ARTICOLI DEL GIORNO

- Serie A 2010/2011: Il calendario del Palermo

PALERMO: ROSANERO SU HERNANES

LE PROBABILI FORMAZIONI

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Filo diretto con la gazzetta

I gol dei rosa con D'Agostino by Gladiator987: Atalanta-Palermo

Televideo Rai

mercoledì 28 aprile 2010

Garrone: "Serve una colf? Chiamo Zamparini"

"Se avrò bisogno di una collaboratrice domestica che sa stirare bene lo dirò a Zamparini". Così il presidente della Sampdoria Riccardo Garrone, a margine della presentazione delle iniziative culturali promosse dalla sua fondazione, ha commentato la recente dichiarazione del presidente del Palermo Maurizio Zamparini che, parlando della prossima sfida al Barbera con la squadra genovese, match decisivo per la qualificazione alla Champions League, aveva detto: "Noi la Sampdoria la stiriamo".
UMORISMO PUNGENTE - A pochi giorni dalla partita che può valere il piazzamento Champions, Garrone ribatte al collega: "Sapevo che Zamparini era un grande immobiliarista nel settore dei supermercati - ha proseguito -, ne ha realizzati e venduti tanti ma in Sicilia nega di usare la leva dei successi del Palermo per avere autorizzazioni. Eppure - ha concluso il presidente della Sampdoria - pare che lì sia pieno di magazzini". Garrone si è poi soffermato sulla prossima gara interna con il Livorno di Spinelli e anche nei confronti del presidente della società amaranto, con cui condivide la passione per le carte, ha usato l'ironia: "È difficile non vincere con Spinelli a carte. Spinelli non se la prenda, ma gli amici me li scelgo io, lui è un avversario perché gioca sempre e ci si trova spesso insieme a giocare. Io sono una persona educata, gioco con tutti, con chiunque si sieda al tavolo a patto che non sia uscito la mattina stessa dal carcere per aver ammazzato qualcuno. Lui gioca sempre con Burlando (il presidente della Regione Liguria, ndr), che è un bravissimo giocatore di scopone e compensa un po' le sue defaillance", ha concluso Garrone.

domenica 25 aprile 2010

Palermo - Milan: Le pagelle del popolo


Sirigu 6,5: Salva la porta rosanero nelle uniche due occasioni in cui il Milan si rende pericoloso. Il colpo di reni sul tiro di Pirlo destinato sotto la traversa vale quanto un goal. Si toglie anche lo sfizio di un dribbling ai danni di Inzaghi.

Cassani 6: Ordinato, svolge bene il suo compito, salendo quando occorre e aiutando i centrali nel momento in cui i rossoneri tentano le loro timide sortite avanzate.

Bovo 6,5: Trova il goal che apre la strada al successo, indirizzando la partita verso il trionfo. In difesa chiude i varchi a Huntelaar e non gli concede quasi mai la possibilità di battere a rete.

Kjaer 7: Giganteggia di fronte a un campionissimo come Ronaldinho. Lo rende praticamente innocuo e lo costringe a girare al largo. Roccioso

Balzaretti 6,5: Solito stantuffo sulla fascia sinistra. Il suo contributo di polmoni e cross non manca mai.

Nocerino 7: Spezza le trame rossonere e si propone in avanti per le conclusioni. Dinamico e intraprendente, dalle sue parti erge un muro quasi invalicabile.

Liverani 6: Orchestra la manovra con la solita maestria e la proverbiale lentezza. Da brividi un dribbling su Ronaldinho all'interno dell'area piccola rosanero nel primo tempo.

Migliaccio 7: Raddoppia costantemente su Ronaldinho togliendogli il fiato ogni volta che il numero 80 del Milan cerca di trovare spazio allargandosi sulla sinistra. Il brasiliano se lo sognerà nelle notti a venire.

Bertolo 6: Corsa e dinamismo al servizio della squadra nei minuti decisivi del match.

