomma, il mio pensiero è quello di tanti altri di noi tifosi del Palermo, vorremmo ricevere un'altra importante scossa, al fine di poter guardare, dall'alto in basso, chi nel recente passato distava da noi anni luce.
Gabriele Pileri
Leggendo l'articolo di ieri a cura di Alessandro, mi è sorto nuovamente un dubbio: ma il presidente usa il Palermo come un'impresa, dove il solo scopo è quello di guadagnare come se fosse un ipotetico centro commerciale? Oppure è il presidente serio, che ha tra le mani una squadra che può lottare “tranquillamente” con le squadre di vertice? Quello che ho potuto notare in questi quattro anni di serie A, più i due anni di serie B della gestione Zamparini, sono stati acquisti utili a portare la squadra nella massima serie e poi ingaggi di giocatori al fine di mantenere alto l'iniziale entusiasmo dei tifosi rosa nero. E dopo questo? Le cessioni di grandi giocatori, al fine di poter fare cassa. Detto ciò, cosa si scopre? Un tot di milioni di euro incassati, e la metà usati per il mercato. Giustamente, non volendo togliere valore tecnico alle rose degli anni passati, mi sembra normale che giunti ad un certo punto della stagione, in mancanza di alternative, si abbia un netto calo di rendimento. Inoltre coloro che ne pagano le conseguenze sono gli allenatori; e sappiamo tutti quanto ne abbia esonerati il presidente nelle sue precedenti gestioni calcistiche. Perche’ non fare una sessione di mercato seria, da vertice? Usare tutti i fondi possibili per l'ingaggio di giocatori utili per poter arrivare a quella squadra, a quella rosa che potrebbe conquistare un posto in Champions? Una posizione sempre sfiorata, e sempre persa nei momenti più delicati della stagione, per i motivi elencati in precedenza. Il presidente Zamparini ci ha regalato l'emozione di una stagione in serie B nettamente dominata fin dalla prima giornata, ci ha restituito la A e ha restituito ad una piazza importante una squadra altrettanto importante. Un quotidiano sportivo,nell’edizione di qualche giorno fa riportava una classifica secondo la quale il Palermo è tra le prime otto città come seguito di tifosi ed audience del campionato, tra le più importanti. Insomma, il mio pensiero è quello di tanti altri di noi tifosi del Palermo, vorremmo ricevere un'altra importante scossa, al fine di poter guardare, dall'alto in basso, chi nel recente passato distava da noi anni luce.
lunedì 2 giugno 2008
Tifosi premiati, prezzi degli abbonamenti invariati
a cura di,
Gianluca Rubino
Prezzi degli abbonamenti invariati rispetto a quelli dello scorso campionato. A dichiararlo alcuni giorni fa il vicepresidente del Palermo, Guglielmo Miccichè. Un modo, questo, per ringraziare i tifosi, i quali, nonostante un campionato parecchio deludente ed alcune ingiustificate critiche ricevute da alcuni ormai ex componenti della rosa, hanno comunque sostenuto la squadra per tutti i diciannove match disputatisi al “Barbera”. D’altronde la squadra rosanero, come emerge da alcune recenti statistiche, è tra quelle con maggiore seguito, preceduta solamente dalle due milanesi, dalla Roma, dalla Juventus e dal Napoli, e se a ciò aggiungiamo che da quando la società guidata dal presidente Zamparini è tornata nell’elite del calcio italiano il traguardo dei ventimila abbonamenti è stato sempre raggiunto e in alcuni casi addirittura superato, appare evidente come la mossa portata avanti dalla dirigenza di Viale del Fante sia quantomai appropriata. Adesso sta ai tifosi dimostrare, ancora una volta, l’amore per il Palermo, sostenendo anche nella prossima stagione i propri beniamini che, ne siamo certi, daranno il massimo per la causa rosanero.
