La sconfitta per 4-1 con la Roma, nella trasferta di sabato scorso, non ha lasciato segni nello spogliatoio rosanero pronto a rilanciarsi contro l'altra squadra capitolina, la Lazio, vero la zona Champions league, adesso a due punti di distanza. A incoraggiare i suoi, dopo la sfuriata di domenica scorsa, è arrivato a Palermo il presidente Maurizio Zamparini, che si è scusato con Cesare Bovo, duramente criticato per gli errori contro i giallorossi. «Sono venuto qui per vedere la squadra in vista di un incontro importante - ha detto il patron - Sarei venuto anche per lavoro, però ci tenevo a vedere i ragazzi e tutta la squadra. Ho comprato un pensierino a Bovo per scusarmi con lui e chiarire la cattiva interpretazione della stampa. Con questo piccolo pensiero, ogni volta ricorderà quanto accaduto e farà un sorriso. Oggi ho pranzato con Rossi e ha la mia fiducia al 150% e qualsiasi decisione viene presa da lui in base alle sue idee e le sue considerazioni».
RINNOVI, QUASI ACCANTONATI - Le quattro sberle romane non hanno quindi ridimensionato in sogni del presidente e della squadra. «Io prendo sempre come esempio il derby casalingo della passata stagione. Sono gare che nascono in questo modo nonostante prestazioni non del tutto negative - ha ribadito - Il gioco del calcio consiste nel gettare il pallone nella rete avversaria, non sempre, quindi, basta giocare bene». Dopo il tormentone per il rinnovo di Fabio Simplicio, che a fine stagione molto probabilmente andrà alla Roma, si apre il caso Mark Bresciano, anche lui in scadenza. «Se io so che il mio posto di lavoro 'scade' fra un mese, in modo naturale il mio impegno cala - ha detto Zamparini - È normale. Ritengo che debbano essere trovate delle soluzioni differenti, senza comunque discriminare chi indossa la maglia del Palermo sino alla scadenza del contratto. Ritengo che ci siano poche possibilità che Bresciano rimanga a Palermo dopo la scadenza del suo contratto. Magari il 30 giugno verrà a dirci che vuole rinnovare, ma ad oggi questa probabilità non mi sembra molto vicina».
FUTURO ED EUROPA - Il contratto scadrà a fine stagione anche al direttore sportivo Walter Sabatini. «Ho sempre deciso di lavorare con dei contratti a breve scadenza in modo tale da spingere tutti a dare il massimo - ha spiegato - Io aspetto sempre qualcosa in più di quanto si riesce a fare. A maggio valuterò le situazioni che avrò davanti e vedremo. A gennaio abbiamo perso un paio di occasioni per portare a casa dei giocatori che potevano esserci utili. Tutto ciò accade quando non si chiudono delle trattative subito a novembre. In occasione di Pastore, invece, è stato il mio direttore sportivo a propormelo e io l'ho 'invitatò in modo deciso ad andare in Argentina e non tornare senza la firma del ragazzo». Intanto, però, bisogna pensare al campionato e alla Lazio, che ha da poco esonerato l'ex tecnico rosanero Davide Ballardini. «Ritengo che ci sono sette-otto squadre che potranno puntare al quarto posto. Vedremo come finirà a giugno», ha detto il presidente che però aveva un altro sogno: riportare Amauri in rosa. «Peccato che sia tornato a far gol con la maglia della Juventus, perchè lo avrei riportato a Palermo se ci fosse stata l'occasione - ha concluso - Se avessi avuto modo di avere davanti le stesse condizioni di due anni fa, lo avrei riportato a Palermo».
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