Pastore 6,5: Folleggia tra le linee e ogni volta che il pallone passa dai suoi piedi un brivido percorre la schiena dei difensori milanisti. Per lunghi tratti si estranea dal match ma quando accende la luce è un piacere per chi ama questo sport. Dida gli toglie la soddisfazione del goal con una parata incredibile.

Hernandez 7: La pantera uruguayana ha le stimmate del campione e lo dimostra in occasione del secondo goal. Tiene in costante apprensione i centrali del Milan con i suoi guizzi e le sue movenze feline. E' l'attaccante del futuro, un'occasione, un gol.

Cavani 5,5: Appare un pò svogliato anche se aiuta la squadra a mentenere il baricentro alto grazie alla sua freschezza e alla capacità di rovesciare l'azione con veloci contropiedi. Spreca in due occasioni la palla del clamoroso 4-1.

Miccoli 7,5: I colori rossoneri hanno su di lui lo stesso effetto del fazzoletto rosso sventolato davanti a un toro. Guida la squadra da grande leader quale è. Ogni tocco è un colpo di genio, ogni apertura un inno alla gioia del calcio. Dida può solo ammirare lo splendido pallone che va a togliere le ragnatele dal sette.

giovedì 22 aprile 2010

Sabatini: "Sabato la gente verrà per noi"

In un'intervista rilasciata al quotidiano "La Repubblica", il direttore sportivo del Palermo Walter Sabatini si è soffermato sulle chance rosanero di quarto posto dopo la sfida di Cagliari. Ecco quanto riportato da Stadionews.it. "Penso allo sguardo della squadra alla fine della partita - ha sottolineato il ds rosanero - credo che gli ultimi cinque minuti giocati a Cagliari avranno una forza dirompente per il nostro campionato. È una miscela nervosa e tecnica di quello che potrà accadere da qui alla fine. Proprio l´occhio della tigre. Non era lo sguardo di chi aveva scampato un pericolo, ma quello di chi aveva appena saltato un cerchio di fuoco. Secondo me è valso molto di più quel pareggio che una qualsiasi vittoria. Del punto di Cagliari sono molto contento. Anzi io credo che il peso specifico dei punti conquistati in trasferta deve essere rivalutato. È anche grazie a questi punti che sabato vivremo un evento sino ad oggi inedito: Palermo-Milan non è più la piccola contro la grande - dichiara Sabatini - la gente non viene allo stadio per vedere Ronaldinho, ma perché c´è qualcosa d´importante in palio e noi siamo i protagonisti. E questo è merito anche di gare come Genova, Napoli e Cagliari".

lunedì 19 aprile 2010

Cagliari-Palermo: Le pagelle del popolo


Sirigu 6: Sveglio a inizio gara su Dessena, impotente su Cossu e Jeda. Risposta da campione su Matri. E' una parata decisiva, perché il 3-1 del Cagliari avrebbe fatto calare il sipario sulla partita.

Cassani 5,5: Appare svagato, sin dai primi minuti. Affonda col contagocce, quasi come se avesse troppo timore a lasciare spazio a Lazzari. Cerca di riprendersi nel secondo tempo, quando prende coraggio, lasciando tuttavia scoperte pericolose praterie. Si riscatta, in parte, trovando Miccoli per l'1-2 rosa.

Goian 6: Limita Nenè, un vecchio bucaniere delle aree di rigore. Nel primo tempo Marchetti gli nega la gioia del gol con due prodigiosi riflessi. Prima degli ultimi minuti è l’attaccante del Palermo più pericoloso. Ammonito, sarà squalificato.

Kjaer 6: Sbriga la pratica Ragatzu senza soffrir troppo. Mette le sue proverbiali pezze, ma i pericoli per il Palermo oggi arrivano da lontano.

Balzaretti 5,5: Più disinvolto del compagno Cassani, ma i suoi piedi, oggi sembrano due cazzuole. Sbaglia una preoccupante quantità di cross, almeno però, costringe Pisano e Dessena a stare bassi.

Migliaccio 6: Sprinta con Lazzari, decisamente più tecnico di lui, aiuta i compagni per raddoppiare su Cossu. Fa il suo, con alterne fortune. Si salva con la solita grinta.