Questi dunque, salvo eventuali cambiamenti, i prezzi per ciascun settore:
TRIBUNA VIP: € 3.500,00
TRIBUNA CENTRALISSIMA A: € 2.200,00
TRIBUNA CENTRALISSIMA B: € 2.000,00
TRIBUNA CENTRALE: € 1.100,00
TRIBUNA LATERALE: € 700,00
TRIBUNA MONTEPELLEGRINO INFERIORE CENTRALE: € 370,00
TRIBUNA MONTEPELLEGRINO INFERIORE LATERALE: € 340,00
TRIBUNA MONTEPELLEGRINO SUPERIORE CENTRALE: € 320,00
TRIBUNA MONTEPELLEGRINO SUPERIORE LATERALE: € 265,00
CURVE: € 210,00
Gianluca Rubino
Prezzi degli abbonamenti invariati rispetto a quelli dello scorso campionato. A dichiararlo alcuni giorni fa il vicepresidente del Palermo, Guglielmo Miccichè. Un modo, questo, per ringraziare i tifosi, i quali, nonostante un campionato parecchio deludente ed alcune ingiustificate critiche ricevute da alcuni ormai ex componenti della rosa, hanno comunque sostenuto la squadra per tutti i diciannove match disputatisi al “Barbera”. D’altronde la squadra rosanero, come emerge da alcune recenti statistiche, è tra quelle con maggiore seguito, preceduta solamente dalle due milanesi, dalla Roma, dalla Juventus e dal Napoli, e se a ciò aggiungiamo che da quando la società guidata dal presidente Zamparini è tornata nell’elite del calcio italiano il traguardo dei ventimila abbonamenti è stato sempre raggiunto e in alcuni casi addirittura superato, appare evidente come la mossa portata avanti dalla dirigenza di Viale del Fante sia quantomai appropriata. Adesso sta ai tifosi dimostrare, ancora una volta, l’amore per il Palermo, sostenendo anche nella prossima stagione i propri beniamini che, ne siamo certi, daranno il massimo per la causa rosanero.
Questi dunque, salvo eventuali cambiamenti, i prezzi per ciascun settore:
TRIBUNA VIP: € 3.500,00
TRIBUNA CENTRALISSIMA A: € 2.200,00
TRIBUNA CENTRALISSIMA B: € 2.000,00
TRIBUNA CENTRALE: € 1.100,00
TRIBUNA LATERALE: € 700,00
TRIBUNA MONTEPELLEGRINO INFERIORE CENTRALE: € 370,00
TRIBUNA MONTEPELLEGRINO INFERIORE LATERALE: € 340,00
TRIBUNA MONTEPELLEGRINO SUPERIORE CENTRALE: € 320,00
TRIBUNA MONTEPELLEGRINO SUPERIORE LATERALE: € 265,00
CURVE: € 210,00
domenica 1 giugno 2008
Il parere del popolo rosanero: preferiremmo Borriello
Il Palermo si sta muovendo molto attivamente in sede di mercato, ed il popolo rosanero segue con la consueta apprensione le vicende che vedono come protagonisti Fosxhi e Zamparini. Dopo i movimenti di questa settimana, il nuovo Palermo sta crescendo a vista d'occhio, ma per buona parte dei tifosi, serve una certezza lì davanti, perchè Amauri non può essere sostituito con incertezze e scommesse, come accaduto nella stagione post-Toni. Proprio per questo il popolo rosanero ha proposto il sondaggio, circa il nuovo centravanti rosanero, e la maggioranza dei votanti ha fatto la sua netta scelta, Marco Borriello. Reduce da una grandissima stagione al Genoa, l'attaccante è stato riscattato dal Milan e quindi ad oggi appare difficile che potrebbe cambiare nuovamente maglia. Come principale alternativa è stata scelta l'opzione Diego Milito. Il Napoli per lui ha offerto 10 milioni di euro, il Real Saragozza ne chiede 20, quindi è probabile che le parti si potrebbero incontrare a metà strada. Quindi pensando concretamente ad un grande colpo di mercato, Diego Milito per 15 milioni di euro, sarebbe un colpaccio effettuato alla fine per una cifra, visto il valore del giocatore, non impensabile per le casse rosanero.
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