a cura di,
Alessandro Castellese
Dopo la serie A, dopo la prima storica qualificazione in UEFA sembrava che il Palermo non dovesse fermarsi più... e invece? E' davvero possibile che Zamparini facesse il ricco grazie alle piccole spese che richiedeva la serie B ed una volta giunto in A abbia fatto diventare il suo braccino sempre più corto? Sembra proprio di si. Ad oggi la squadra e la società si trovano davanti ad un bivio, che sempre di più si è delineato nella testa di tutti i tifosi, Zamparini vuole solo mantenere la serie o vuole far decollare questo Palermo? Molti sostenitori rosa stanno sempre di più ponendo a tutti questa domanda, una fetta sempre più consistente della tifoseria sta prendendo atto della realtà dei fatti e davanti alla cessione dell'idolo e beniamino Amauri, non si può che essere fortemente dubbiosi. C'è bisogno di chiarezza e sincerità, se si parla di grandi obiettivi e di società ambiziosa, la gente è ovvio che si aspetti un certo tipo di movimenti e comportamenti, non si può dire di puntare alla champions e dall'altro lato accogliere fiduciosi i rientri di Bovo, Dellafiore e Budan, che sicuramente fanno presagire scenari non molto vicini a quelli promessi. E' arrivato il momento di essere chiari, se si mira unicamente a mantenere la serie è più corretto dirlo sinceramente e schiettamente, come il presidente fa sempre in ogni circostanza. Questa è, come detto già in altre occasioni, una tifoseria ambiziosa, ma prima di tutto non stupida, dimostrazione di tutto ciò è il crescente bisogno di risposte e di fatti. Si parla dell'addio di Amauri, Barzagli,Zaccardo,Miccoli,Bresciano ed è logico che tutto ciò conduca il tifoso a chiedersi, come si può mirare al potenziamento, dando via tutti i pezzi migliori? La forza di un progetto sta nella costanza e nel costante miglioramento e puntellamento della rosa, e non sicuramente nello smantellare ogni anno la squadra privandola dei migliori per andare a ricostruirla ripartendo da zero. C'è bisogno di risposte e di atti concreti verso questo pubblico e questa piazza, che per il Palermo calcio vive, e dopo sei anni di gestione Zamparini è giunto il momento della resa dei conti, della verità, delle risposte; la società mira unicamente a guadagnare ed incassare o vuole fare il salto di qualità? se dovessimo rispondere oggi, non ci sarebbe di certo da sorridere...
1 commento:
Caro Ale, come già sai non sono d'accordo con te. Il pareggio di bilancio è un obbiettivo importante per una squadra di calcio ed è la migliore garanzia per il futuro che un tifoso possa avere. Se il Palermo incassa 100 dai contributi della Lega, da Sky, da Mediaset, dalla pubblicità e dagli incassi della vendita dei biglietti, non può che spendere 100. L'alternativa è che Zamparini debba attingere costantemente dalle sue finanze personali, ma non possiamo certo costringerlo nè io, nè tu, nè nessun altro. Con gli introiti che ha il Palermo Calcio scordati di competere con Inter, Milan, Juventus, Roma e, in base alle intenzioni dei rispettivi presidenti, ci aggiungerei anche Fiorentina e Napoli. Di conseguenza, stazionare ogni anno nei pressi della Zona Uefa o quantomeno entro il decimo posto, mi sembra la dimensione più logica, reale e giusta per la nostra squadra. Tutto il resto è fantasia, sogni irrealizzabili. Il fatto, comunque, di stare in serie A nella parte sinistra della classifica, penso che debba essere motivo di soddisfazione per tutti noi tifosi. Abbiamo alternative? Direi di no. Ripeto nessuno può obbligare Zamparini a dirottare proprie risorse per l'allestimento di una squadra di altissimo livello (che poi andrebbe anche mantenuta) e di contro non mi sembra di vedere all'orizzonte uno sceicco arabo stracolmo di petroldollari pronto a gettarne un pò a Palermo. In sintesi, accontentiamoci di quello che abbiamo, anche perchè (io ho i capelli bianchi e tanti ricordi) il fatto di non incontrare più il Pro Cisterna o il Valdiano già mi fa sentire importante. Un abbraccio.
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