Liverani 4,5: In un pomeriggio alla camomilla, ci si aspetterebbe qualche lampo dei suoi. Non velocizza la manovra, anzi, spesso ritarda le ripartenze. Sonnecchia in mezzo al campo. Come se non bastasse, aziona lo 0-2 di Jeda.

Nocerino 5,5: Giornata tutta in salita, cerca di arginare la fantasia dei padroni di casa e di mettere il naso dalle parti di Marchetti. Ne azzecca poche. Se non altro ha il merito di chiudere su un paio di contropiede letali. Esce anzitempo e non la prende benissimo.

Pastore 5: Impietoso il confronto col dirimpettaio Cossu. Soffre la marcatura di Parola, cerca di verticalizzare, ma sbaglia tutto. I suoi ritmi, troppo soft, non fanno male. Chi lo sostituisce fa più di quello che ha fatto lui, nonostante sia entrato al minuto 88.

Cavani 4,5: Spreca un paio di interessanti opportunità nei momenti chiave della partita, cincischiando col pallone. In giornate come queste anche i più irriducibili sostenitori del maratoneta non possono che prendere atto della sua prestazione. Manca di incisività.

Miccoli 6,5: Elettrizza il finale di partita. Griffa l’1-2, propizia il pareggio. Qualche minuto prima, meriterebbe anche un rigore. Imprescindibile.

Hernandez 6,5: Sembra quasi sfiduciato, arroccato com’è nella morsa Ariaudo-Astori. Poco assistito dai compagni, si sbatte fino all’ultimo. E viene premiato con il guizzo dell’insperato 2-2. Rispetto al fantasma Cavani ha un fiuto del gol superiore. Basti pensare alle sue 17 presenze con 6 gol e le 30 di Cavani con 10. Dati eloquenti.

domenica 11 aprile 2010

Palermo - Chievo: Le pagelle del popolo


Sirigu 6: Prestazione sufficiente del portierino in aria di nazionale che però oggi è apparso un po’ insicuro su alcune decisioni. Forse un po’ distratto, ma quando deve impegnarsi, lo fa sempre diligentemente.

Goian 6: Partita macchiata in occasione del gol di De Paula in cui il rumeno si è fatto saltare dal brasiliano. Deve migliorare proprio l’uno contro uno il gigante rosa per diventare un difensore davvero completo.

Kjaer 6: Il voto è la media tra l’insufficienza del primo tempo, in cui è distratto e impacciato nelle chiusure e la buona prestazione della ripresa in cui torna a giocare come sa.

Balzaretti 7: Altro spot per i Mondiali lanciato da parte dell’esterno sinistro più forte del campionato tuttora. Grandissima sostanza, ottimi piedi e corsa forsennata. Imprescindibile per questa squadra.

Cassani 6: Anche lui disputa una buona gara, in una partita che ha visto giganteggiare i siciliani sulle fasce. Comunque sia, un laterale destro dall’enorme valore, ordinato e preciso sia in contenimento che in fase offensiva.

Liverani 7,5: Quando sbaglia una palla di tanto in tanto, si sentono fischi che sono davvero ingenerosi per il giocatore chiave della squadra di Delio Rossi. Tutti i palloni che tocca, diventano oro e quelle macchine d’attacco chiamate Pastore e Miccolo sono azionate proprio da lui. Un piede sensibilissimo e una visione di gioco come pochi. Quando gioca lui, è un Palermo tre volte più pericoloso.

Nocerino 6,5: Peccato per quel colpo di testa svirgolato che ha dato il la al vantaggio del Chievo. Per il resto partita di grande sostanza la sua con la solita miriade di palloni recuperati. Sa inserirsi molto bene in area avversarie e spesso solo per un soffio non trova quei gol che a volte merita.

Migliaccio 6,5: Altra ottima gara per il sette polmoni rosanero. Corre tantissimo e protegge Liverani dal pressing avversario. Giganteggia di testa e fa tanto lavoro sporco e nascosto. E’ il carburante di questa formazione.

