a cura di,
Gianluca Rubino
Si annuncia scoppiettante la prossima serie A, al via il 31 agosto. Nonostante manchino ancora 45 giorni al fischio d’inizio della nuova stagione, le novità, anche di una certa importanza, non si sono fatte attendere. Sono approdati nel nostro campionato tecnici emergenti (Allegri e Iachini su tutti), pieni d’entusiasmo e di voglia di fare, ed inoltre è arrivato lui, “The Specie One”, ergo l’allenatore per antonomasia: Josè Mourinho. Il palmares è dalla sua parte, tuttavia viene da due anni non certo brillanti al Chelsea, culminati con l’esonero dello scorso ottobre. Andando al parco calciatori, i nomi rischiano di abbagliare il lettore: Ronaldinho, Kakà, Lampard (probabilmente), ai quali vanno aggiunti i meno noti Poulsen e Flamini, oltre il gradito ritorno di quel Gianluca Zambrotta che, in piena Calciopoli, aveva lasciato con la Juventus anche il massimo campionato. Numerosa inoltre la pattuglia di “promesse” pronte a diventare realtà: i rosanero Jankovic e Cavani, l’ex parmense Cigarini, il neo-gigliato Jovetic e il milanista Pato su tutti. Una serie A che possiamo tranquillamente definire già da oggi “grandi firme” o addirittura, azzardando, campionato più bello del mondo, e che vedrà ai nastri di partenza oltre i campioni in carica dell’Inter, tra le altre serie candidate al titolo, il Milan rinvigorito dall’arrivo di Dinho, a patto che la dirigenza provveda allo svecchiamento di una difesa arrivata, citando Fantozzi, “al limite di ogni possibilità umana”; anche la Vecchia Signora, con l’arrivo di Amauri e Poulsen (atteso con impazienza dai romanisti all’Olimpico), potrebbe dire la sua, a patto che non si costringa l’ex rosa a sobbarcarsi il peso dell’intera squadra. Più staccata al momento la Roma, privatasi di Mancini e senza un vero centravanti che possa consentire a un Totti ancora convalescente un rientro in campo graduale. Tra le probabili sorprese, escludendo la Fiorentina oramai vera e propria big del calcio nostrano, il Palermo è quella che al momento si è mossa meglio sul mercato, anche se comunque il tandem De Melo-Budan non offre particolari garanzie. Da non sottovalutare, soprattutto alla luce di quanto espresso lo scorso anno, Sampdoria, Udinese e Napoli, i cui allenatori verosimilmente punteranno su sistemi di gioco collaudati nello scorso campionato, nella speranza che possano dare gli stessi frutti della scorsa stagione se non migliori. Indecifrabili al momento le ambizioni di Torino, Lazio e Genoa, i cui ds hanno sino a questo momento lavorato a fari decisamente spenti. Infine in zona salvezza sarà come sempre bagarre, con Catania, Bologna, Chievo, Lecce, Siena, Reggina, Atalanta e Cagliari a giocarsi l’ambita permanenza nella massima serie. Inizia il conto alla rovescia: - 45.
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