Pastore 7,5: L’argentino è la spina nel fianco del Chievo e lo dimostra per tutti i ’90 minuti di gioco con le sue giocate e le sue intuizioni intrise di tecnica pura. Nel gol del pareggio evidenzia ottime potenzialità realizzative anche in un colpo che non è il suo, l’incornata di testa. Se ingrana anche con le reti segnate, presto diventerà un giocatore di prima fascia a livello europeo.

Miccolo 8: Altra partita magistrale del capitano rosanero che con la doppietta di oggi, eguaglia il suo record personale di gol segnati, 15. E mancano ancora 5 partite. Sempre attivo in avanti, trascina i suoi e ispira le azioni più pericolose. Il gol del 3-1 è una perla di rara bellezza per tecnica e precisione. Chissa se Lippi ci ha fatto un pensierino a questo giocatore che quando è in giornata, fa polpette delle difese avversarie.

Cavani 5: Non una grande prestazione la sua quest oggi. Quello che è mancato oggi è stato l’apporto offensivo. Poche proiezioni offensive degne di nota per l’uruguaiano che è capace di ben altro.

Hernandez 6: Anche quando gioca scampoli di partita, riesce a far vedere la sua immensa classe e velocità, mettendo in difficoltà al difesa avversaria con i suoi scatti repentini e le sue conclusioni improvvise.

martedì 6 aprile 2010

Rossi: "Possiamo rialzarci subito"

A chi sostiene che al Massimino si è vista la solita squadra da trasferta, Delio Rossi risponde che la compagine rosanero "in trasferta non si è sempre espressa come al ‘Massimino’, basti pensare alla gara con il Genoa, e soprattutto non ha mai sbagliato due partite di fila. Ogni partita è una storia a sé. Se siamo quarti significa che abbiamo giocato contro squadre più forti del Catania e abbiamo fatto bene. Non vorrei che dessimo troppa importanza a questa partita persa, anche se i più rammaricati siamo noi. Non possiamo portarci ancora dietro quello che è successo".Il tecnico poi risponde a chi chiede del mancato impiego di Abel Hernandez, dal primo minuto: "Prima che arrivassi io - ha detto - aveva giocato solo qualche spezzone di partita, penso di essere stato il primo ad avergli dato fiducia. E' un ragazzo di diciannove anni, è cresciuto tanto mentre un anno prima non si sapeva chi fosse. Il Palermo ha tanti giocatori di qualità, ora si parla di lui perché è entrato e ha fatto bene". Ma al di là dei giovani il Palermo può puntare su due elementi di spessore morale: "Miccoli e Liverani - ha proseguito Rossi - ci hanno portato lì e lo faranno ancora. Sicuramente anche in futuro porteranno avanti questo gruppo, il rendimento di un giocatore va valutato nell’arco di un campionato senza concentrarsi su un singolo incontro. Le scelte competono a me e mi assumo le responsabilità di quello che faccio". Il mister spiega anche il motivo per cui venerdì non ha voluto parlare del derby: "Se avessimo vinto in conferenza ci sarebbe stato qualcun altro. Del derby parlano tutti, si rischia di dire delle banalità e invece penso che le cose vadano fatte. Se poi non riesci a farle devi dare una spiegazione. Quando ci sarà il derby non parlerò della partita".Il Palermo domenica ha bisogno dei suoi tifosi, chiamati a sostenere la squadra in queste sei finali che potrebbero portare i rosa alla Champions League: "Non vendo niente e non pretendo niente da nessuno - ha detto Rossi - I veri tifosi si vedono quando conta, è facile tifare quando le cose vanno bene. Quello non è essere tifosi. Se ho un bambino che sta male gli sto vicino. In questo momento vedremo chi tifa Palermo, chi tiene a cuore i colori rosanero. Ma non chiedo niente. Ora - ha concluso - vedremo davvero chi è realmente tifoso di questa squadra".

Zamparini: "Sabatini in scadenza, rinnovo? Vedremo..." In base a questi due anni di operato, vorresti ancora Sabatini come ds del Palermo?

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